KATYN: LE MIE PROPOSTE ALLE ISTITUZIONI
Ill.mo Sig. Presidente della Camera dei Deputati, On. le Gianfranco Fini,
Sig. Presidente, approfittando della Sua cortesia sono a segnalarLe quanto sta avvenendo in merito alla distribuzione nelle sale cinematografiche della nostra amata Repubblica di una pellicola girata dal Maestro Waida, Polonia, intitolata Katyn. Ai fini di una spiegazione più dettagliata in merito alla vicenda Le allego il mio commento al film che ho recentemente pubblicato su diversi forum (tra cui mymovie e quello di Panorama.it) . SegnaloVi in allegato la risposta che cortesemente il distributore della pellicola in Italia mi ha inviato su Panorama rispondendomi. Alla luce di quanto sopra esposto sono rispettosamente a chiederLe un Suo personale interessamento affinchè la cultura cinematografica - almeno per una volta - esuli dall'essere a senso unico e venga valutata anche la posizione di coloro che, ignari, ne hanno subìto le conseguenze. Il film, peraltro girato dal figlio di una delle vittime della barbarie della dittatura sovietica, è una ricostruzione storica corretta, reale, estremamente toccante e girata in maniera magistrale. Riteniamo doveroso che il popolo italiano abbia l'opportunità di venire a conoscenza di una realtà tragica, scomoda, volutamente dimenticata e vergognosamente accantonata, solo perchè coloro che hanno perpetrato questa ignominia fanno parte di quelli che la 2^ guerra mondiale la hanno vinta.
Egregio Sig. Presidente, sono anche a proporLe - alla luce dei Suoi poteri - l'eventualità di considerare di comune accordo con l'Ambasciata polacca in Italia e ricordandoci di aver avuto un grande Papa , di origini polacche, di voler considerare l'ipotesi di dedicare una via, una lapide, un parco o quanto Vostra Eccellenza ritenga più opportuno, in onore di queste vittime che la storia ha fatto di tutto per nascondere e per affrettarsi a dimenticare considerandole vittime di serie B. Ritengo che il Maestro Waida, gli Ambasciatori polacchi e lo stesso popolo polacco che in Italia vanta di una comunità molto nutrita Le sarà eternamente grato.
Sicuro del fatto che Lei con umanità prenda in considerazione quanto da me proposto, in attesa di un Suo positivo riscontro Le invio con grandissimo rispetto per la Carica Istituzionale che Lei ricopre così tanto degnamente Le porgo i miei più sentiti ossequi. Pietro Berti
Sig. Presidente, approfittando della Sua cortesia sono a segnalarLe quanto sta avvenendo in merito alla distribuzione nelle sale cinematografiche della nostra amata Repubblica di una pellicola girata dal Maestro Waida, Polonia, intitolata Katyn. Ai fini di una spiegazione più dettagliata in merito alla vicenda Le allego il mio commento al film che ho recentemente pubblicato su diversi forum (tra cui mymovie e quello di Panorama.it) . SegnaloVi in allegato la risposta che cortesemente il distributore della pellicola in Italia mi ha inviato su Panorama rispondendomi. Alla luce di quanto sopra esposto sono rispettosamente a chiederLe un Suo personale interessamento affinchè la cultura cinematografica - almeno per una volta - esuli dall'essere a senso unico e venga valutata anche la posizione di coloro che, ignari, ne hanno subìto le conseguenze. Il film, peraltro girato dal figlio di una delle vittime della barbarie della dittatura sovietica, è una ricostruzione storica corretta, reale, estremamente toccante e girata in maniera magistrale. Riteniamo doveroso che il popolo italiano abbia l'opportunità di venire a conoscenza di una realtà tragica, scomoda, volutamente dimenticata e vergognosamente accantonata, solo perchè coloro che hanno perpetrato questa ignominia fanno parte di quelli che la 2^ guerra mondiale la hanno vinta.
Egregio Sig. Presidente, sono anche a proporLe - alla luce dei Suoi poteri - l'eventualità di considerare di comune accordo con l'Ambasciata polacca in Italia e ricordandoci di aver avuto un grande Papa , di origini polacche, di voler considerare l'ipotesi di dedicare una via, una lapide, un parco o quanto Vostra Eccellenza ritenga più opportuno, in onore di queste vittime che la storia ha fatto di tutto per nascondere e per affrettarsi a dimenticare considerandole vittime di serie B. Ritengo che il Maestro Waida, gli Ambasciatori polacchi e lo stesso popolo polacco che in Italia vanta di una comunità molto nutrita Le sarà eternamente grato.
Sicuro del fatto che Lei con umanità prenda in considerazione quanto da me proposto, in attesa di un Suo positivo riscontro Le invio con grandissimo rispetto per la Carica Istituzionale che Lei ricopre così tanto degnamente Le porgo i miei più sentiti ossequi. Pietro Berti
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