sabato 11 luglio 2009

Nucleare subito al test scorie. Sei mesi di tempo per risolverlo

Nucleare subito al test scorie. Sei mesi di tempo per risolverlo
di Federico Rendina
al sito http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/risparmio-energetico/business/italia-nucleare-scorie.shtml?uuid=ad2cee0c-6e1e-11de-b2f5-5915ea1e729c&DocRulesView=Libero
da cui è stato tratto quanto di seguito

L'EVOLUZIONE DELLE CENTRALI NUCLEARI

PRIMA GENERAZIONE Anni 40-60 Nello schema un impianto Epr di terza generazioneSono i primi progetti dimostrativi su scala commerciale, costruiti negli anni 40 e 50. Una delle tecnologie era la GCR-Magnox, con la quale l'Eni ha costruito la prima centrale nucleare in Italia, a Latina. Ha funzionato dal '63 all'86
SECONDA GENERAZIONE Anni 70-90 Sono i reattori ora in servizio. Costruiti dagli anni 70 in avanti hanno tecnologie differenziate ma anche una scarsa uniformità dei criteri progettuali. Dopo il 1986, con l'incidente di Chernobyl, i sistemi di sicurezza si sono evoluti
TERZA GENERAZIONE Attuale Sono le centrali di oggi. Questo tipo di tecnologia, che si chiami EPR, AP1000 o ABWR, è di fatto un'evoluzione della seconda generazione e non rivoluziona il concetto alla base del reattore precedente. Però sono più efficienti, più economiche nella gestione, più sicure delle precedenti. Ansaldo e Enel sono coinvolte nella costruzione di questo tipo di centrali
GRAFICO INTERATTIVO/ Come funziona una centrale Epr
QUARTA GENERAZIONE Dal 2030 circa Tutte le centrali producono scorie: rifiuti radioattivi con tempi di decadimento di migliaia di anni. La quarta generazione (in fase di studio) userà le scorie come combustibile, anche quelle prodotte negli anni precedenti.
Centrali nucleari di quarta generazione, meta lontana

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