Il Liverpool Football Club o, più comunemente, Liverpool F.C. o anche solo Liverpool, è un club calcistico avente sede nell’omonima città britannica; milita nella FA Premier League, della quale è stata uno dei fondatori, ed è affiliato alla Football Association.
È il club più titolato d’Inghilterra insieme al Manchester United (con 58 trofei ufficiali), e uno dei più titolati del mondo. A livello nazionale il club si è aggiudicato 18 campionati (record condiviso il Manchester United), 7 Coppe d'Inghilterra, 7 Coppe di Lega (record) e 15 (di cui 5 condivise) Supercoppe d'Inghilterra. A livello internazionale ha vinto 5 Coppe dei Campioni/Champions League, 3 Coppe UEFA, 3 Supercoppe europee (tutti e tre record inglesi, e, limitatamente alla Coppa UEFA/Europa League, record europeo condiviso con Inter e Juventus). In ambito nazionale è il secondo club inglese per numero di trofei vinti, dietro al Manchester United, mentre a livello internazionale è il primo davanti ai red devils. Il Liverpool fu coinvolto in due delle pagine più funeste della storia del calcio europeo: il 29 maggio 1985 a Bruxelles (Belgio), quando 39 persone rimasero uccise per via degli incidenti allo stadio Heysel causati dagli hooligan inglesi prima della finale di Coppa dei Campioni con la Juventus,[1] ed il 15 aprile 1989 a Sheffield, quando 96 persone morirono per il crollo di una tribuna allo Stadio Hillsborough prima di una semifinale di FA Cup con il Nottingham Forest.
Il Liverpool è stato membro fondatore del G-14, associazione di club calcistici europei consorziatisi per ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte all’UEFA e alla FIFA.
Indice[nascondi]
1 Storia
2 Cronistoria
3 Colori sociali, simbolo e inno ufficiale
3.1 Colori
3.2 Simboli
3.3 Sponsor e fornitori tecnici
4 Strutture del club
4.1 Stadio
4.2 Centro di allenamento e settore giovanile
4.2.1 Melwood
4.2.2 Settore giovanile
5 Il Liverpool football club nella cultura popolare
6 Rosa 2010-2011
6.1 Staff tecnico
7 Rose delle stagioni precedenti
8 Altre sezioni
8.1 Sezione femminile
8.2 Squadra riserve
9 Tifosi
9.1 Rivalità e gemellaggi
10 Giocatori celebri del Liverpool Football Club
10.1 Capitani
10.2 Politica di reclutamento
11 Allenatori e presidenti
12 Presenze nelle coppe europee
13 Palmarès
13.1 Competizioni nazionali
13.2 Competizioni internazionali
13.3 Premi ai giocatori
14 Statistiche e Record
15 Aspetti giuridici e economici
15.1 Status giuridico e legale
15.2 Consiglio d'amministrazione
15.3 Bilancio del club
15.4 Marketing e comunicazioni
16 Note
17 Bibliografia
18 Voci correlate
19 Altri progetti
20 Collegamenti esterni
Storia[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Storia del Liverpool Football Club.
La storia del Liverpool è legata alle vicende di Anfield, lo stadio di casa del club. Originariamente lo stadio era utilizzato dall’Everton, altro club professionistico di Liverpool, nato nel 1878 e tra i fondatori della Lega Calcio inglese. Quando l’Everton giudicò troppo alto il canone d’affitto dell’impianto, decise di lasciarlo per trasferirsi a Goodison Park.[2][3] L’usufruttuario del terreno, John Houlding, decise quindi di fondare un nuovo club calcistico che registrò alla Camera di Commercio di Londra come Everton FC and Athletic Ground plc, abbreviato in Everton Athletic (in ragione del fatto che l’originale Everton non aveva ancora una ragione sociale formalmente registrata); tuttavia, il Consiglio Calcistico (il prodromo della Lega Calcio) non accettò di iscrivere la nuova squadra finché avesse tenuto quel nome[4] e, di conseguenza, il 15 marzo 1892 il neonato club fu battezzato Liverpool Association Football Club e, poco dopo, solo Liverpool Football Club.
Il club vinse il Lancashire League nella sua prima stagione, e riuscì con successo a iscriversi al campionato di Second Division nella stagione successiva. La squadra vinse il campionato al primo tentativo venendo promossa in First Division, la massima serie di allora. Nel 1900-1901 vinse il suo primo titolo, successo bissato nel 1905-1906. Nel 1914 il club raggiunse per la prima volta nella sua storia la finale di FA Cup perdendola per 1-0 contro il Burnley.[5] La squadra non lasciò grande impronta di sé nel periodo tra le due guerre, se si eccettua il biennio sportivo 1921-1923, che vide il Liverpool vincere la sua prima serie di titoli consecutivi. Quei due titoli furono tuttavia il prologo al periodo più infruttuoso della storia dei Reds: quasi un quarto di secolo, interrotto solo dopo la fine della guerra, nel 1947. Il titolo vinto nel 1947,[6] il quinto, sembrò aver ridato lustro al club, ma fu un trionfo isolato. Nel 1950 il club perse la finale della Coppa d'Inghilterra[7] e due anni più tardi registrò il record di 61.905 spettatori in occasione del quinto turno della stessa manifestazione contro il Wolverhampton Wanderers[8] Una serie di campionati molto al di sotto delle aspettative portarono il Liverpool sempre più in basso, finché nel 1954 giunse la retrocessione in Seconda Divisione dopo 61 anni di massima serie.[9] Il quinquennio successivo fu il più basso della storia del club, con la squadra fuori dal grande giro e l'onta di un 1-9 subìto a opera del Birmingham City nel dicembre 1954, e l'eliminazione nei quarti di finale della Coppa d'Inghilterra nel 1957 ad opera del Southend United. In compenso arrivò la vittoria per 4-0 sui rivali cittadini dell'Everton nel corso della Coppa d'Inghilterra 1954-1955.
Quando nel 1959 lo scozzese Bill Shankly fu chiamato a prendere in mano il Liverpool, la squadra proveniva, come detto, da uno dei punti più bassi della sua storia. In tre stagioni, Shankly riuscì a riportare i Reds in Prima Divisione e costruì la base per i successi futuri: nel 1963-1964[10] arrivò addirittura il sesto titolo di campione d'Inghilterra, il primo dopo diciassette anni. L'anno successivo il Liverpool arrivò fino alla semifinale di Coppa dei Campioni: dopo aver prevalso all' andata per 3 a 1 sull' Inter, al ritorno i Reds subirono la clamorosa rimonta dei neroazzurri che ebbero la meglio per 3 a 0. Il 1965 fu anche l'anno della prima Coppa d'Inghilterra[10], ottenuta battendo 2-1 a Wembley il Leeds United. Ad essa seguì, l'anno successivo (1966) il settimo titolo inglese,[10] la terza consecutiva Charity Shield[10] e la prima finale europea, quella di coppa delle coppe, persa però per 2 a 1 contro il Borussia Dortmund.[11][12] Furono in totale 15 gli anni di Bill Shankly alla guida del Liverpool: prima di ritirarsi (1974) lasciò alla squadra l'ottavo titolo nazionale (1973)[10] e, prima di questo, soprattutto la Coppa UEFA 1972-1973, che apriva la strada del club al dominio continentale.[13][14]
A prendere il posto di Shankly fu il suo vice Bob Paisley,[15] sempre al fianco del tecnico scozzese nei suoi quindici anni alla guida della squadra. Grazie anche all’ossatura predisposta da Bill Shankly, Paisley poté disporre di una squadra formata da elementi di sicuro valore come il portiere Clemence, i difensori Neal e Alan Kennedy, i centrocampisti Case, Hughes e McDermott, gli attaccanti Ray Kennedy, Toshack e, su tutti, la classe di Kevin Keegan. Dopo aver portato a casa l'accoppiata titolo nazionale (il nono) e Coppa UEFA (la seconda in quattro anni) nel 1976,[16] il Liverpool giunse alla finale di Roma della Coppa dei Campioni l’anno successivo, contro il Borussia Mönchengladbach, già battuta nella finale di Coppa UEFA del 1973.[14] I Reds vinsero 3-1 e si laurearono campioni d’Europa per la prima volta,[17] successo che replicarono l’anno successivo nella finale di Wembley contro i belgi del Bruges[18], curiosamente già battuti anche loro nella finale di UEFA, stavolta di due stagioni prima. Keegan, dopo questi successi, lasciò il Liverpool nel 1977 per andare a giocare in Germania, nell’Amburgo, e il suo posto fu preso dallo scozzese Kenny Dalglish detto King, e la squadra continuò a ottenere successi: fino al 1983, l’anno del suo ritiro, Paisley vinse ancora un’altra Coppa dei Campioni (a Parigi nel 1981 contro il Real Madrid,[19] grazie alla quale è tuttora l’unico tecnico di club a essersi laureato tre volte campione d'Europa), tre titoli nazionali, tre Coppe di Lega consecutive e una Supercoppa d’Europa.
1984, Roma: Phil Neal segna il goal del vantaggio nella finale di Coppa dei Campioni Liverpool-Roma
Anche con Joe Fagan, subentrato a Paisley,[20] il Liverpool non smise di vincere: nel 1984 arrivò il quindicesimo titolo nazionale e, soprattutto, la quarta Coppa dei Campioni, vinta ancora una volta allo Stadio Olimpico, questa volta contro la squadra che in quello stadio era normalmente di casa, la Roma: dopo l’addio di Ray Clemence, il Liverpool s’era affidato allo zimbabwese Bruce Grobbelaar. Per la prima volta nella sua storia[21] la finale di Coppa dei Campioni fu decisa ai calci di rigore (dopo un pareggio per 1-1 siglato da Neal e Pruzzo), e in quel frangente fu decisivo il portiere del Liverpool Grobelaar che, facendo oscillare le gambe e sbattendo le ginocchia,[21] distrasse i rigoristi romanisti, inducendo Conti e Graziani a sbagliare i loro tiri dal dischetto; in questo modo la Coppa volò in Inghilterra per la quarta volta in otto stagioni.[21] In quell'anno il Liverpool vinse anche per la quarta volta consecutiva la League Cup, diventando la prima squadra inglese a vincere tre trofei in una stagione.[22] Sfortunatamente per il Liverpool, ai successi in campo internazionale corrispondeva anche un elevato tasso delinquenziale di molti dei suoi tifosi (i famigerati hooligans), autori di autentici raid teppistici di inusitata violenza sia in Inghilterra che in giro per l'Europa. Anche nel 1984-1985 il Liverpool raggiunse la finale, e trovò per il secondo anno di fila un'italiana, la Juventus. Gli incidenti che precedettero la partita costarono, tra tifosi italiani, francesi, belgi e irlandesi, 39 morti, il bando quinquennale di tutte le squadre inglesi dalle competizioni europee eccettuato lo stesso Liverpool per il quale il bando fu di sei stagioni,[23] e la fine del ciclo continentale dei Reds. Fagan si ritirò dopo la partita che, per la cronaca, vide la squadra inglese sconfitta per 0-1 (gol di Platini su rigore).[24]
Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.
In quel momento difficile, Kenny Dalglish assunse l'incarico di giocatore-allenatore:[25] nonostante la squadra fosse rimasta fuori dall'Europa, in campo nazionale era ancora la più forte, e vinse altri tre campionati, nel 1986, nel 1988 e nel 1990. I successi domestici, però vennero offuscati dall'ennesimo disastro, quello dell'Hillsborough Stadium, a Sheffield, dove, a causa di gravissimi errori organizzativi e logistici, 96 persone rimasero uccise.[26]
Per approfondire, vedi la voce Strage di Hillsborough.
A guidare il club, dopo Dalglish, altri due ex giocatori dei Reds: prima Ronnie Moran, poi Graeme Souness, entrambi campioni d'Europa a Roma nel 1984. La prima uscita europea del Liverpool si arrestò nei quarti di finale della Coppa UEFA 1991-1992 contro il Genoa in quella che verrà ricordata come la prima sconfitta casalinga del Liverpool contro una squadra italiana.[27] La Coppa d'Inghilterra del 1992 e quella di Lega del 1995 segnarono la ripresa di un cammino che poi, sotto la guida prima di Roy Evans (1991-1998) e poi di Gérard Houllier (dal 1998), avrebbe riportato il club alla ribalta. Gérard Houllier, che peraltro si era sempre dichiarato tifoso del Liverpool fin da giovane, aveva al suo attivo al momento dell'ingaggio solo una Coppa di Francia nel 1995, anche se era stato il vice allenatore della nazionale francese campione del mondo 1998, guidata da Aimé Jacquet. Assunto all'inizio per affiancare Roy Evans, quest'ultimo, in seguito a risultati inferiori alle aspettative, decise di farsi da parte e nel 1999, dopo una sconfitta per 3-1 contro il Tottenham, lasciò Houllier da solo alla guida della squadra.[28]
Houllier ottenne i suoi primi successi nella stagione 2000-2001: in quella stagione vinse tre trofei, la Coppa di Lega, ottenuta battendo in finale il Birmingham City ai rigori, la Coppa d' Inghilterra, vinta in rimonta, per 2 a 1, contro l' Arsenal (doppietta di Michael Owen) e la Coppa UEFA, battendo il Deportivo Alavés per 5-4 al golden goal. Nell' agosto e nel settembre di quello stesso anno, giunsero, rispettivamente, anche il Charity Shield, vinto battendo per 2 a 1 il Manchester United, e la Supercoppa d'Europa contro i campioni continentali del Bayern Monaco, sconfitti per 3 a 2, che chiusero così la cinquina stagionale.[29] Nel 2003 arrivò un'altra Coppa di Lega ma nel 2004 Houllier e il Liverpool decisero di separarsi.
La squadra presa in mano dallo spagnolo Rafael "Rafa" Benitez non andò oltre un quinto posto in campionato, ma in Europa vinse la Champions League dopo una difficile rimonta dallo 0-3 al 3-3 in finale contro il Milan, che permise agli inglesi di vincere il trofeo ai rigori.[30] Qualche mese più tardi la Supercoppa UEFA vinta contro il CSKA Mosca (anch'essa di proprietà di Roman Abramović come il Chelsea) fece coppia con il massimo trofeo europeo. La quinta Coppa valse al Liverpool il multiple-winner badge dell'UEFA Champions League, oltre al diritto di tenere definitivamente l'originale del trofeo nella propria bacheca, sebbene, paradossalmente, non garantì l'automatica qualificazione all'edizione successiva, come avveniva con la vecchia Coppa dei Campioni. La questione fu successivamente risolta con una deroga speciale dell'UEFA valida solo per quel caso eccezionale[31].
