I LETTORI SI ESPRIMONO SULLA POLITICA ESTERALo scopo dei miei blog è quello di aprire dei tavoli di confronto su tematiche che ritengo di massima importanza. Per questa ragione, ritengo necessario dare ampio spazio a quelli che sono i commenti dei lettori. Quello che segue è il contenuto dei messaggi ricevuti su entrambi i blog sotto indicati.
http://pietrobertiimola.blogspot.com/2009/04/per-non-dimenticare-la-politica-estera.html#commentshttp://blog.libero.it/pietroberti/commenti.php?msgid=6883925&id=245784#commentsAnonimo ha detto...
penso sia giusto, ogni tanto, guardare anche quello che ,succede fuori Italia. Ancor di piu, se si tratta del malcostume dei nostri politici,di viaggiare fuori Italia,e,quando vengono intervistati,di parlare,sempre di problematiche italiane e,poco,di quelle del paese di cui sono ospiti. Ciò ,non e rispettoso nei confronti di chi ci invita. Mi piace il pez. sulla Georgia. anche sulla Moldova. Molto interessanti. severino penna,tolentino.
15 aprile 2009 17.11 Anonimo ha detto...
probabile ,che se Europa e grandi potenze,conoscessero a fondo,le problematiche di cui si tratta,forse,si riuscirebbe a fermare molti ,possibili conflitti. basterebbe cosi poco...jon calderaru,ai confini con moldova.
15 aprile 2009 17.20 Anonimo ha detto...
breve riflessione. se non impariamo a fermare i conflitti dove nascono,ovvio ,che impariamo a ,dover gestire i profughi. non abbiamo imparato nulla dalla bosnia,evidentemente. grazie per spazio,ignazio salvini,trieste.
15 aprile 2009 17.26 Anonimo ha detto...
ma se i moldovi vogliono stare,sotto i comunisti,peggio per loro. chi se ne frega. peggio per loro. io non mi muovo di certo. i georgiani se la sono voluta,e questo e il risultato. gli afghani,hanno quello che si meritano. spero che i talebani crepino tutti. per la thailandia,mi dispiace,anche se la situazione si va risolvendo. vadano in mona tutti. w il veneto.merighi aurelia,marostica.
15 aprile 2009 18.05 Anonimo ha detto...
16 aprile2009.chisinau.moldova. n.morar,25 anni,moldova,mente della rivolta che il 07.04.009 ha portato 20.000giovani in piazza contro il governo comunista,teme di essere arrestata e si nasconde. ogni notte cambia casa,non telefona e non va in rete per non essere rintracciata. la sua abitazione ,è stata perquisita ,e le autorita comuniste,hanno la intenzione di arrestarla. la cosi definita,rivoluzione twitter,denominata perche,organizzata con piattaforma di microblogging,era esplosa,dopo la vittoria dei comunisti di v.voronin con il 50 % dei voti. la opposizione ha ottenuto,dopo le proteste in piazza,costate la vita ,ad una giovane manifestante,moltissimi feriti ed alcuni palazzi governativi,distrutti,che il 15.04.009,si procedesse al riconteggio delle schede. auguriamoci che questo avvenga,nella piu assoluta legalita. solidarirta al popolo moldavo,ed alla libera informazione. solidarieta a n.morar,per la sua battaglia democratica. grazie per lo spazio e per il suo interesse alla causa del nostro popolo. ilian durcea,rep.moldava,in italia per lavoro.
16 aprile 2009 16.17 Anonimo ha detto...
a proposito di politica estera,che ci riguarda,da vicino,voglio segnalare,che,g.canova,italiano rapito in nigeria,10gg fa,mentre si recava al lavoro,per una ditta italiana,sta bene ed e libero. massima riservatezza da parte della famiglia,della farnesina e da lui stesso,sulle modalita della liberazione,cioe se sia scappato o se sia stato pagato un riscatto ai suoi rapitori. certo e che ora e sano e salvo. questo e cio che conta. altro discorso,si dovrebbe,invece,fare,sulla metodologia da adottarsi,per contrastare questo fenomeno,che sta assumendo caratteri inquitanti, cioe,il rapimento di occidentali a scopo di estorsione. penso che la comunista,internazionale,si debba muovere al piu presto per debellare questa piaga che affligge la nigeria. e.cosentino,roccaraso.
