http://it.notizie.yahoo.com/4/20100422/tts-oittp-armenia-turchia-erdogan-ca02f96.html
L'Armenia ha sospeso oggi la ratifica degli accordi di pace con la Turchia, riportando al punto di partenza gli sforzi sostenuti dagli Usa per mettere fine a un secolo di ostilità tra i due vicini. Continua a leggere questa notizia
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22 aprile 2010. Tayyip Erdogan durante la conferenza stampa. Ingrandisci immagine
L'Armenia, a maggioranza cristiana, e la Turchia, a maggiornza musulmana, hanno firmato accordi epocali lo scorso ottobre nell'intento di porre fine a un secolo di ostilità e superare la pesante eredità dell'uccisione di massa di armeni da parte dei turchi ottomani durante la Prima guerra mondiale.
Gli accordi, che prevedono il rafforzamento dei legami diplomatici e l'apertura del confine, richiedono in entrambi i paesi l'approvazione parlamentare.
Il processo tuttavia era già in stallo prima della decisione di oggi, con le due parti intente ad accusarsi reciprocamente di provare a riscrivere i trattati e a fissare nuove condizioni.
L'accordo, non ancora approvato dal parlamento, potrebbe portare notevoli benefici economici all'Armenia, dove il livello di povertà è alto, e migliorare le credenziali della Turchia come candidata Ue.
Secondo gli analisti la decisione armena, a due giorni dal 95esimo anniversario delle uccisioni, non è la fine della strada, ma un tentativo per aumentare la pressione sulla Turchia.
Il presidente armeno Serzh Sarksyan ha spiegato oggi in un discorso alla nazione che il parlamento nazionale dell'Armenia non ha ancora ratificato l'accordo perché vuole prima appianare le tensioni con la Turchia, ma che il Paese non ha intenzione di abbandonare il processo di pace.
"Saremo pronti ad andare avanti quando saremo convinti che ci sia un clima adatto in Turchia e un governo in Ankara pronto a reimpegnarsi nel processo di normalizzazione", ha detto Sarksyan.
Il primo ministro turco Tayyip Erdogan ha detto oggi che il suo paese rimane impegnato a rispettare i protocolli di pace con l'Armenia, nonostante la decisione della coalizione del governo armeno di sospendere la ratifica degli accordi.
"Abbiamo spesso ribadito la nostra volontà di impegnarci e di rispettare i protocolli di pace con l'Armenia, nelle dichiarazioni e nello spirito", ha detto in una conferenza stampa Erdogan.
Il governo armeno in una nota oggi aveva motivato la mancata ratifica con la poca disponibilità della Turchia a ratificare a sua volta l'accordo "senza condizioni e in un tempo ragionevole".
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22 aprile 2010. Tayyip Erdogan durante la conferenza stampa. Ingrandisci immagine
L'Armenia, a maggioranza cristiana, e la Turchia, a maggiornza musulmana, hanno firmato accordi epocali lo scorso ottobre nell'intento di porre fine a un secolo di ostilità e superare la pesante eredità dell'uccisione di massa di armeni da parte dei turchi ottomani durante la Prima guerra mondiale.
Gli accordi, che prevedono il rafforzamento dei legami diplomatici e l'apertura del confine, richiedono in entrambi i paesi l'approvazione parlamentare.
Il processo tuttavia era già in stallo prima della decisione di oggi, con le due parti intente ad accusarsi reciprocamente di provare a riscrivere i trattati e a fissare nuove condizioni.
L'accordo, non ancora approvato dal parlamento, potrebbe portare notevoli benefici economici all'Armenia, dove il livello di povertà è alto, e migliorare le credenziali della Turchia come candidata Ue.
Secondo gli analisti la decisione armena, a due giorni dal 95esimo anniversario delle uccisioni, non è la fine della strada, ma un tentativo per aumentare la pressione sulla Turchia.
Il presidente armeno Serzh Sarksyan ha spiegato oggi in un discorso alla nazione che il parlamento nazionale dell'Armenia non ha ancora ratificato l'accordo perché vuole prima appianare le tensioni con la Turchia, ma che il Paese non ha intenzione di abbandonare il processo di pace.
"Saremo pronti ad andare avanti quando saremo convinti che ci sia un clima adatto in Turchia e un governo in Ankara pronto a reimpegnarsi nel processo di normalizzazione", ha detto Sarksyan.
Il primo ministro turco Tayyip Erdogan ha detto oggi che il suo paese rimane impegnato a rispettare i protocolli di pace con l'Armenia, nonostante la decisione della coalizione del governo armeno di sospendere la ratifica degli accordi.
"Abbiamo spesso ribadito la nostra volontà di impegnarci e di rispettare i protocolli di pace con l'Armenia, nelle dichiarazioni e nello spirito", ha detto in una conferenza stampa Erdogan.
Il governo armeno in una nota oggi aveva motivato la mancata ratifica con la poca disponibilità della Turchia a ratificare a sua volta l'accordo "senza condizioni e in un tempo ragionevole".
hanno fatto bene,gli armeni.come fanno bene i kurdi iracheni a combatterli.altro che ingresso turchia in europa,israele deve entrare in europa.fanculo ai turchi.giacomo-
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