I Bretoni , a Nantes, dimostrandosi come al solito molto più avanti (sono Celti!) nelle problematiche dell’immigrazione e della sicurezza sulle strada mettendo in pratica la legge hanno già risolto in termini legali un’annosa questione. Il codice della strada prevede che le persone al volante non possano avere il viso coperto (sia perché non sono riconoscibili sia perché il campo visivo è ristretto) dunque neppure dal niqab (velo che permette di tener scoperti solamente gli occhi). Su tali basi, hanno fermato per violazione del codice della strada (art. 412/6 intitolato circolazione in condizioni non agevoli che prevede il fatto che il niqab impedisce di vedere correttamente la strada per evitare rischi di incidenti) una giovane donna francese di religione musulmana che guidava indossando il niqab. Alla signora è stata comminata una sanzione di 22 € con l’intimazione a non reiterare la condotta all’interno del suolo bretone. In seguito a questa sanzione la donna francese convertita all’Islam ha denunciato la discriminazione e l’offesa ai diritti umani. A seguito della denuncia sporta dalla donna l’inchiesta è stata avviata ed approfondita immediatamente ed ha condotto alla scoperta della circostanza che il marito della donna grazie al matrimonio con lei contratto nel 1999 ha ottenuto la cittadinanza francese. Tuttavia, la donna francese era solo una delle sue quattro mogli con cui convive e dalle quali ha avuto dodici figli. Quindi, lui è un poligamo. Non solo ma è emerso che l’uomo appartiene ad un movimento integralista algerino combattente volto alla destabilizzazione dello stato democratico ai fini di reinserire al governo il FIS (Fronte Islamico di Salvezza). Inutile dire che l’uomo rischia la revoca della cittadinanza francese e l’espulsione verso l’Algeria da cui proviene e contro il governo della quale tramava azioni militari. Per concludere, tengo a precisare che il presidente Sarkozy ottenendo commenti positivi dall’oltre il 70% dell’opinione pubblica francese (compresi elementi della gauche) manderà in votazione il disegno di legge governativo che mette inderogabilmente al bando burqa e niqab in tutto il territorio francese con sanzioni pesantissime (espulsioni, detenzione etc.) nei confronti di chi non ottemperasse o ne impedisse l’osservanza.
venerdì 23 aprile 2010
IN BRETANNIA IL CODICE DELLA STRADA SANZIONA CHI GUIDA CON IL NIQAB (E ANCHE CON IL BURQA)
IN BRETANNIA IL CODICE DELLA STRADA SANZIONA CHI GUIDA CON IL NIQAB (E ANCHE CON IL BURQA)
I Bretoni , a Nantes, dimostrandosi come al solito molto più avanti (sono Celti!) nelle problematiche dell’immigrazione e della sicurezza sulle strada mettendo in pratica la legge hanno già risolto in termini legali un’annosa questione. Il codice della strada prevede che le persone al volante non possano avere il viso coperto (sia perché non sono riconoscibili sia perché il campo visivo è ristretto) dunque neppure dal niqab (velo che permette di tener scoperti solamente gli occhi). Su tali basi, hanno fermato per violazione del codice della strada (art. 412/6 intitolato circolazione in condizioni non agevoli che prevede il fatto che il niqab impedisce di vedere correttamente la strada per evitare rischi di incidenti) una giovane donna francese di religione musulmana che guidava indossando il niqab. Alla signora è stata comminata una sanzione di 22 € con l’intimazione a non reiterare la condotta all’interno del suolo bretone. In seguito a questa sanzione la donna francese convertita all’Islam ha denunciato la discriminazione e l’offesa ai diritti umani. A seguito della denuncia sporta dalla donna l’inchiesta è stata avviata ed approfondita immediatamente ed ha condotto alla scoperta della circostanza che il marito della donna grazie al matrimonio con lei contratto nel 1999 ha ottenuto la cittadinanza francese. Tuttavia, la donna francese era solo una delle sue quattro mogli con cui convive e dalle quali ha avuto dodici figli. Quindi, lui è un poligamo. Non solo ma è emerso che l’uomo appartiene ad un movimento integralista algerino combattente volto alla destabilizzazione dello stato democratico ai fini di reinserire al governo il FIS (Fronte Islamico di Salvezza). Inutile dire che l’uomo rischia la revoca della cittadinanza francese e l’espulsione verso l’Algeria da cui proviene e contro il governo della quale tramava azioni militari. Per concludere, tengo a precisare che il presidente Sarkozy ottenendo commenti positivi dall’oltre il 70% dell’opinione pubblica francese (compresi elementi della gauche) manderà in votazione il disegno di legge governativo che mette inderogabilmente al bando burqa e niqab in tutto il territorio francese con sanzioni pesantissime (espulsioni, detenzione etc.) nei confronti di chi non ottemperasse o ne impedisse l’osservanza.
I Bretoni , a Nantes, dimostrandosi come al solito molto più avanti (sono Celti!) nelle problematiche dell’immigrazione e della sicurezza sulle strada mettendo in pratica la legge hanno già risolto in termini legali un’annosa questione. Il codice della strada prevede che le persone al volante non possano avere il viso coperto (sia perché non sono riconoscibili sia perché il campo visivo è ristretto) dunque neppure dal niqab (velo che permette di tener scoperti solamente gli occhi). Su tali basi, hanno fermato per violazione del codice della strada (art. 412/6 intitolato circolazione in condizioni non agevoli che prevede il fatto che il niqab impedisce di vedere correttamente la strada per evitare rischi di incidenti) una giovane donna francese di religione musulmana che guidava indossando il niqab. Alla signora è stata comminata una sanzione di 22 € con l’intimazione a non reiterare la condotta all’interno del suolo bretone. In seguito a questa sanzione la donna francese convertita all’Islam ha denunciato la discriminazione e l’offesa ai diritti umani. A seguito della denuncia sporta dalla donna l’inchiesta è stata avviata ed approfondita immediatamente ed ha condotto alla scoperta della circostanza che il marito della donna grazie al matrimonio con lei contratto nel 1999 ha ottenuto la cittadinanza francese. Tuttavia, la donna francese era solo una delle sue quattro mogli con cui convive e dalle quali ha avuto dodici figli. Quindi, lui è un poligamo. Non solo ma è emerso che l’uomo appartiene ad un movimento integralista algerino combattente volto alla destabilizzazione dello stato democratico ai fini di reinserire al governo il FIS (Fronte Islamico di Salvezza). Inutile dire che l’uomo rischia la revoca della cittadinanza francese e l’espulsione verso l’Algeria da cui proviene e contro il governo della quale tramava azioni militari. Per concludere, tengo a precisare che il presidente Sarkozy ottenendo commenti positivi dall’oltre il 70% dell’opinione pubblica francese (compresi elementi della gauche) manderà in votazione il disegno di legge governativo che mette inderogabilmente al bando burqa e niqab in tutto il territorio francese con sanzioni pesantissime (espulsioni, detenzione etc.) nei confronti di chi non ottemperasse o ne impedisse l’osservanza.
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