16 aprile 2009 17.45 Anonimo ha detto...
appena approvata dal parlamento afghano,la legge che stabilisce la subordinazione della moglie al marito.in ,parole povere,ne autorizza lo stupro. non appena le attiviste ,per i diritti umani,sono scese in piazza a kabul,per manifestare contro la legge,definendola un insulto alla dignita delle donne,esibendo cartelli con la scritta,non vogliamo la legge talebana,il corteo,e stato preso di mira da alcuni integralisti che,lanciando sassi,hanno inneggiato alla giustizia,islamica. solo la polizia ,schierandosi,in mezzo alle 2 fazioni,opposte,ha evitato,lo scontro. alla luce di tutto cio,il presidente karzai,ha ,immediatamente deciso,di rivedere il testo della legge,anche,in seguito,alle pressioni internazionali che lo hanno severamente ammonito . come se la popolazione afgana,non abbia ancora sofferto a sufficienza. ci mancano solo le leggi contro le donne,per definire a tinte ancora piu fosche il futuro di un popolo che vive in guerra costante ,da decine di anni e,che,viene considerato ,il posto piu pericoloso del mondo,seguito dall iraq. una donna afgana,laureata in medicina in italia.
16 aprile 2009 18.48 Anonimo ha detto...
fa pensare,il fatto che,la corea del nord,abbia annunciato al mondo,dopo aver lanciato un missile,in grado di colpire il giappone,di aver ripreso il suo programma nucleare. cio violando ogni accordo preso in precedenza. probabilmente ritiene,cosi,di poter ,ricattare le grandi potenze,per ottenere quello che vuole. cioe ,fine embargo,aiuti economici. dovrebbe essere fermata in tempo,prima che,la potenziale minaccia,diventi reale. prof. e. santi zurigo
vorrei riallacciarmi al commento di Kenneth Macalpin per osservare quanto segue. in Afghanistan i talebani sono in grado di resistere alle forze internazionali esclusivamente grazie ai fondi che ricavano dal commercio di oppio ed agli investimenti che da questo enorme mercato illegale derivano. orbene, non mi risulta che siano state attivate concrete azioni (anche di intelligence) per poter concretamente intercettare e bloccare tali operazioni. E' evidente che se i talebani restassero senza soldi non sarebbero più in grado di acquistare armi e munizioni e il conflitto cesserebbe immediatamente. non solo, ma reprimendo attraverso le corti internazionali di giustizia gli intermediari economici dei talebani si creerebbe un precedente storico e valido deterrente contro chiunque volesse in futuro finanziare ed appoggiare o favorire sistemi di questo tipo. questo meccanismo imporrebbe finalmente alla finanza ed all'economia criteri di etica cui non poter venir meno a pena di subire giudizi per crimini contro l'umanità. perchè di questo si tratta! non è più possibile ritenere che l'importante sia la resa, la produttività, la finanza deve rispondere a criteri di etica, altrimenti si riterrà di poter speculare su qualsiasi cosa perchè in qualche parte del mondo quelle operazioni possono comunque essere ritenute lecite. è necessario globalizzare regole di finanza e di economia etiche, non è più possibile attendere.
