Domattina l'inviato speciale italiano per l'Afghanistan incontrerà a Kabul i tre medici di Emergency sotto fermo di polizia, trasferiti oggi da Helmand alla capitale afghana. Lo ha confermato questa sera il ministro della Difesa Ignazio La Russa.
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Maraco Garatti, Matteo Pagani e Matteo dell'Aira di Emergency in foto d'archivio. Ingrandisci immagine
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"Domani alle 11 (l'ambasciatore Attilio) Iannucci incontrerà a Kabul i tre", ha detto La Russa nel corso della trasmissione "AnnoZero", aggiungendo che sono stati nominati anche "tre fra i migliori avvocati afghani" che li difenderanno.
Oggi Iannucci, preannunciando un incontro per domani con i tre, aveva precisato che sono stati trasferiti da Helmand a Kabul.
Intervenendo alla stessa trasmissione televisiva, il fondatore dell'organizzazione, Gino Strada, ha detto che "non si hanno notizie dei nostri tre collaboratori, né degli altri sei afghani arrestati... Da domenica a mezzogiorno non sappiamo neanche dove siano, solo che sono a Kabul... Da quattro giorni sono dei desaparecidos".
Oggi l'inviato in Afghanistan delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura, ha chiesto alle autorità afghane competenti di assicurare delle indagini veloci e approfondite sul caso dei tre medici italiani e dei loro sei colleghi afghani.
"Penso e spero che gli arresti siano dovuti a una grave incomprensione... Gli operatori sanitari internazionali in posti come Helmand rischiano la vita per curare le persone che chiedono il loro aiuto", ha detto de Mistura in una nota.
Ieri Berlusconi aveva chiesto al presidente afghano una "risposta urgente" mentre Frattini si era detto insoddisfatto dalla risposta delle autorità afghane.
I tre operatori italiani di Emergency del centro di Lashkar-gah, Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, e i loro sei colleghi afghani sono stati fermati domenica 10 aprile, con l'accusa di aver preso parte ad un complotto per assassinare il governatore della regione di Helmand, Gulab Mangal.
Strada ha più volte ribadito di essere del tutto insoddisfatto del governo italiano, perché non avrebbe fatto le dovute pressioni per liberare i tre italiani. Secondo Strada i cooperanti arrestati sono vittime di un complotto per eliminare dal sud dell'Afghanistan Emergency, un testimone scomodo delle vittime civili della guerra della coalizione a guida Nato contro i talebani.
Stasera Strada ha sottolineato che "nessuno in buona fede e con un minimo di cervello" può pensare che i tre operatori umanitari siano dei terroristi.
La Farnesina ha respinto le accuse e in un comunicato ha risposto che "frasi e comunicazioni come quelle attribuite, da ultimo, a Gino Strada sarebbero da evitare nell'interesse dei connazionali la cui tutela è assoluta priorità del governo italiano".
Emergency opera in Afghanistan dal 1999 con tre centri chirurgici, un centro di maternità e una rete di 28 centri sanitari. Gli altri sei italiani impiegati nella struttura di Emergency a Lashkar-gah sono stati trasferiti a Kabul il 13 aprile, lasciando il controllo del centro alle autorità afghane.
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Strada ha più volte ribadito di essere del tutto insoddisfatto del governo italiano, perché non avrebbe fatto le dovute pressioni per liberare i tre italiani. Secondo Strada i cooperanti arrestati sono vittime di un complotto per eliminare dal sud dell'Afghanistan Emergency, un testimone scomodo delle vittime civili della guerra della coalizione a guida Nato contro i talebani.
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