Pietro Berti

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Anchorage

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Visualizzazione post con etichetta omicidio rituale. Mostra tutti i post
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venerdì 1 aprile 2011

Omicidi esoterici: a Lodi trovato un altro cadavere fatto a pezzi

Omicidi esoterici: a Lodi trovato un altro cadavere fatto a pezzi
Lodi - Continua la scia dei macabri e misteriosi delitti in Lombardia. Poche ore fa, è stato ritrovato a Lodi sulla riva del fiume Lambro un cadavere, probabilmente appartenente a una donna. A inquietare il ciclista che poco prima di mezzogiorno passava dal comune di Orio Litta, sulla strada provinciale 234 che attraversa le province di Lodi e Pavia, sono state le condizioni in cui versava il corpo: mutilato con estrema precisione. L'assassino ha fatto ritrovare diversi monconi: uno dal collo al torace, un secondo dal torace alle ginocchia, poi le gambe e le braccia. A mancare all'appello sia la testa che le mani. Senza mani, né testa - Dopo i quattro omicidi ancora irrisolti nella provincia di Bergamo, in appena tre mesi, tra cui quello ormai famoso di Yara Gambirasio, oggi è stata la volta della provincia di Lodi. La macabra scoperta fatta da un ciclista ha lasciato sbigottiti in molti: il cadavere ritrovato nei pressi del fiume Lambro potrebbe appartenere a una donna e la vittima probabilmente è stata uccisa in un altro luogo per poi essere abbandonata, suddivisa in pezzi, in un secondo momento. A rafforzare questa ipotesi è la precisione con cui le mutilazioni sono state effettuate: chi ha assistito al rinvenimento dei monconi ha parlato di precisione quasi chirurgica. Non si sa ancora se gli organi interni siano stati asportati, qualora ciò venisse appurato potrebbe essere ipotizzato il movente esoterico.Meno di un mese fa, un altro caso a Roma - Forse solo una coincidenza, ma la scoperta fatta oggi a Orio Litta è il secondo caso, in poco più di venti giorni, di cadaveri mutilati e privi di testa. L'8 marzo scorso, infatti, a Falcognana, località in provincia di Roma, a pochi metri dalla strada fu trovato il corpo senza vita di una donna. Anche in quel caso il corpo era diviso in pezzi ma anche privo di organi interni, il che fece pensare subito ipotizzare che dietro al delitto ci potesse essere una setta. Quella volta, a non essere ritrovati furono la testa e le gambe.





Bergamo, non solo Yara: quattro omicidi insoluti dall’inizio dell’anno

Bergamo - Meno di novanta giorni ma già quattro omicidi misteriosi, ancora privi di un colpevole. E' questo l'inquietante dato che caratterizza la provincia di Bergamo dall'inizio del nuovo anno. Nel raggio di cinquanta chilometri quattro morti violente hanno segnato l'apparente tranquillità della zona. Tre uomini, una ragazzina. Età diverse, vite distanti, eppure sufficientemente vicine per far chiedere a molti: cosa sta accadendo nei paesini del bergamasco? Probabilmente solo sfortunate coincidenze, ma c'è anche chi la pensa diversamente. Le storie di Eddy Manuel Barone Castillo, Santo Barcella, Mario Gaspani e della tristemente più famosa Yara Gambirasio.Pestaggi e coltellate - Tutto ha avuto inizio il 16 gennaio scorso, quando nella periferia di Chignolo d'Isola, un giovane ventiseienne dominicano conosciuto dagli amici come Eddy fu trovato morto a poca distanza dalla discoteca Sabbie Mobili Evolution. Di amici Castillo non ne dovrà avere avuti molti visto che, stando ai risultati delle perizie effettuate dai medici legali, il ragazzo fu vittima di un pestaggio cruento che lo condusse alla morte. Si è subito pensato a un regolamento di conti, ma a distanza di più di due mesi non si sa ancora nulla sull'identità degli aggressori.Il 26 febbraio scorso invece è stata la volta dell'omicidio che ha fatto più discutere e che continua a essere al centro delle pagine di cronaca dei maggiori quotidiani nazionali. I perché sono molti: la vittima è stata una ragazzina di appena tredici anni, scomparsa esattamente tre mesi fa in circostanze più che misteriose. Il suo nome ormai è diventato famoso, al punto che attorno a Yara Gambirasio sui social network si sono riunite decine di migliaia di persone. L'assassinio di Yara rimane insoluto nel colpevole, nel movente, nelle dinamiche con cui esso è avvenuto e nel luogo in cui la giovane è stata uccisa. Si sa con certezza soltanto il posto dove è stata ritrovata: a poche centinaia di metri da dove venne rinvenuto il cadavere di Eddy Castillo.Negli ultimi giorni, invece, due omicidi a distanza di pochi giorni hanno tornato a far scorrere il sangue nei paesini intorno a Bergamo: martedì scorso, nei boschi sopra Gandino è stato trovato il corpo di un artigiano edile. Santo Barcella aveva settantanni e qualcuno dopo averlo colpito con un'arma da taglio all'altezza del collo lo ha avvolto in un telo di juta plastificata.Ieri, infine, a un mese esatto dal ritrovamento di Yara, Mario Gaspani, 57enne commerciante d'auto, è stato trovato morto, dopo essere stato accoltellato ripetutamente, nei pressi di Osio Sotto, località distante quattordici chilometri da Chignolo d'Isola. Si pensa a un regolamento di conti. Quali colpe sta pagando l'intera provincia bergamasca?