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Anonimo il 2009-04-15 15:44:08
l'afghanistan è un territorio difficile sia da comprendere sia da placare. le problematiche politico-religiose sviluppatesi prima della missione internazionale sono giunte ad un livello estremamente grave e si è intervenuti con estremo ritardo. ciò ha consentito agli estremisti coperti da uno pseudo mantello religioso di crescere e nutrire generazioni di fanatici che sarà molto difficile riuscire a fermare. purtroppo, le vere vittime di questa mostruosa realtà come sempre sono soprattutto le donne, cui si nega ogni e qualsiasi diritto, ed i bambini, cui viene negata l'infanzia in nome della guerra. mi chiedo cosa potrebbe accadere se da quel territorio venissero portati al sicuro mediante espatrio su altri territori tutte le donne, i bambini nonchè gli oppositori al regime talebano e si lasciassero solo i maschi talebani a vivere su quell'area. di certo non avrebbero altri bambini da addottrinare ai loro assurdi principi nè donne da schiavizzare. in breve, superata tale generazione, si potrebbe far rientrare in quei territori una nuova, istruita e libera generazione che potrebbe serenamente ricostruire un paese devastato da guerre e costretto all'arretratezza culturale. solo nuove generazioni istruite ai principi di libertà e democrazia potranno far risogere quei territori. vorrei evidenziare che il metodo che sto proponendo eviterebbe di spargere altro sangue e salverebbe tantissime vite umane. perchè spendere tanto denaro per la guerra quando con una spesa ben inferiore si salverebbero vite e territorio, con la possibilità di un risultato più certo di quello cui espone un conflitto?
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Anonimo il 2009-04-15 15:24:17
con piacere vedo che ti apri al confronto con la politica internazionale. le aree da te segnalate sono zone calde che nei prossimi anni rischiano solo di incendiarsi. temo tuttavia che l'attuale politica dell'unione europea non sia affatto in grado di poter far fronte a tali gravi crescenti problematiche. in realtà l'unione europea è ancora al bivio tra il mero patto economico ed il salto di qualità del patto politico: il "particulare" delle singole nazioni che di essa fanno parte è ancora troppo forte per avere la lungimiranza di comprendere che solo ed esclusivamente mantenendo l'Europa come area politicamente stabile e priva di conflitti potrà favorire al suo interno investimenti costruttivi e fruttiferi di lungo periodo. certo che tanti focolai tutt'intorno al patto UE rendono incerto anche il futuro economico di questo patto.
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Anonimo il 2009-04-15 15:09:15
georgia e moldova sono collocate in un'area geografica che per l'UE è allo stato strategica ed al contempo ad alto rischio. se i focolai del conflitto dovessero estendersi (e nel caso della Moldova così strettamente legata alla Romania le probabilità sono estremamente alte...) all'interno dei confini dell'UE questa si ritroverà inevitabilmente coinvolta in un conflitto. non so se la questione sia realmente chiara a politici e giornalisti. tra l'altro, la russia sta cercando oramai in modo inequivoco di ricostituire il vecchio controllo sulle repubbliche ex URSS ed ha tutto l'interesse a non mollare aree che ritiene strategiche per le loro ricchezze naturali oppure per la loro posizione geografica. l'UE finora ha tenuto con la Russia posizioni ambigue anche a causa probabilmente della dipendenza che ha da questa nazione in ordine all'approvvigionamento di fonti energetiche di primaria importanza. tuttavia, mi chiedo come si possa pensare agli stati uniti d'europa (e dunque ad un progetto politico in grande stile)senza aver prima di tutto programmato l'indipendenza energetica, e l'autonomia dei settori strategici di riferimento (come ad es. trasporti, materie prime etc.). E' inutile allargare i confini dell'UE senza aver prima di tutto realizzato una programmazione di autosufficienza dei paesi che già ne fanno parte, altrimenti - senza tali autonomie di base - il possibile interlocutore UE è privo di autorevolezza e quindi di terzietà di fronte ad ogni e qualsiasi ipotesi di conflitto.
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Anonimo il 2009-04-15 15:01:50
la situazione in moldova è attualmente grave. tuttavia, l'informazione su stampa e tg è attualmente disinteressata a relazionare sulle problematiche relative a quest'area geografica. in realtà io credo che focolai in quest'area geografica siano per l'europa sintomi da non sottovalutare sia per il transito di fonti energetiche sia per il rischio di espansioni conflittuali su aree all'interno dell'UE. stanti tali premesse, non comprendo il disinteresse dei mezzi di informazione su tale area di crisi.
