ELEZIONI AMMINISTRATIVE BOLOGNA 2009: LA SAGA CONTINUA!
In merito alle elezioni amministrative 2009 per il Sindaco di Bologna, proseguendo il ragionamento iniziato giovedì nel quale è stato enucleato il confronto a Bologna sempre più duro tra il sindaco uscente del PD, Sergio Cofferati e l’attuale candidato del PD Flavio Delbono ritengo utile seppur brevemente ricordare altri due candidati alla carica di sindaco. Questi, peraltro mi auguro che non siano considerati dall’elettorato e vengano eliminati direttamente al primo turno. Trattasi del prof. Pasquino – area Pd – e Franco Grillini – area PSI-.
Per quanto riguarda Pasquino è noto a tutti quanto sia stato difficile per lui durante le primarie riuscire a racimolare le firme necessarie per la presentazione della propria candidatura. Dopo di che, una volta entrato in gara, si è completamente eclissato sperando nell’aiuto di Cofferati per guadagnare più punti possibile dagli interventi che ormai quotidianamente il sindaco uscente di Bologna sta facendo nei confronti del candidato del PD Delbono. Pasquino ritiene che questo continuo stillicidio sempre più feroce non solo indebolisca la già fatiscente figura del candidato sindaco ma addirittura lo faccia preferire agli elettori a discapito di Delbono.
Riassumendo, dalla guerra “fratricida” tra il sindaco uscente e il candidato PD (attenzione, lo sappiamo solo dai giornali e dai manifesti che è candidato sindaco ma non sappiamo con certezza che lo sia con e per il PD , in quanto costui continua imperterrito a non inserire il simbolo del partito nei suoi cartelloni pubblicitari) beneficerà l’outsider Pasquino il quale (sempre augurandoci che non vada oltre il primo turno) è diventato un vero e proprio antagonista di Delbono e sta sfruttando a pieno i continui attacchi di Cofferati nei confronti di Delbono. Tale discorso vale anche per Grillini di area socialista, il quale pur partendo agguerrito per la corsa alla carica di primo cittadino, piano piano è stato eclissato dalle guerre tra Cofferati e Delbono, che lo hanno completamente eliminato dalla scena politica. Costui rischia di non aver neanche una rappresentanza in consiglio comunale se nella sinistra continua a prevalere la linea devastante di Cofferati nei confronti di tutti coloro che non sono Cofferati.
Al sottoscritto, sinceramente, non interessa nulla del fatto che Pasquino o Grillini non riescano ad avere rappresentanze all’interno del prossimo consiglio comunale e tanto meno interessano le guerre casalinghe all’interno di un partito che di democratico porta solo il nome. Sono molto ottimista sul fatto che Cofferati dopo cinque anni di assenza al governo della città, finalmente, abbia deciso di fare, nell’imbarazzo generale della direzione della sinistra, una guerra spietata nei confronti di quello che il partito ha designato essere la degna alternativa al governare Bologna. Noi tutti ci auguriamo così! Dopo aver analizzato la figura dell’uscente Cofferati (che per caso fortuito è entrato e per fortuna esce), del fantasma Grillini, dell’attendista temporeggiatore Pasquino e del fatiscente Delbono - e fino a qui è tutto un programma… -, passerò quanto prima ad analizzare l’accozzaglia dei residuati bellici dell’estrema sinistra che si è coalizzata raggruppando più forze politiche per parlare di come intende organizzarsi e per quanto mi riguarda formulo loro l’augurio che costoro non trovino accordo con il PD e corrano da soli. Ancor più che non riescano ad arrivare al quorum per collocare in consiglio comunale loro rappresentanti come – grazie a Dio! – è fortunatamente successo nelle elezioni politiche di aprile 2008. Pietro Berti - UDC
In merito alle elezioni amministrative 2009 per il Sindaco di Bologna, proseguendo il ragionamento iniziato giovedì nel quale è stato enucleato il confronto a Bologna sempre più duro tra il sindaco uscente del PD, Sergio Cofferati e l’attuale candidato del PD Flavio Delbono ritengo utile seppur brevemente ricordare altri due candidati alla carica di sindaco. Questi, peraltro mi auguro che non siano considerati dall’elettorato e vengano eliminati direttamente al primo turno. Trattasi del prof. Pasquino – area Pd – e Franco Grillini – area PSI-.
Per quanto riguarda Pasquino è noto a tutti quanto sia stato difficile per lui durante le primarie riuscire a racimolare le firme necessarie per la presentazione della propria candidatura. Dopo di che, una volta entrato in gara, si è completamente eclissato sperando nell’aiuto di Cofferati per guadagnare più punti possibile dagli interventi che ormai quotidianamente il sindaco uscente di Bologna sta facendo nei confronti del candidato del PD Delbono. Pasquino ritiene che questo continuo stillicidio sempre più feroce non solo indebolisca la già fatiscente figura del candidato sindaco ma addirittura lo faccia preferire agli elettori a discapito di Delbono.
Riassumendo, dalla guerra “fratricida” tra il sindaco uscente e il candidato PD (attenzione, lo sappiamo solo dai giornali e dai manifesti che è candidato sindaco ma non sappiamo con certezza che lo sia con e per il PD , in quanto costui continua imperterrito a non inserire il simbolo del partito nei suoi cartelloni pubblicitari) beneficerà l’outsider Pasquino il quale (sempre augurandoci che non vada oltre il primo turno) è diventato un vero e proprio antagonista di Delbono e sta sfruttando a pieno i continui attacchi di Cofferati nei confronti di Delbono. Tale discorso vale anche per Grillini di area socialista, il quale pur partendo agguerrito per la corsa alla carica di primo cittadino, piano piano è stato eclissato dalle guerre tra Cofferati e Delbono, che lo hanno completamente eliminato dalla scena politica. Costui rischia di non aver neanche una rappresentanza in consiglio comunale se nella sinistra continua a prevalere la linea devastante di Cofferati nei confronti di tutti coloro che non sono Cofferati.
Al sottoscritto, sinceramente, non interessa nulla del fatto che Pasquino o Grillini non riescano ad avere rappresentanze all’interno del prossimo consiglio comunale e tanto meno interessano le guerre casalinghe all’interno di un partito che di democratico porta solo il nome. Sono molto ottimista sul fatto che Cofferati dopo cinque anni di assenza al governo della città, finalmente, abbia deciso di fare, nell’imbarazzo generale della direzione della sinistra, una guerra spietata nei confronti di quello che il partito ha designato essere la degna alternativa al governare Bologna. Noi tutti ci auguriamo così! Dopo aver analizzato la figura dell’uscente Cofferati (che per caso fortuito è entrato e per fortuna esce), del fantasma Grillini, dell’attendista temporeggiatore Pasquino e del fatiscente Delbono - e fino a qui è tutto un programma… -, passerò quanto prima ad analizzare l’accozzaglia dei residuati bellici dell’estrema sinistra che si è coalizzata raggruppando più forze politiche per parlare di come intende organizzarsi e per quanto mi riguarda formulo loro l’augurio che costoro non trovino accordo con il PD e corrano da soli. Ancor più che non riescano ad arrivare al quorum per collocare in consiglio comunale loro rappresentanti come – grazie a Dio! – è fortunatamente successo nelle elezioni politiche di aprile 2008. Pietro Berti - UDC
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