venerdì 11 marzo 2011

Roma, giallo della donna mutilata all’Ardeatino: “E’ possibile ci sia un serial killer”

Roma, giallo della donna mutilata all’Ardeatino: “E’ possibile ci sia un serial killer”

ROMA – La polizia della Capitale ha un sospetto: potrebbe aggirarsi per Roma un serial killer. Lo stesso, che potremmo ribattezzare ‘lo squartatore dell’Ardeatino’, che poco tempo fa ha ucciso una donna, le ha tolto gli organi e le viscere, quindi le gambe e la testa, e poi l’ha abbandonata in via di Porta Medaglia, nel quartiere Ardeatino, senza che nessuno la possa riconoscere e darle un nome. Gli uomini della squadra Mobile hanno uno strano presentimento: “Ha voluto farci trovare il corpo. Ha voluto mostrarci quello che è stato capace di combinare. Sembra un’apertura di partita, un ingaggio. Speriamo in Dio che non sia così”.
Mentre si tenta ancora di capire l’identità della ragazza, si scopre che avrebbe tentato di difendersi con tutte le proprie forze mentre l’assassino la accoltellava. L’omicida l’avrebbe finita con almeno tre violenti fendenti, alla schiena, all’emitorace sinistro (in corrispondenza del cuore), e nella zona in cui i muscoli del collo si legano al tronco. In quel momento la ragazza forse era nuda o comunque aveva altri vestiti rispetto a quelli con cui è stata trovata, perché su quelli non ci sono tracce di sangue. Lui tenta di accoltellarla, lei si difende con tutte le sue forze, finché l’assassino non ha la meglio.
Dopo di che, secondo la ricostruzione degli investigatori, inizia l’orrore. L’assassino assicura un’asola di corda all´osso pelvico di quella poveretta, per poterne sospendere il cadavere a testa in giù. E comincia il suo lavoro da macellaio. Quello che si infligge ai maiali e ai cinghiali per dissanguarne le carni. Prima un profondo taglio a X per aprire torace e ventre. Poi, la completa eviscerazione e l´espianto degli organi vitali, cuore e polmoni. L’assassino afferra infine quella che appare, per i segni che lasciato, un’ascia più che una sega (come pure si era detto in un primo momento), e spicca dal tronco testa e gambe che Dio solo sa se decida o meno di conservare.
Il corpo era stato scaricato sul posto qualche ora prima del suo ritrovamento. Questa l’ipotesi degli investigatori che indagano sul caso. Diversi testimoni hanno riferito agli inquirenti di non aver visto il corpo il giorno precedente. Ma il luogo del ritrovamento, ad un paio di metri dal ciglio della strada, oltre il guard rail, potrebbe essere casuale perché in quel punto c’è l’unica piazzola di sosta della strada. A cinquanta metri dal posto del rinvenimento ci sono due macchie di alberi su entrambi i versanti della strada. In uno di questi era nascosta una poltrona rossa con in terra un sacchetto di preservativi usati, dove solitamente si prostituiva una trans.
11 marzo 2011 11:37

