La prossima settimana il parlamento di Ottawa adotterà un provvedimento in forma di progetto di legge in cui si riconoscono le gravissime ingiustizie di cui furono vittime gli Italiani naturalizzati in Canada, nel corso della 2^ guerra mondiale che vennero designati come cittadini di un Paese nemico e per questo internati in veri e propri campi di concentramento. Questo progetto di legge ha previsto anche uno stanziamento ai fini di un risarcimento nei confronti di coloro che subirono l’ingiusto internamento e nel caso non fossero più in vita è prevista la devoluzione agli eredi. Oltretutto, sono state assunte iniziative culturali che prevedono gruppi di studio e la promozione della storia degli Italo-Canadesi.
Questa è un’iniziativa estremamente lodevole. Ad Ottawa imputiamo il fatto che di questa problematica il Canada se ne sia occupato ben 65 anni dopo la fine della 2^ guerra mondiale. E questo a nostro modo di vedere non è da nessun punto di vista tollerabile. L’appello che facciamo è quello riferito a tutti coloro che avendo avuto in famiglia qualcuno che ha subito questo trattamento e, di conseguenza, ha lasciato il Canada, utilizzi tramite ambasciata tutti i mezzi perché i diritti sanciti dal parlamento canadese gli vengano, anche se in seconda o terza generazione, riconosciuti.
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