LE PREOCCUPAZIONI DEL SINDACATO UIL IN MERITO ALLA CESSIONE DELL’ELICOTTERO QUADRICANALE AB212 DELLA POLIZIA AL CAPOLUOGO LOMBARDO (di notte la Polizia non può più volare)
In una lettera al Prefetto Angelo Tranfaglia dal Segretario della UIL PS Francesco Pantano, il Segretario con grande preoccupazione lamenta che Bologna ha ceduto a Milano (che tra l’altro ne era già in possesso) l’unico suo elicottero quadricanale della Polizia classificato come AB212, che come peculiarità aveva l’abilitazione al volo strumentale notturno ed, inoltre, era dotato di verricello per il duplice soccorso in condizione di grossa difficoltà in montagna ed in mare. Cosa gravissima che il terzo reparto volo e quindi con esso l’intera Regione Emilia Romagna sia rimasto senza questo preziosissimo elicottero che è andato, così, ad aggiungersi agli altri 3 in dotazione a Milano. Il segretario provinciale UIL Pantano si è rivolto a Piazza Roosevelt seriamente preoccupato e sinceramente amareggiato e cita di non riuscire a comprendere le scelte del dipartimento, aggiungendo che con l’applicazione di questo piano il reparto volo di Bologna esce penalizzato in maniera molto forte. Dopo che l’AB212 è stato trasferito a Milano tutti gli elicotteristi bolognesi che appositamente erano stati addestrati in maniera altamente qualificata al volo strumentale, sono rimasti senza il mezzo con il quale sarebbero dovuti intervenire in caso di calamità e di ordine pubblico. La Regione Emilia Romagna ha subìto con questa mossa un vero e proprio deficit in termini di sicurezza, infatti il soccorso in alta montagna per il quale era iniziata, già da tempo, una costruttiva collaborazione con il soccorso alpino, il controllo di grandi manifestazioni, l’ausilio in situazione di ordine pubblico durante le partite di calcio, non potrà più contare sull’ausilio dell’elicottero quadricanale e quindi le Forze dell’Ordine si troveranno ad avere a che fare con un piano di riordino del Viminale che non ha tenuto conto delle reali esigenze della Regione Emilia Romagna e che è Regione crocevia delle maggiori infrastrutture ferroviarie e stradali del Paese. Alla luce di tutto quanto sopra esposto, mi auguro che i lettori siano consapevoli della gravità che questo atto avrà nei confronti della nostra regione e della nostra città in particolare. Necessario, quindi, agire il prima possibile per fare in modo che questo atto che priva letteralmente Bologna di uno strumento fondamentale venga riveduto e si ritorni quanto prima alla situazione precedente.
ma quindi a Bologna in caso di emergenza o per esigenze di ordine pubblico come si dovrà fare?
RispondiElimina