Pietro Berti

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domenica 8 marzo 2009

L’ORO BLU APPARTIENE ALL’UMANITA’- questa è la definizione, ad oggi, dell'acqua




L’ORO BLU APPARTIENE ALL’UMANITA’ Questa è la definizione, ad oggi, dell’acqua.



Negli ultimi trent’anni, le risorse idriche mondiali sono calate del 30%. La banca mondiale ha affermato che le guerre del 21° secolo saranno combattute per appropriarsi delle risorse idriche della terra. La Turchia – che in fatto di risorse idriche dispone riserve di gran lunga superiori a quelle del nostro Paese – è , da parecchio tempo, a rischio di conflitto militare con l’IRAQ e con la Siria per il controllo degli antichissimi fiumi Tigri ed Eufrate. Purtroppo rileviamo che le multinazionali controllano in Italia quasi totalmente il mercato delle acque minerali e che le proprietarie dei marchi più famosi che prelevano acqua a costi irrisori la rivendono con guadagni che oscillano dal 600 al 1000% . Questo perché ci sono costi di prelievo bassissimi stabiliti, tra l’altro, sulla base dell’estensione della sorgente e non sulla base della quantità d’acqua prelevata. Inquietante è il fatto che alla luce di tutto questo un ulteriore elemento è degno di nota: sono solo sei le regioni (su venti ) che percepiscono un irrisorio onere per lo sfruttamento delle acque (Piemonte, Veneto, Umbria, Campania, Basilicata e Sicilia). Più semplicemente, la nostra acqua viene regalata alle multinazionali che la fanno ritornare a caro prezzo sulle nostre tavole. Solo ad esempio, attualmente l’acquedotto pugliese più grande d’Europa sta per passare sotto il completo controllo della Nestlé. Inutile ricordare che l’acqua è il bene primario alla vita dell’uomo, inalienabile diritto di tutti e di vitale importanza. Tutto ciò premesso, è necessario battersi per il mantenimento del controllo pubblico dell’acque e perché sia garantita ad ogni cittadino la fornitura gratuita di almeno 20 litri di acqua al giorno applicando costi ed oneri al consumo eccedente in funzione dell’uso che ne viene fatto. Il decreto-legge firmato dal ministro Tremonti approvato il 5.08.2008 che stabilisce che le reti idriche, pur rimanendo pubbliche, possano essere gestite da società private, come nel caso del gas e dell’energia elettrica, appare nella migliore delle ipotesi una lex contraddittoria in quanto se da un lato stabilisce la natura pubblica del bene, dall’altro si spalancano le porte ai cosiddetti privati, cioè alle multinazionali. In merito alla soluzione data a tale problematica non possiamo assolutamente ritenerci concordi ed invitiamo il Governo attuale ad una presa di posizione differente a quella già assunta ai fini di un ritorno della gestione delle reti idriche al pubblico e non al privato, in particolar modo estero. Pietro Berti - UDC

5 commenti:

  1. consideri,eccezzionalmente,una tematica importantissima che,purtroppo viene normalmente accantonata perche ritenuta ,erroneamente,ptiva di importanza.ebbene,hai centrato in pieno il problema.il petrolio prima o poi si esaurira e la vera guerra si combattera per le fonti d acqua.siamo ancora in tempo per agire politicamente sui governi affinche questa ricchezza imorescindibile dall uomo non venga piu sprecata senza ritegno e venga fatto un vero e proprio corso,a cominciare dal settore scolastico.hai toccato un tasto dolente.del resto sei in gamba ad individuarli.fatti sentire.bravo mr.berti.godot.

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  2. si.letto con attenzione.si dovrebbe cominciare con i desalinatori,depuratori e potabilizzatori in forma massiccia su tutto il territorio italiano per poi presentare mozioni in parlamento euroreo in tal senso.in questo modo il settore della irrigazione agricola sarebbe risolto.inoltre ,l obbligo di installazione di pannelli solari in tutte le abitazioni con incentivi statali risolverebbe i problemi del riscaldamento in gran parte della penisola.lo stato,dovrebbe ,inoltre intervenire sovvenzionando la costruzione di centali eoliche in tutte le zone italiane chr sono predisposte.aggiungo,anche,la importanza ,di riutilizzare le centrali nucleari.come dice pietro,che stimo ed apprezzo per la vivacita della sua mente,queste sarebbero soluzioni non pagliativi.aspetto tue nuove ed elaborate proposte concrete.ma,come conosci tutte queste cose,non lo so.so ,comunque che meriteresti di essere candidato alle amministrative provinciali di bologna,a bologna anche se sei un romagnolaccio.noi ti appoggiamo.forza e onore.vai in arena tra i leoni...vedrai che son pecore.forevercinema.ps ricordati i film.

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  3. condivido assolutamente.aggiungerei che un buon insegnamento ci puo arrivare dalle metodologie,applicate dagli israeliani per non perdere nemmeno una goccia di pioggia.infatti ,e loro uso,mettere immensi teloni di plastica ,sotto la sabbia dimosoche,tutto quello che cade dal cielo,viene salvato ed utilizzato.congratulazioni per i tui siti ,molto interessanti,molto intellettuali.buona strada.simon.

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  4. E' bello sapere che esiste qualcuno che con molta lungimiranza affronta tematiche relative alla programmazione del nostro futuro ormai prossimo. come hai detto tu, le prossime guerre riguarderanno gli approvvigionamenti d'acqua...

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  5. questa tematica mi ha particolarmente ,interessato.rino.caserta.

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