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Anonimo il 2009-04-15 14:48:14
nel tuo blog hai fatto un lavoro straordinario di politica e di opinione. ho avuto modo anche di gustare la straordinaria e rara cura che hai riservato al cinema, di cui i tuoi scritti testimoniano l'amore che gli porti. ti leggo da tempo, tornerò a leggerti. i tuoi articoli provocano discussione, riflessione in qualcuno inutili polemiche: ma di certo non passano in silenzio od inosservati. R. C.
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Anonimo il 2009-04-15 02:17:18
voglio formularti i miei complimenti per la tua ampia conoscenza della politica internazionale. il tuo impegno è assolutamente degno di nota e io lo apprezzo moltissimo.
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Anonimo il 2009-04-15 02:10:45
temi trattati nel tuo articolo sono scottanti e riguardano le scommesse politiche di questo millennio. Ho apprezzato molto quello che dici e lo condivido pienamente. come il bussiness è globalizzato anche i conflitti sono assoggettati alla stessa globale portata ed intensità: lo esigono gli attuali assetti e le distanze tra le nazioni sono sempre più brevi. E' necessario informare ed è doveroso informarsi per capire, decidere ed essere capaci di scegliere. L'ignoranza e la disinformazione invece consentono l'asservimento degli esseri umani ai nuovi oligarchi che fanno il bello ed il cattivo tempo del loro gregge di pecore umane.il mio linguaggio può apparire duro, ma non può esservi nessuna clemenza per chi decide di schierarsi senza conoscere, senza sapere e senza informarsi, e si pronuncia in una direzione od in un'altra solo perchè così ha sentito pronunciare questo o quello e senza aver approfondito personalmente od analizzato attraverso un processo di analisi critica. avendo potuto invece verificare in te attraverso i tuoi scritti sia la conoscenza sia l'analisi critica di ciò che scrivi, apprezzo profondamente il tuo sforzo e la tua opera.
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Anonimo il 2009-04-14 21:40:29
i tuoi aneliti verso la democratizzazione del pianeta sono encomiabili. mi fa piacere constatare che esistano al mondo persone che come te hanno la lungimiranza di osservare e denunciare i crimini che gente senza scrupoli e concentrata solo sui propri interessi particolari compie sempre più spesso impunemente. le tue analisi di politica internazionale sono oltremodo appropriate. mi farebbe piacere leggere altri tuoi scritti su questi temi. Giordano Bruno
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Anonimo il 2009-04-14 21:29:28
i rischi di un conflitto globale sono estremamente alti: troppi focolai e conflitti in atto in aree strategiche. altrettanto seria è la probabilità che un conflitto globale si concluderebbe con il tragico risultato di nessun sopravvissuto. l'irresponsabilità di quanti sempre più affamati ed assetati di denaro e potere spinge intere popolazioni alla guerra per un tozzo di pane. e pensare che tutti quei soldi investiti nei conflitti potrebbero più che serenamente risolvere i drammi di intere popolazioni e garantire loro ottime condizioni di vita per decenni!
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Anonimo il 2009-04-13 17:44:19
i diritti umani ovunque e comunque vanno tutelati e difesi. sarebbe bello però anche vedere sottoposti a giudizio nelle corti internazionali i veri signori della guerra, e cioè quelli che nell'ombra e di nascosto muovono le fila dei conflitti grazie a movimenti di denaro ingenti in quà e in là spesso facendo il doppio gioco proprio al fine di alimentare i conflitti e all'esclusivo scopo di fare i propri interessi economici e di potere. mi auguro che un giorno il pianeta possa conoscere un'umanità migliore.
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MoinaMathers il 2009-04-13 17:34:27
questo articolo fa molto riflettere. mentre ognuno di noi è intento negli ideali consumisti del mondo che ci siamo creati in molte parti del mondo si spara, si combatte, si lotta e si muore. la lotta per la sopravvivenza è sempre più dura e difficile da combattere e soprattutto i diritti umani risultano sempre più compromessi, repressi, schiacciati in nome di sete di potere, di denaro, di controllo utilizzando vessilli e bandiere tra le più diverse ma con l'unico risultato di reprimere il valore uomo in un lago di sangue. hai proprio ragione: NON DIMENTICARE!
