31/12/2009 (7:48) -
GIORNATA DI SANGUE Afghanistan, attacco suicida: uccisi otto agenti della Cia
Vittime dell'attentato anche quattro soldati e una giornalista canadese
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200912articoli/50831girata.asp
GIORNATA DI SANGUE Afghanistan, attacco suicida: uccisi otto agenti della Cia
Vittime dell'attentato anche quattro soldati e una giornalista canadese
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200912articoli/50831girata.asp
ROMA
Era un kamikaze vestito in uniforme dell’ esercito afghano, forse addirittura un ufficiale - ma il governo smentisce -, l’uomo che è penetrato ieri all’interno della base militare americana Chapman, nella provincia afghana di Khost, e si è fatto saltare in aria uccidendo otto civili americani, che lavoravano per la Cia.
Che gli uccisi lavorassero per la Cia è stato confermato da non precisate fonti ufficiali statunitensi, citate dai media Usa, secondo cui le vittime erano o agenti della Cia veri e propri o contractor. L’attentato di Khost diventa così il più sanguinoso attacco contro l’intelligence Usa dall’inizio della guerra afghana nel 2001.
I talebani, che hanno rivendicato l’attentato suicida, hanno detto che il kamikaze era un ufficiale dell’esercito afghano «vestito di tutto punto», cioè che indossava un’uniforme regolare.
Martedì due soldati italiani sono stati feriti e un soldato americano è stato ucciso a Bala Morghab da un militare afghano che si è messo a sparare.
Un portavoce dei talebani, in uno dei comunicati di rivendicazione, ha affermato che «un ufficiale dell’esercito nazionale ha richiesto a lungo un corpetto esplosivo e finalmente un corpetto preparato dai talebani gli è stato consegnato». Costui, secondo il portavoce, si chiamerebbe Samiollah e sarebbe l’autore dell’attentato.
Il ministero della difesa afghano ha smentito in mattinata che il terrorista suicida fosse un ufficiale dell’esercito: «In base alle nostre informazioni non abbiamo alcun ufficiale con il nome indicato dai militanti» talebani, ha dichiarato il portavoce, gen. Zahir Azimi, aggiungendo che non c’è nessuna base militare afghana vicino a Base Chapman, che viene utilizzata dalle squadre di ricostruzione provinciale (Prt), composte da civili e militari.
Sempre ieri cinque canadesi - quattro militari e una giornalista, sono morti quando il loro veicolo è saltato in aria su un ordigno in provincia di Kandahar. E stamani in provincia di Oruzgan la polizia ha detto che i talebani hanno decapitato sei afghani, accusati di essere «spie».
buon 20010.vedo,con piacere,che almeno lei si ricorda che la drammaticita della situazione internazionale,sta raggiungendo la soglia del non ritorno.il pericolo di un conflitto globale,ora,diventa realta.confidiamo che i paesi democratici,aiutino le opposizioni interne ad eliminare le teocrazie mascherate da repubbliche,iran in testa.stretta al cuore,ogni volta che sentiamo di militari americani e di tutta la coalizione,che perdono la vita per riportare la democrazia in afghanistan e nel resto del mondo,o per mantenerla dove e a rischio.didtinti saluti.marc eisenstain,zurigo.
RispondiEliminalanci dal suo blog una raccolta di adesioni alla causa della resistenza iraniana.non tema.in europa,noi persiani,siamo tanti,tutti contro il regime.f.e.huiti,brest,france.
RispondiEliminami auguro che agora,arrivi presto in italia.ne ha parlato troppo bene su mymovie.buon anno.silvia c.volterra.
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