COLOMBIA: UCCISO (FINALMENTE!) CAPO DELLE FARC
Il nuovo presidente colombiano, che ha tutta l'aria di essere uno con i cosiddetti, e che ha già ammonito Ugo Chavez di stare entro i suoi confini pena pesanti sanzioni commerciali, diplomatiche e senza esclusione di misure militari, ha organizzato insieme ai servizi israeliani, francesi, USA, e con l'ausilio delle forze speciali colombiane, la ricerca serrata del capo delle FARC e dei suoi più stretti collaboratori. Questo lavoro di collaborazione ha portato ad un esito grandioso. Tutti i suoi collaboratori più stretti sono stati uccisi durante un aspro combattimento nel sud del paese e alla fine il loro capo è stato debitamente giustiziato. Ovvio che questa sana collaborazione che si è instaurata ha le sue ragioni. La Francia ha degnamente ripagato questa accozzaglia di delinquenti per il rapimento risoltosi con la liberazione - dopo tanti anni - della Betancourt ; gli Israeliani e gli USA , avendo capito che i proventi delle vendite della droga da parte della guerriglia comunista vengono utilizzati con finalità terroristiche, visti anche i legami provati con Chavez , Noriega, i narcotrafficanti del Messico del Nord al confine USA e i gruppi islamici integralisti, che, come purtroppo agirono in Argentina contro gli Ebrei uccidendo decine di persone, così altrettanto stanno fornendo armi ai paesi latino-americani anti-occidentali ai fini di destabilizzare tutta l'area del centro e del sud America. Il Cile, l'Uruguay, il Paraguay e la Guiana Francese, dove è di stanza la lagione straniera (a buon intenditor ....) hanno collaborato per ristabilire l'ordine nel sud della Colombia. La notizia buona è che non hanno la minima intenzione di fermarsi in quanto alla richiesta di tragua paventata dai sottoposti delle FARC il presidente della Colombia ha risposto che con terroristi e rapitori non c'è alcun tipo di trattativa possibile. Si proseguirà su questa linea con la collaborazione di stati amici fino a quando le FARC non saranno debellate definitivamente, cosa che succederà a meno che i gruppuscoli rimasti non elaborino un cessate il fuoco definitivo definitivo con consegna delle armi, indicazione dei depositi delle armi e resa incondizionata alle autorità, che non riserveranno alcun tipo di clemenza nei confronti di queste persone.
Il nuovo presidente colombiano, che ha tutta l'aria di essere uno con i cosiddetti, e che ha già ammonito Ugo Chavez di stare entro i suoi confini pena pesanti sanzioni commerciali, diplomatiche e senza esclusione di misure militari, ha organizzato insieme ai servizi israeliani, francesi, USA, e con l'ausilio delle forze speciali colombiane, la ricerca serrata del capo delle FARC e dei suoi più stretti collaboratori. Questo lavoro di collaborazione ha portato ad un esito grandioso. Tutti i suoi collaboratori più stretti sono stati uccisi durante un aspro combattimento nel sud del paese e alla fine il loro capo è stato debitamente giustiziato. Ovvio che questa sana collaborazione che si è instaurata ha le sue ragioni. La Francia ha degnamente ripagato questa accozzaglia di delinquenti per il rapimento risoltosi con la liberazione - dopo tanti anni - della Betancourt ; gli Israeliani e gli USA , avendo capito che i proventi delle vendite della droga da parte della guerriglia comunista vengono utilizzati con finalità terroristiche, visti anche i legami provati con Chavez , Noriega, i narcotrafficanti del Messico del Nord al confine USA e i gruppi islamici integralisti, che, come purtroppo agirono in Argentina contro gli Ebrei uccidendo decine di persone, così altrettanto stanno fornendo armi ai paesi latino-americani anti-occidentali ai fini di destabilizzare tutta l'area del centro e del sud America. Il Cile, l'Uruguay, il Paraguay e la Guiana Francese, dove è di stanza la lagione straniera (a buon intenditor ....) hanno collaborato per ristabilire l'ordine nel sud della Colombia. La notizia buona è che non hanno la minima intenzione di fermarsi in quanto alla richiesta di tragua paventata dai sottoposti delle FARC il presidente della Colombia ha risposto che con terroristi e rapitori non c'è alcun tipo di trattativa possibile. Si proseguirà su questa linea con la collaborazione di stati amici fino a quando le FARC non saranno debellate definitivamente, cosa che succederà a meno che i gruppuscoli rimasti non elaborino un cessate il fuoco definitivo definitivo con consegna delle armi, indicazione dei depositi delle armi e resa incondizionata alle autorità, che non riserveranno alcun tipo di clemenza nei confronti di queste persone.
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