Robbie Fowler, con i Reds ha vinto 5 trofei
Nella stagione 2005-06 il Liverpool vinse la Coppa d’Inghilterra (in finale contro il West Ham) e, nell'agosto 2006, la Community Shield (dal 2002 nuovo nome della coppa precedentemente nota come Charity Shield) battendo il Chelsea per 2-1. Nella stagione 2006-2007 raggiunse la finale della UEFA Champions League 2006-2007, disputata il 23 maggio 2007 allo Stadio Olimpico di Atene (Grecia) e persa contro il Milan per 1-2 . (doppietta di Inzaghi e rete di Dirk Kuyt).[32]
Il 6 febbraio 2007 gli industriali delle telecomunicazioni statunitensi George Gillett (proprietario della squadra canadese di hockey su ghiaccio dei Montréal Canadiens) e Tom Hicks (proprietario della squadra di baseball dei Texas Rangers) acquistarono la maggioranza del club con un investimento complessivo di 470 milioni di sterline (720 milioni di euro).[33] Sotto la nuova presidenza, nella stagione 2007-08 il Liverpool raggiunse le semifinali di Champions League, dove venne eliminata dal Chelsea, mentre in campionato non andò oltre un quarto posto dietro Manchester, Chelsea e Arsenal. Nella stagione successiva arrivò seconda in campionato mentre in Champions venne eliminato ai quarti sempre dal Chelsea. La mattina del 17 aprile 2010 venne ufficializzata la messa in vendita del club dopo la notizia dell'addio dei due proprietari americani Gillet e Hicks; Martin Brougthon, già presidente della British Airways, diventò advisor della società indebitata per quasi 300 milioni di euro.[34]
Cronistoria[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Stagioni sportive del Liverpool Football Club.
Cronistoria del Liverpool F.C.
1892, 15 marzo: Viene fondato il Liverpool Association Football Club che, poco dopo, cambia nome in Liverpool Football Club
1892-93 - Lancashire League: vincitore
1893-94 - Second division: vincitore
1894-95 - First division: 16º posto e retrocessione in Second Division.
1895-96 - Second division: vincitore
1896-97 - First division: 5º posto.
1897-98 - First division: 9º posto.
1898-99 - First division: 2º posto.
1899-1900 - First division: 10º posto.
1900-01 - First division: vincitore, 1º titolo.
1901-02 - First division: 11º posto.
1902-03 - First division: 5º posto.
1903-04 - First division: 17º posto.
1904-05 - Second division: vincitore.
1905-06 - First division: vincitore, 2º titolo.
1906-07 - First division: 17º posto.
1907-08 - First division: 8º posto.
1908-09 - First division: 16º posto.
1909-10 - First division: 2º posto.
1910-11 - First division: 13º posto.
1911-12 - First division: 17º posto.
1912-13 - First division: 12º posto.
1913-14 - First division: 16º posto;
1914-15 - First division: 13º posto.
1915-19 - Attività sospesa a causa della 1ª guerra mondiale
1919-20 - First division: 4º posto.
1920-21 - First division: 4º posto.
1921-22 - First division: vincitore, 3º titolo.
1922-23 - First division: vincitore, 4º titolo;
1923-24 - First division: 12º posto.
1924-25 - First division: 4º posto.
1925-26 - First division: 7º posto.
1926-27 - First division: 9º posto.
1927-28 - First division: 16º posto.
1928-29 - First division: 5º posto.
1929-30 - First division: 12º posto.
1930-31 - First division: 9º posto.
1931-32 - First division: 10º posto.
1932-33 - First division: 14º posto.
1933-34 - First division: 18º posto.
1934-35 - First division: 7º posto.
1935-36 - First division: 19º posto.
1936-37 - First division: 18º posto.
1937-38 - First division: 11º posto.
1938-46 - Attività sospesa a causa della 2ª guerra mondiale
1946-47 - First division: vincitore, 5º titolo;
1947-48 - First division: 11º posto.
1948-49 - First division: 12º posto.
1949-50 - First division: 8º posto.
1950-51 - First division: 9º posto.
1951-52 - First division: 11º posto.
1952-53 - First division: 17º posto.
1953-54 - First division: 22º posto.
1954-55 - Second division: 11º posto.
1955-56 - Second division: 3º posto.
1956-57 - Second division: 3º posto.
1957-58 - Second division: 4º posto.
1958-59 - Second division: 4º posto.
1959-60 - Second division: 3º posto.
1960-61 - Second division: 3º posto.
1961-62 - Second division: vincitore.
1962-63 - First division: 8º posto.
1963-64 - First division: vincitore, 6º titolo.
1964-65 - First division: 7º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 1º titolo Charity Shield: vincitore, 1º titolo.;
1965-66 - First division: vincitore, 7º titolo; Charity Shield: vincitore, 2º titolo.
1966-67 - First division: 5º posto; Charity Shield: vincitore, 3º titolo.
1967-68 - First division: 3º posto.
1968-69 - First division: 2º posto.
1969-70 - First division: 5º posto.
1970-71 - First division: 5º posto.
1971-72 - First division: 3º posto.
1972-73 - First division: vincitore, 8º titolo; Coppa UEFA: vincitore, 1º titolo.
1973-74 - First division: 2º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 2º titolo.
1974-75 - First division: 3º posto; Charity Shield: vincitore, 4º titolo.
1975-76 - First division: vincitore, 9º titolo; Coppa UEFA: vincitore, 2º titolo.
1976-77 - First division: vincitore, 10º titolo; Charity Shield: vincitore, 5º titolo.; Coppa dei Campioni: vincitore, 1º titolo.
1977-78 - First division: 2º posto; Charity Shield: vincitore, 6º titolo.; Coppa dei Campioni: vincitore, 2º titolo; Supercoppa UEFA: vincitore, 1º titolo.
1978-79 - First division: vincitore, 11º titolo;
1979-80 - First division: vincitore, 12º titolo; Charity Shield: vincitore, 7º titolo.;
1980-81 - First division: 5º posto; Coppa di Lega: vincitore, 1º titolo; Charity Shield: vincitore, 8º titolo; Coppa dei Campioni: vincitore, 3º titolo.
1981-82 - First division: vincitore, 13º titolo; Coppa di Lega: vincitore, 2º titolo.
1982-83 - First division: vincitore, 14º titolo; Coppa di Lega: vincitore, 3º titolo. Charity Shield: vincitore, 9º titolo.
1983-84 - First division: vincitore, 15º titolo; Coppa di Lega: vincitore, 4º titolo. Coppa dei Campioni: vincitore, 4º titolo.
1984-85 - First division: 2º posto;
1985-86 - First division: vincitore, 16º titolo; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 3º titolo.
1986-87 - First division: 2º posto; Charity Shield: vincitore, 10º titolo.
1987-88 - First division: vincitore, 17º titolo;
1988-89 - First division: 2º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 4º titolo; Charity Shield: vincitore, 11º titolo.
1989-90 - First division: vincitore, 18º titolo; Charity Shield: vincitore, 12º titolo.
1990-91 - First division: 2º posto; Charity Shield: vincitore, 13º titolo.
1991-92 - FA Premier League: 6º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 5º titolo.
1992-93 - FA Premier League: 6º posto;
1993-94 - FA Premier League: 6º posto;
1994-95 - FA Premier League: 8º posto; Coppa di Lega: vincitore, 5º titolo.
1995-96 - FA Premier League: 4º posto;
1996-97 - FA Premier League: 3º posto;
1997-98 - FA Premier League: 4º posto;
1998-99 - FA Premier League: 3º posto;
1999-2000 - FA Premier League: 7º posto;
2000-01 - FA Premier League: 3º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 6º titolo. Coppa di Lega: vincitore, 6º titolo. Coppa UEFA: vincitore, 3º titolo. Supercoppa UEFA: vincitore, 2º titolo.
2001-02 - FA Premier League: 4º posto; Charity Shield: vincitore, 14º titolo.
2002-03 - FA Premier League: 5º posto; Coppa di Lega: vincitore, 7º titolo.
2003-04 - FA Premier League: 4º posto;
2004-05 - FA Premier League: 5º posto; Champions League: vincitore, 5º titolo. Supercoppa UEFA: vincitore, 3º titolo.
2005-06 - FA Premier League: 3º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 7º titolo.
2006-07 - FA Premier League: 3º posto; Community Shield: vincitore, 15º titolo.
2007-08 - FA Premier League: 4º posto.
2008-09 - FA Premier League: 2º posto.
2009-10 - FA Premier League: 7º posto.
2010-11 - FA Premier League: in corso.
Colori sociali, simbolo e inno ufficiale[modifica]
Colori[modifica]
I colori originari della squadra erano gli stessi dell’Everton, bianco e blu. Tuttavia, già dal 1894, si decise di adottare il colore civico della città di Liverpool, il rosso (da qui il tradizionale soprannome di reds).[4] Fino agli anni sessanta le maglie rosse si appaiavano ai calzini bianchi e i colori si invertivano secondo necessità in caso di incontri fuori casa. Nel 1964 Bill Shankly decise di adottare una tenuta completamente rossa, che da allora non è più cambiata.[35]
Diverso il caso delle tenute da trasferta: tradizionalmente bianche con i pantaloncini neri, si sono spesso alternate ad altre completamente gialle.[36] Nel 1987, tuttavia, fu introdotta una tenuta grigio argento, dismessa per il centenario del club nel 1992, allorché si adottò una tenuta verde con pantaloncini bianchi. Comunque, sia la tenuta grigia che quella verde non incontrarono mai il gradimento del pubblico e furono abbandonate.
Attualmente, il Liverpool dispone di due tenute da trasferta, una bianca con pantaloncini neri per gli incontri di campionato, e un’altra completamente nera con inserti gialli per le partite di Champions League.
Simboli[modifica]
I due Liver Bird sul municipio di Liverpool
Nel 1901 fu adottato come stemma il Liver Bird, l’uccello mitologico metà cormorano metà aquila riprodotto in due statue bronzee che campeggiano sulle due torri del municipio della città.[4] Secondo la leggenda, il giorno in cui il Liver bird volerà via dal Royal Liver Building, ci sarà la fine della città.[37].
Rappresentato sulle maglie del Liverpool Football Club a partire dal 1955, il Liver bird era disegnato fino al 1969 in rosso su un ovale bianco sulla maglia di casa[38]. I colori vennero poi invertiti (uccello bianco dentro un ovale rosso)[38]. Nella prima metà degli anni '70, l'uccello mitologico venne rappresentato bianco sulla maglietta rossa. Il colore del Liver bird divenne giallo nel 1976 e nelle successive nove stagioni. Le stagioni 1985-1986 e 1986-1987 sono le ultime in cui la maglia del Liverpool viene marchiata dal solo Liver bird di colore bianco[38].
Nel 1987, l'emblema del club apparve sulle maglie. Nel 1992, l'emblema divenne giallo. Restò sulle maglie del Liverpool Football Club fino al 2000, anno in cui avvenne un cambio di logo.
Lo stemma attuale del Liverpool raffigura il tradizionale Liver Bird dentro uno scudo. Il tutto è sormontato da una stilizzazione dell’ingresso di Anfield dedicato a Bill Shankly e la scritta You’ll Never Walk Alone (Non camminerete mai soli), che è anche il titolo dell’inno ufficiale. Le fiamme ai lati dello scudo sono a ricordo delle vittime della citata strage di Hillsborough.[39]
Sponsor e fornitori tecnici[modifica]
L'attuale fornitore tecnico del club è l'Adidas[40], che decide con il club gli equipaggiamenti di cui la squadra ha bisogno dal 2006. I precedenti fornitori tecnici del club furono Umbro dal 1973 al 1985, la già citata Adidas dal 1986 al 1996 e Reebok dal 1996 al 2006[41].
Il Liverpool è stato il primo club professionistico britannico a portare il logo dello sponsor sulle sue maglie[42]. Il club ha conosciuto poche variazioni nei contratti di sponsorizzazione: si legò a Crown Paints e Candy prima di firmare con il loro sponsor Carlsberg nel 1992. Questo contratto di sponsorizzazione fu il più antico della storia della massima divisione inglese di calcio[43]. Nella stagione 2009-2010, gli sponsor del Liverpool Football Club sono Carlsberg, sponsor principale, il cui logo appare sulle maglie dei Reds, Adidas, che è il fornitore tecnico del club, MBNA, Thomas Cook Sport, Getty Images, Lucozade Sport, Turespana e Maxxis[44]. Per la stagione 2010-2011 e per le tre successive, il Liverpool Football Club e la banca Standard Chartered Bank hanno firmato un contratto di sponsorizzazione che stabilisce che la banca avrà il suo nome scritto sulla maglia dei Reds[45][46].
Abbigliamento tecnico
Abbigliamento tecnico
Umbro (1973-1985)
Adidas (1985-1996)
Reebok (1996-2006)
Adidas (2006-oggi)
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Sponsor ufficiale
Sponsor ufficiale
Hitachi (1979-1982)
Crown Paints (1982-1988)
Candy (1988-1993]
Carlsberg (1993-2010)
Standard Chartered (2010-oggi
[[Leggi...]]
Strutture del club[modifica]
Stadio[modifica]
Per approfondire, vedi le voci Anfield e Stanley Park Stadium.
Esterno del Kop
Il campo ufficiale di gioco per le gare interne del Liverpool è Anfield fin dalla sua fondazione nel 1892. Anfield venne edificato nel 1884 su un terreno adiacente al Stanley Park, e venne originariamente utilizzato dall’Everton.[47] Quest’ultima squadra lasciò lo stadio nel 1892 dopo una disputa sull’affitto avuta con il proprietario dell’Anfield, John Houlding, che decise di fondare una nuova squadra che giocasse in questo stadio. Lo stadio aveva una capienza di 20.000 posti, anche se solo 100 spettatori assistettero alla prima partita del Liverpool all’Anfield.[48]
Nel 1906 una sezione dello stadio venne ridenominata Spion Kop[49]. Il nome Kop viene dal luogo di una battaglia - persa dai britannici - della seconda guerra Anglo-Boera. Nel corso di tale battaglia, che ebbe luogo nel 1900 in Sudafrica presso la cima di Spion Kop, morirono molti soldati provenienti proprio da Liverpool e inquadrati nel reggimento di fanteria del Lancashire.[50][51] Nel suo periodo di massima capienza, il Kop poteva ospitare 28.000 spettatori[52] (in piedi) ed era una delle tribune più capienti del mondo: era in grado di ospitare più persone di quanto potessero farlo alcuni stadi.[50] La sezione venne considerabilmente ridotta di capienza a causa delle misure di sicurezza adottate in seguito al disastro di Hillsborough. Venne complatamente ricostruito nel 1994, e attualmente ha una ridotta capienza di 12.390 spettatori.[48]
Il Kop dopo la ricostruzione del 1994. La foto mostra il Liverpool in una partita contro gli israeliani del Maccabi Haifa l'8 agosto 2006.
