Pietro Berti

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Anchorage

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giovedì 30 giugno 2011

Alberto e Charlene sposi di luglio

Nozze Monaco
 

 

 

Roma, 30 giu. (TMNews) - La bellezza sudafricana Charlene Wittstock giorni fa avrebbe tentato davvero la fuga dal principato di Monaco, dove domani e sabato la aspettano le cerimonie per convolare a nozze con il sovrano Alberto II, dopo avere appreso che il suo "principe azzurro" avrebbe un terzo figlio segreto, notizia smentita dal legale della famiglia Grimaldi.
Thierry Lacoste, avvocato di Alberto, ha dichiarato in un comunicato citato dal Daily Mail che non esiste nessun figlio, "nè bianco, nè nero". C'è però una fonte, anche se anonima, citata dalla stampa internazionale, e che proverebbe la crisi tra i due futuri sposi: è un poliziotto - scrive il Mail online, ma anche il Daily Telegraph e alcuni siti francesi - il quale sostiene che all'ex nuotatrice 33enne sarebbe stato confiscato il passaporto all'aeroporto di Nizza dove tentava di imbarcarsi per un volo di sola andata per il Sudafrica.
Si moltiplicano le voci, inoltre, secondo cui il motivo della lite sarebbe un altro figlio illegittimo di Alberto, il terzo. In base ad alcuni rumours, il bambino non sarebbe ancora nato e la madre potrebbe essere già nota alle cronache rosa. Ma stavolta, la pace nella famiglia reale monegasca sarebbe turbata anche da una lite tra Carolina e Charlene. Chi negli ultimi giorni ha visto da vicino la futura sposa di Alberto (sempre che all'altare non si tiri indietro) ha riferito che l'ex nuotatrice ha un "sorriso particolarmente tirato”.

estratto da: http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110630_211727.shtml

Quando il "sì" porta turisti,200 eventi in 2 giorni
Stasera concerto Eagles, domani Jarre e sabato fuochi d'artificio
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Roma, 30 giu. (TMNews) - Nozze di Monaco, ovvero quando il "sì" reale diventa business e promozione turistica, da tradurre in soldi a palate per commercianti e organizzatori, questa volta doppi, visto che il matrimonio monegasco del secolo si svolgerà domani e sabato per coronare con rito civile prima e religioso poi l'unione del principe Alberto II di Monaco con l'ex nuotatrice sudafricana Charlene Wittstock. L'avvenimento sarà seguito dai media del mondo intero: 1.200 i giornalisti accreditati.

Il settore turistico di Monaco ha puntato moltissimo sul matrimonio reale. Oltre a vip e teste coronate, sono attesi molti turisti nel principato, già a partire da questa sera, quando allo stadio Louis II di Monaco si terrà il mega concerto gratuito degli Eagles, anche se l'evento è riservato ai cittadini monegaschi. Domani, dopo la cerimonia civile, seguirà un altro concerto notturno, questa volta aperto a tutti e gratuito, quello di Jean-Michel Jarre, che si esibirà con la sua spettacolare arpa laser nella splendida cornice di Port Hercule.

Per le nozze lo slogan coniato dall'ufficio Turismo è stato "2 giorni di festa, 200 eventi". Il delegato generale al turismo, Michel Bouquier, ha promesso che il Principato di Monaco si trasformerà nella "capitale del romanticismo". Nella piccola e ricca città-Stato la circolazione delle auto sarà limitata, proprio per i numerosi concerti, e chiusa del tutto al traffico nel pomeriggio del due luglio. Domani e il due luglio, come nei giorni di festa, le automobili non pagheranno il parcheggio. Molti i musei aperti e gratuiti o a tariffa agevolata.

A chiudere la due giorni di festeggiamenti ci saranno dei fuochi d'artificio che illumineranno a giorno la baia del Principato. Uno spettacolo "piromelodico" (fuochi e musica) firmato da Jacques Couturier, considerato l'inventore di un autentico "linguaggio del fuoco".

estratto da: http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2011/06_giugno/30/nozze_monaco_quando_il_si_porta_turisti_200_eventi_in_2_giorni,30308172.html

Alberto, il destino di un principe

30 giugno, 19:44

I preparativi

Guarda la foto 1 di 1

I preparativi

Alberto, il destino di un principe

di Nicoletta Tamberlich

MONTECARLO - La ricchezza di Monaco, costruita mattone su mattone da Ranieri III, soprannominato non a caso il 'principe costruttore' è adesso nelle mani di Alberto, che sta per sposare l'ex campionessa di nuoto Charlene, Lynette Wittstock, 33 anni nata nell'ex Rodesia (odierno Zimbabwe) ma dal 1989 trasferita in Sudafrica. Ma la certezza di ereditare il trono, il figlio di Grace Kelly e del sovrano scomparso nel 2005, l'ha avuta soltanto nel 2002, quando il padre ha modificato la costituzione monegasca consentendogli la successione anche senza figli. Non pochi hanno storto la bocca, qualcuno già pensava ad Andrea Casiraghi, il primogenito della sorella Carolina. E così alla vigilia dell'incoronazione, il 12 luglio 2005, dopo la morte del padre, Alberto ha riconosciuto un figlio e vinto il suo primo braccio di ferro con l'entourage più conservatore della Rocca. E - come ricorda la scrittrice Enrica Roddolo, (profonda conoscitrice della nobiltà d'Europa e dei temi di attualità ed economia internazionale) in Ritratto di un principe - chi lo aveva dipinto come timido, privo di carisma e di quel piglio autoritario e insieme glamour di Ranieri, il prince charmant affascinatore di mille donne nella stagione della Dolce Vita, è stato costretto a chiedersi: "Ma allora Alberto non è l'erede senza qualità che l'ombra ingombrante di tanto padre faceva a tratti immaginare".

