Rischio astensionismo elettorale alle europee.
Gli aventi diritto al voto in Europa sono 370 milioni, ma è prevista una percentuale di presenze massima tra il 34-46% degli aventi diritto. Questa diserzione e i timori che comportano fanno sì da indurre i candidati non solo ad invitare gli elettori a votare per la propria candidatura ma ancor prima ad invitare gli elettori a recarsi a votare. Due giorni fa, il filosofo Gianni Vattimo durante i suoi soliti giri nei mercati del nord-ovest è rimasto allibito per la totale indifferenza ed il senso di fastidio dell’elettorato nei confronti delle Europee e teme che l’astensionismo sarà più elevato di quanto i sondaggi stiano pronosticando. Quattro giorni prima l’ANPI avendo capito la disaffezione totale degli elettori di fronte alle europee ha ricordato che il voto è una conquista democratica. E i vari leader hanno chiesto l’impegno in una campagna contro l’astensionismo da sportivi di ogni disciplina, atleti, ciclisti, calciatori . Claudio Velardi, ex mente propagandistica di D’Alema , ha spiegato che “ormai l’astensionismo è l’ultimo miglio della laicità politica. E questa volta, per me è scelta! ” Ritiene anche che tutti i delusi del centro-sinistra non voteranno anche se non lo diranno.
Dati: da un 62% di elettori nel 1979 con l’UE a nove membri e da un 45% del 2004 con 25 Paesi ad un 36% .
Poettering, Presidente dell’Europarlamento , dice che la situazione è preoccupante perché favorirà i partiti estremisti, soprattutto le formazioni euroscettiche di destra e gli estremisti di sinistra. I moderati stanno a casa. Gli estremisti votano e la loro percentuale sale e con essa i loro seggi a Strasburgo. I cali più clamorosi sono previsti nell’est-Europa.In contro tendenza la Gran Bretagna e l’Italia.
Italiani andate a votare!!!
Si riporta un articolo di euro news che già a sei settimane dal voto denunciava l’emergenza.
29/04 19:40 CET
http://it.euronews.net/2009/04/29/rischio-astensionismo-elettorale-alle-europee/
La campagna elettorale nei 27 paesi membri non sembra coinvolgere piu di tanto i nostri concittadini. Secondo un sondaggio dell’Istituto Gallup Europa il 66% degli elettori se si votasse adesso sceglierebbe di non recarsi alle urne perchè convinto che il voto non serva davvero a cambiare le cose. Ma per combattere la disaffezione degli elettori di cosa dovrebbero occuparsi i politici? Ecco tre opinioni raccolte per le strade di Bruxelles: “Il primo problema che andrebbe affrontato è sicuramente la crisi finanziaria l’Europa dovrebbe poi discutere del proprio ruolo sulla scena mondiale questo è un tema prioritario”
“Dovrebbe essere piu facile incontrare i rappresentanti di Bruxelles ci dovrebbe essere maggiora comunicazione tra elettori ed eletti”
“La crisi finanziaria ed economica, la protezione dell’ambiente, l’educazione..sono tutti temi che toccano da vicino i cittadini europei”
Dopo i cittadini ecco l’opinione degli esperti. Politologi, economisti, esponenti politici hanno partecipato ad un dibattito incentrato sulle attese dei cittadini europei e sul gap di comunicazione che frena un’approccio piu partecipato alle vicende politiche comunitarie. Per gli esperti invitati una delle cause della disaffezione registrata tra gli elettori è la tendenza diffusa tra i partiti ad usare la scadenza elettorale europea per fini di politica interna. I primi a non credere alla necessità di un’approccio europeo per risolvere temi politici comuni sarebbero proprio i governi locali che fanno anche poco per informare correttamente i cittadini sulle politiche comunitarie Il professor Starbatty dell’Università di Tubinga ha lanciato un appello in questo senso alle diverse formazioni politiche
“Limitarsi a dire che si è a favore dell’Europa non basta. Bisogna impegnarsi a discutere dei problemi dell’Unione Europea. Problemi che non si possono nascondere sotto il tappeto perchè i cittadini vedono che accanto alle cose positive ci sono nodi irrisolti. Bisogno insomma cominciare a discutere di Europa con i cittadini europei. Lamentarsi del disinteresse dell’opinione pubblica per le tematiche europee non serve a niente”
Per mobilitare gli elettori distratti e delusi forse è ancora possibile cambiare linguaggio e capire che i problemi si possono affrontare solo guardando cosa succede oltre i propri confini nazionali.
