Rio de Janeiro, 28 nov. - Le bandiere del Brasile e dello Stato di Rio sventolano sulla torre di una funivia in costruzione nel Complexo do Alemao, a simboleggiare la conquista della polizia delle favelas della parte nord di Rio de Janeiro. Gli agenti, appoggiati dai militari dell'esercito, sono entrati nelle favelas dove si erano barricati dai 500 ai 600 narcotrafficanti. Al raid hanno partecipato circa 2600 paracadutisti, tiratori scelti, componenti dei reparti di assalto della polizia e agenti militari sostenuti da blindati ed elicotteri. "Abbiamo vinto. Abbiamo liberato la popolazione dell' Alemao", ha annunciato il comandante della polizia militare di Rio, il colonnello Mario Sergio Duarte, aggiungendo che i malviventi hanno preferito fuggire anziche' affrontare le foze dello stato. Dopo aver preso il controllo del territorio, la polizia ha cominciato a setacciare casa per casa alla ricerca dei narcotrafficanti, effettuando numerosi arresti e sequestrando droga e armi di ogni tipo. La guerra tra le bande di narcos e la polizia ha lasciato sull'asfalto almeno 35 vittime nella favela di Vila Cruzeiro, considerata la principale roccaforte di una banda nota come Comando Vermelho, Comando Rosso. Le bande di narcotrafficanti si erano poi rifugiate nel Complexo do Alemao, enorme quartiere situato a ridosso di una montagna.
Questa guerra fortemente voluta dal presidente uscente Lula, è stata decisa , iniziata e verrà terminata con l'occupazione di tutti i punti strategici e delle roccaforti dei narcotrafficanti con un imponente dispiego di polizia militare, reparti speciali ed esercito, i quali hanno l'ordine di eliminare fisicamente quanti più narcotrafficanti sia possibile. Lula si è voluto prendere questa responsabilità ad elezioni avvenute, dopo il ballottaggio che ha visto vincente la sua protetta e intende terminarla entro il giorno prima del passaggio di consegne al nuovo presidente. Parole sue "Costi quello che costi ripuliremo dalla feccia dei narcotrafficanti tutte le favelas loro roccaforti. Per questa operazione non poniamo limiti all'uso della forza." Ritengo che Lula in questa occasione stia combattendo una guerra difficile e pericolosissima ma dovuta. Ritengo inoltre che sia stata preparata nei minimi dettagli da molto tempo e sia destinata a dare un colpo mortale ai delinquenti che trafficano e vendono la morte. Dulcis in fundo le destre sud-americane, il Messico e gli USA hanno dato i lloro plauso all'iniziativa e il loro appoggio. Buona notizia che apparirà tra poco è quella che le squadre speciali para-militari del Messico stanno preparando gli attacchi per debellare in tutte le città di frontiera messicane le roccaforti dei narcotrafficanti .
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