L’Anfield Road si trova dalla parte opposta del Kop, e ospita i tifosi della squadra in trasferta. Ricostruito nel 1998 con una capienza di 9.074, è la sezione più recente dell’Anfield. Le due sezioni adiacenti sono il Main Stand, con una capienza di 12.227 spettatori, e il Centenary Stand, che può ospitare fino a 11.762 spettatori. Il Main Stand è la sezione più antica dell’Anfield, e rimase per lo più intoccata dopo i lavori del 1973. Ospita gli spogliatoi dei calciatori e il box del direttore. Il Centenary Stand era in precedenza noto come Kemlyn Road Stand fino a quando venne ricostruito in occasione del centenario del club nel 1992. La capienza dello stadio è di 45.276 posti. È stato valutato come uno stadio a quattro stelle come qualità dalla UEFA.[53]
È prevista la prossima costruzione di uno stadio nuovo in Stanley Park, nella zona dove si iniziò a giocare a calcio a Liverpool, che verrà chiamato New Anfield. Recentemente Rick Parry, alta figura all'interno dell'organigramma del club, ha dichiarato che al momento la presidenza è impegnata a mantenere la squadra ad alti livelli, e si dedicherà al nuovo stadio solamente quando i bilanci del club saranno fortemente attivi. Una sola cosa è sicura: il nuovo impianto a Stanley Park non sarà condiviso con i rivali cittadini dell'Everton.[54]
Centro di allenamento e settore giovanile[modifica]
Per approfondire, vedi le voci Settore giovanile del Liverpool Football Club e Melwood.
Melwood[modifica]
Melwood è il centro d'allenamento del Liverpool FC[55]. Si trova a West Derby, alla periferia di Liverpool, dove il Liverpool FC ha sede fin dagli anni cinquanta. Precedentemente, il terreno apparteneva a una scuola locale, che lo utilizzava come terreno di gioco. Padre Melling e Padre Woodlock, che lavoravano nella scuola, diffusero il gioco del calcio tra i ragazzini. Il terreno è stato nominato Melwood in loro onore: infatti Mel e Wood sono le prime sillabe dei loro nomi[56].
Settore giovanile[modifica]
Nel 1998, venne fondata una nuova accademia per i giovani (Youth Academy)[57] a Kirkby, al nord di Liverpool. Essa sostituisce gli antichi metodi con quelli più all'avanguardia, e permette al club di concentrare i suoi sforzi sui giovani, impiegando le nuove tecniche e rispettando le norme dei centri di formazione. L' Accademia è supervisionata da un ex giocatore del Liverpool FC, Hughie McAuley, che è stato in precedenza direttore del settore giovanile. Dopo l'istituzione dell'accademia, il principale campo di allenamento di Melwood viene utilizzato unicamente dalla prima squadra; il fatto che i giovani utilizzino altri campi ha permesso a tutti i campi di rimanere in buone condizioni. L'Accademia, inoltre, ha permesso ai giovani di incrementare le proprie abilità calcistiche a Liverpool.
I reclutatori assistono alle numerose partite locali per cercare nuovi talenti. I giocatori selezionati sono invitati a partecipare a delle sessioni di allenamento all'accademia. Essi sono selezionati a partire dall'età di 8 anni. L'ex giocatore della nazionale inglese Jamie Carragher cominciò a giocare nel Liverpool a 9 anni. Michael Owen entrò nel club a 11 anni e Steven Gerrard a 8 anni[58]. L'accademia permette ai giocatori di studiare dopo gli allenamenti. Essa dispone di una sala conferenze e di una sala fornita di computer per aiutare i giocatori negli studi scolastici. L'accademia può gestire fino a venti ragazzi per gruppo, ogni gruppo è diviso per anno di nascita, ma più generalmente la cifra è di circa diciotto giocatori. I ragazzi dagli 8 ai 12 anni giocano otto contro otto in partite che durano tre tempi di venti minuti. Il settore giovanile dispone di quattro terreni d'erba, uno avente una superficie Polytan, altri sette campi più piccoli e un campo all'interno. I terreni coprono una superficie di 56 acri[58].
Il Liverpool football club nella cultura popolare[modifica]
In quanto uno dei maggiori club di successo nella storia del calcio inglese, il Liverpool si è spesso distinto non solo in ambito calcistico ma anche nella cultura brittanica. Il club fece la sua apparizione nella prima edizione del programma BBC Match of the Day, che mostrava le scene più importanti della partita Liverpool-Arsenal del 22 agosto 1964. Il club fu anche l'argomento della prima trasmissione tv a colori, la telecronaca in diretta dell'incontro Liverpool-West Ham United.[59] I fan del Liverpool vengono citati nella canzone dei Pink Floyd "Fearless", in cui vengono cantati pezzi della canzone "You'll Never Walk Alone".[60] Il Liverpool fece uscire una canzone chiamata "Anfield Rap" nel 1988. È stato l'inno del club per la finale di FA Cup 1988 contro il Wimbledon, e viene cantata da John Barnes e altri calciatori della squadra.[61]
Un documentario sul disastro di Hillsborough scritto da Jimmy McGovern venne trasmesso nel 1996. In esso appare Christopher Eccleston nel ruolo di Trevor Hicks, sulla cui storia è incentrata la trama del filmato. Hicks, che ha perso due figlie adolescenti nel disastro, partecipò a una campagna per stadi più sicuri e contribuì a formare il Hillsborough Families Support Group.[62] Il club compare nel film The 51st State (o Formula 51). Felix DeSouza (Robert Carlyle) è un fan della squadra e l'ultima scena del film è ambientata allo stadio nel corso di un match tra Liverpool e Manchester United.[63] Il club appare anche in un programma televisivo per bambini chiamato Scully; la trama riguarda un ragazzino, Francis Scully, che svolge un provino per entrare nel Liverpool. Nel programma appaiono famosi giocatori del Liverpool dell'epoca come Kenny Dalglish.[64]
Rosa 2010-2011[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Liverpool Football Club 2010-2011.
Dati aggiornati al 8 febbraio 2011.[65]
N.
Ruolo
Giocatore
2
D
Glen Johnson
4
C
Raul Meireles
5
D
Daniel Agger
6
D
Fábio Aurélio
7
A
Luis Suárez
8
C
Steven Gerrard (capitano)
9
A
Andy Carroll
10
C
Joe Cole
14
A
Milan Jovanović
16
D
Sotirios Kyrgiakos
17
C
Maxi Rodríguez
18
A
Dirk Kuyt
21
C
Lucas Leiva
N.
Ruolo
Giocatore
22
D
Danny Wilson
23
D
Jamie Carragher
24
A
David N'Gog
25
P
José Manuel Reina
26
C
Jay Spearing
28
C
Christian Poulsen
33
C
Jonjo Shelvey
34
D
Martin Kelly
36
D
Steven Irwin
37
D
Martin Škrtel
40
D
Daniel Sánchez Ayala
42
P
Péter Gulácsi
43
P
Dean Bouzanis
Staff tecnico[modifica]
Allenatore:
Kenny Dalglish
Vice allenatore:
Sammy Lee
Assistente allenatore:
Steve Clark
Allenatore dei portieri:
Carica Vacante
Rose delle stagioni precedenti[modifica]
[espandi]
v · d · mLiverpool F.C. – Archivio delle stagioni
1893-94 · 1894-95 · 1895-96 · 1896-97 · 1897-98 · 1898-99 · 1899-00 · 1900-01 · 1901-02 · 1902-03 · 1903-04 · 1904-05 · 1905-06 · 1906-07 · 1907-08 · 1908-09 · 1909-10 · 1910-11 · 1911-12 · 1912-13 · 1913-14 · 1914-15 · 1915-16 · 1916-17 · 1917-18 · 1918-19 · 1919-20 · 1920-21 · 1921-22 · 1922-23 · 1923-24 · 1924-25 · 1925-26 · 1926-27 · 1927-28 · 1928-29 · 1929-30 · 1930-31 · 1931-32 · 1932-33 · 1933-34 · 1934-35 · 1935-36 · 1936-37 · 1937-38 · 1938-39 · 1939-40 · 1940-41 · 1941-42 · 1942-43 · 1943-44 · 1944-45 · 1945-46 · 1946-47 · 1947-48 · 1948-49 · 1949-50 · 1950-51 · 1951-52 · 1952-53 · 1953-54 · 1954-55 · 1955-56 · 1956-57 · 1957-58 · 1958-59 · 1959-60 · 1960-61 · 1961-62 · 1962-63 · 1963-64 · 1964-65 · 1965-66 · 1966-67 · 1967-68 · 1968-69 · 1969-70 · 1970-71 · 1971-72 · 1972-73 · 1973-74 · 1974-75 · 1975-76 · 1976-77 · 1977-78 · 1978-79 · 1979-80 · 1980-81 · 1981-82 · 1982-83 · 1983-84 · 1984-85 · 1985-86 · 1986-87 · 1987-88 · 1988-89 · 1989-90 · 1990-91 · 1991-92 · 1992-93 · 1993-94 · 1994-95 · 1995-96 · 1996-97 · 1997-98 · 1998-99 · 1999-00 · 2000-01 · 2001-02 · 2002-03 · 2003-04 · 2004-05 · 2005-06 · 2006-07 · 2007-08 · 2008-09 · 2009-10 · 2010-11
Altre sezioni[modifica]
Sezione femminile[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Liverpool F.C. Ladies.
Il Liverpool Ladies Football Club è la squadra di calcio femminile affiliata al Liverpool FC[66]. Per la stagione 2008-2009, gioca nel campionato inglese femminile di calcio, la massima serie del calcio femminile inglese. Fondata nel 1989, il Liverpool Ladies FC gioca al Ashley Travel Stadium, e i suoi colori sociali sono il rosso e il bianco come la prima squadra maschile del Liverpool FC. Fondata come Newton LFC, cambiò nome in Knowsley LFC due anni dopo. Dal 1994, anno della fondazione del campionato femminile, porta il nome di Liverpool FC. Negli anni '90, giocò in Premier League ma la mancanza di sostegno finanziario la portò a retrocedere in divisione Nord nel 2000. Nel 2004, il Liverpool FC Ladies vinse il campionato di Divisione Nord ritornando in Premier League; un anno dopo ritornò in Divisione Nord avendo vinto solo due partite in tutta la stagione. Al termine della stagione 2007-2008 ritornò in massima serie. Come per i loro omologhi mascolini, il rivale del Liverpool LFC è l'Everton.
Squadra riserve[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Liverpool Football Club riserve.
Le riserve del Liverpool Football Club giocano in Premier Reserve League North. Nella stagione 2007-2008, ha vinto la Premier Reserve League North e i playoff. La squadra riserve gioca allo stadio Halliwell Jones a partire dal 2 ottobre 2007, giorno in cui si giocò una partita contro il Sunderland. In precedenza le riserve del Liverpool giocavano al Haig Avenue. Le riserve disputano inoltre la Liverpool Senior Cup.
Tifosi[modifica]
I tifosi del Liverpool sono chiamati comunemente Reds - dal colore totalmente rosso della tenuta di gioco della squadra - o Scousers ma la frangia più appariscente e appassionata del tifo prende il nome di Kop, dal nome della curva omonima dello stadio di Anfield.[52]
Secondo le note di colore della tifoseria locale, i tifosi del Kop possono «risucchiare la palla in rete»[67] quando il Liverpool attacca verso la porta sotto tale curva, a sottolineare l'entusiasmo con il quale i fan sostengono senza sosta la loro squadra. Un minuto prima del triplice fischio finale, dagli spalti parte l'inno della squadra, "You'll Never Walk Alone", che tradotto dall'inglese significa "Voi non camminerete mai da soli", come a confermare la fedeltà dei tifosi verso i giocatori e la squadra.
Rivalità e gemellaggi[modifica]
Le principali rivalità del Liverpool sono:
Manchester Utd
Everton
Chelsea
Una rivalità molto sentita dai tifosi del Liverpool è senza dubbio quella con i Red Devils del Manchester United. Queste sono le due squadre più titolate d'Inghilterra, sia all'interno dei confini nazionali, sia a livello internazionale. La rivalità, già fortissima per questi motivi, è accentuata ancora di più dal fatto che le città di Liverpool e Manchester distano solo un centinaio di chilometri l'una dall'altra.[68] Proprio per questo le partite tra questi due club sono paragonabili al Derby d'Italia, e prendono il nome di Derby d'Inghilterra.
Altra forte rivalità è quella con i concittadini dell'Everton, nonostante le partite tra queste squadre siano comunque definite derby amichevoli,[69] perché a Liverpool sono molte le famiglie che possono annoverare sia un tifoso dei Reds sia un tifoso dei Toffees. Di più recente nascita è l'antipatia verso il Chelsea. La rivalità nasce sia in campo nazionale, sia in campo europeo: infatti i Blues sono entrati nell'élite del calcio inglese dal 2003, quando il magnate russo Roman Abramovič ha acquistato il club londinese. I continui scontri in campionato e in Champions League hanno acuito questa rivalità, che adesso è una delle più sentite dai tifosi dei Reds, che cantano a squarciagola durante le partite contro il Chelsea "...you ain't got no history!", "...voi non avete una storia!", come a sottolineare che non si diventa il club più titolato del paese in pochi anni.[70]
I gemellaggi più sentiti dai tifosi del Liverpool sono:
Borussia M'gladbach
Celtic
L'amicizia più forte è senza dubbio quella con i tedeschi del Borussia Mönchengladbach, nonostante alcune delle più scottanti sconfitte europee della squadra tedesca siano state causate dai Reds: i tifosi sono uniti da un solido rapporto, tanto che You'll never walk alone viene spesso cantata durante le partite casalinghe del Borussia. In occasione della finale della Coppa dei Campioni 1976-1977 e delle semifinali dell'edizione successiva i fan delle due squadre strinsero un'intensa amicizia. Le due tifoserie iniziarono ad incontrarsi annualmente per disputare un incontro amichevole e festeggiare assieme e dal 1992 centinaia di supporter del Borussia cominciarono ad approfittare della pausa invernale del campionato tedesco per raggiungere Liverpool e assistere ad un incontro di Premier League all'Anfield Road assieme agli amici inglesi. Più tardi anche tra molti tifosi dei reds divenne consuetudine organizzare ad ogni stagione una trasferta a Mönchengladbach, la più importante delle quali è avvenuta nel 2007 in occasione delle grandi celebrazioni per il trentennale del gemellaggio. A testimonianza di quanto profondo sia il legame tra i sostenitori dei due club l'iniziativa che nel 1992 portò i tifosi del Borussia a raccogliere donazioni per più di 20.000 marchi tedeschi (oltre 10.000 euro) che furono devoluti a sostegno delle famiglie delle vittime della strage di Hillsborough.[71] L'altro grande legame è quello con gli scozzesi del Celtic. Il motivo di questa "alleanza" è l'introduzione nel mondo del calcio dell'inno You'll Never Walk Alone. Nelle partite tra questi due club, il coro è cantato a squarciagola da entrambe le tifoserie, creando un'atmosfera veramente unica.