'Monseigneur' come il cerimoniale di corte in uso a Monaco esige ci si rivolga al principe ha impiegato meno di sei mesi a gettare la maschera e a svelare i suoi sorprendenti piani per il Principato. La biografia scritta dalla Roddolo ripercorre amori, affari, gioie e dolori del "principe timido". Alberto è come Charlene un grande sportivo, atleta di gare di bob in cinque competizioni olimpiche, prima, e membro di organismi sportivi come il Comitato Internazionale Olimpico, poi. Ma anche impegnato nella battaglia a difesa dell'ambiente. Ma, come ovvio ad attirare di più la curiosità dell'opinione pubblica è stata fino a ieri la sua vita sentimentale la presse du coeur gli ha più volte attribuito flirt e storie d'amore, da Claudia Schiffer a Naomi Campbell, dalla statuaria Angie Everhart fino all'incontro con la bella Charlene Lynette Wittstock, campionessa di nuoto che lo ha fatto capitolare. Alberto non ha mai nascosto di sognare per la città- stato una piena integrazione internazionale. Pur non rinnegando l'importanza di più saldi legami con "i vicini di casa" francesi. Ancora oggi la liason con Parigi il più saldo legame internazionale della Rocca. Alberto è riuscito anche a far assegnare a Montecarlo un seggio al Consiglio d'Europa, dopo l'ingresso nel 1993 nel circolo delle Nazioni Unite.

estratto da : http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/06/30/visualizza_new.html_810922031.html

 

 

Charlene Wittstock in Armani e Alberto di Monaco  Charlene Wittstock in Armani e Alberto di Monaco

ultimo aggiornamento: 30 giugno, ore 17:46

Montecarlo - (Adnkronos) - Massimo riserbo sulla scelta dell'abito da sposa, lo stile ricorderà quello di Grace?

Montecarlo, 30 giu. (Adnkronos) - Nulla è lasciato al caso per gli abiti di nozze di Charlene Wittstock, promessa sposa del principe Alberto di Monaco. Per evitare anche il minimo incidente sono previste scarpe di riserva nel caso si rompesse un tacco durante la cerimonia, scrive oggi Paris Match. Massimo riserbo sulla scelta degli abiti, anche se molti ritengono che, per il vestito bianco della cerimonia religiosa, Charlene non abbia rinunciato a rivolgersi a Giorgio Armani, stilista da lei preferito in molte occasioni ufficiali.

Come in tutti i matrimoni, c'è molta curiosità per l'abito della sposa. E questa volta sono in molti a chiedersi se Charlene sceglierà o meno di distanziarsi dal modello Grace Kelly. Alcuni osservatori hanno già sottolineato che la campionessa sudafricana di nuoto s'ispira nello stile alla madre del principe Alberto, ma già Kate Middleton, per sposare il principe William ha scelto il 29 aprile un vestito molto simile a quello che indossava Grace alle sue nozze nel 1956.

estratto da: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Nozze-Monaco-scarpe-di-riserva-per-Charlene-se-si-rompe-un-tacco_312190342864.html

 

L’ultimo segreto di Alberto

30 giugno 2011

| Paolo Crecchi

L’invito alle nozze reali

Genova - Montecarlo. E se andasse cercato alla Salle de musculation, che è una palestra con piscina ricavata nel ventre dello stadio Louis II, il terribile segreto che avrebbe prima sbigottito e poi istigato alla fuga la promessa sposa Charlene? Se non si trattasse di un nuovo figlio illegittimo, ufficialmente il terzo della serie, ma di un altro affetto profondo e meno ortodosso, riconducibile alla stessa ragion d’essere della Salle che sono per l’appunto i muscoli, la sublimazione della fisicità maschile?

Della bisessualità di Alberto di Monaco si è sempre parlato, sui giornali gossipari, e figurarsi qui: al confine con Cap d’Ail, dove può esistere un tempio gay perché sul marciapiede di fronte non è già più Principato, e dunque non sono necessarie le principesse. Il settimanale francese L’Express ha scatenato un bel vespaio, rivelando di Charlene che scopre un insopportabile tradimento, abbandona Montecarlo e viene bloccata all’aeroporto di Nizza mentre sta acquistando un biglietto di sola andata per il Sudafrica. Quale tradimento? Non è possibile che non sapesse del piccolo Alexandre, nato nel 2003 dalla relazione di Alberto con la hostess di Air France Nicole Costa, giovanissima e procace africana del Togo: il principe ha riconosciuto ufficialmente il bambino nel 2005, e Charlene nel frattempo non viveva sulla luna. Ancora meno credibile che ignorasse l’esistenza di Jazmin Grace, venuta al mondo nel 1992 in California, figlia dell’attrice americana Tamara Rotolo. Un nuovo rampollo, dunque? Magari tuttora a bordo della mamma?

