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Anchorage

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martedì 5 aprile 2011

Nasce il gruppo dei Responsabili Venti deputati in più col governo

Nasce il gruppo dei Responsabili Venti deputati in più col governo di Emanuela Fontana
Roma È lo scacco matto al Terzo polo, un cavallo di Troia che irrompe nella battaglia più cruenta contro Berlusconi e che potrebbe mandare all’aria tutti i piani degli oppositori. Nasce un gruppo nuovo alla Camera: venti deputati spuntano fuori dal gruppo misto - bacino di comunanza incolore di tutti i fuoriusciti dai gruppi - e formano un’inedita entità parlamentare. Un’operazione tenaglia per chiudere Fli e Udc in un non-senso politico. Ieri l’esordio in aula: maggioranza a più venti voti, notevolmente rafforzata.Il nuovo gruppo, che si chiama «Iniziativa responsabile», si costituirà ufficialmente questa mattina, sosterrà il governo e si proporrà come soggetto perfettamente allineato al programma di centrodestra e moderato, con una nota di indipendenza rispetto al Pdl. I nomi più noti sono quelli dell’ex colomba finiana Silvano Moffa, dell’ex Pd Calearo, con gli ex Udc del gruppo di Romano (Pid), gli esponenti di Noi Sud (ex Mpa), gli Adc di Pionati e altri ex finiani come Giampiero Catone. La notizia, oltre ad essere rilevante dal punto di vista tecnico, perché il gruppo nascente imporrà modifiche nelle commissioni, è politicamente deflagrante. Lo è nei numeri, e lo si è visto ieri, alla prima prova: la maggioranza a Montecitorio ha superato le opposizioni di ben 100 voti al momento dell’esame della mozione Pd sullo stato della giustizia in Italia e di 20 voti nella mozione del Terzo polo: «Sono molto soddisfatto - il commento del Guardasigilli Angelino Alfano - è stata una grande prova della maggioranza. Il numero dei voti di vantaggio coincide in linea di massima con il numero dei membri del gruppo di responsabilità». Berlusconi ha definito l’esame di ieri una «nuova fiducia». Il 14 dicembre i voti di vantaggio per la maggioranza erano stati 3, ieri 17 in più. Ma la nascita del nuovo gruppo è anche un colpo al cuore dei centristi dell’Udc e dello stesso Fini. La creatura di Moffa e Romano, il cui responsabile sarà per ora a Luciano Sardelli (Noi Sud-Pid), si propone infatti di essere ciò che Futuro e Libertà voleva diventare nei giorni della nascita: gruppo saldamente nella maggioranza, indipendente, di centrodestra. Di questo possibile clone di Fli si discuteva alla Camera già prima di Natale, ma pochi pensavano che Moffa e compagni potessero raggiungere quota 20 iscritti, il numero minimo per costituire una formazione nuova.Altrettanto imbarazzo e malcontento, si vociferava ieri in Transatlantico, c’è nell’Udc, che a questo punto diventa non indispensabile per la maggioranza, inchiodato a un’opposizione subalterna al Pd e che difficilmente si potrà proporre per guidare il centrodestra del futuro, idea che Casini saltuariamente evoca per immaginare il fatidico dopo-Berlusconi. Bruno Cesario (ex rutelliano), che già il 14 dicembre votò con la maggioranza, spiegava ieri al Giornale: «C’è malcontento in molti gruppi, alcuni deputati non sono valorizzati». E quindi la formazione potrebbe pure allargarsi. Così almeno fanno trapelare gli ottimisti. Le critiche ai responsabili ieri sono state violente anche dai più moderati di Udc e Fli. Il finiano Adolfo Urso: «È un’operazione di palazzo già fallita». Giorgio Conte (vice di Bocchino): «Sono solo attaccati alle poltrone». Altro che responsabili, «questo è il gruppo dei disponibili», commentava acidamente il falco futurista Fabio Granata.

