REFERENDUM 2009
In merito ai 3 quesiti referendari che verranno votati dagli elettori il 21 giugno ’09 insieme al ballottaggio, la posizione ufficiale dell’UDC è quella dell’astensione da tutti e 3 i quesiti referendari. La mia posizione è di NON RITIRARE AL SEGGIO LE SCHEDE DEI QUESITI REFERENDARI NN. 1 E 2, MA DI RITIRARE LA SCHEDA DEL QUESITO N. 3 PER VOTARE “SI”. Con questo quesito infatti si vuole abolire la possibilità per un candidato alle politiche di potersi candidare contemporaneamente in più di un collegio regionale senatoriale. Questo quesito mi trova pienamente d’accordo e avrà il mio voto favorevole. Invito gli elettori a leggere quanto sotto riportato.
In merito ai 3 quesiti referendari che verranno votati dagli elettori il 21 giugno ’09 insieme al ballottaggio, la posizione ufficiale dell’UDC è quella dell’astensione da tutti e 3 i quesiti referendari. La mia posizione è di NON RITIRARE AL SEGGIO LE SCHEDE DEI QUESITI REFERENDARI NN. 1 E 2, MA DI RITIRARE LA SCHEDA DEL QUESITO N. 3 PER VOTARE “SI”. Con questo quesito infatti si vuole abolire la possibilità per un candidato alle politiche di potersi candidare contemporaneamente in più di un collegio regionale senatoriale. Questo quesito mi trova pienamente d’accordo e avrà il mio voto favorevole. Invito gli elettori a leggere quanto sotto riportato.
Presentazione dei quesiti
Il 1° e il 2° quesito: premio di maggioranza alla lista più votata e innalzamento della soglia di sbarramento
Le attuali leggi elettorali di Camera e Senato prevedono un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Tale premio è attribuito su base nazionale alla Camera dei Deputati e su base regionale al Senato. Esso è attribuito alla “singola lista” o alla “coalizione di liste” che ottiene il maggior numero di voti.
Il fatto che sia consentito alle liste di coalizzarsi per ottenere il premio ha fatto sì che, alle ultime elezioni, si siano formate due grandi coalizioni composte di numerosi partiti al proprio interno.
Il 1° ed il 2° quesito (valevoli rispettivamente per la Camera dei Deputati e per il Senato) si propongono l’abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste.
In caso di esito positivo del referendum, la conseguenza è che il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Questo evidentemente mette a rischio la governabilità del Paese successivamente alle competizioni elettorali, INOLTRE VIOLA IL PRINCIPIO DEMOCRATICO ELETTORALE DEL RISPETTO DELLA VOLONTA' DEGLI ELETTORI PRODUCENDO UN RISULTATO DIVERSO DAL CONSENSO POPOLARE per tale ragione è sconsigliabile far raggiungere il quorum. La cosa giusta – considerando la concomitanza dei ballottaggi – è quella di non ritirare tali schede dei quesiti nn. 1 e 2.
Con l’approvazione del 3° quesito la facoltà di candidature multiple verrà abrogata sia alla Camera che al Senato.
Il 1° e il 2° quesito: premio di maggioranza alla lista più votata e innalzamento della soglia di sbarramento
Le attuali leggi elettorali di Camera e Senato prevedono un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Tale premio è attribuito su base nazionale alla Camera dei Deputati e su base regionale al Senato. Esso è attribuito alla “singola lista” o alla “coalizione di liste” che ottiene il maggior numero di voti.
Il fatto che sia consentito alle liste di coalizzarsi per ottenere il premio ha fatto sì che, alle ultime elezioni, si siano formate due grandi coalizioni composte di numerosi partiti al proprio interno.
Il 1° ed il 2° quesito (valevoli rispettivamente per la Camera dei Deputati e per il Senato) si propongono l’abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste.
In caso di esito positivo del referendum, la conseguenza è che il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Questo evidentemente mette a rischio la governabilità del Paese successivamente alle competizioni elettorali, INOLTRE VIOLA IL PRINCIPIO DEMOCRATICO ELETTORALE DEL RISPETTO DELLA VOLONTA' DEGLI ELETTORI PRODUCENDO UN RISULTATO DIVERSO DAL CONSENSO POPOLARE per tale ragione è sconsigliabile far raggiungere il quorum. La cosa giusta – considerando la concomitanza dei ballottaggi – è quella di non ritirare tali schede dei quesiti nn. 1 e 2.
Con l’approvazione del 3° quesito la facoltà di candidature multiple verrà abrogata sia alla Camera che al Senato.
finalmente qualcuno che si occupa dei referendum.volevo ricordare agli elettori che il quesito n.3 riguarda l abrogazione della possibilita di candidarsi in piu di un collegio elettorale,per la camera dei deputati e,per piu di un collegio senatoriale .mi sembra ,questo,un gesto di grande civilta.per questo,oltre a votare cazzola al ballottaggio,votero il referendum 3.grazie per l arguzia.gino mantellini,savena,bo.
RispondiEliminaproblematica quorum.se gli elettori votano poco alle europee ed il non voto sta diventando un vero e proprio partito,come quello delle schede bianche e ,quello delle schede nulle,come si puo pretendere di raggiungere i quorum,per la validita,se,nemmeno alle elezioni nazionali,raccolgono un n. di elettori degno.questa e una buona prova.personalmente,li voto tutti e 3 i referendum,e voto delbono dindaco.gabriele scribia.bo
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