Giocatori celebri del Liverpool Football Club[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Calciatori del Liverpool Football Club.
Elisha Scott, portiere del Liverpool per 20 anni
Nella prima metà del XX secolo vari giocatori militarono per la maggior parte della loro carriera nel Liverpool; tra questi spicca Ephraim Longworth, il primo giocatore del club ad aver avuto l'onore di capitanare la nazionale inglese (1921)[72], che giocò nel club dal 1910 al 1928. Negli anni '60, Bill Shankly trasforma il club in un gigante europeo, con il suo colosso Ron Yeats[73][74] e Roger Hunt miglior cannoniere del club in campionato con 245 reti[75] e vincitore del campionato del mondo 1966[76]. Altri giocatori celebri di quel periodo furono Ian Callaghan, che giocò 857 partite con il club[77], un record, o ancora Kevin Keegan, futuro doppio pallone d'oro[78].
Gli acquisti effettati da Bob Paisley nel corso degli anni '70 e '80 hanno giocato un ruolo essenziale per i successi del club. In particolare, due scozzesi ingaggiati nel 1977 ebbero un impatto importante: Alan Hansen, vincitore di tre titoli europei[79] e Kenny Dalglish (soprannominato King Kenny dai suoi sostenitori[80]), che in seguito divennero allenatori del Liverpool dopo avervi militato da giocatori[81]. Nel 1980, Paisley ingaggiò il giovane Ian Rush che è tuttora il miglior cannoniere della storia del club[75]. Più recentemente sono emersi nuovi giocatori che si sono fatti conoscere a Liverpool. All'inizio degli anni '90, Steve McManaman e Robbie Fowler oltre a Michael Owen, Jamie Carragher e l'attuale capitano Steven Gerrard uscirono dal centro di formazione del club.
In totale, il Liverpool ha fornito 56 giocatori[82] alla nazionale inglese; il club è al quinto posto[83] nella classifica dei club che hanno fornito più giocatori alla nazionale inglese, dietro a Aston Villa, Tottenham Hotspur, Everton e Arsenal. Il Liverpool, fin dalle origini, ha avuto un rapporto privilegiato con la Scozia. In totale il club ha fornito 22 giocatori[84] alla nazionale scozzese rendendo il club il sesto fornitore di questa nazionale e il quarto fornitore tra i club non scozzesi[85], dietro a Everton, Newcastle United e Sunderland.
Nell'ottobre 2006, dopo un conto alla rovescia di cinque mesi, una votazione a cui presero parte 110.000 persone, designò Kenny Dalglish come il giocatore ad aver più lasciato il segno al Kop del Liverpool Football Club, davanti a Steven Gerrard, Ian Rush, Robbie Fowler e John Barnes[86].
Capitani[modifica]
Capitano[87]
Périodo
Andrew Hannah
1892 – 1895
Jimmy Ross
1895 – 1897
John McCartney
1897 – 1898
Harry Storer
1898 – 1899
Alex Raisbeck
1898 – 1909
Arthur Goddard
1909 – 1912
Ephraim Longworth
1912 – 19131920 – 1921
Harry Lowe
1913 – 1915
Donald McKinlay
1919 – 19201921 – 1928
Tom Bromilow
1928 – 1929
James Jackson
1929 – 1930
Tom Morrison
1930 – 1931
Tom Bradshaw
1931 – 1934
Capitano[87]
Periodo
Tom Cooper
1934 – 1939
Matt Busby
1939 – 1940
Willie Fagan
1945 – 1947
Jack Balmer
1947 – 1950
Phil Taylor
1950 – 1953
Bill Jones
1953 – 1954
Laurie Hughes
1954 – 1955
Billy Liddell
1955 – 1958
Johnny Wheeler
1958 – 1959
Ronnie Moran
1959 – 1960
Dick White
1960 – 1961
Ron Yeats
1961 – 1970
Thomas Smith
1970 – 1973
Emlyn Hughes
1973 – 1978
Phil Thompson
1978 – 1981
Capitano[87]
Periodo
Graeme Souness
1982 – 1984
Phil Neal
1984 – 1985
Alan Hansen
1985 – 19881989 – 1990
Ronnie Whelan
1988 – 19891990 – 1991
Steve Nicol
1990 – 1991
Mark Wright
1991 – 1993
Ian Rush
1993 – 1996
John Charles Barnes
1996 – 1997
Paul Ince
1997 – 1999
Jamie Redknapp
1999 – 2002
Sami Hyypiä
2001 – 2003
Steven Gerrard
2003 -
Politica di reclutamento[modifica]
John McKenna formò la prima squadra del Liverpool scegliendo esclusivamente giocatori scozzesi. Per questo motivo quella squadra venne definita « The Team of all Mac’s » (la squadra di tutti Mac) per i numerosi giocatori aventi il prefisso "Mac" davanti al nome[88]. Da allora il Liverpool ha avuto numerosi giocatori scozzesi.
Fernando Torres
Il pugile Joe Louis firmò nel 1944 un contratto con il Liverpool Football Club durante una tournee nel Regno Unito. Si allenò con i giocatori del club prima di effettuare un incontro di esibizione di boxe che vinse[89].
Àl suo arrivo al Liverpool Football Club, l'allenatore scozzese Bill Shankly dovette ricostruire una squadra che potesse ritornare tra le grandi. Effettuò numerosi acquisti tra cui gli scozzesi Ian St John e Ron Yeats provenienti rispettivamente dal Motherwell e dal Dundee United[90]. L'ingaggio di St John costò al Liverpool un'indennità di 37500 lire sterline, un nuovo record per il club[90]. Vennero ingaggiati anche l'attaccante Roger Hunt, l'ala Ian Callaghan e il difensore Gerry Byrne. Il club ritornò in Prima Divisione vincendo il campionato. Bill Shankly continuò a recrutare nuovi talenti che permisero al Liverpool di vincere le sue prime coppe europee. Emlyn Hughes, Ray Clemence e Kevin Keegan andarono a rinforzare i ranghi dei Reds. Il nuovo allenatore Bob Paisley ereditò i giocatori acquistati da Bill Shankly e rinnovò la squadra reclutando due nuovi giocatori scozzesi nel 1977 : Alan Hansen e Kenny Dalglish. Nel 1980, Paisley ingaggiò il giovane gallese Ian Rush che detiene tuttora il record dei gol segnati nel club.
Prima dell'inizio degli anni 2000, i giocatori del Liverpool Football Club erano per gran parte anglofoni. Il cambio di allenatore nel 1998 (Gérard Houiller sostituì Ronnie Moran) segnò una svolta nella storia del club. Houiller è il primo allenatore non britannico ad allenare il club. Il Liverpool ingaggiò quindi giocatori francesi come Nicolas Anelka, Bruno Cheyrou dal Lille per 6,5 milioni di euro, o ancora Florent Sinama-Pongolle. Negli anni 2000, il centro di formazione sfornò talenti inglesi di livello mondiale come Robbie Fowler, Steve McManaman, Michael Owen, Jamie Carragher e Steven Gerrard.
Dopo l'arrivo di Rafael Benítez, un grande numero di giocatori spagnoli vennero ingaggiati dal Liverpool: Fernando Torres, Xabi Alonso, il portiere titolare José Manuel Reina, Álvaro Arbeloa e Albert Riera. Nel calciomercato 2004, il Liverpool acquistò Djibril Cissé dall'AJ Auxerre per poco più di venti milioni di euro, un vero e proprio record per il club all'epoca. Benítez riuscì a convincere Steven Gerrard a restare e ottenne il prolungamento del contratto di Michael Owen[91].
Allenatori e presidenti[modifica]
Allenatori del Liverpool[92]
Allenatori del Liverpool[92]
W. E. Barclay / John McKenna (1892-1896)
Tom Watson (1896-1915)
David Ashworth (1920-1923)
Matt McQueen (1923-1928)
George Patterson (1928-1936)
George Kay (1936-1950)
Don Welsh (1951-1956)
Phil Taylor (1956-1959)
Bill Shankly (1959-1974)
Bob Paisley (1974-1983)
Joe Fagan (1983-1985)
Kenny Dalglish (1985-1991)
Ronnie Moran (1991)
Graeme Souness (1991-1994)
Roy Evans (1994-1998)
Roy Evans / Gérard Houllier (1998)
Gérard Houllier (1998-2004)
Rafael Benitez (2004-2010)
Roy Hodgson (2010-2011)
Kenny Dalglish (2011-)
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Presidenti del Liverpool[93]
Presidenti del Liverpool[93]
1892-1904 John Houlding[94]
1904-1909 Edwin Berry
1909-1914 John McKenna
1914-1917 John Astbury
1917-1919 John McKenna
1919-1924 W.R.Williams
1924-1926 R.L.Martindale snr
1926-1932 T.Crompton
1932-1935 W.H.Cartwright
1935-1941 W.J.Harrop
1941-1944 R.L.Martindale snr
1944-1947 W.H.McConnell
1947-1950 S.R.Williams
1959-1953 G.A.Richards
1953-1956 W.J.Harrop
1956-1964 T.V.Williams
1964-1967 S.C.Reakes
1967-1969 H.Cartwright
1969-1973 H.E.Roberts
1973-1990 John Smith
1990-1991 N.White
1991-2007 D.Moores
2007-2010 Hicks e Gillet
2010-oggi Broughton
[[Leggi...]]
Presenze nelle coppe europee[modifica]
20 partecipazioni alla Coppa dei Campioni/UEFA Champions League
15 partecipazioni alla Coppa UEFA/UEFA Europa League
5 partecipazioni alla Coppa delle Coppe
4 partecipazioni alla Coppa delle Fiere
Palmarès[modifica]
L'elenco che segue riassume le prestazioni del Liverpool Football Club nelle diverse competizioni inglesi ed europee. Il palmarès del Liverpool FC è uno dei più imponenti del mondo. Con cinque coppe dei Campioni, il Liverpool è il terzo club di maggior successo nella competizione dopo Real Madrid (9) e Milan (7).[95] Il Liverpool non riuscì mai a vincere le competizioni intercontinentali, perdendo la finale in tre occasioni: due volte nella Coppa Intercontinentale (1981 e 1984) e una volta nella Coppa del Mondo per Club (2005). Il Liverpool è comunque uno dei cinque club a cui è stato assegnato il c.d. multiple-winner badge. Il club l'ottenne vincendo la sua quinta coppa dei Campioni nel 2005.
Attualmente il Liverpool Football Club è il club più titolato d'Inghilterra[96] con diciotto campionati vinti, a pari merito con il Manchester United.
Competizioni nazionali[modifica]
Campionato inglese: 18 (record a pari merito con il Manchester United)
1900-01, 1905-06, 1921-22, 1922-23, 1946-47, 1963-64, 1965-66, 1972-1973, 1975-76, 1976-77, 1978-79, 1979-80, 1981-82, 1982-83, 1983-84, 1985-86, 1987-88, 1989-90
Coppa d'Inghilterra: 7
1964-65, 1973-74, 1985-86, 1988-89, 1991-92, 2000-01, 2005-06
Coppa di Lega inglese: 7 (record)
1980-81, 1981-82, 1982-83, 1983-84, 1994-95, 2000-01, 2002-03
Charity Shield/Community Shield: 15
1964, 1965, 1966, 1974, 1976, 1977, 1979, 1980, 1982, 1986, 1988, 1989, 1990, 2001, 2006
Competizioni internazionali[modifica]
Coppa dei Campioni/Champions League: 5 (record inglese)
1976-77, 1977-78, 1980-81, 1983-84, 2004-05
Coppa UEFA: 3 (record a pari merito con Juventus ed Inter)
1972-73, 1975-76, 2000-01
Supercoppa UEFA: 3 (record inglese)
1977, 2001, 2005
Premi ai giocatori[modifica]
Pallone d'oro: 1
Michael Owen: 2001
Scarpa d'oro: 1
Ian Rush 1983-1984
Statistiche e Record[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Record e statistiche del Liverpool Football Club.
La prima partita in assoluto del Liverpool fu una vittoria per 8–0 contro l'Higher Walton (Lancashire League).[97] Ian Callaghan detiene il record delle presenze in tutte le competizioni ufficiali, avendo giocato 857 partite in 19 stagioni dal 1958 al 1978;[98] detiene anche il record delle presenze in campionato (640).[99] Considerando solo la squadra attuale, Jamie Carragher ha il maggior numero di presenze; all'inizio del 2010 ha disputato la sua 600^ partita in maglia del Liverpool.[100]
Il giocatore che detiene il record dei gol in assoluto è invece Ian Rush, che segnò 346 gol tra il 1980 e il 1987 e tra il 1988 al 1996.[99] Rush detiene inoltre il record del maggior numero di reti segnate in una stagione (ben 47 nel 1983–84). Nonostante ciò Rush non riuscì a sorpassare Roger Hunt, che detiene tuttora il record del numero di gol in campionato (245).[101] Nella stagione 1961–62, Hunt segnò 41 gol, che è tuttora un record per quanto concerne unicamente il campionato.[102] Gordon Hodgson, terzo nella graduatoria dei maggiori goleador del club con 240 gol,[103] detiene il record delle triplette realizzate, 17.[99] Cinque giocatori detengono il record del maggior numero di gol realizzati in una partita, cinque: John Miller, Andy McGuigan, John Evans, Ian Rush e Robbie Fowler.[104] Fowler detiene anche il record della tripletta più veloce nella storia del club e della Premier League: segnò tre reti in quattro minuti e 32 secondi contro l'Arsenal nella stagione 1994–95.[105] Steven Gerrard è il giocatore che ha segnato il maggior numero di reti nelle coppe europee con il Liverpool, ben 29.[99]
La vittoria con il maggior numero di reti di scarto del Liverpool fu l' 11–0 contro il Strømsgodset IF nel 1974.[99] La vittoria per 10–1 contro il Rotherham Town nel 1896 è tuttora la vittoria più larga in campionato[102] Questo record venne eguaiato quando il Crystal Palace venne battuto per 9–0 a Anfield nel 1989.[106] La sconfitta più pesante del Liverpool, per 1–9, giunse contro il Birmingham City nel 1954.[99] La vittoria del Liverpool per 8–0 contro il Beşiktaş J.K. nella Champions League fu la vittoria più larga della storia della competizione.[107][108]
Aspetti giuridici e economici[modifica]
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Status giuridico e legale[modifica]
Gli attuali presidenti del Liverpool sono George Gillett e Tom Hicks, che acquistarono il club il 6 febbraio 2007 dall'antico proprietario David Moores per la cifra di 218.900.000 di lire sterline. I due hanno pagato 5.000 lire per azione, 174,1 milioni per l'azionariato totale del club e 44,8 milioni di lire sterline per coprire i debiti del club[109]. Le relazioni tese tra gli Americani e il mancato sostegno dei tifosi sembravano mandare all'aria l'acquisto; in primo luogo perché Dubai International Capital (DIC), candidatosi per l'acquisto del club prima di Hicks e Gillett, voleva acquistare il club[110]; poi, perché un altro gruppo, Share Liverpool FC, mostrò interesse per l'acquisto di club anche se non erano in grado di raccogliere i capitali necessari per fare un'offerta. L'offerta richiesta ammontava a 500 milioni di lire sterline per il club, con la partecipazione di 100.000 tifosi che pagarono 5.000 lire sterline a testa per acquistare una quota della società[111].