I responsabili potrebbero creare problemi a Fli anche a livello di visibilità in aula. I venti reclamano infatti i posti attualmente assegnati a Futuro e Libertà, che, pur essendo all’opposizione, occupa i banchi compresi tra Pdl e Lega. I «responsabili» vorrebbero insomma spedire i finiani negli scanni tristi del gruppo Misto. Ma la vera rivoluzione potrebbe partire nelle commissioni: la nascita dei responsabili consentirà di rimettere mano alle distribuzioni dei pesi nei mini-parlamenti, luoghi a rischio ostruzionismo su alcuni dei temi



Romano: ''Disponibili a ruoli di governo'' Maggioranza, i 'Responsabili' a quota 21. Mannino si 'sfila' dal gruppo

ultimo aggiornamento: 20 gennaio, ore 15:32 Roma - (Adnkronos) - Nasce ufficialmente 'Iniziativa responsabile', il gruppo parlamentare capeggiato da Silvano Moffa, ex Fli, Saverio Romano (Pid) e Arturo Iannaccone (Noi Sud). Sardelli è il capogruppo pro tempore Moffa: ''Intendiamo difendere la sacralità della vita: questo è punto in comune che abbiamo con tutti i parlamentari del gruppo''.

Roma, 20 gen. (Adnkronos) - Ventuno deputati per la 'terza gamba' della maggioranza. Nasce ufficialmente 'Iniziativa responsabile'. Decisiva l'adesione di Vincenzo D'Anna e Mario Pepe, due deputati provenienti dal gruppo del Pdl per superare quota 20, numero necessario per costituire un gruppo parlamentare a Montecitorio. A fare da coordinatore pro tempore, il deputato Luciano Sardelli. Calogero Mannino, invece, conferma il sostegno al governo ma non aderisce al gruppo dei responsabili.

I promotori dell'iniziativa, Silvano Moffa, ex Fli, Saverio Romano (Pid) e Arturo Iannaccone (Noi Sud) assicurano che presto "ci saranno nuove adesioni" oltre ai deputati che il 14 dicembre scorso non hanno votato la sfiducia al governo. Per tutti l'obiettivo politico è ''dare stabilità all'esecutivo'', come sottolinea Sardelli. ''La nascita di Iniziativa Responsabile è un fatto politico - sottolinea dal canto suo Romano, coordinatore del Pid - la nostra opzione politica è stata prima ignorata e derisa, poi combattuta. Ma alla fine è risultata vincente, perché il senso di responsabilità è utile al Paese. Sosteniamo la maggioranza di governo - rimarca - perché sappiamo il danno che potrebbe provocare il ritorno alle urne, e vogliamo dare una mano, dando la nostra disponibilità anche se saremo chiamati in ruoli di governo''. Mentre Iannaccone sottolinea: ''Oggi voltiamo pagina, nasce un nuovo centrodestra guarito dalla 'malattia dei delfini', che ha impedito di realizzare le riforme. Non siamo la 'stampella' del governo ma la terza gamba che intende dare un contributo forte e originale per realizzare i 5 punti programmatici del governo''. Ottimista sul fatto che ''nelle prossime settimane avremo altre adesioni, sulla base della qualità politica della nostra proposta'', Silvano Moffa tiene a ribadire che ''la nuova opzione politica non è fatta solo di numeri, che pure ci sono. E' invece una scelta politica che rafforza una solida maggioranza di centrodestra. Nei prossimi giorni - annuncia - daremo vita a un gruppo di lavoro cui parteciperanno persone esterne, per creare una piattaforma programmatica. Lavoreremo sul piano economico e intendiamo difendere la sacralità della vita: questo è punto in comune che abbiamo con tutti i parlamentari di Iniziativa Responsabile''. Inanto Mannino che avrebbe dovuto sottoscrivere oggi l'adesione spiega il suo 'no' con il timore di far perdere l'identità al Partito Popolare per l'Italia di domani ''che ho contribuito a fondare''. Secondo Mannino infatti ''la costituzione del nuovo gruppo che ricomprende i deputati del Pid, non dovrebbe confondere o peggio annullare l'identità del Pid ed il suo progetto politico, in specie nella prospettiva delle elezioni politiche anticipate o non. Ma questo chiarimento non è stato ancora dato. Per conseguenza - annuncia - personalmente non do la mia firma alla costituzione di questo gruppo, mantenendo il mio impegno all'interno del Pid, che se decide di confondersi nel ruolo degli esterni all'attuale Pdl perde definitivamente le sue ragioni e le sue prospettive così come pensate e proposte al momento della sua costituzione. Per conseguenza anche il mio consenso. Ho accettato di sostenere il governo con il Pid ma non potrei, in questo modo, aderire all'attuale Pdl''. Intanto l'opposizione boccia l'iniziativa bollandola come ''un bluff totale perché - spiega il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini - composto interamente da deputati che erano già in maggioranza. E' solo un travaso per ragioni di immagine". Stessa lettura arriva dal leader Udc Pier Ferdinanado Casini: "I responsabili? Cosa volete che vi dica, facciano quello che vogliono, non mi interessa, sono gli stessi che hanno votato la fiducia al governo". Di ''responsabili solo di complicare la situazione politica e prolungare l'agonia di un governo che è ormai al capolinea'' parla il vice capogruppo dell'Idv alla Camera Antonio Borghesi. "Se il buongiorno si vede dal mattino - sottolinea - è chiaro che quello dei 'responsabili' è un gruppo formato da parlamentari che tutto sono fuorché responsabili. Il fatto che si siano sfaldati ancor prima di costituire il gruppo rende il quadro molto chiaro''.



