D'Alema nuovo presidente del Copasir
L'ex premier al posto Rutelli eletto anche con i voti della maggioranza:"Sarò uomo di Stato, super partes"
ROMASarà uomo delle istituzioni, presidente super partes, ma senza rinunciare all’impegno politico di leader dell’opposizione. Massimo D’Alema è stato eletto all’unanimità presidente del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il deputato e dirigente Pd era subentrato nei giorni scorsi come membro del Copasir a Emanuele Fiano. Sostituisce ora alla presidenza Francesco Rutelli («ho fatto la cosa giusta - ha detto - visto che le dimissioni in Italia non sono una cosa molto frequente») che resta componente dell’organismo. «Intendo lavorare nello spirito che ha fin qui guidato il Comitato: collaborazione istituzionale e senso dello Stato». Si è presentato così ai cronisti Massimo D’Alema a Palazzo San Macuto, dopo la sua elezione. E ha argomentato: «Credo di poter lavorare nello spirito di servizio, mi sono occupato di questi problemi a più riprese, prima come premier e poi come ministro degli Esteri». Ma il neo presidente, incalzato dai cronisti, ha avvertito: «Nulla vieta a un presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica di poter continuare a svolgere il proprio ruolo di esponente politico dell’opposizione». Il Copasir, ha ricordato D’Alema, «è un organo di controllo che normalmente viene affidato a un esponente dell’opposizione, il quale, ovviamente, nel rispetto dei compiti istituzionali, può continuare a esercitare un ruolo politico di opposizione. Il Comitato non è una magistratura». Puntualizzazione, questa, arrivata dopo una domanda sulle elezioni regionali. In particolare, i cronisti hanno chiesto a D’Alema se ha intenzione di fare campagna elettorale in Puglia per Nichi Vendola, uscito vincitore dalle primarie di domenica contro Francesco Boccia. «Non desidero parlare di questa cosa», ha ribattuto il neo presidente del Copasir, spiegando poi per quale ragione ritiene di poter continuare a fare politica, al di fuori delle funzioni di responsabile del Comitato. D’Alema ha espresso la sua gratitudine e ringraziato tutti i membri del Comitato che lo hanno voluto eleggere e, in particolare l’ex presidente del Copasir Francesco Rutelli che, dimettendosi - ha detto D’Alema - «ha compiuto un gesto di sensibilità che merita apprezzamento». Il Copasir, immediatamente dopo l’elezione del nuovo presidente, ha deliberato di avviare l’esame delle comunicazioni del Presidente del Consiglio relative alla conferma dell’opposizione del segreto di Stato nei procedimenti in corso presso gli uffici giudiziari di Perugia e di Milano. I due procedimenti sono quelli a carico di Marco Mancini, ex capo della sezione operativa del Sismi (oggi Aise), accusato in concorso con Tavaroli ed altri 34 indagati per il dossieraggio illegale. La presidenza del Consiglio, infatti, ottemperando alla sentenza dei giudici costituzionali che hanno «esteso ai pubblici ufficiali "anche indagati o imputati" il divieto di violare il segreto di Stato sugli "assetti organizzativi e operativi" del Sismi», ha confermato il «segreto di Stato» sollevato da Mancini davanti al giudice dell’udienza preliminare Mariolina Panasiti. Palazzo Chigi ha già chiarito che il «segreto» varrà per quegli atti del processo solo «in quanto riferibili alle relazioni internazionali tra servizi di informazione e agli interna corporis degli organismi informativi. Carmelo Briguglio, Fabrizio Cicchitto, Giuseppe Esposito e Gaetano Quagliariello , rappresentanti del Pdl nel Copasir, commentando l’elezione del nuovo presidente, hanno spiegato che «in ossequio alla norma che attribuisce alle forze politiche di opposizione la presidenza del Copasir, abbiamo aderito alla proposta riguardante l’onorevole Massimo D’Alema. Nel ringraziare l’onorevole Francesco Rutelli per la correttezza istituzionale con cui ha finora svolto il suo ruolo, auguriamo al nuovo presidente buon lavoro nel solco del clima di collaborazione nell’interesse delle istituzioni e della sicurezza nazionale che ha fin qui caratterizzato i lavori del Comitato». D’Alema è stato ricevuto nel pomeriggio dal presidente della Camera Gianfranco Fini. D’Alema, ex premier ed ex ministro degli Esteri nonchè ex presidente della commissione bicamerale per le riforme istituita ai tempi del governo ulivista, ha tra l’altro ricoperto la carica di segretario del Pds e poi dei Ds. Il Copasir è stato istituito dall’art. 30 della legge 3 agosto 2007 e ha sostituito il Comitato parlamentare di Controllo sui servizi segreti (Copaco). Ha il compito di verificare, in modo continuativo, che l’attività del sistema per l’informazione per la sicurezza si svolga nel rispetto della Costituzione e delle leggi. Del Comitato fanno parte cinque deputati e cinque senatori nominati entro venti giorni dall’inizio della legislatura dai presidenti dei due rami del Parlamento in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari. Il presidente è eletto tra i membri dell’opposizione.