Poiché il club era indebitato i proprietari americani del Liverpool ottennero nel gennaio 2008 un prestito di 693 milioni di dollari dalle banche Royal Bank of Scotland e Wachovia, consentendo loro di rinegoziare il debito del club e iniziare i lavori del nuovo stadio[112]. Nel 2009, il Liverpool firmò un contratto di sponsorizzazione con la Standard Chartered Bank per 80 milioni di sterline, un record che permise al club di migliorare le proprie finanze[113]. Tuttavia, la situazione finanziaria del club non consente al Liverpool Football Club di iniziare la costruzione del suo nuovo stadio.
Nell'aprile 2008, la rivista Forbes classifica il Liverpool al quarto posto nella classifica delle squadre di calcio più costose del mondo, dopo Manchester United, Real Madrid e Arsenal, stimando il valore del club a un milliardo di dollari, equivalenti a 605 millioni di lire sterline, escludendo il debito che rappresenta il 65 % del valore del club[114].
Consiglio d'amministrazione[modifica]
Tredici membri sono attualmente in carica nel consiglio di amministrazione del Liverpool Football Club, tra cui l'attuale allenatore Rafael Benitez, gli attuali proprietari del club Tom Hicks e George N. Gillett Jr., e l'antico proprietario David Moores che è direttore e presidente a vita[115].
Nome
Funzione
George N. Gillett Jr.
Co-presidente
Tom Hicks
Co-presidente
C.M.C. Purslow
Direttore generale
C. Coffman
Direttore
F.L. Gillett
Direttore
P. Nash
Direttore finanziario
I. Ayre
Direttore commerciale
Nome
Funzione
D.R. Moores
Présidente a vita
T.D. Smith
Vice presidente a vita
K.E.B. Clayton
Vice presidente a vita
J.D. Burns
Vice presidente a vita
J.H. Cresswell
Vice presidente a vita
William Morrison
Segretario
Roy Hodgson
Manager
Bilancio del club[modifica]
La società Deloitte classifica il Liverpool, nella Deloitte Football Money League 2008, all'ottavo posto nella classifica delle squadre con maggior reddito, con una plusvalenza di 133,9 millioni di lire nel corso della stagione 2006-2007; rispetto alla classifica della stagione precedente, il club ha guadagnato due posizioni[116].
I ricavi dipendono dai guadagni dei diritti di trasmissione, alcune variabili, ma anche dai risultati nelle competizioni. Nel 2005, la vittoria del Liverpool in Champions permise al club di moltiplicare per 5,8 i suoi ricavi derivanti da competizioni diverse dal campionato nazionale tra il 2004 e il 2005. I ricavi dal merchandising furono in aumento costante tra il 2004 e il 2006. I ricavi totali ammontarono approssimativamente a 120 millioni di lire nel 2005 e 2006. Il sito internet del club è anche un negozio[117], dove si possono acquistare i prodotti ufficiali del club (magliette, sciarpe, scarpe) e molti altri prodotti. La costruzione del nuovo stadio, Stanley Park Stadium, dovrebbe consentire al Liverpool Football Club di beneficiare di maggiori entrate grazie a una capienza maggiore.
Ricavi del Liverpool Football Club tra il 2004 e il 2006 in millioni di lire[118][119]
Anno
Merchandising
Sponsor
Competizioni
Diritti ditrasmissione TV
Partite dicampionato
Totale deiricavi
LC
FA Cup
Carling Cup
SC / CMC
Totale
2004
11,701
17,308
-
-
-
-
5,454
30,773
22,005
91,6
2005
12,312( 5 %)
19,623( 13 %)
28,826[120]
0,327
2,304
0
31,457( 480 %)
28,699( 6,7 %)
22,928( 4 %)
121( 32 %)
2006
16,322( 32 %)
17,904( 9 %)
18,714
4,466
0,330
3,347
26,857( 15 %)
29,643( 3 %)
25,219( 10 %)
119,5( 1 %)
Legenda: CMC = Campionato mondiale per club; LC = Champions League; SC = Supercoppa
Marketing e comunicazioni[modifica]
La vettura del Liverpool FC impegnata nella Superleague Formula a Donington
Il Liverpool FC ha una vettura che ha corso in Superleague Formula[121] per la stagione 2008-2009, la prima della competizione. Il pilota, Adrián Vallés, ha concluso il campionato quarto, con 325 punti, ottenendo due vittorie nella prima corsa sul circuito di Zolder[122] e sul circuito di Estoril[123], e due pole position nelle due ultime gare della stagione sui circuiti di Vallelunga[124] e Jerez[125]. Il pilota di prova ufficiale era Dan Clarke.
Il Liverpool, analogamente al Manchester United, l'Olympique de Marseille, l'Olympique Lyonnais e il Real Madrid, ha lanciato il suo canale televisivo. La Liverpool FC TV è il canale TV ufficiale del club inglese ed è stato lanciato il 20 settembre 2007. Essa ha fatto parte delle reti dei Settanta Sport. Vengono trasmesse interviste esclusive, reportage, notiziari, oltre alle partite (spesso in diretta) della prima squadra e delle riserve. Il canale TV canadese VRAK.TV è diventata la prima rete pubblica ad essere il trasmettitore ufficiale di una squadra di calcio.
Note[modifica]
^ Il 29 maggio 1985, prima della finale di Coppa dei Campioni contro la Juventus, numerosi tifosi italiani si accalcarono su un muretto contenitivo degli spalti di un settore dello stadio Heysel (oggi “Re Baldovino”) per sfuggire alla carica di alcuni hooligan al seguito del Liverpool. Il muro cedette e i tifosi caddero sul sottostante lastricato da un’altezza di circa 10 metri. Persero la vita 32 italiani, 4 belgi, 2 francesi e 1 irlandese (Fonte: [1]). A seguito di quell’episodio - ricordato ancor oggi come strage dell'Heysel - le squadre inglesi subìrono un bando di cinque stagioni dalle Coppe Europee e il Liverpool, in particolare, di sei (Fonte: (EN) «The Heysel disaster», BBC, 29 maggio 2000. URL consultato in data 7 dicembre 2008.)
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^ Nella stagione 2004-05 le prime quattro classificate furono Chelsea (campione), Manchester United, Arsenal ed Everton, la rivale cittadina del Liverpool, il quale si piazzò a sua volta quinto. In un primo momento la Football Association considerò l'ipotesi di iscrivere il Liverpool proprio al posto dell'Everton, cosa questa che avrebbe creato seri problemi in città. A quel punto la squadra gallese del Total Network Solutions, qualificatasi per i preliminari di Champions' League, si offrì di farsi da parte, garantendo al Liverpool la partecipazione ai preliminari. L'UEFA infatti ammette alla competizione solo le squadre che si qualifichino tramite la classifica dei propri campionati nazionali. Chi raggiunge i preliminari può però saltarli se ha vinto il trofeo. Fino a fine anni 90, invece, il detentore del titolo, poteva, anche se non qualificato tramite il suo campionato, comunque partecipare. Una deroga valida solo per quel caso permise invece agli inglesi di partecipare alla competizione partendo dal primo turno di qualificazione, dove singolarmente trovarono proprio i gallesi del TNS che si erano offerti di lasciar loro il posto (Fonte: [2])
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^ Anche altri stadi, come St. Andrews a Birmingham o l'Hillsborough Stadium a Sheffield, hanno una curva o una tribuna chiamata Kop, ma tale denominazione non è ufficiale.
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Voci correlate[modifica]
Premier League
The Football Association
Champions' League
Coppa UEFA
Anfield
Bill Shankly
Bob Paisley
Strage dell'Heysel
Strage di Hillsborough
Altri progetti[modifica]
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Wikinotizie contiene notizie di attualità sul Liverpool
Collegamenti esterni[modifica]
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(EN) Pagina ufficiale del Liverpool Echo dedicata ai fatti sul Liverpool F.C.
(EN) Pagina del Liverpool F.C. sul sito della English Premier League
(EN) Articoli e statistiche sul Liverpool F.C.
(EN) Liverpool F.C. Ladies, il sito ufficiale della squadra femminile del Liverpool
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v · d · mFA Premier League 2010-2011
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v · d · mSquadre di calcio campioni d'Europa - Cronologia
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v · d · mSquadre di calcio vincitrici della Coppa UEFA/Europa League - Cronologia
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v · d · mSquadre di calcio vincitrici della Supercoppa UEFA - Cronologia
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v · d · mClub insigniti del multiple-winner badge dell'UEFA Champions League
Real Madrid · Ajax · Bayern Monaco Milan · Liverpool
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v · d · mMembri del G-14 (2000-2008)
Membri fondatori
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Membri del millennio
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Portale Regno Unito
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Liverpool_Football_Club"
Categorie: Liverpool F.C. G-14
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È il club più titolato d’Inghilterra insieme al Manchester United (con 58 trofei ufficiali), e uno dei più titolati del mondo. A livello nazionale il club si è aggiudicato 18 campionati (record condiviso il Manchester United), 7 Coppe d'Inghilterra, 7 Coppe di Lega (record) e 15 (di cui 5 condivise) Supercoppe d'Inghilterra. A livello internazionale ha vinto 5 Coppe dei Campioni/Champions League, 3 Coppe UEFA, 3 Supercoppe europee (tutti e tre record inglesi, e, limitatamente alla Coppa UEFA/Europa League, record europeo condiviso con Inter e Juventus). In ambito nazionale è il secondo club inglese per numero di trofei vinti, dietro al Manchester United, mentre a livello internazionale è il primo davanti ai red devils. Il Liverpool fu coinvolto in due delle pagine più funeste della storia del calcio europeo: il 29 maggio 1985 a Bruxelles (Belgio), quando 39 persone rimasero uccise per via degli incidenti allo stadio Heysel causati dagli hooligan inglesi prima della finale di Coppa dei Campioni con la Juventus,[1] ed il 15 aprile 1989 a Sheffield, quando 96 persone morirono per il crollo di una tribuna allo Stadio Hillsborough prima di una semifinale di FA Cup con il Nottingham Forest.
Il Liverpool è stato membro fondatore del G-14, associazione di club calcistici europei consorziatisi per ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte all’UEFA e alla FIFA.
Indice[nascondi]
1 Storia
2 Cronistoria
3 Colori sociali, simbolo e inno ufficiale
3.1 Colori
3.2 Simboli
3.3 Sponsor e fornitori tecnici
4 Strutture del club
4.1 Stadio
4.2 Centro di allenamento e settore giovanile
4.2.1 Melwood
4.2.2 Settore giovanile
5 Il Liverpool football club nella cultura popolare
6 Rosa 2010-2011
6.1 Staff tecnico
7 Rose delle stagioni precedenti
8 Altre sezioni
8.1 Sezione femminile
8.2 Squadra riserve
9 Tifosi
9.1 Rivalità e gemellaggi
10 Giocatori celebri del Liverpool Football Club
10.1 Capitani
10.2 Politica di reclutamento
11 Allenatori e presidenti
12 Presenze nelle coppe europee
13 Palmarès
13.1 Competizioni nazionali
13.2 Competizioni internazionali
13.3 Premi ai giocatori
14 Statistiche e Record
15 Aspetti giuridici e economici
15.1 Status giuridico e legale
15.2 Consiglio d'amministrazione
15.3 Bilancio del club
15.4 Marketing e comunicazioni
16 Note
17 Bibliografia
18 Voci correlate
19 Altri progetti
20 Collegamenti esterni
Storia[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Storia del Liverpool Football Club.
La storia del Liverpool è legata alle vicende di Anfield, lo stadio di casa del club. Originariamente lo stadio era utilizzato dall’Everton, altro club professionistico di Liverpool, nato nel 1878 e tra i fondatori della Lega Calcio inglese. Quando l’Everton giudicò troppo alto il canone d’affitto dell’impianto, decise di lasciarlo per trasferirsi a Goodison Park.[2][3] L’usufruttuario del terreno, John Houlding, decise quindi di fondare un nuovo club calcistico che registrò alla Camera di Commercio di Londra come Everton FC and Athletic Ground plc, abbreviato in Everton Athletic (in ragione del fatto che l’originale Everton non aveva ancora una ragione sociale formalmente registrata); tuttavia, il Consiglio Calcistico (il prodromo della Lega Calcio) non accettò di iscrivere la nuova squadra finché avesse tenuto quel nome[4] e, di conseguenza, il 15 marzo 1892 il neonato club fu battezzato Liverpool Association Football Club e, poco dopo, solo Liverpool Football Club.