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PIROTAU il 2009-04-13 17:23:33
Pace e Guerra, Amore e Odio e potrei continuare. l'essere umano è da sempre in balìa di contrasti. forse è impossibile trovare equilibrio. ma le guerre si scatenano spesso solo per la sete di potere di chi ha il denaro per poterle fomentare, finanziare e sostenere. vorrei citare il film "The International" quando il banchiere spiega che chi controlla il debito del conflitto controlla il conflitto stesso. sintesi: controllare il debito di un conflitto determina chi ne risulterà vincitore. in mezzo a tanti interessi ed in preda all'avidità umana il mondo potrà mai essere in pace? perchè non è possibile teorizzare il business della pace?
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KennethMacAlpin il 2009-04-13 17:18:41
Vorrei ricordare anche le problematiche ancora gravi dell'Irlanda del Nord di cui non si parla ma che non sono affatto risolte. non so se l'UE si dimostrerà in grado del ruolo necessario che dovrà avere!
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CormacMacArt il 2009-04-13 17:13:08
cambiano i colori, cambiano i vessilli o gli ideali che si assumono voler perseguire ma gli esseri umani dimostrano di non essere in grado di perseguire la pace nè tanto meno di riuscire a risolvere le divergenze, i contrasti o le diversità di ogni tipo attraverso dialogo e mediazione. esisterà mai una generazione umana migliore? e soprattutto, si imparerà mai dagli errori del passato? si saprà mai dare l'importanza che merita alla storia? la storia che è l'unico strumento per gli esseri umani per evitare di ricadere nei medesimi errori del passato! sembra quasi che l'umanità sia condannata a ripercorrere ciclicamente ed inevitabilmente il passato mentre lo scambia per il futuro!
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notredamegargoyle il 2009-04-13 17:11:02
oggi ho sentito al tg qualcosa circa la thailandia, mentre sul tema della moldova, della georgia e dell'afghanistan ormai...sempre più ombra. in realtà, sono sempre più convinto che le tematiche di geopolitica siano sempre più strettamente tra esse collegate. la "scacchiera" si è soltanto ampliata, nei secoli scorsi le aree geografiche erano più statiche e ristrette a confini geografici naturali. oggi, le distanze, le informazioni, i rapporti economici sono diventati tutti più tra loro interconnessi nell'intero pianeta. questo fa sì da non poterci far ritenere nessun conflitto, nessuna rivolta, nessuna ribellione, nessuna insurrezione lontana dal nostro panorama politico. l'europa di questo secolo ha di foronte a sè scommesse molto importanti. mi auguro che saprà coglierle in modo appropriato e soprattutto mi auguro che i politici europei sappiano avere abbastanza lungimiranza da evitare una guerra in europa. purtroppo i rischi di conflitto sono sempre maggiori e sempre più gravi.
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incripta il 2009-04-13 17:06:17
questo pezzo è davvero straordinario! lo ho letto e riletto con la massima attenzione e ne ho ricavato riflessioni crescenti. tuttavia, credo che una che possa complessivamente essere rivolta verso tutte le nazioni considerate è quella secondo cui è insito nell'essere umano il desiderio di potere e di prevaricazione, cambiano i vessilli (comunismo, imperialismo russo, integralismo islamico etc.) ma poi in sostanza si tratta in concreto solo di lotte per l'affermazione dell'uomo sull'uomo (e soprattutto su donne, bambini ed altre fragili creature) SOLO IN NOME DI DENARO, POTERE, CONTROLLO. la strumentalizzazione dell'ideale per il controllo delle masse è un tema che la storia del mondo ha già visto e conosciuto e da cui purtroppo non si riesce proprio a vaccinare le masse!
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gothamcitynight il 2009-04-13 16:58:08
trovo che questo pezzo sia degno del più alto giornalismo. E' incredibile pensare quanta disinformazione ci sia da parte di ognuno di noi rispetto alla geopolitica e quanto invece sarebbe importante per contro essere informati su questo settore, specialmente in considerazione della condizione mondiale attuale che punta alla sempre più ampia globalizzazione.
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etluxfiat il 2009-04-13 16:52:33