Strage sul treno per San Pietroburgo Trovata una bomba: "E' terrorismo"
Il "Nievski Express" deraglia per lo scoppio di 7 chili di tritolo. Aperta un'inchiesta. Il bilancio è di circa 40 morti. Anche un italiano tra i feriti.
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Rottami di un'auto vicino ai binari. Tra i 95 feriti c'è anche un italiano Il capo delle Ferrovie: "Una bomba"
MOSCA
È la pista terroristica quella scelta ufficialmente dalle autorità russe per il deragliamento di ieri sera del treno veloce Nievski Express Mosca-San Pietroburgo, il cui bilancio provvisorio oscilla tra i 26 e 39 morti, 18 dispersi e circa cento feriti, tra cui un italiano, Armando Noacco, 58 anni, in condizioni non gravi.
Sul luogo del deragliamento sono stati trovati resti di un ordigno esplosivo. La procura generale russa ha aperto un’inchiesta per terrorismo e detenzione illegale di materiale esplosivo e il presidente delle ferrovie Vladimir Iakunin ha annunciato che sconosciuti hanno fatto esplodere una bomba, sostenendo che la principale pista investigativa è quella terroristica. Pista confermata da alcuni testimoni, che hanno udito una forte detonazione prima dell’incidente, e dal ritrovamento di un cratere del diametro di un metro vicino ai binari. Per ora l’episodio è stato rivendicato via internet da un sedicente gruppo ultranazionalista "Combat 18", che si era assunto anche la responsabilità dell’esplosivo rinvenuto in un sacchetto di plastica con una svastica il 14 novembre scorso in una vagone della metro di San Pietroburgo.
Il deragliamento, come sottolineato dallo stesso Iakunin, sembra analogo a quello subito da un altro Nievski Express il 13 luglio del 2007, quando rimasero ferite 60 persone (anche in quell’occasione un italiano): per quella vicenda a Novgorod è in corso un processo a due ingusci, uno dei quali ha confessato che l’attentato fu compiuto su ordine della guerriglia cecena. Per lo stesso episodio è ricercato uno dei capi dei ribelli ceceni, Pavel Kosolapov, legato al comandante della guerriglia cecena Doku Umarov. Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio e incerto: l’ultimo dato fornito dal ministro della sanità Tatiana Golokova parla di 26 vittime, ma in precedenza un responsabile del ministero delle situazioni di emergenza aveva indicato 39 morti, mentre la procura conferma 30 decessi. Metà dei feriti è grave.
Il cittadino italiano ha subito una frattura al bacino di media gravità ma senza conseguenze per gli organi interni: a breve sarà trasferito in un ospedale di San Pietroburgo. Sul treno, deragliato nella regione di Tver a circa 300 km a nord di Mosca e utilizzato spesso dai turisti (almeno tre gli stranieri), viaggiavano 661 passeggeri. Almeno 5 delle 14 carrozze sono state danneggiate, anche se le più interessate sono le ultime tre. L’incidente ha causato forti ritardi sulla linea per oltre 60 treni con un totale di 27 mila passeggeri.
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