Il club vinse il Lancashire League nella sua prima stagione, e riuscì con successo a iscriversi al campionato di Second Division nella stagione successiva. La squadra vinse il campionato al primo tentativo venendo promossa in First Division, la massima serie di allora. Nel 1900-1901 vinse il suo primo titolo, successo bissato nel 1905-1906. Nel 1914 il club raggiunse per la prima volta nella sua storia la finale di FA Cup perdendola per 1-0 contro il Burnley.[5] La squadra non lasciò grande impronta di sé nel periodo tra le due guerre, se si eccettua il biennio sportivo 1921-1923, che vide il Liverpool vincere la sua prima serie di titoli consecutivi. Quei due titoli furono tuttavia il prologo al periodo più infruttuoso della storia dei Reds: quasi un quarto di secolo, interrotto solo dopo la fine della guerra, nel 1947. Il titolo vinto nel 1947,[6] il quinto, sembrò aver ridato lustro al club, ma fu un trionfo isolato. Nel 1950 il club perse la finale della Coppa d'Inghilterra[7] e due anni più tardi registrò il record di 61.905 spettatori in occasione del quinto turno della stessa manifestazione contro il Wolverhampton Wanderers[8] Una serie di campionati molto al di sotto delle aspettative portarono il Liverpool sempre più in basso, finché nel 1954 giunse la retrocessione in Seconda Divisione dopo 61 anni di massima serie.[9] Il quinquennio successivo fu il più basso della storia del club, con la squadra fuori dal grande giro e l'onta di un 1-9 subìto a opera del Birmingham City nel dicembre 1954, e l'eliminazione nei quarti di finale della Coppa d'Inghilterra nel 1957 ad opera del Southend United. In compenso arrivò la vittoria per 4-0 sui rivali cittadini dell'Everton nel corso della Coppa d'Inghilterra 1954-1955.
Quando nel 1959 lo scozzese Bill Shankly fu chiamato a prendere in mano il Liverpool, la squadra proveniva, come detto, da uno dei punti più bassi della sua storia. In tre stagioni, Shankly riuscì a riportare i Reds in Prima Divisione e costruì la base per i successi futuri: nel 1963-1964[10] arrivò addirittura il sesto titolo di campione d'Inghilterra, il primo dopo diciassette anni. L'anno successivo il Liverpool arrivò fino alla semifinale di Coppa dei Campioni: dopo aver prevalso all' andata per 3 a 1 sull' Inter, al ritorno i Reds subirono la clamorosa rimonta dei neroazzurri che ebbero la meglio per 3 a 0. Il 1965 fu anche l'anno della prima Coppa d'Inghilterra[10], ottenuta battendo 2-1 a Wembley il Leeds United. Ad essa seguì, l'anno successivo (1966) il settimo titolo inglese,[10] la terza consecutiva Charity Shield[10] e la prima finale europea, quella di coppa delle coppe, persa però per 2 a 1 contro il Borussia Dortmund.[11][12] Furono in totale 15 gli anni di Bill Shankly alla guida del Liverpool: prima di ritirarsi (1974) lasciò alla squadra l'ottavo titolo nazionale (1973)[10] e, prima di questo, soprattutto la Coppa UEFA 1972-1973, che apriva la strada del club al dominio continentale.[13][14]
A prendere il posto di Shankly fu il suo vice Bob Paisley,[15] sempre al fianco del tecnico scozzese nei suoi quindici anni alla guida della squadra. Grazie anche all’ossatura predisposta da Bill Shankly, Paisley poté disporre di una squadra formata da elementi di sicuro valore come il portiere Clemence, i difensori Neal e Alan Kennedy, i centrocampisti Case, Hughes e McDermott, gli attaccanti Ray Kennedy, Toshack e, su tutti, la classe di Kevin Keegan. Dopo aver portato a casa l'accoppiata titolo nazionale (il nono) e Coppa UEFA (la seconda in quattro anni) nel 1976,[16] il Liverpool giunse alla finale di Roma della Coppa dei Campioni l’anno successivo, contro il Borussia Mönchengladbach, già battuta nella finale di Coppa UEFA del 1973.[14] I Reds vinsero 3-1 e si laurearono campioni d’Europa per la prima volta,[17] successo che replicarono l’anno successivo nella finale di Wembley contro i belgi del Bruges[18], curiosamente già battuti anche loro nella finale di UEFA, stavolta di due stagioni prima. Keegan, dopo questi successi, lasciò il Liverpool nel 1977 per andare a giocare in Germania, nell’Amburgo, e il suo posto fu preso dallo scozzese Kenny Dalglish detto King, e la squadra continuò a ottenere successi: fino al 1983, l’anno del suo ritiro, Paisley vinse ancora un’altra Coppa dei Campioni (a Parigi nel 1981 contro il Real Madrid,[19] grazie alla quale è tuttora l’unico tecnico di club a essersi laureato tre volte campione d'Europa), tre titoli nazionali, tre Coppe di Lega consecutive e una Supercoppa d’Europa.
1984, Roma: Phil Neal segna il goal del vantaggio nella finale di Coppa dei Campioni Liverpool-Roma
Anche con Joe Fagan, subentrato a Paisley,[20] il Liverpool non smise di vincere: nel 1984 arrivò il quindicesimo titolo nazionale e, soprattutto, la quarta Coppa dei Campioni, vinta ancora una volta allo Stadio Olimpico, questa volta contro la squadra che in quello stadio era normalmente di casa, la Roma: dopo l’addio di Ray Clemence, il Liverpool s’era affidato allo zimbabwese Bruce Grobbelaar. Per la prima volta nella sua storia[21] la finale di Coppa dei Campioni fu decisa ai calci di rigore (dopo un pareggio per 1-1 siglato da Neal e Pruzzo), e in quel frangente fu decisivo il portiere del Liverpool Grobelaar che, facendo oscillare le gambe e sbattendo le ginocchia,[21] distrasse i rigoristi romanisti, inducendo Conti e Graziani a sbagliare i loro tiri dal dischetto; in questo modo la Coppa volò in Inghilterra per la quarta volta in otto stagioni.[21] In quell'anno il Liverpool vinse anche per la quarta volta consecutiva la League Cup, diventando la prima squadra inglese a vincere tre trofei in una stagione.[22] Sfortunatamente per il Liverpool, ai successi in campo internazionale corrispondeva anche un elevato tasso delinquenziale di molti dei suoi tifosi (i famigerati hooligans), autori di autentici raid teppistici di inusitata violenza sia in Inghilterra che in giro per l'Europa. Anche nel 1984-1985 il Liverpool raggiunse la finale, e trovò per il secondo anno di fila un'italiana, la Juventus. Gli incidenti che precedettero la partita costarono, tra tifosi italiani, francesi, belgi e irlandesi, 39 morti, il bando quinquennale di tutte le squadre inglesi dalle competizioni europee eccettuato lo stesso Liverpool per il quale il bando fu di sei stagioni,[23] e la fine del ciclo continentale dei Reds. Fagan si ritirò dopo la partita che, per la cronaca, vide la squadra inglese sconfitta per 0-1 (gol di Platini su rigore).[24]
Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.
In quel momento difficile, Kenny Dalglish assunse l'incarico di giocatore-allenatore:[25] nonostante la squadra fosse rimasta fuori dall'Europa, in campo nazionale era ancora la più forte, e vinse altri tre campionati, nel 1986, nel 1988 e nel 1990. I successi domestici, però vennero offuscati dall'ennesimo disastro, quello dell'Hillsborough Stadium, a Sheffield, dove, a causa di gravissimi errori organizzativi e logistici, 96 persone rimasero uccise.[26]
Per approfondire, vedi la voce Strage di Hillsborough.
A guidare il club, dopo Dalglish, altri due ex giocatori dei Reds: prima Ronnie Moran, poi Graeme Souness, entrambi campioni d'Europa a Roma nel 1984. La prima uscita europea del Liverpool si arrestò nei quarti di finale della Coppa UEFA 1991-1992 contro il Genoa in quella che verrà ricordata come la prima sconfitta casalinga del Liverpool contro una squadra italiana.[27] La Coppa d'Inghilterra del 1992 e quella di Lega del 1995 segnarono la ripresa di un cammino che poi, sotto la guida prima di Roy Evans (1991-1998) e poi di Gérard Houllier (dal 1998), avrebbe riportato il club alla ribalta. Gérard Houllier, che peraltro si era sempre dichiarato tifoso del Liverpool fin da giovane, aveva al suo attivo al momento dell'ingaggio solo una Coppa di Francia nel 1995, anche se era stato il vice allenatore della nazionale francese campione del mondo 1998, guidata da Aimé Jacquet. Assunto all'inizio per affiancare Roy Evans, quest'ultimo, in seguito a risultati inferiori alle aspettative, decise di farsi da parte e nel 1999, dopo una sconfitta per 3-1 contro il Tottenham, lasciò Houllier da solo alla guida della squadra.[28]
Houllier ottenne i suoi primi successi nella stagione 2000-2001: in quella stagione vinse tre trofei, la Coppa di Lega, ottenuta battendo in finale il Birmingham City ai rigori, la Coppa d' Inghilterra, vinta in rimonta, per 2 a 1, contro l' Arsenal (doppietta di Michael Owen) e la Coppa UEFA, battendo il Deportivo Alavés per 5-4 al golden goal. Nell' agosto e nel settembre di quello stesso anno, giunsero, rispettivamente, anche il Charity Shield, vinto battendo per 2 a 1 il Manchester United, e la Supercoppa d'Europa contro i campioni continentali del Bayern Monaco, sconfitti per 3 a 2, che chiusero così la cinquina stagionale.[29] Nel 2003 arrivò un'altra Coppa di Lega ma nel 2004 Houllier e il Liverpool decisero di separarsi.
La squadra presa in mano dallo spagnolo Rafael "Rafa" Benitez non andò oltre un quinto posto in campionato, ma in Europa vinse la Champions League dopo una difficile rimonta dallo 0-3 al 3-3 in finale contro il Milan, che permise agli inglesi di vincere il trofeo ai rigori.[30] Qualche mese più tardi la Supercoppa UEFA vinta contro il CSKA Mosca (anch'essa di proprietà di Roman Abramović come il Chelsea) fece coppia con il massimo trofeo europeo. La quinta Coppa valse al Liverpool il multiple-winner badge dell'UEFA Champions League, oltre al diritto di tenere definitivamente l'originale del trofeo nella propria bacheca, sebbene, paradossalmente, non garantì l'automatica qualificazione all'edizione successiva, come avveniva con la vecchia Coppa dei Campioni. La questione fu successivamente risolta con una deroga speciale dell'UEFA valida solo per quel caso eccezionale[31].
Robbie Fowler, con i Reds ha vinto 5 trofei
Nella stagione 2005-06 il Liverpool vinse la Coppa d’Inghilterra (in finale contro il West Ham) e, nell'agosto 2006, la Community Shield (dal 2002 nuovo nome della coppa precedentemente nota come Charity Shield) battendo il Chelsea per 2-1. Nella stagione 2006-2007 raggiunse la finale della UEFA Champions League 2006-2007, disputata il 23 maggio 2007 allo Stadio Olimpico di Atene (Grecia) e persa contro il Milan per 1-2 . (doppietta di Inzaghi e rete di Dirk Kuyt).[32]
Il 6 febbraio 2007 gli industriali delle telecomunicazioni statunitensi George Gillett (proprietario della squadra canadese di hockey su ghiaccio dei Montréal Canadiens) e Tom Hicks (proprietario della squadra di baseball dei Texas Rangers) acquistarono la maggioranza del club con un investimento complessivo di 470 milioni di sterline (720 milioni di euro).[33] Sotto la nuova presidenza, nella stagione 2007-08 il Liverpool raggiunse le semifinali di Champions League, dove venne eliminata dal Chelsea, mentre in campionato non andò oltre un quarto posto dietro Manchester, Chelsea e Arsenal. Nella stagione successiva arrivò seconda in campionato mentre in Champions venne eliminato ai quarti sempre dal Chelsea. La mattina del 17 aprile 2010 venne ufficializzata la messa in vendita del club dopo la notizia dell'addio dei due proprietari americani Gillet e Hicks; Martin Brougthon, già presidente della British Airways, diventò advisor della società indebitata per quasi 300 milioni di euro.[34]
Cronistoria[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Stagioni sportive del Liverpool Football Club.
Cronistoria del Liverpool F.C.
1892, 15 marzo: Viene fondato il Liverpool Association Football Club che, poco dopo, cambia nome in Liverpool Football Club
1892-93 - Lancashire League: vincitore
1893-94 - Second division: vincitore
1894-95 - First division: 16º posto e retrocessione in Second Division.
1895-96 - Second division: vincitore
1896-97 - First division: 5º posto.
1897-98 - First division: 9º posto.
1898-99 - First division: 2º posto.
1899-1900 - First division: 10º posto.
1900-01 - First division: vincitore, 1º titolo.
1901-02 - First division: 11º posto.
1902-03 - First division: 5º posto.
1903-04 - First division: 17º posto.
1904-05 - Second division: vincitore.
1905-06 - First division: vincitore, 2º titolo.
1906-07 - First division: 17º posto.
1907-08 - First division: 8º posto.
1908-09 - First division: 16º posto.
1909-10 - First division: 2º posto.
1910-11 - First division: 13º posto.
1911-12 - First division: 17º posto.
1912-13 - First division: 12º posto.
1913-14 - First division: 16º posto;
1914-15 - First division: 13º posto.
1915-19 - Attività sospesa a causa della 1ª guerra mondiale
1919-20 - First division: 4º posto.
1920-21 - First division: 4º posto.
1921-22 - First division: vincitore, 3º titolo.
1922-23 - First division: vincitore, 4º titolo;
1923-24 - First division: 12º posto.
1924-25 - First division: 4º posto.
1925-26 - First division: 7º posto.
1926-27 - First division: 9º posto.
1927-28 - First division: 16º posto.
1928-29 - First division: 5º posto.
1929-30 - First division: 12º posto.
1930-31 - First division: 9º posto.
1931-32 - First division: 10º posto.
1932-33 - First division: 14º posto.
1933-34 - First division: 18º posto.
1934-35 - First division: 7º posto.
1935-36 - First division: 19º posto.
1936-37 - First division: 18º posto.
1937-38 - First division: 11º posto.
1938-46 - Attività sospesa a causa della 2ª guerra mondiale
1946-47 - First division: vincitore, 5º titolo;
1947-48 - First division: 11º posto.
1948-49 - First division: 12º posto.
1949-50 - First division: 8º posto.
1950-51 - First division: 9º posto.
1951-52 - First division: 11º posto.
1952-53 - First division: 17º posto.
1953-54 - First division: 22º posto.
1954-55 - Second division: 11º posto.
1955-56 - Second division: 3º posto.
1956-57 - Second division: 3º posto.
1957-58 - Second division: 4º posto.
1958-59 - Second division: 4º posto.
1959-60 - Second division: 3º posto.
1960-61 - Second division: 3º posto.