La terza ipotesi è la più gettonata, alla Salle de musculation. Dove il principe è rimasto in effigie, con il suo ritratto in alta uniforme che campeggia sopra il tariffario che parla di 9 euro e 20 centesimi la seduta: l’abbonamento annuale costa 427 euro e quello riservato alle coppie, non necessariamente complementari da un punto di vista riproduttivo, 717. «Una volta ci frequentava, sì». Alberto. Faceva pesi, cercava di buttar giù quei chili di troppo che assillano gli ex sportivi di livello, gli atleti che chiudono una carriera agonistica prolungata. Come lui, perbacco: mezzofondista al liceo, lanciatore di giavellotto all’università, calciatore, judoka e nuotatore in seguito. Addirittura olimpionico di bob da Calgary 1988 a Salt Lake City 2002, con intervalli spesi nella corsa a ostacoli e qualche incursione nello sci.

«Praticare molti sport è un particolare rivelatore», strizzano l’occhio nei caffè dell’avenue intitolata a lui, Prince Albert II, evidentemente già degno di essere evocato dalla toponomastica: attenzione però, si tratta di lavoratori pendolari, i sudditi mai si permetterebbero. Meno devoto all’istituzione, chi è qui per lavoro non si commuove di fronte al gran pavese di stendardi bianchi e rossi issato sui palazzi pubblici e privati e si lascia andare al pettegolezzo, che pure in una località chic come Montecarlo resta una delle principali attività sociali. La palestra è a due passi. Ne escono bronzei modelli di mascolina beltà, a dimostrazione che la ginnastica fa bene e i pesi irrobustiscono. Nessuno fiata, la discrezione a Monaco è una filosofia di vita. Si ricordano anzi le più invidiate relazioni principesche, quei flirt attribuiti dai rotocalchi che facevano la gioia di papà Ranieri, uno che l’attrice famosa l’aveva sposata davvero: «I figli sono essenziali al futuro del Principato e della nostra famiglia», mandava messaggi trasversali il vecchio sovrano. E Alberto: «A tempo debito, saprò prendermi le mie responsabilità». Nessuna smentita, anzi sorrisi compiaciuti, quando all’erede venivano affiancate Claudia Schiffer, Naomi Campbell o Brooke Shields. O addirittura la modella Karen Mulder, che sosteneva di essere stata violentata. Ogni love story, anche solo presunta, contribuiva a regalare serenità. Vero che poi la legge è stata cambiata, e oggi anche una principessa o un suo discendente potrebbero salire al trono: ma per uno Stato che vive d’immagine come Monaco i figli maschi sono più che piezzi ‘e core.

Lo stesso adesso. Si preferisce sorvolare su quella volta che Alberto si fece sorprendere nudo nella neve di Svezia, o egualmente svestito mentre si tuffava dallo yacht in ambigua compagnia. A Milano se lo ricordano ancora, nei ruggenti anni Ottanta e nei più pacati anni Novanta, quale frequentatore assiduo delle discogay. Vero che poteva essere semplice curiosità, però… Anche le nozze in età matura, ormai a 53 anni, alimentano il sospetto che le ragioni dinastiche abbiano alla fine sopraffatto gli affetti più autentici; e persino le curiose rivelazioni di una Charlene costretta all’inseminazione artificiale, che avrebbe già sperimentato senza successo in Germania e in Russia, sembrano fatte apposta per autorizzare dietrologie. Come nessuno potrà mai dimostrare che Alberto è davvero il padre di Jazmine e Alexandre, a meno che lui non si sottoponga a un improbabile esame del dna, così un figlio in provetta potrebbe essergli attribuito senza dubbio alcuno. In nome della ragion di Stato si è fatto di peggio.

Dicerie, naturalmente, sussurri che corrono tra la Salle de musculation e il Sass Café, sul lungomare del Larvotto, dove i Bronzi di Riace vanno a luccicare nelle tiepide serate estive. Era un assiduo frequentatore anche Alberto, prima che i gravosi compiti di governo gli assegnassero un ruolo più defilato. E infatti è stato a Palazzo, e non in palestra né al pianobar, che ha chiesto la mano di Charlene. A lei medesima, convocata nei giardini principeschi qualche mese fa, al termine di una serie di riunioni del consiglio della Corona che ha posto con una certa apprensione il problema della continuità dinastica. «Non me l’aspettavo», ha confidato Charlene, «quando mi ha detto di raggiungerlo pensavo che fosse per un servizio fotografico o qualcosa di simile». Proprio entusiasta, doveva essere. Incontenibile.

estratto da: http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2011/06/30/AOr2hyg-ultimo_segreto_alberto.shtml

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