FLAVIO DELBONO: GLI ENIGMI DELLA POLITICA CONTINUANO
voglio sottoporre (in merito alla campagna elettorale delle amministrative a Bologna di giugno 2009) il tema DELBONO: sull’argomento vi invito non solo a leggere sul mio blog l'attribuzione delle quote rosa e ai giovani del ""sig. Del Bono" che si presume appartenente al PD -anche se fa di tutto per nasconderlo visto che il simbolo del PD non appare nè in città e neppure - ascoltate questa - nel suo blog di cui vi do l'indirizzo e vi invito di andare a consultarlo http://flaviodelbono.wordpress.com/noterete che il sig. Del Bono ha messo su un sito che dal punto di vista contenutistico, propositivo e programmatico è totalmente nullo.
Se il 26 di marzo il blog di colui che si considera il candidato della sinistra (e ribadisco, non mi permetto di parlare di PD quando il primo a non parlarne è lui) e , Pasquino (altro candidato della sinistra) permettendo, costui, al di là di mostrare la faccia che ha, non ha fatto trascrivere dai suoi "esperti" neppure uno schizzo di documento programmatico, limitandosi a dire che farà interviste quà e là, in radio , tv etc. etc…, modestamente , dal nostro punto di vista, riteniamo che costui sia il tipico soggetto indicato dall'entourage del partito e che il programma politico per lui (ammesso e non concesso che arrivi) è una pura formalità.
Attualmente Delbono nei manifesti elettorali ha gli occhi azzurri, mentre nelle foto sul suo blog e sul suo sito ha evidentemente gli occhi scuri. Comunque, in questo caso e cioè nei manifesti della II^ serie guarda in alto in atteggiamento pensoso. Lo slogan è cambiato nel testo “Bologna protagonista” (non si sa di che cosa) ma anche in questo caso – nonostante il fondo sia ancora di colore arancione – non c’è il simbolo del PD. Dario Franceschini ha parlato tra i due litiganti (Delbono e Cofferati) e sconsolato se ne è andato in Cile. Il nodo è quello delle europee. Tra i prodiani ulivisti c’è un grande malcontento per i siluri quotidiani di Cofferati contro Delbono e sta crescendo la fronda contro l’ex leader della CGIL.
In merito al “lavoro” (ammesso che si possa definire tale) della giunta Cofferati che grazie a Dio finalmente si decide a liberare Bologna dalle sue tenaglie va dato atto che nella percentuale di cose fatte“da Sergio”, non possiamo annoverare nulla di buono, a cominciare dal totale menefreghismo nei confronti dei problemi di Bologna. Il patetico tentativo di giovedì 28 marzo ’09 di bonifica del laghetto dei giardini margherita appare tardivo, penoso e seppur necessario fatto per dispetto a Delbono. Questo intervento dovrebbe rendere possibile il ritorno alla normalità del laghetto entro metà aprile ma un mistero ha attanagliato la giunta Cofferati fin dall’inizio dei lavori. Si tratta delle due oche scomparse. Il direttore ambiente non sa se siano state mangiate; il dirigente comunale dice che gli esemplari che nidificano nella canaletta del Savena arrivano da soli e sono migliaia. Problema: il tipo di oche che è scomparso non vola.
Oltre al patetico intervento sopra descritto annovererei il giusto ed ormai quotidiano attacco che è diventato frontale nei confronti del candidato Delbono, che dal mio punto di vista è l’unica cosa buona che ha fatto e sta facendo Cofferati, oltre a quella di andarsene. Questo attacco ha creato e sta creando problemi grossissimi alla direzione del PD e che ha spiazzato tutta la sua dirigenza. Con un candidato sindaco di questa levatura perfino il sindaco uscente venuto da chissà dove -e che tutti noi aspiriamo al fatto che ci ritorni quanto prima,- ha perfettamente ragione. Delbono rappresenterebbe un ulteriore disastro per la città a completamento dei disastri già operati dall’ex capo della CGIL. Pietro Berti
Se il 26 di marzo il blog di colui che si considera il candidato della sinistra (e ribadisco, non mi permetto di parlare di PD quando il primo a non parlarne è lui) e , Pasquino (altro candidato della sinistra) permettendo, costui, al di là di mostrare la faccia che ha, non ha fatto trascrivere dai suoi "esperti" neppure uno schizzo di documento programmatico, limitandosi a dire che farà interviste quà e là, in radio , tv etc. etc…, modestamente , dal nostro punto di vista, riteniamo che costui sia il tipico soggetto indicato dall'entourage del partito e che il programma politico per lui (ammesso e non concesso che arrivi) è una pura formalità.
Attualmente Delbono nei manifesti elettorali ha gli occhi azzurri, mentre nelle foto sul suo blog e sul suo sito ha evidentemente gli occhi scuri. Comunque, in questo caso e cioè nei manifesti della II^ serie guarda in alto in atteggiamento pensoso. Lo slogan è cambiato nel testo “Bologna protagonista” (non si sa di che cosa) ma anche in questo caso – nonostante il fondo sia ancora di colore arancione – non c’è il simbolo del PD. Dario Franceschini ha parlato tra i due litiganti (Delbono e Cofferati) e sconsolato se ne è andato in Cile. Il nodo è quello delle europee. Tra i prodiani ulivisti c’è un grande malcontento per i siluri quotidiani di Cofferati contro Delbono e sta crescendo la fronda contro l’ex leader della CGIL.
In merito al “lavoro” (ammesso che si possa definire tale) della giunta Cofferati che grazie a Dio finalmente si decide a liberare Bologna dalle sue tenaglie va dato atto che nella percentuale di cose fatte“da Sergio”, non possiamo annoverare nulla di buono, a cominciare dal totale menefreghismo nei confronti dei problemi di Bologna. Il patetico tentativo di giovedì 28 marzo ’09 di bonifica del laghetto dei giardini margherita appare tardivo, penoso e seppur necessario fatto per dispetto a Delbono. Questo intervento dovrebbe rendere possibile il ritorno alla normalità del laghetto entro metà aprile ma un mistero ha attanagliato la giunta Cofferati fin dall’inizio dei lavori. Si tratta delle due oche scomparse. Il direttore ambiente non sa se siano state mangiate; il dirigente comunale dice che gli esemplari che nidificano nella canaletta del Savena arrivano da soli e sono migliaia. Problema: il tipo di oche che è scomparso non vola.
Oltre al patetico intervento sopra descritto annovererei il giusto ed ormai quotidiano attacco che è diventato frontale nei confronti del candidato Delbono, che dal mio punto di vista è l’unica cosa buona che ha fatto e sta facendo Cofferati, oltre a quella di andarsene. Questo attacco ha creato e sta creando problemi grossissimi alla direzione del PD e che ha spiazzato tutta la sua dirigenza. Con un candidato sindaco di questa levatura perfino il sindaco uscente venuto da chissà dove -e che tutti noi aspiriamo al fatto che ci ritorni quanto prima,- ha perfettamente ragione. Delbono rappresenterebbe un ulteriore disastro per la città a completamento dei disastri già operati dall’ex capo della CGIL. Pietro Berti
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