ROMASarà uomo delle istituzioni, presidente super partes, ma senza rinunciare all’impegno politico di leader dell’opposizione. Massimo D’Alema è stato eletto all’unanimità presidente del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il deputato e dirigente Pd era subentrato nei giorni scorsi come membro del Copasir a Emanuele Fiano. Sostituisce ora alla presidenza Francesco Rutelli («ho fatto la cosa giusta - ha detto - visto che le dimissioni in Italia non sono una cosa molto frequente») che resta componente dell’organismo. «Intendo lavorare nello spirito che ha fin qui guidato il Comitato: collaborazione istituzionale e senso dello Stato». Si è presentato così ai cronisti Massimo D’Alema a Palazzo San Macuto, dopo la sua elezione. E ha argomentato: «Credo di poter lavorare nello spirito di servizio, mi sono occupato di questi problemi a più riprese, prima come premier e poi come ministro degli Esteri». Ma il neo presidente, incalzato dai cronisti, ha avvertito: «Nulla vieta a un presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica di poter continuare a svolgere il proprio ruolo di esponente politico dell’opposizione». Il Copasir, ha ricordato D’Alema, «è un organo di controllo che normalmente viene affidato a un esponente dell’opposizione, il quale, ovviamente, nel rispetto dei compiti istituzionali, può continuare a esercitare un ruolo politico di opposizione. Il Comitato non è una magistratura». Puntualizzazione, questa, arrivata dopo una domanda sulle elezioni regionali. In particolare, i cronisti hanno chiesto a D’Alema se ha intenzione di fare campagna elettorale in Puglia per Nichi Vendola, uscito vincitore dalle primarie di domenica contro Francesco Boccia. «Non desidero parlare di questa cosa», ha ribattuto il neo presidente del Copasir, spiegando poi per quale ragione ritiene di poter continuare a fare politica, al di fuori delle funzioni di responsabile del Comitato. D’Alema ha espresso la sua gratitudine e ringraziato tutti i membri del Comitato che lo hanno voluto eleggere e, in particolare l’ex presidente del Copasir Francesco Rutelli che, dimettendosi - ha detto D’Alema - «ha compiuto un gesto di sensibilità che merita apprezzamento». Il Copasir, immediatamente dopo l’elezione del nuovo presidente, ha deliberato di avviare l’esame delle comunicazioni del Presidente del Consiglio relative alla conferma dell’opposizione del segreto di Stato nei procedimenti in corso presso gli uffici giudiziari di Perugia e di Milano. I due procedimenti sono quelli a carico di Marco Mancini, ex capo della sezione operativa del Sismi (oggi Aise), accusato in concorso con Tavaroli ed altri 34 indagati per il dossieraggio illegale. La presidenza del Consiglio, infatti, ottemperando alla sentenza dei giudici costituzionali che hanno «esteso ai pubblici ufficiali "anche indagati o imputati" il divieto di violare il segreto di Stato sugli "assetti organizzativi e operativi" del Sismi», ha confermato il «segreto di Stato» sollevato da Mancini davanti al giudice dell’udienza preliminare Mariolina Panasiti. Palazzo Chigi ha già chiarito che il «segreto» varrà per quegli atti del processo solo «in quanto riferibili alle relazioni internazionali tra servizi di informazione e agli interna corporis degli organismi informativi. Carmelo Briguglio, Fabrizio Cicchitto, Giuseppe Esposito e Gaetano Quagliariello , rappresentanti del Pdl nel Copasir, commentando l’elezione del nuovo presidente, hanno spiegato che «in ossequio alla norma che attribuisce alle forze politiche di opposizione la presidenza del Copasir, abbiamo aderito alla proposta riguardante l’onorevole Massimo D’Alema. Nel ringraziare l’onorevole Francesco Rutelli per la correttezza istituzionale con cui ha finora svolto il suo ruolo, auguriamo al nuovo presidente buon lavoro nel solco del clima di collaborazione nell’interesse delle istituzioni e della sicurezza nazionale che ha fin qui caratterizzato i lavori del Comitato». D’Alema è stato ricevuto nel pomeriggio dal presidente della Camera Gianfranco Fini. D’Alema, ex premier ed ex ministro degli Esteri nonchè ex presidente della commissione bicamerale per le riforme istituita ai tempi del governo ulivista, ha tra l’altro ricoperto la carica di segretario del Pds e poi dei Ds. Il Copasir è stato istituito dall’art. 30 della legge 3 agosto 2007 e ha sostituito il Comitato parlamentare di Controllo sui servizi segreti (Copaco). Ha il compito di verificare, in modo continuativo, che l’attività del sistema per l’informazione per la sicurezza si svolga nel rispetto della Costituzione e delle leggi. Del Comitato fanno parte cinque deputati e cinque senatori nominati entro venti giorni dall’inizio della legislatura dai presidenti dei due rami del Parlamento in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari. Il presidente è eletto tra i membri dell’opposizione.
Nessun commento:
Posta un commento