E' scontro diplomatico Israele-Londra sul caso Livni
L’anno scorso lo stato ebraico in risposta all’oramai quotidiano lancio di razzi dalla Striscia di Gaza contro i terroristi islamici di Hamas, scatenò un’operazione denominata “piombo fuso” della durata di 22 giorni conclusasi il 18.1.2009, con un bilancio di circa 1.400 Palestinesi uccisi. Recentemente, una Commissione coordinata dal giudice SudAfricano Goldstone ha avanzato l’ipotesi di crimini di guerra contro l’umanità nei confronti di Hamas per il perpetuarsi dei lanci di razzi contro Israele e contro Israele stessa in relazione alle reazioni avute a seguito del conflitto generato da questi attacchi quotidiani che Israele subiva. Tra l’altro una recente dichiarazione della Livni ha definito assurdo che i militari israeliani e i loro comandanti debbano essere equiparati al livello di gruppi che praticano il terrorismo indistintamente e che hanno come primo obiettivo, pubblico e conclamato, nel loro statuto, fomentati dall’Iran e dalla Siria, quello della cancellazione dello Stato di Israele.
Recentemente, esponenti della comunità di origine araba nel Regno Unito, in relazione all’offensiva denominata “Piombo Fuso” ha fatto in modo che un giudice britannico si permettesse di emettere un mandato di arresto nei confronti dell’ex ministro degli esteri ed attuale leader del partito di opposizione centrista moderata israeliana Tzipi Livni . Il mandato di cattura, nonostante la gran parte del Governo britannico sia scandalizzata per tale iniziativa , è entrato in vigore e lo è stato il tempo sufficiente per far annullare all’ultimo momento la visita programmata della Livni in Gran Bretagna ed ha creato rapporti estremamente imbarazzanti tra i due governi. La faccenda è apparsa di tale gravità che il Ministro degli Esteri Israeliano ha risposto con la convocazione immediata dell’Ambasciatore britannico a Tel Aviv, la decisione di interrompere tutte le visite di rilievo nel Regno Unito fino al momento in cui Londra non avrà dato seguito concreto alla promessa di garanzie politiche contro azioni legali vessatorie. Israele è stata lapidaria dopo la revoca del mandato di cattura, che è stato definito un atto immorale e cinico e dove si chiede di dar corso agli impegni presi sulla volontà di prevenire abusi giudiziari ispirati da elementi estremisti finanziati dall’integralismo islamico e dai vari gruppi di pressione araba. Se a ciò non si addivenisse si arrecherebbe un danno irreparabile alle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, ma soprattutto Londra verrebbe immediatamente esclusa dalla possibilità di svolgere alcun ruolo attivo, nel processo di pace in Medio Oriente. Recentemente, si sono verificati altri atti aberranti nei confronti del Governo di Tel Aviv , tra questi, sempre su pressione degli Arabi naturalizzati in GB che hanno fatto prendere al Governo di Londra la decisione di distinguere tra le etichette dei prodotti palestinesi della Cisgiordania e quelle delle Colonie ebraiche, con l’intento di boicottare queste ultime. Tale atto è stato considerato e dichiarato illegittimo dalle Comunità internazionali.
Dal mio modesto punto di vista, il giudice britannico che ha emesso il mandato di arresto dietro spinta degli integralisti islamici per prima cosa dovrebbe dimettersi dall’incarico, fare ammenda e prima di ritirarsi a vita privata esprimere pubblicamente le sue scuse nei confronti di Israele, della Livni e delle Comunità ebraiche mondiali, perché ha dimostrato con questo suo gesto due cose: 1 di temere fortemente l’Islam, 2 che l’antisemitismo è tutt’altro che latente nei vari paesi del mondo. Inoltre, ha messo in forte dubbio il fatto che l’Inghilterra attualmente possa considerarsi un Paese in cui vige la Democrazia. Per quanto poi attiene al Governo, sono estremamente stupito dal fatto che il premier Gordon Brown non abbia svolto la primaria funzione che gli è data, ossia il potere di utilizzare la diplomazia mediante il dialogo ed il contatto diretto con i suoi pari grado del mondo permettendo ad un giudice strumentalizzato da interessi di parte di potersi permettere di mettere in crisi i rapporti tra due nazioni occidentali che naturalmente dovrebbero essere alleate insieme al mondo libero nella lotta al terrorismo. La GB si è giocata, per ora, la possibilità di svolgere un’azione di mediatrice nel processo di pace mediorientale. E se la è giocata in maniera non solo puerile ma anche estremamente pericolosa. Piccola riflessione: il Governo inglese si è dimenticato dell’attentato degli integralisti alla metropolitana di Londra? O se ne ricorda talmente bene ed è terrorizzato a tal punto all’idea che possa ripetersi al punto da evitare di avere contrasti con i tantissimi arabi di terza generazione ormai naturalizzati, arricchiti e perfettamente integrati nel tessuto sociale inglese dal temere una loro reazione ? In ogni caso, come la GB ebbe atteggiamenti vergognosi ed inqualificabili con i prigionieri politici durante il secondo conflitto nel Nord-Irlanda – e, grazie a Dio, risoltosi dopo tanti anni di stragi con i recenti colloqui e definitiva firma per il processo di pacificazione – così la GB con questa sua azione ha buttato via un’occasione fondamentale che ovviamente Francia, Spagna, Italia, Stati Uniti sono pronti immediatamente a prendere in mano ai fini di una risoluzione definitiva della problematica. Evidentemente, la GB ha trovato un escamotage per voler essere esclusa dato il fatto che probabilmente non era assolutamente in grado di proporre un piano a Tel Aviv ed ad Abu Mazen credibile. Tutto ciò premesso, inderogabilmente senza nessun tipo di scusa, senza alcun se, senza ma, senza forse e senza tutti gli avverbi che si possano eventualmente anteporre all’espressione di un discorso io appoggio Israele perché sono occidentale e gli Israeliani sono occidentali. Io appoggio il Governo israeliano perché è un Governo democratico e io sono per la democrazia; io appoggio il fatto che gli Ebrei di tutto il mondo sappiano che ovunque si trovino ed a prescindere dalla loro cittadinanza possano sempre contare sul fatto che la loro terra di origine in qualunque momento essi lo ritengano possa dare loro la possibilità di ritornare da dove vennero, accolti a braccia aperte dai loro fratelli. Noi Italiani siamo legatissimi ad Israele per le nostre radici religiose e per la comunanza monoteistica del nostro credo religioso. Ci vorranno parecchi anni, ancora, affinchè le ferite che colpevolmente una buona parte di europei ha perpetrato contro gli Ebrei si cicatrizzino definitivamente ma in ogni caso tutto questo deve rimanere a monito perenne del fatto che loro sono nostri alleati e lo saranno sempre di più specie ora che la situazione internazionale con l’Iran potenza nucleare si sta aggravando a vista d’occhio. FORZA ISRAELE! E soprattutto, con questa mia voglio esprimere la mia solidarietà per questo gesto inconsulto alla Livni e a tutto il popolo israeliano. Pietro Berti.
L’anno scorso lo stato ebraico in risposta all’oramai quotidiano lancio di razzi dalla Striscia di Gaza contro i terroristi islamici di Hamas, scatenò un’operazione denominata “piombo fuso” della durata di 22 giorni conclusasi il 18.1.2009, con un bilancio di circa 1.400 Palestinesi uccisi. Recentemente, una Commissione coordinata dal giudice SudAfricano Goldstone ha avanzato l’ipotesi di crimini di guerra contro l’umanità nei confronti di Hamas per il perpetuarsi dei lanci di razzi contro Israele e contro Israele stessa in relazione alle reazioni avute a seguito del conflitto generato da questi attacchi quotidiani che Israele subiva. Tra l’altro una recente dichiarazione della Livni ha definito assurdo che i militari israeliani e i loro comandanti debbano essere equiparati al livello di gruppi che praticano il terrorismo indistintamente e che hanno come primo obiettivo, pubblico e conclamato, nel loro statuto, fomentati dall’Iran e dalla Siria, quello della cancellazione dello Stato di Israele.
Recentemente, esponenti della comunità di origine araba nel Regno Unito, in relazione all’offensiva denominata “Piombo Fuso” ha fatto in modo che un giudice britannico si permettesse di emettere un mandato di arresto nei confronti dell’ex ministro degli esteri ed attuale leader del partito di opposizione centrista moderata israeliana Tzipi Livni . Il mandato di cattura, nonostante la gran parte del Governo britannico sia scandalizzata per tale iniziativa , è entrato in vigore e lo è stato il tempo sufficiente per far annullare all’ultimo momento la visita programmata della Livni in Gran Bretagna ed ha creato rapporti estremamente imbarazzanti tra i due governi. La faccenda è apparsa di tale gravità che il Ministro degli Esteri Israeliano ha risposto con la convocazione immediata dell’Ambasciatore britannico a Tel Aviv, la decisione di interrompere tutte le visite di rilievo nel Regno Unito fino al momento in cui Londra non avrà dato seguito concreto alla promessa di garanzie politiche contro azioni legali vessatorie. Israele è stata lapidaria dopo la revoca del mandato di cattura, che è stato definito un atto immorale e cinico e dove si chiede di dar corso agli impegni presi sulla volontà di prevenire abusi giudiziari ispirati da elementi estremisti finanziati dall’integralismo islamico e dai vari gruppi di pressione araba. Se a ciò non si addivenisse si arrecherebbe un danno irreparabile alle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, ma soprattutto Londra verrebbe immediatamente esclusa dalla possibilità di svolgere alcun ruolo attivo, nel processo di pace in Medio Oriente. Recentemente, si sono verificati altri atti aberranti nei confronti del Governo di Tel Aviv , tra questi, sempre su pressione degli Arabi naturalizzati in GB che hanno fatto prendere al Governo di Londra la decisione di distinguere tra le etichette dei prodotti palestinesi della Cisgiordania e quelle delle Colonie ebraiche, con l’intento di boicottare queste ultime. Tale atto è stato considerato e dichiarato illegittimo dalle Comunità internazionali.