Moffa ci riprova: “In settimana nascerà gruppo responsabili” Annunciata la nascita del gruppo con almeno 20 deputati entro fine settimana Silvano Moffa ci riprova e annuncia che entro fine settimana nascerà ufficialmente il gruppo dei responsabili. Questa volta è garantito, dice, al termine di una riunione con Francesco Pionati, Saverio Romano, Luciano Sardelli e Domenico Scilipoti. Per ora gli unici nomi certi sono questi. Di altri Moffa non ne vuole fare perché, dice, “non siamo al supermarket della politica”. Ma certo devono spuntarne altri quindici: per formare un gruppo alla Camera servono infatti venti parlamentari. “Entro questa settimana – ha detto Moffa – i deputati si riuniranno in assemblea per avviare la costituzione del gruppo. Successivamente daremo vita ad un comitato formato da parlamentari ed esperti esterni per mettere a punto la piattaforma politico-programmatica di questa formazione politica, che lo stesso premier ha definito la ‘terza gamba’ del centrodestra”. I cinque che non hanno votato la sfiducia al governo Berlusconi lo scorso 14 dicembre si sono infatti visti riconoscere dal Cavaliere lo status di terza gamba della coalizione.Moffa e Pionati sono già entrati nel ruolo, tanto da non vedere nell’apertura all’esecutivo di Pier Ferdinando Casini una possibile concorrenza dell’Udc e del Terzo polo. Moffa prende atto che “le ultime interviste del leader centrista sono costruttive e manifestano anche il riconoscimento degli errori commessi”. Pionati, invece, racconta di aver “sentito Berlusconi: mi ha detto di velocizzare al massimo la costituzione del gruppo dei responsabili perché non si fida più di Casini”. Il leader dell’Udc, secondo Pionati, “va bene se fa la persona seria e non sgambetta continuamente il governo come ha fatto sinora”. Quindi aggiunge: “Noi abbiamo salvato il governo consentendo a Berlusconi di restare a Palazzo Chigi. Mentre Fini e Casini volevano mandarlo ad Antigua”. Anche Pionati ha garantito che in settimana il gruppo dei responsabili vedrà la luce. Come già annunciato il 21 dicembre, per poi far nascere il comitato promotore per il gruppo di responsabilità.

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