1961-62 - Second division: vincitore.
1962-63 - First division: 8º posto.
1963-64 - First division: vincitore, 6º titolo.
1964-65 - First division: 7º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 1º titolo Charity Shield: vincitore, 1º titolo.;
1965-66 - First division: vincitore, 7º titolo; Charity Shield: vincitore, 2º titolo.
1966-67 - First division: 5º posto; Charity Shield: vincitore, 3º titolo.
1967-68 - First division: 3º posto.
1968-69 - First division: 2º posto.
1969-70 - First division: 5º posto.
1970-71 - First division: 5º posto.
1971-72 - First division: 3º posto.
1972-73 - First division: vincitore, 8º titolo; Coppa UEFA: vincitore, 1º titolo.
1973-74 - First division: 2º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 2º titolo.
1974-75 - First division: 3º posto; Charity Shield: vincitore, 4º titolo.
1975-76 - First division: vincitore, 9º titolo; Coppa UEFA: vincitore, 2º titolo.
1976-77 - First division: vincitore, 10º titolo; Charity Shield: vincitore, 5º titolo.; Coppa dei Campioni: vincitore, 1º titolo.
1977-78 - First division: 2º posto; Charity Shield: vincitore, 6º titolo.; Coppa dei Campioni: vincitore, 2º titolo; Supercoppa UEFA: vincitore, 1º titolo.
1978-79 - First division: vincitore, 11º titolo;
1979-80 - First division: vincitore, 12º titolo; Charity Shield: vincitore, 7º titolo.;
1980-81 - First division: 5º posto; Coppa di Lega: vincitore, 1º titolo; Charity Shield: vincitore, 8º titolo; Coppa dei Campioni: vincitore, 3º titolo.
1981-82 - First division: vincitore, 13º titolo; Coppa di Lega: vincitore, 2º titolo.
1982-83 - First division: vincitore, 14º titolo; Coppa di Lega: vincitore, 3º titolo. Charity Shield: vincitore, 9º titolo.
1983-84 - First division: vincitore, 15º titolo; Coppa di Lega: vincitore, 4º titolo. Coppa dei Campioni: vincitore, 4º titolo.
1984-85 - First division: 2º posto;
1985-86 - First division: vincitore, 16º titolo; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 3º titolo.
1986-87 - First division: 2º posto; Charity Shield: vincitore, 10º titolo.
1987-88 - First division: vincitore, 17º titolo;
1988-89 - First division: 2º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 4º titolo; Charity Shield: vincitore, 11º titolo.
1989-90 - First division: vincitore, 18º titolo; Charity Shield: vincitore, 12º titolo.
1990-91 - First division: 2º posto; Charity Shield: vincitore, 13º titolo.
1991-92 - FA Premier League: 6º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 5º titolo.
1992-93 - FA Premier League: 6º posto;
1993-94 - FA Premier League: 6º posto;
1994-95 - FA Premier League: 8º posto; Coppa di Lega: vincitore, 5º titolo.
1995-96 - FA Premier League: 4º posto;
1996-97 - FA Premier League: 3º posto;
1997-98 - FA Premier League: 4º posto;
1998-99 - FA Premier League: 3º posto;
1999-2000 - FA Premier League: 7º posto;
2000-01 - FA Premier League: 3º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 6º titolo. Coppa di Lega: vincitore, 6º titolo. Coppa UEFA: vincitore, 3º titolo. Supercoppa UEFA: vincitore, 2º titolo.
2001-02 - FA Premier League: 4º posto; Charity Shield: vincitore, 14º titolo.
2002-03 - FA Premier League: 5º posto; Coppa di Lega: vincitore, 7º titolo.
2003-04 - FA Premier League: 4º posto;
2004-05 - FA Premier League: 5º posto; Champions League: vincitore, 5º titolo. Supercoppa UEFA: vincitore, 3º titolo.
2005-06 - FA Premier League: 3º posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 7º titolo.
2006-07 - FA Premier League: 3º posto; Community Shield: vincitore, 15º titolo.
2007-08 - FA Premier League: 4º posto.
2008-09 - FA Premier League: 2º posto.
2009-10 - FA Premier League: 7º posto.
2010-11 - FA Premier League: in corso.
Colori sociali, simbolo e inno ufficiale[modifica]
Colori[modifica]
I colori originari della squadra erano gli stessi dell’Everton, bianco e blu. Tuttavia, già dal 1894, si decise di adottare il colore civico della città di Liverpool, il rosso (da qui il tradizionale soprannome di reds).[4] Fino agli anni sessanta le maglie rosse si appaiavano ai calzini bianchi e i colori si invertivano secondo necessità in caso di incontri fuori casa. Nel 1964 Bill Shankly decise di adottare una tenuta completamente rossa, che da allora non è più cambiata.[35]
Diverso il caso delle tenute da trasferta: tradizionalmente bianche con i pantaloncini neri, si sono spesso alternate ad altre completamente gialle.[36] Nel 1987, tuttavia, fu introdotta una tenuta grigio argento, dismessa per il centenario del club nel 1992, allorché si adottò una tenuta verde con pantaloncini bianchi. Comunque, sia la tenuta grigia che quella verde non incontrarono mai il gradimento del pubblico e furono abbandonate.
Attualmente, il Liverpool dispone di due tenute da trasferta, una bianca con pantaloncini neri per gli incontri di campionato, e un’altra completamente nera con inserti gialli per le partite di Champions League.
Simboli[modifica]
I due Liver Bird sul municipio di Liverpool
Nel 1901 fu adottato come stemma il Liver Bird, l’uccello mitologico metà cormorano metà aquila riprodotto in due statue bronzee che campeggiano sulle due torri del municipio della città.[4] Secondo la leggenda, il giorno in cui il Liver bird volerà via dal Royal Liver Building, ci sarà la fine della città.[37].
Rappresentato sulle maglie del Liverpool Football Club a partire dal 1955, il Liver bird era disegnato fino al 1969 in rosso su un ovale bianco sulla maglia di casa[38]. I colori vennero poi invertiti (uccello bianco dentro un ovale rosso)[38]. Nella prima metà degli anni '70, l'uccello mitologico venne rappresentato bianco sulla maglietta rossa. Il colore del Liver bird divenne giallo nel 1976 e nelle successive nove stagioni. Le stagioni 1985-1986 e 1986-1987 sono le ultime in cui la maglia del Liverpool viene marchiata dal solo Liver bird di colore bianco[38].
Nel 1987, l'emblema del club apparve sulle maglie. Nel 1992, l'emblema divenne giallo. Restò sulle maglie del Liverpool Football Club fino al 2000, anno in cui avvenne un cambio di logo.
Lo stemma attuale del Liverpool raffigura il tradizionale Liver Bird dentro uno scudo. Il tutto è sormontato da una stilizzazione dell’ingresso di Anfield dedicato a Bill Shankly e la scritta You’ll Never Walk Alone (Non camminerete mai soli), che è anche il titolo dell’inno ufficiale. Le fiamme ai lati dello scudo sono a ricordo delle vittime della citata strage di Hillsborough.[39]
Sponsor e fornitori tecnici[modifica]
L'attuale fornitore tecnico del club è l'Adidas[40], che decide con il club gli equipaggiamenti di cui la squadra ha bisogno dal 2006. I precedenti fornitori tecnici del club furono Umbro dal 1973 al 1985, la già citata Adidas dal 1986 al 1996 e Reebok dal 1996 al 2006[41].
Il Liverpool è stato il primo club professionistico britannico a portare il logo dello sponsor sulle sue maglie[42]. Il club ha conosciuto poche variazioni nei contratti di sponsorizzazione: si legò a Crown Paints e Candy prima di firmare con il loro sponsor Carlsberg nel 1992. Questo contratto di sponsorizzazione fu il più antico della storia della massima divisione inglese di calcio[43]. Nella stagione 2009-2010, gli sponsor del Liverpool Football Club sono Carlsberg, sponsor principale, il cui logo appare sulle maglie dei Reds, Adidas, che è il fornitore tecnico del club, MBNA, Thomas Cook Sport, Getty Images, Lucozade Sport, Turespana e Maxxis[44]. Per la stagione 2010-2011 e per le tre successive, il Liverpool Football Club e la banca Standard Chartered Bank hanno firmato un contratto di sponsorizzazione che stabilisce che la banca avrà il suo nome scritto sulla maglia dei Reds[45][46].
Abbigliamento tecnico
Abbigliamento tecnico
Umbro (1973-1985)
Adidas (1985-1996)
Reebok (1996-2006)
Adidas (2006-oggi)
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Sponsor ufficiale
Sponsor ufficiale
Hitachi (1979-1982)
Crown Paints (1982-1988)
Candy (1988-1993]
Carlsberg (1993-2010)
Standard Chartered (2010-oggi
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Strutture del club[modifica]
Stadio[modifica]
Per approfondire, vedi le voci Anfield e Stanley Park Stadium.
Esterno del Kop
Il campo ufficiale di gioco per le gare interne del Liverpool è Anfield fin dalla sua fondazione nel 1892. Anfield venne edificato nel 1884 su un terreno adiacente al Stanley Park, e venne originariamente utilizzato dall’Everton.[47] Quest’ultima squadra lasciò lo stadio nel 1892 dopo una disputa sull’affitto avuta con il proprietario dell’Anfield, John Houlding, che decise di fondare una nuova squadra che giocasse in questo stadio. Lo stadio aveva una capienza di 20.000 posti, anche se solo 100 spettatori assistettero alla prima partita del Liverpool all’Anfield.[48]
Nel 1906 una sezione dello stadio venne ridenominata Spion Kop[49]. Il nome Kop viene dal luogo di una battaglia - persa dai britannici - della seconda guerra Anglo-Boera. Nel corso di tale battaglia, che ebbe luogo nel 1900 in Sudafrica presso la cima di Spion Kop, morirono molti soldati provenienti proprio da Liverpool e inquadrati nel reggimento di fanteria del Lancashire.[50][51] Nel suo periodo di massima capienza, il Kop poteva ospitare 28.000 spettatori[52] (in piedi) ed era una delle tribune più capienti del mondo: era in grado di ospitare più persone di quanto potessero farlo alcuni stadi.[50] La sezione venne considerabilmente ridotta di capienza a causa delle misure di sicurezza adottate in seguito al disastro di Hillsborough. Venne complatamente ricostruito nel 1994, e attualmente ha una ridotta capienza di 12.390 spettatori.[48]
Il Kop dopo la ricostruzione del 1994. La foto mostra il Liverpool in una partita contro gli israeliani del Maccabi Haifa l'8 agosto 2006.
L’Anfield Road si trova dalla parte opposta del Kop, e ospita i tifosi della squadra in trasferta. Ricostruito nel 1998 con una capienza di 9.074, è la sezione più recente dell’Anfield. Le due sezioni adiacenti sono il Main Stand, con una capienza di 12.227 spettatori, e il Centenary Stand, che può ospitare fino a 11.762 spettatori. Il Main Stand è la sezione più antica dell’Anfield, e rimase per lo più intoccata dopo i lavori del 1973. Ospita gli spogliatoi dei calciatori e il box del direttore. Il Centenary Stand era in precedenza noto come Kemlyn Road Stand fino a quando venne ricostruito in occasione del centenario del club nel 1992. La capienza dello stadio è di 45.276 posti. È stato valutato come uno stadio a quattro stelle come qualità dalla UEFA.[53]
È prevista la prossima costruzione di uno stadio nuovo in Stanley Park, nella zona dove si iniziò a giocare a calcio a Liverpool, che verrà chiamato New Anfield. Recentemente Rick Parry, alta figura all'interno dell'organigramma del club, ha dichiarato che al momento la presidenza è impegnata a mantenere la squadra ad alti livelli, e si dedicherà al nuovo stadio solamente quando i bilanci del club saranno fortemente attivi. Una sola cosa è sicura: il nuovo impianto a Stanley Park non sarà condiviso con i rivali cittadini dell'Everton.[54]
Centro di allenamento e settore giovanile[modifica]
Per approfondire, vedi le voci Settore giovanile del Liverpool Football Club e Melwood.
Melwood[modifica]
Melwood è il centro d'allenamento del Liverpool FC[55]. Si trova a West Derby, alla periferia di Liverpool, dove il Liverpool FC ha sede fin dagli anni cinquanta. Precedentemente, il terreno apparteneva a una scuola locale, che lo utilizzava come terreno di gioco. Padre Melling e Padre Woodlock, che lavoravano nella scuola, diffusero il gioco del calcio tra i ragazzini. Il terreno è stato nominato Melwood in loro onore: infatti Mel e Wood sono le prime sillabe dei loro nomi[56].
Settore giovanile[modifica]
Nel 1998, venne fondata una nuova accademia per i giovani (Youth Academy)[57] a Kirkby, al nord di Liverpool. Essa sostituisce gli antichi metodi con quelli più all'avanguardia, e permette al club di concentrare i suoi sforzi sui giovani, impiegando le nuove tecniche e rispettando le norme dei centri di formazione. L' Accademia è supervisionata da un ex giocatore del Liverpool FC, Hughie McAuley, che è stato in precedenza direttore del settore giovanile. Dopo l'istituzione dell'accademia, il principale campo di allenamento di Melwood viene utilizzato unicamente dalla prima squadra; il fatto che i giovani utilizzino altri campi ha permesso a tutti i campi di rimanere in buone condizioni. L'Accademia, inoltre, ha permesso ai giovani di incrementare le proprie abilità calcistiche a Liverpool.
I reclutatori assistono alle numerose partite locali per cercare nuovi talenti. I giocatori selezionati sono invitati a partecipare a delle sessioni di allenamento all'accademia. Essi sono selezionati a partire dall'età di 8 anni. L'ex giocatore della nazionale inglese Jamie Carragher cominciò a giocare nel Liverpool a 9 anni. Michael Owen entrò nel club a 11 anni e Steven Gerrard a 8 anni[58]. L'accademia permette ai giocatori di studiare dopo gli allenamenti. Essa dispone di una sala conferenze e di una sala fornita di computer per aiutare i giocatori negli studi scolastici. L'accademia può gestire fino a venti ragazzi per gruppo, ogni gruppo è diviso per anno di nascita, ma più generalmente la cifra è di circa diciotto giocatori. I ragazzi dagli 8 ai 12 anni giocano otto contro otto in partite che durano tre tempi di venti minuti. Il settore giovanile dispone di quattro terreni d'erba, uno avente una superficie Polytan, altri sette campi più piccoli e un campo all'interno. I terreni coprono una superficie di 56 acri[58].