Una «X» sul corpo di Yara Ma il pm esclude la pista satanica

ATTESI PER IL POMERIGGIO I DATI DELL'AUTOPSIA
Una «X» sul corpo di Yara Ma il pm esclude la pista satanica
S'indaga a Bergamo. Le indagini battono la pista del «mostro locale». Esclusa la morte per asfissia

BERGAMO – Segni esoterici, riconducibili a una setta runica sul corpo di Yara Gambirasio? Letizia Ruggeri, la pm che si sta occupando del caso della tredicenne trovata morta il 26 febbraio scorso si fa una sonora risata. Poi aggiunge: «Possiamo solo dire che si tratta di segni di difficile interpretazione». La notizia che dietro l’omicidio della ragazzina ci possa essere un rituale satanico o mistico è stata lanciata in tarda mattinata da un sito internet, che ha interpretato i tagli trovati sulla schiena (in particolare una “x”) della vittima come un simbolo ma gli inquirenti di Bergamo l’hanno subito rintuzzata: potrebbero essere frutto di casualità. Tale versione, sostengono fonti della questura, è rafforzata dal fatto che i segni sulla schiena di Yara non riprodurrebbero un disegno preciso ma due linee intersecate (quasi un "x") a livello lombare e altri due segno paralleli ma verticali, ai due lati della "x". «Possiamo solo dire che su questa indagine sono al lavoro i migliori esperti d’Italia», ha aggiunto la dottoressa Ruggeri, allontanandosi dal palazzo di giustizia.


Questo il disegno di alcuni tagli trovati sul corpo di Yara secondo fonti della questura e rappresentato in modo molto schematico


LESIONI AL CRANIO - Non prima, però, di svelare alcuni dettagli fondamentali (a volte conferme, a volte vere e proprie novità) sulla morte di Yara. «Abbiamo riscontrato una vasta lesività sul cranio - dice ad esempio a proposito del corpo contundente usato assieme a un coltello per ammazzare la vittima – ma non siamo ancora in grado di dire se si tratti di una pietra o altro. Così come non possiamo ancora stabilire con certezza se quello o altro siano state la causa della morte. Tendiamo a escludere che Yara sia però deceduta per asfissia».
TRACCE - Per la procura di Bergamo resta inoltre aperta la pista della violenza sessuale («Non possiamo ancora escludere che sia avvenuta» sono le parole della pm) mentre l’ambito delle indagini è la provincia di Bergamo: si batte insomma la pista del «mostro» locale, non venuto da lontano. E questa è un’altra novità che fino a oggi non aveva trovato conferma. Nel pomeriggio di venerdì è atteso a palazzo di giustizia l’arrivo della prima relazione sintetica da parte della dottoressa Cristina Cattaneo, l’anatomopatologa che ha eseguito l’autopsia sul corpo di Yara. Sempre fonti giudiziarie hanno confermato che sono stati riscontrati due tipi di dna, uno maschile e uno femminile, diversi da quello della vittima, in particolare sugli oggetti che la ragazzina aveva con sè. Su questo dettaglio pesa però ancora un forte dubbio: si tratta della traccia biologica dell’assassino o di impronte lasciate casualmente e dunque non riferibili alla dinamica dell’omicidio? «Le risposte a questi quesiti sono ancora lontane, occorrerà tempo, afferma ancora la dottoressa Ruggeri congedandosi dai cronisti.
Claudio Del Frate11 marzo 2011
estratto da: http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_11/delfrate-pista-satanica-esclusa_020a0498-4be3-11e0-b2c2-62530996aa7c.shtml

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