QUESTO SI’ CHE E’ RINNOVAMENTO!
Venerdì 3 aprile 2009 è apparsa su “Metro” una pubblicità della CGIL che riteniamo estremamente significativa e degna di nota. La pubblicità in sfondo bianco è scritta (chissà perchè) solo ed esclusivamente in caratteri rosso e neri riferita ad un’iniziativa svoltasi sabato 4 aprile . Tale iniziativa aveva come motto (scritto in nero) “Giù le mani da salari, pensioni, libertà e diritti” (scritto in rosso, titolava) “Futuro si” (ed in nero titolava) “Indietro no”.
Per quanto riguarda la prima parte inneggiante al futuro “si” siamo tutti concordi.
Sull’indietro “no” siamo tutti perplessi, in quanto quello che loro ritengono indietro lo hanno puntualmente realizzato alla manifestazione nazionale recentemente conclusasi a Roma e nella quale non si può parlare di indietro “no” ma si può parlare di completa regressione e di ritorno al passato sinistro che tutti ci auguravamo fosse ormai appartenente alla storia e che mestamente ha fatto riapparire quelli che noi ritenevamo dei fantasmi che si sono nel corso della manifestazione materializzati con le bandiere rosse con tanto di falci e martelli stampate e fieramente sventolate da quelli che non si sa bene a che titolo si reputano appartenenti all’ala democratica del PD, primo fra tutti l’ex democristiano Franceschini, che con il suo atteggiamento ha irritato e deluso l’amico Casini, che lo vede come protagonista di uno sbilanciamento verso la sinistra radicale e non apprezza il fatto che questa politica molto più radicale di quella veltroniana sia stata furbescamente affidata ad un ex democristiano.
Probabilmente, una parte non indifferente di elettori del PD, cattolici e moderati, stanno lentamente ma inesorabilmente abbandonando il PD per passare all’UDC. L’UDC correrà da sola nel 70% dei casi utilizzando una forte mobilitazione di tutti i suoi uomini e di tutte le sue donne più rappresentativi e si alleerà con il PDL nel 25% dei casi. Per quanto riguarda il residuo 5% precisamente Firenze e Puglia, le trattative sono in corso.
Venendo alla campagna elettorale amministrativa di Bologna, sono apparsi nuovi manifesti di quel candidato al quale pare non piaccia proprio avere affibbiato addosso lo stemma del PD. Infatti, Delbono che pare che oltre alla mancanza di fotogenicità aggiunge anche la completa mancanza di tempismo nelle sue uscite pubblicitarie, ebbene in quest’ultima oltre alla sua faccia che sembra che aspetti una ispirazione che non si riesce bene a capire da dove debba arrivare, scrive, udite, udite “a Bologna Delbono c’è” , ma se non ricordiamo male proprio la scritta “c’è” non era per caso tratta dalla famosissima pubblicità della birra Ceres nella quale al termine il motto era “Ceres, c’è”
Venerdì 3 aprile 2009 è apparsa su “Metro” una pubblicità della CGIL che riteniamo estremamente significativa e degna di nota. La pubblicità in sfondo bianco è scritta (chissà perchè) solo ed esclusivamente in caratteri rosso e neri riferita ad un’iniziativa svoltasi sabato 4 aprile . Tale iniziativa aveva come motto (scritto in nero) “Giù le mani da salari, pensioni, libertà e diritti” (scritto in rosso, titolava) “Futuro si” (ed in nero titolava) “Indietro no”.
Per quanto riguarda la prima parte inneggiante al futuro “si” siamo tutti concordi.
Sull’indietro “no” siamo tutti perplessi, in quanto quello che loro ritengono indietro lo hanno puntualmente realizzato alla manifestazione nazionale recentemente conclusasi a Roma e nella quale non si può parlare di indietro “no” ma si può parlare di completa regressione e di ritorno al passato sinistro che tutti ci auguravamo fosse ormai appartenente alla storia e che mestamente ha fatto riapparire quelli che noi ritenevamo dei fantasmi che si sono nel corso della manifestazione materializzati con le bandiere rosse con tanto di falci e martelli stampate e fieramente sventolate da quelli che non si sa bene a che titolo si reputano appartenenti all’ala democratica del PD, primo fra tutti l’ex democristiano Franceschini, che con il suo atteggiamento ha irritato e deluso l’amico Casini, che lo vede come protagonista di uno sbilanciamento verso la sinistra radicale e non apprezza il fatto che questa politica molto più radicale di quella veltroniana sia stata furbescamente affidata ad un ex democristiano.
Probabilmente, una parte non indifferente di elettori del PD, cattolici e moderati, stanno lentamente ma inesorabilmente abbandonando il PD per passare all’UDC. L’UDC correrà da sola nel 70% dei casi utilizzando una forte mobilitazione di tutti i suoi uomini e di tutte le sue donne più rappresentativi e si alleerà con il PDL nel 25% dei casi. Per quanto riguarda il residuo 5% precisamente Firenze e Puglia, le trattative sono in corso.
Venendo alla campagna elettorale amministrativa di Bologna, sono apparsi nuovi manifesti di quel candidato al quale pare non piaccia proprio avere affibbiato addosso lo stemma del PD. Infatti, Delbono che pare che oltre alla mancanza di fotogenicità aggiunge anche la completa mancanza di tempismo nelle sue uscite pubblicitarie, ebbene in quest’ultima oltre alla sua faccia che sembra che aspetti una ispirazione che non si riesce bene a capire da dove debba arrivare, scrive, udite, udite “a Bologna Delbono c’è” , ma se non ricordiamo male proprio la scritta “c’è” non era per caso tratta dalla famosissima pubblicità della birra Ceres nella quale al termine il motto era “Ceres, c’è”
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