LA NUOVA MODA
Dobbiamo ammettere che abbiamo scoperto, incredibilmente, che il candidato a sindaco Delbono, che tutti hanno potuto ammirare nei suoi tragicomici manifesti sparsi in qua e in là per la città, è riuscito – suo malgrado – ad inventare una nuova moda: ha avuto un tale successo che è stata immediatamente seguita dal candidata alla Presidenza della provincia di Bologna Draghetti. La moda consiste in questo: Beatrice Draghetti, candidata alla Presidenza della provincia, fotografia ma il simbolo non c’è. In parole povere questa moda di Delbono è così contagiosa che è arrivata anche in provincia, dove la candidata di non si sa chi, pretende di essere eletta presidente per un partito che non si sa quale sia in quanto desaparecido dalle locandine. A questo punto una domanda sorge spontanea: ma Delbono e la Draghetti hanno le idee chiare? Chi rappresentano in realtà? Una cosa è certa, al povero elettore comune è dato solo sapere che uno corre per diventare sindaco e l’altra per diventare presidente della provincia; ma al povero elettore comune non è dato conoscere per quale partito. Piccola riflessione: non è che lor signori temano di mostrare il simbolo del PD temendo che la cosa non gli arrechi più danno che benefici? In ogni caso, ci auguriamo tutti che con o senza simbolo (in tal caso senza) lor signori se ne vadano a casa. In fondo, non sarebbe una grossa perdita; anche perché, visti i programmi? Visti i simboli? Visti gli scontri fratricidi interni? Il risultato dell’equazione è : il caos. Sicut erat in principio, nunc et semper. Pietro Berti
Dobbiamo ammettere che abbiamo scoperto, incredibilmente, che il candidato a sindaco Delbono, che tutti hanno potuto ammirare nei suoi tragicomici manifesti sparsi in qua e in là per la città, è riuscito – suo malgrado – ad inventare una nuova moda: ha avuto un tale successo che è stata immediatamente seguita dal candidata alla Presidenza della provincia di Bologna Draghetti. La moda consiste in questo: Beatrice Draghetti, candidata alla Presidenza della provincia, fotografia ma il simbolo non c’è. In parole povere questa moda di Delbono è così contagiosa che è arrivata anche in provincia, dove la candidata di non si sa chi, pretende di essere eletta presidente per un partito che non si sa quale sia in quanto desaparecido dalle locandine. A questo punto una domanda sorge spontanea: ma Delbono e la Draghetti hanno le idee chiare? Chi rappresentano in realtà? Una cosa è certa, al povero elettore comune è dato solo sapere che uno corre per diventare sindaco e l’altra per diventare presidente della provincia; ma al povero elettore comune non è dato conoscere per quale partito. Piccola riflessione: non è che lor signori temano di mostrare il simbolo del PD temendo che la cosa non gli arrechi più danno che benefici? In ogni caso, ci auguriamo tutti che con o senza simbolo (in tal caso senza) lor signori se ne vadano a casa. In fondo, non sarebbe una grossa perdita; anche perché, visti i programmi? Visti i simboli? Visti gli scontri fratricidi interni? Il risultato dell’equazione è : il caos. Sicut erat in principio, nunc et semper. Pietro Berti
tse,bella accoppiata.no simboli,no idee concrete,cofferati che vuole essere capolista alle europee,e che e insicuro sul votare o meno delbono.sono assurdi.pasquino,che fa,vegeta o fara sorprese anche lui insieme al potentissimo beppe maniglia,13 candidati a sindaco.alla faccia degli accordi preelettorali...francesco,bologna.
RispondiEliminama non vorra mica ricandidarssi a sindaco,cofferati, se non lo accontentano alle europee..o si..attacca ogni giorno delbono,giustamente,peraltro.ma da che pulpito,lo mettiamo alle europee con grillini e oasquino,cosi la citta,potrebbe apparire piu seria.bah,che trio...corelli valerio.bo.
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