BERTOLASO AFFERMA: “L’Adriatico non avrà alcun danno da questa catastrofe ambientale!”
Il capo della Protezione Civile Bertolaso (che a differenza di quanto sostengono le solite malelingue - peraltro espressioni di stupidità tipiche di chi invidia le persone preparate, capaci e operose – ci invidia il mondo intero per i suoi interventi a favore delle emergenze e delle popolazioni colpite da disastri e sciagure) ha dichiarato che ci sono ottime possibilità che nel Mare Adriatico non arrivi nemmeno una goccia d’olio grazie alle barriere erette all’altezza della centrale ENEL di Isola Serafini in seguito al grave disastro ambientale occorso nel Fiume Lambro a Villasanta causato dalle cisterne dell’ex raffineria della Lombarda Petroli. Appurato il salvataggio del Mare Adriatico resta da risolvere la problematica della restante massa oleosa che si sta dirigendo verso Ferrara e che la raggiungerà sabato mattina. Il problema più grosso sta nel fatto che all’altezza di Pontelagoscuro si trovano i punti di raccolta dell’acqua potabile di Ferrara. Anche se Vito Belladonna e la direzione generale dell’Arpa Emilia Romagna tendono a sdrammatizzare la situazione non solo monitorandola costantemente ma, con una mobilitazione di uomini e mezzi senza precedenti (sotto la direzione di Bertolaso) anche attraverso prelievi continui, tentando così di lottare contro il tempo e di salvare non solo l’Adriatico ma anche Ferrara. Per fortuna che in Italia abbiamo una persona di tale valore che senza sosta, si precipita ovunque necessiti la sua professionalità per, con le sue competenze, se non risolvere almeno ridurre al minimo la problematica e le sue drammatiche implicazioni.
Il capo della Protezione Civile Bertolaso (che a differenza di quanto sostengono le solite malelingue - peraltro espressioni di stupidità tipiche di chi invidia le persone preparate, capaci e operose – ci invidia il mondo intero per i suoi interventi a favore delle emergenze e delle popolazioni colpite da disastri e sciagure) ha dichiarato che ci sono ottime possibilità che nel Mare Adriatico non arrivi nemmeno una goccia d’olio grazie alle barriere erette all’altezza della centrale ENEL di Isola Serafini in seguito al grave disastro ambientale occorso nel Fiume Lambro a Villasanta causato dalle cisterne dell’ex raffineria della Lombarda Petroli. Appurato il salvataggio del Mare Adriatico resta da risolvere la problematica della restante massa oleosa che si sta dirigendo verso Ferrara e che la raggiungerà sabato mattina. Il problema più grosso sta nel fatto che all’altezza di Pontelagoscuro si trovano i punti di raccolta dell’acqua potabile di Ferrara. Anche se Vito Belladonna e la direzione generale dell’Arpa Emilia Romagna tendono a sdrammatizzare la situazione non solo monitorandola costantemente ma, con una mobilitazione di uomini e mezzi senza precedenti (sotto la direzione di Bertolaso) anche attraverso prelievi continui, tentando così di lottare contro il tempo e di salvare non solo l’Adriatico ma anche Ferrara. Per fortuna che in Italia abbiamo una persona di tale valore che senza sosta, si precipita ovunque necessiti la sua professionalità per, con le sue competenze, se non risolvere almeno ridurre al minimo la problematica e le sue drammatiche implicazioni.
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