Tesi schok di uno storico dell'arte italiano
La Gioconda non è Monna Lisa ma l'amante di un de'Medici
Si tratterebbe del ritratto di fantasia della madre di un figlio illegittimo di Giuliano de' Medici
Il ’Sueddeutsche Zeitung’ grida la notizia vicino alla testata, corredata di una miniatura del celebre e sorridente volto: la Gioconda di Leonardo da Vinci non è, come si diceva, come si credeva e come il nome suggerisce, il ritratto di Monna Lisa del Giocondo. Lo dichiara al quotidiano tedesco lo storico italiano dell’arte Roberto Zapperi, secondo il quale il dipinto fu commissionato da Giuliano dè Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, per offrire ad un suo figlio illegittimo un ritratto fittizio della madre morta pochi anni dopo la sua nascita. Dietro l’identità della Gioconda si nasconderebbe una donna sposata di Urbino, Pacifica Brandani, che nel 1511 diede alla luce il piccolo Ippolito, che Giuliano dè Medici prese con sè e diventò poi cardinale sulle orme dello zio, Papa Leone X. «Non ho mai creduto alla storia di Monna Lisa che stava seduta e faceva la modella, si tratta di un’invenzione». Zapperi non ha dubbi: nella sua ricostruzione nel tramandare la storia quaranta anni dopo Giorgio Vasari si sarebbe servito di fonti di seconda mano. Lo storico ha scoperto un documento in cui sarebbe lo stesso Leonardo a dire al cardinale Luigi d’Aragona che il committente del ritratto noto come quello della Gioconda fu in realtà Giuliano dè Medici. E Monna Lisa? Lo storico conferma che il grande pittore rinascimentale iniziò effettivamente un suo ritratto, ma non lo non portò mai a termine e non lo consegnò mai al committente. www.sueddeutsche.de/
Nessun commento:
Posta un commento