Haiti, il terremoto non ferma il turismo. Sull'isola devastazione e morte ma c'è chi si gode la vacanza
Port-au-Prince, 18 gen. - (Adnkronos) - Il devastante terremoto che ha colpito Haiti martedi' scorso non ha fermato l'industria del turismo. A pochi giorni dal sisma le navi da crociera di lusso sono tornate ad attraccare sulle spiagge dell'isola caraibica.
La Independence of the Seas, nave di proprietà della Royal Caribbean International con 4.370 persone a bordo, è sbarcata venerdì sulle spiagge private di un resort di Labadee, preso in affitto dal governo haitiano, a circa 130 km a nord della capitale Port-au-Prince, epicentro del sisma.
La Navigator of the Seas, che trasporta 3.100 passeggeri, sta per attraccare. I passeggeri dei due vascelli potranno scendere a terra per godersi il sole tropicale, acque cristalline e cocktails a base di rum, mentre nella parte meridionale dell'isola i soccorritori e i volontari provenienti da tutto il mondo lottano contro il tempo per recuperare i superstiti dalle macerie. La sicurezza dei turisti e' garantita da palizzate alte quattro metri e da guardie armate che sorvegliano tutto il perimetro del resort.
La decisione di attraccare ad Haiti ha diviso i passeggeri delle navi, molti di loro hanno deciso di rimanere a bordo per protesta. "Non posso guardarmi prendere il sole al mare, fare il bagno, mangiare carne alla brace e godermi un cocktail mentre decine di migliaia di persone morte sono ammucchiate sulle strade, e i sopravvissuti cercano disperatamente cibo e acqua", ha scritto un passeggero sul forum on-line della crociera. "Era già abbastanza difficile sedersi e mangiare un panino a Labadee prima del terremoto, sapendo che molti haitiani morivano di fame - commenta un altro passeggero - Ora non posso pensare di ingoiare un altro hamburger" Molte persone presenti sulle navi hanno paura che la gente disperata possa violare le recinzioni del resort per ottenere cibo e bevande, ma molti altri sembravano decisi a godersi la vacanza.
"Sarò qui fino a martedi' e ho intenzione di godermi la mia vacanza, e di passare del tempo sulla spiaggia", ha dichiarato un passeggero. La Royal Caribbean ha fatto sapere che la questione se "offrire una vacanza cosi' vicina all'epicentro di un terremoto" e' stata oggetto di un notevole dibattito interno, prima che venisse deciso di includere Haiti nell'itinerario. Per il vicepresidente dell'azienda, John Weis, "alla fine Labadee sara' importante per la ricostruzione di Haiti" perche' molte persone sopravvivono grazie al resort. La compagnia si e' comunque impegnata a donare tutti i proventi della visita alle vittime del terremoto, e a far arrivare alle popolazioni colpite alcuni aiuti alimentari presenti sulle navi.
La Independence of the Seas, nave di proprietà della Royal Caribbean International con 4.370 persone a bordo, è sbarcata venerdì sulle spiagge private di un resort di Labadee, preso in affitto dal governo haitiano, a circa 130 km a nord della capitale Port-au-Prince, epicentro del sisma.
La Navigator of the Seas, che trasporta 3.100 passeggeri, sta per attraccare. I passeggeri dei due vascelli potranno scendere a terra per godersi il sole tropicale, acque cristalline e cocktails a base di rum, mentre nella parte meridionale dell'isola i soccorritori e i volontari provenienti da tutto il mondo lottano contro il tempo per recuperare i superstiti dalle macerie. La sicurezza dei turisti e' garantita da palizzate alte quattro metri e da guardie armate che sorvegliano tutto il perimetro del resort.
La decisione di attraccare ad Haiti ha diviso i passeggeri delle navi, molti di loro hanno deciso di rimanere a bordo per protesta. "Non posso guardarmi prendere il sole al mare, fare il bagno, mangiare carne alla brace e godermi un cocktail mentre decine di migliaia di persone morte sono ammucchiate sulle strade, e i sopravvissuti cercano disperatamente cibo e acqua", ha scritto un passeggero sul forum on-line della crociera. "Era già abbastanza difficile sedersi e mangiare un panino a Labadee prima del terremoto, sapendo che molti haitiani morivano di fame - commenta un altro passeggero - Ora non posso pensare di ingoiare un altro hamburger" Molte persone presenti sulle navi hanno paura che la gente disperata possa violare le recinzioni del resort per ottenere cibo e bevande, ma molti altri sembravano decisi a godersi la vacanza.
"Sarò qui fino a martedi' e ho intenzione di godermi la mia vacanza, e di passare del tempo sulla spiaggia", ha dichiarato un passeggero. La Royal Caribbean ha fatto sapere che la questione se "offrire una vacanza cosi' vicina all'epicentro di un terremoto" e' stata oggetto di un notevole dibattito interno, prima che venisse deciso di includere Haiti nell'itinerario. Per il vicepresidente dell'azienda, John Weis, "alla fine Labadee sara' importante per la ricostruzione di Haiti" perche' molte persone sopravvivono grazie al resort. La compagnia si e' comunque impegnata a donare tutti i proventi della visita alle vittime del terremoto, e a far arrivare alle popolazioni colpite alcuni aiuti alimentari presenti sulle navi.
Ho sentito la notizia e la ho trovata molto inquietante. soprattutto mi pare allarmante che un numero così nutrito di persone (ogni nave trasporta più di tremila persone) si trovassero a così breve distanza dal disastro con viveri, medicine, strumentazioni che ad Haiti sarebbero assolutamente necessari senza aver sentito il bisogno di prestarsi per recare aiuto. E soprattutto è ancora più grave che la compagnia disponga di resort sul posto che non sono stati toccati dal sisma e potrbbero costituire luoghi idonei a fornire strutture di appoggio per istituire ospedali o comunque luoghi di ristoro o di coordinamento per i soccorsi e che avrebbe dovuto mettere a disposizione dei soccorritori.
RispondiEliminaRITENGO CHE QUESTI RESORT VADANO IMMEDIATAMENTE REQUISITI
(Maja Mann , BO)