Dal mio modesto punto di vista, il giudice britannico che ha emesso il mandato di arresto dietro spinta degli integralisti islamici per prima cosa dovrebbe dimettersi dall’incarico, fare ammenda e prima di ritirarsi a vita privata esprimere pubblicamente le sue scuse nei confronti di Israele, della Livni e delle Comunità ebraiche mondiali, perché ha dimostrato con questo suo gesto due cose: 1 di temere fortemente l’Islam, 2 che l’antisemitismo è tutt’altro che latente nei vari paesi del mondo. Inoltre, ha messo in forte dubbio il fatto che l’Inghilterra attualmente possa considerarsi un Paese in cui vige la Democrazia. Per quanto poi attiene al Governo, sono estremamente stupito dal fatto che il premier Gordon Brown non abbia svolto la primaria funzione che gli è data, ossia il potere di utilizzare la diplomazia mediante il dialogo ed il contatto diretto con i suoi pari grado del mondo permettendo ad un giudice strumentalizzato da interessi di parte di potersi permettere di mettere in crisi i rapporti tra due nazioni occidentali che naturalmente dovrebbero essere alleate insieme al mondo libero nella lotta al terrorismo. La GB si è giocata, per ora, la possibilità di svolgere un’azione di mediatrice nel processo di pace mediorientale. E se la è giocata in maniera non solo puerile ma anche estremamente pericolosa. Piccola riflessione: il Governo inglese si è dimenticato dell’attentato degli integralisti alla metropolitana di Londra? O se ne ricorda talmente bene ed è terrorizzato a tal punto all’idea che possa ripetersi al punto da evitare di avere contrasti con i tantissimi arabi di terza generazione ormai naturalizzati, arricchiti e perfettamente integrati nel tessuto sociale inglese dal temere una loro reazione ? In ogni caso, come la GB ebbe atteggiamenti vergognosi ed inqualificabili con i prigionieri politici durante il secondo conflitto nel Nord-Irlanda – e, grazie a Dio, risoltosi dopo tanti anni di stragi con i recenti colloqui e definitiva firma per il processo di pacificazione – così la GB con questa sua azione ha buttato via un’occasione fondamentale che ovviamente Francia, Spagna, Italia, Stati Uniti sono pronti immediatamente a prendere in mano ai fini di una risoluzione definitiva della problematica. Evidentemente, la GB ha trovato un escamotage per voler essere esclusa dato il fatto che probabilmente non era assolutamente in grado di proporre un piano a Tel Aviv ed ad Abu Mazen credibile. Tutto ciò premesso, inderogabilmente senza nessun tipo di scusa, senza alcun se, senza ma, senza forse e senza tutti gli avverbi che si possano eventualmente anteporre all’espressione di un discorso io appoggio Israele perché sono occidentale e gli Israeliani sono occidentali. Io appoggio il Governo israeliano perché è un Governo democratico e io sono per la democrazia; io appoggio il fatto che gli Ebrei di tutto il mondo sappiano che ovunque si trovino ed a prescindere dalla loro cittadinanza possano sempre contare sul fatto che la loro terra di origine in qualunque momento essi lo ritengano possa dare loro la possibilità di ritornare da dove vennero, accolti a braccia aperte dai loro fratelli. Noi Italiani siamo legatissimi ad Israele per le nostre radici religiose e per la comunanza monoteistica del nostro credo religioso. Ci vorranno parecchi anni, ancora, affinchè le ferite che colpevolmente una buona parte di europei ha perpetrato contro gli Ebrei si cicatrizzino definitivamente ma in ogni caso tutto questo deve rimanere a monito perenne del fatto che loro sono nostri alleati e lo saranno sempre di più specie ora che la situazione internazionale con l’Iran potenza nucleare si sta aggravando a vista d’occhio. FORZA ISRAELE! E soprattutto, con questa mia voglio esprimere la mia solidarietà per questo gesto inconsulto alla Livni e a tutto il popolo israeliano. Pietro Berti.
Le notizie delle ultime ore sul volo Delta (United) da Amsterdam per Detroit dimostrano l'attualità delle tue riflessioni sulla politica britannica degli ultimi tempi. E' necessario che la GB dichiari con chiarezza da che parte sta: in questo caso più che in altri non è possibile seguire la filosofia "botte piena e moglie ubriaca"...oppure "un piede in due staffe"... Arthur T.K.
RispondiEliminaLe nuove reclute di AlQaeda crescono sempre di più nei vivai delle università. Questo era un giovane ricco e benestante: se voleva provare a risolvere davvero dei problemi nel suo paese (il Niger) avrebbe potuto seguire la strada di S. Francesco e utilizzare i 2 milioni di sterline mensili del suo affitto per donarli ai poveri del suo paese. Invece, ha preferito la strada dell'odio fratricida di AlQaeda, perchè nell'attentato che aveva predisposto sarebbero morte persone umane di tutte le religioni ed anche atee...quindi la guerra connotata da politica imperialista è solo quella di Al Qaeda
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