Pietro Berti

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Anchorage

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venerdì 8 gennaio 2010

Fuoco per le strade di Rosarno












Fuoco per le strade di Rosarno. In Calabria è caccia all'africano
Gravi due degli immigrati feriti, scontro Maroni-Pd. Napolitano: "Fermare senza indugio ogni violenza"
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201001articoli/51057girata.asp

Una trentina i feriti per i disordini. Maroni «Finora troppa tolleranza». Bersani: «Ennesimo scaricabarile». Idv: «Migranti sfruttati dalla mafia»

REGGIO CALABRIA
«Questo non è il Far West, ma la Calabria. E quelli la devono smettere». Urla così un vigile urbano all’ingresso di Rosarno indicando la sede del municipio. Da ieri questa città, tutta affacciata sulla piana di Gioia Tauro, che conta 15mila residenti, pochissimi centri di ritrovo, e quasi nessuna piazza, è al centro di una guerriglia iniziata dagli immigrati, tutti di colore e provenienti in massima parte dal centro Africa, e continuata dalla popolazione, dai residenti, dai calabresi. Anche se secondo le forze dell’ordine chi ha sparato colpi ad aria compressa e usato anche spranghe è «gente che viene da fuori». Forse cani sciolti della criminalità organizzata. In ogni caso la tensione è alta come non mai, la paura c’è. Oggi i bambini a scuola non sono andati - si racconta - e tutti i negozi sono rimasti chiusi. Le festività natalizie sembrano passano da tanto tempo.

La task force istituita dal Viminale e operativa nella Prefettura di Reggio, dovrà occuparsi non solo di gestire l’emergenza, ma anche di capire come porre le basi per la sicurezza. «Invocata da tutti, ma perseguita da pochi», si spiega. I dati ufficiali sugli scontri sono allarmanti: 32 feriti, di cui 14 tra gli extracomunitari e 18 fra le forze dell’ordine, mentre al momento non risulta che nessun cittadino italiano sia stato curato o medicato negli ospedali della zona. Otto le persone arrestate, di cui sette extracomunitari. I reati contestati a vario titolo vanno dalla devastazione, alla rissa e violenza a pubblico ufficiale.

L’unico italiano arrestato è un 37enne del luogo che questa mattina mentre con il suo escavatore stava spostando i cassonetti dal centro della strada, alla vista di un gruppo di immigrati avrebbe provato ad investirne uno. L’accusa per lui è di tentato omicidio. Due immigrati sono stati colpiti da spranghe e bastoni. «Uno di loro - spiegano dal 118 - dovrà essere operato per risolvere il trauma cranico». Il ferimento è avvenuto durante scontri sulla Statale 18 tra Rosarno e Gioia Tauro, tra immigrati e popolazione. Sempre questo pomeriggio altri due immigrati sono stati feriti alle gambe nei pressi di Rosarno, a quanto pare da colpi di pistola ad aria compressa.

I fatti di Rosarno dividono la politica. «A Rosarno c’è una situazione difficile come in altre realtà, perchè in tutti questi anni è stata tollerata, senza fare nulla di efficace, un’immigrazione clandestina che ha alimentato da una parte la criminalità e dall’altra ha generato situazione di forte degrado» ha detto Maroni, facendo infuriare le opposizioni. «Mi dispiace molto che il ministro dell’Interno non abbia perso l’occasione, anche questa volta, di fare lo scaricabarile sulla famosa immigrazione clandestina» la replica del segretario del PD, Pier Luigi Bersani. «Prima bisogna fare in modo di riportare la calma, poi andare alla radice di una situazione fatta sicuramente di mafia, sfruttamento, xenofobia e razzismo. Io vorrei ricordare a Maroni - ha aggiunto - che viviamo da anni in vigenza di una legge che si chiama Bossi-Fini. È ora che se lo ricordi anche il ministro».

Le violenze a Rosarno rappresentano «il secondo segnale preoccupante di un territorio che reagisce al mondo dello sfruttamento, dopo quello sul Litorale Domizio in Campania», ha sottolineato il direttore della Fondazione Migrantes, don Giancarlo Perego, per il quale «ancora una volta è emersa una forte carenza della presenza della realtà sociale a tutela dei diritti dei lavoratori». E in serata è arrivato il monito di Napolitano che ha chiesto di «fermare senza indugio ogni violenza» anche per poter «discutere e affrontare i problemi della cittadinanza».

3 commenti:

  1. facile dare colpa alla andrangheta.gli immigrati anche se irregolari e delinquenti,devono averla sempre vinta.sicuramente le colpe stanno da entrambe le parti,ma ,da calabrese,non posso,certo,tollerare che,stranieri,compiano violenze contro la nostra gente.giusto che le forze dell ordine intervengano.in ogni caso, molti calabresi,onesti,non hanno gradito la cosa,assicuro,che in molti,hanno ripulito il fucile da caccia e,per proteggere le loro famiglie,non esiteranno ad usarlo.voi del nord,non avete ancora caoito,il sud.se devono farlo questi a loro spese,tanto peggio.se la sono voluta.famiglia calabrese,di rosarno, alla quale,senza ragione,e stata distrutta una polo.

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  2. da siciliani,non possiamo dimostrare la nostra ,incondizionatamente,solidarieta,ai cittadini calabresi di rosarno.vi siamo vicini,e,per la qualunque,a disposizione.salutammo.messinesi,in trasferta lavorativa a milano in pizzeria.

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  3. nonostante,sia di sinistra,non accetto quello che gli stranieri,hanno fatto a rosarno.sono originario di cosenza,ma conosco bene tutta la calabria ed i sui problemi.se gli extracomunitari,vogliono aggiungersi,violentemente alle problematiche,gia in atto,avranno pane per le loro dentiere.al nord italia,se ne devono venire,dove siete tanto bravi.non al sud.n.n.

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