Gli aventi diritto al voto in Europa sono 370 milioni, ma è prevista una percentuale di presenze massima tra il 34-46% degli aventi diritto. Questa diserzione e i timori che comportano fanno sì da indurre i candidati non solo ad invitare gli elettori a votare per la propria candidatura ma ancor prima ad invitare gli elettori a recarsi a votare. Due giorni fa, il filosofo Gianni Vattimo durante i suoi soliti giri nei mercati del nord-ovest è rimasto allibito per la totale indifferenza ed il senso di fastidio dell’elettorato nei confronti delle Europee e teme che l’astensionismo sarà più elevato di quanto i sondaggi stiano pronosticando. Quattro giorni prima l’ANPI avendo capito la disaffezione totale degli elettori di fronte alle europee ha ricordato che il voto è una conquista democratica. E i vari leader hanno chiesto l’impegno in una campagna contro l’astensionismo da sportivi di ogni disciplina, atleti, ciclisti, calciatori . Claudio Velardi, ex mente propagandistica di D’Alema , ha spiegato che “ormai l’astensionismo è l’ultimo miglio della laicità politica. E questa volta, per me è scelta! ” Ritiene anche che tutti i delusi del centro-sinistra non voteranno anche se non lo diranno.
Dati: da un 62% di elettori nel 1979 con l’UE a nove membri e da un 45% del 2004 con 25 Paesi ad un 36% .
Poettering, Presidente dell’Europarlamento , dice che la situazione è preoccupante perché favorirà i partiti estremisti, soprattutto le formazioni euroscettiche di destra e gli estremisti di sinistra. I moderati stanno a casa. Gli estremisti votano e la loro percentuale sale e con essa i loro seggi a Strasburgo. I cali più clamorosi sono previsti nell’est-Europa.In contro tendenza la Gran Bretagna e l’Italia.
Italiani andate a votare!!!
Si riporta un articolo di euro news che già a sei settimane dal voto denunciava l’emergenza.
29/04 19:40 CET
http://it.euronews.net/2009/04/29/rischio-astensionismo-elettorale-alle-europee/
La campagna elettorale nei 27 paesi membri non sembra coinvolgere piu di tanto i nostri concittadini. Secondo un sondaggio dell’Istituto Gallup Europa il 66% degli elettori se si votasse adesso sceglierebbe di non recarsi alle urne perchè convinto che il voto non serva davvero a cambiare le cose. Ma per combattere la disaffezione degli elettori di cosa dovrebbero occuparsi i politici? Ecco tre opinioni raccolte per le strade di Bruxelles: “Il primo problema che andrebbe affrontato è sicuramente la crisi finanziaria l’Europa dovrebbe poi discutere del proprio ruolo sulla scena mondiale questo è un tema prioritario”
“Dovrebbe essere piu facile incontrare i rappresentanti di Bruxelles ci dovrebbe essere maggiora comunicazione tra elettori ed eletti”
“La crisi finanziaria ed economica, la protezione dell’ambiente, l’educazione..sono tutti temi che toccano da vicino i cittadini europei”
Dopo i cittadini ecco l’opinione degli esperti. Politologi, economisti, esponenti politici hanno partecipato ad un dibattito incentrato sulle attese dei cittadini europei e sul gap di comunicazione che frena un’approccio piu partecipato alle vicende politiche comunitarie. Per gli esperti invitati una delle cause della disaffezione registrata tra gli elettori è la tendenza diffusa tra i partiti ad usare la scadenza elettorale europea per fini di politica interna. I primi a non credere alla necessità di un’approccio europeo per risolvere temi politici comuni sarebbero proprio i governi locali che fanno anche poco per informare correttamente i cittadini sulle politiche comunitarie Il professor Starbatty dell’Università di Tubinga ha lanciato un appello in questo senso alle diverse formazioni politiche
“Limitarsi a dire che si è a favore dell’Europa non basta. Bisogna impegnarsi a discutere dei problemi dell’Unione Europea. Problemi che non si possono nascondere sotto il tappeto perchè i cittadini vedono che accanto alle cose positive ci sono nodi irrisolti. Bisogno insomma cominciare a discutere di Europa con i cittadini europei. Lamentarsi del disinteresse dell’opinione pubblica per le tematiche europee non serve a niente”
Per mobilitare gli elettori distratti e delusi forse è ancora possibile cambiare linguaggio e capire che i problemi si possono affrontare solo guardando cosa succede oltre i propri confini nazionali.
accipicchia,e poi ci lamentiamo di chi ci governa.manco andiamo a votare.ma,allora,che diritto abbiamo di lamentarci,se,non esercitiamo neanche,il piu sacrosanto dei diritti,quello di scegliere i nostri rappresentanti.ci sta bene quello che abbiamo,e chi si piange,addosso,si ricordi,in primis,che e uno dei responsabili,non votando. santino guerra,bologna.il suo monito,lo sposo in pieno.
RispondiEliminache meravigliosa,la sfinge.ottima scelta.si il problema astensionismo esiste,ma,in fondo,chi e causa del suo mal...se non votano,vuol dire che gli va,poi bene cosi.enrico sila,bo.
RispondiEliminabel sito,bel blog,begli articoli,belle foto,tematiche di rilievo,sociale e politico.molto interessante.bravo pietro.che meraviglia le kurili.io,x conto mio,vado a votare,x le europee.eccome,se ci vado.spero se ne stiano a casa i compagni.forza u.d.c.capisco la tua,ottima scelta,di appoggiare,motti,in europa.buon lavoro.silvio cevolani,bo.
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