Il Liverpool football club nella cultura popolare[modifica]
In quanto uno dei maggiori club di successo nella storia del calcio inglese, il Liverpool si è spesso distinto non solo in ambito calcistico ma anche nella cultura brittanica. Il club fece la sua apparizione nella prima edizione del programma BBC Match of the Day, che mostrava le scene più importanti della partita Liverpool-Arsenal del 22 agosto 1964. Il club fu anche l'argomento della prima trasmissione tv a colori, la telecronaca in diretta dell'incontro Liverpool-West Ham United.[59] I fan del Liverpool vengono citati nella canzone dei Pink Floyd "Fearless", in cui vengono cantati pezzi della canzone "You'll Never Walk Alone".[60] Il Liverpool fece uscire una canzone chiamata "Anfield Rap" nel 1988. È stato l'inno del club per la finale di FA Cup 1988 contro il Wimbledon, e viene cantata da John Barnes e altri calciatori della squadra.[61]
Un documentario sul disastro di Hillsborough scritto da Jimmy McGovern venne trasmesso nel 1996. In esso appare Christopher Eccleston nel ruolo di Trevor Hicks, sulla cui storia è incentrata la trama del filmato. Hicks, che ha perso due figlie adolescenti nel disastro, partecipò a una campagna per stadi più sicuri e contribuì a formare il Hillsborough Families Support Group.[62] Il club compare nel film The 51st State (o Formula 51). Felix DeSouza (Robert Carlyle) è un fan della squadra e l'ultima scena del film è ambientata allo stadio nel corso di un match tra Liverpool e Manchester United.[63] Il club appare anche in un programma televisivo per bambini chiamato Scully; la trama riguarda un ragazzino, Francis Scully, che svolge un provino per entrare nel Liverpool. Nel programma appaiono famosi giocatori del Liverpool dell'epoca come Kenny Dalglish.[64]
Rosa 2010-2011[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Liverpool Football Club 2010-2011.
Dati aggiornati al 8 febbraio 2011.[65]
N.
Ruolo
Giocatore
2
D
Glen Johnson
4
C
Raul Meireles
5
D
Daniel Agger
6
D
Fábio Aurélio
7
A
Luis Suárez
8
C
Steven Gerrard (capitano)
9
A
Andy Carroll
10
C
Joe Cole
14
A
Milan Jovanović
16
D
Sotirios Kyrgiakos
17
C
Maxi Rodríguez
18
A
Dirk Kuyt
21
C
Lucas Leiva
N.
Ruolo
Giocatore
22
D
Danny Wilson
23
D
Jamie Carragher
24
A
David N'Gog
25
P
José Manuel Reina
26
C
Jay Spearing
28
C
Christian Poulsen
33
C
Jonjo Shelvey
34
D
Martin Kelly
36
D
Steven Irwin
37
D
Martin Škrtel
40
D
Daniel Sánchez Ayala
42
P
Péter Gulácsi
43
P
Dean Bouzanis
Staff tecnico[modifica]
Allenatore:
Kenny Dalglish
Vice allenatore:
Sammy Lee
Assistente allenatore:
Steve Clark
Allenatore dei portieri:
Carica Vacante
Rose delle stagioni precedenti[modifica]
[espandi]
v · d · mLiverpool F.C. – Archivio delle stagioni
1893-94 · 1894-95 · 1895-96 · 1896-97 · 1897-98 · 1898-99 · 1899-00 · 1900-01 · 1901-02 · 1902-03 · 1903-04 · 1904-05 · 1905-06 · 1906-07 · 1907-08 · 1908-09 · 1909-10 · 1910-11 · 1911-12 · 1912-13 · 1913-14 · 1914-15 · 1915-16 · 1916-17 · 1917-18 · 1918-19 · 1919-20 · 1920-21 · 1921-22 · 1922-23 · 1923-24 · 1924-25 · 1925-26 · 1926-27 · 1927-28 · 1928-29 · 1929-30 · 1930-31 · 1931-32 · 1932-33 · 1933-34 · 1934-35 · 1935-36 · 1936-37 · 1937-38 · 1938-39 · 1939-40 · 1940-41 · 1941-42 · 1942-43 · 1943-44 · 1944-45 · 1945-46 · 1946-47 · 1947-48 · 1948-49 · 1949-50 · 1950-51 · 1951-52 · 1952-53 · 1953-54 · 1954-55 · 1955-56 · 1956-57 · 1957-58 · 1958-59 · 1959-60 · 1960-61 · 1961-62 · 1962-63 · 1963-64 · 1964-65 · 1965-66 · 1966-67 · 1967-68 · 1968-69 · 1969-70 · 1970-71 · 1971-72 · 1972-73 · 1973-74 · 1974-75 · 1975-76 · 1976-77 · 1977-78 · 1978-79 · 1979-80 · 1980-81 · 1981-82 · 1982-83 · 1983-84 · 1984-85 · 1985-86 · 1986-87 · 1987-88 · 1988-89 · 1989-90 · 1990-91 · 1991-92 · 1992-93 · 1993-94 · 1994-95 · 1995-96 · 1996-97 · 1997-98 · 1998-99 · 1999-00 · 2000-01 · 2001-02 · 2002-03 · 2003-04 · 2004-05 · 2005-06 · 2006-07 · 2007-08 · 2008-09 · 2009-10 · 2010-11
Altre sezioni[modifica]
Sezione femminile[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Liverpool F.C. Ladies.
Il Liverpool Ladies Football Club è la squadra di calcio femminile affiliata al Liverpool FC[66]. Per la stagione 2008-2009, gioca nel campionato inglese femminile di calcio, la massima serie del calcio femminile inglese. Fondata nel 1989, il Liverpool Ladies FC gioca al Ashley Travel Stadium, e i suoi colori sociali sono il rosso e il bianco come la prima squadra maschile del Liverpool FC. Fondata come Newton LFC, cambiò nome in Knowsley LFC due anni dopo. Dal 1994, anno della fondazione del campionato femminile, porta il nome di Liverpool FC. Negli anni '90, giocò in Premier League ma la mancanza di sostegno finanziario la portò a retrocedere in divisione Nord nel 2000. Nel 2004, il Liverpool FC Ladies vinse il campionato di Divisione Nord ritornando in Premier League; un anno dopo ritornò in Divisione Nord avendo vinto solo due partite in tutta la stagione. Al termine della stagione 2007-2008 ritornò in massima serie. Come per i loro omologhi mascolini, il rivale del Liverpool LFC è l'Everton.
Squadra riserve[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Liverpool Football Club riserve.
Le riserve del Liverpool Football Club giocano in Premier Reserve League North. Nella stagione 2007-2008, ha vinto la Premier Reserve League North e i playoff. La squadra riserve gioca allo stadio Halliwell Jones a partire dal 2 ottobre 2007, giorno in cui si giocò una partita contro il Sunderland. In precedenza le riserve del Liverpool giocavano al Haig Avenue. Le riserve disputano inoltre la Liverpool Senior Cup.
Tifosi[modifica]
I tifosi del Liverpool sono chiamati comunemente Reds - dal colore totalmente rosso della tenuta di gioco della squadra - o Scousers ma la frangia più appariscente e appassionata del tifo prende il nome di Kop, dal nome della curva omonima dello stadio di Anfield.[52]
Secondo le note di colore della tifoseria locale, i tifosi del Kop possono «risucchiare la palla in rete»[67] quando il Liverpool attacca verso la porta sotto tale curva, a sottolineare l'entusiasmo con il quale i fan sostengono senza sosta la loro squadra. Un minuto prima del triplice fischio finale, dagli spalti parte l'inno della squadra, "You'll Never Walk Alone", che tradotto dall'inglese significa "Voi non camminerete mai da soli", come a confermare la fedeltà dei tifosi verso i giocatori e la squadra.
Rivalità e gemellaggi[modifica]
Le principali rivalità del Liverpool sono:
Manchester Utd
Everton
Chelsea
Una rivalità molto sentita dai tifosi del Liverpool è senza dubbio quella con i Red Devils del Manchester United. Queste sono le due squadre più titolate d'Inghilterra, sia all'interno dei confini nazionali, sia a livello internazionale. La rivalità, già fortissima per questi motivi, è accentuata ancora di più dal fatto che le città di Liverpool e Manchester distano solo un centinaio di chilometri l'una dall'altra.[68] Proprio per questo le partite tra questi due club sono paragonabili al Derby d'Italia, e prendono il nome di Derby d'Inghilterra.
Altra forte rivalità è quella con i concittadini dell'Everton, nonostante le partite tra queste squadre siano comunque definite derby amichevoli,[69] perché a Liverpool sono molte le famiglie che possono annoverare sia un tifoso dei Reds sia un tifoso dei Toffees. Di più recente nascita è l'antipatia verso il Chelsea. La rivalità nasce sia in campo nazionale, sia in campo europeo: infatti i Blues sono entrati nell'élite del calcio inglese dal 2003, quando il magnate russo Roman Abramovič ha acquistato il club londinese. I continui scontri in campionato e in Champions League hanno acuito questa rivalità, che adesso è una delle più sentite dai tifosi dei Reds, che cantano a squarciagola durante le partite contro il Chelsea "...you ain't got no history!", "...voi non avete una storia!", come a sottolineare che non si diventa il club più titolato del paese in pochi anni.[70]
I gemellaggi più sentiti dai tifosi del Liverpool sono:
Borussia M'gladbach
Celtic
L'amicizia più forte è senza dubbio quella con i tedeschi del Borussia Mönchengladbach, nonostante alcune delle più scottanti sconfitte europee della squadra tedesca siano state causate dai Reds: i tifosi sono uniti da un solido rapporto, tanto che You'll never walk alone viene spesso cantata durante le partite casalinghe del Borussia. In occasione della finale della Coppa dei Campioni 1976-1977 e delle semifinali dell'edizione successiva i fan delle due squadre strinsero un'intensa amicizia. Le due tifoserie iniziarono ad incontrarsi annualmente per disputare un incontro amichevole e festeggiare assieme e dal 1992 centinaia di supporter del Borussia cominciarono ad approfittare della pausa invernale del campionato tedesco per raggiungere Liverpool e assistere ad un incontro di Premier League all'Anfield Road assieme agli amici inglesi. Più tardi anche tra molti tifosi dei reds divenne consuetudine organizzare ad ogni stagione una trasferta a Mönchengladbach, la più importante delle quali è avvenuta nel 2007 in occasione delle grandi celebrazioni per il trentennale del gemellaggio. A testimonianza di quanto profondo sia il legame tra i sostenitori dei due club l'iniziativa che nel 1992 portò i tifosi del Borussia a raccogliere donazioni per più di 20.000 marchi tedeschi (oltre 10.000 euro) che furono devoluti a sostegno delle famiglie delle vittime della strage di Hillsborough.[71] L'altro grande legame è quello con gli scozzesi del Celtic. Il motivo di questa "alleanza" è l'introduzione nel mondo del calcio dell'inno You'll Never Walk Alone. Nelle partite tra questi due club, il coro è cantato a squarciagola da entrambe le tifoserie, creando un'atmosfera veramente unica.
Giocatori celebri del Liverpool Football Club[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Calciatori del Liverpool Football Club.
Elisha Scott, portiere del Liverpool per 20 anni
Nella prima metà del XX secolo vari giocatori militarono per la maggior parte della loro carriera nel Liverpool; tra questi spicca Ephraim Longworth, il primo giocatore del club ad aver avuto l'onore di capitanare la nazionale inglese (1921)[72], che giocò nel club dal 1910 al 1928. Negli anni '60, Bill Shankly trasforma il club in un gigante europeo, con il suo colosso Ron Yeats[73][74] e Roger Hunt miglior cannoniere del club in campionato con 245 reti[75] e vincitore del campionato del mondo 1966[76]. Altri giocatori celebri di quel periodo furono Ian Callaghan, che giocò 857 partite con il club[77], un record, o ancora Kevin Keegan, futuro doppio pallone d'oro[78].
Gli acquisti effettati da Bob Paisley nel corso degli anni '70 e '80 hanno giocato un ruolo essenziale per i successi del club. In particolare, due scozzesi ingaggiati nel 1977 ebbero un impatto importante: Alan Hansen, vincitore di tre titoli europei[79] e Kenny Dalglish (soprannominato King Kenny dai suoi sostenitori[80]), che in seguito divennero allenatori del Liverpool dopo avervi militato da giocatori[81]. Nel 1980, Paisley ingaggiò il giovane Ian Rush che è tuttora il miglior cannoniere della storia del club[75]. Più recentemente sono emersi nuovi giocatori che si sono fatti conoscere a Liverpool. All'inizio degli anni '90, Steve McManaman e Robbie Fowler oltre a Michael Owen, Jamie Carragher e l'attuale capitano Steven Gerrard uscirono dal centro di formazione del club.
In totale, il Liverpool ha fornito 56 giocatori[82] alla nazionale inglese; il club è al quinto posto[83] nella classifica dei club che hanno fornito più giocatori alla nazionale inglese, dietro a Aston Villa, Tottenham Hotspur, Everton e Arsenal. Il Liverpool, fin dalle origini, ha avuto un rapporto privilegiato con la Scozia. In totale il club ha fornito 22 giocatori[84] alla nazionale scozzese rendendo il club il sesto fornitore di questa nazionale e il quarto fornitore tra i club non scozzesi[85], dietro a Everton, Newcastle United e Sunderland.
Nell'ottobre 2006, dopo un conto alla rovescia di cinque mesi, una votazione a cui presero parte 110.000 persone, designò Kenny Dalglish come il giocatore ad aver più lasciato il segno al Kop del Liverpool Football Club, davanti a Steven Gerrard, Ian Rush, Robbie Fowler e John Barnes[86].
Capitani[modifica]
Capitano[87]
Périodo
Andrew Hannah
1892 – 1895
Jimmy Ross
1895 – 1897
John McCartney
1897 – 1898
Harry Storer
1898 – 1899
Alex Raisbeck
1898 – 1909
Arthur Goddard
1909 – 1912
Ephraim Longworth
1912 – 19131920 – 1921
Harry Lowe
1913 – 1915
Donald McKinlay
1919 – 19201921 – 1928
Tom Bromilow
1928 – 1929
James Jackson
1929 – 1930
Tom Morrison
1930 – 1931
Tom Bradshaw
1931 – 1934
Capitano[87]
Periodo
Tom Cooper
1934 – 1939
Matt Busby
1939 – 1940
Willie Fagan
1945 – 1947
Jack Balmer
1947 – 1950
Phil Taylor
1950 – 1953
Bill Jones
1953 – 1954
Laurie Hughes
1954 – 1955
Billy Liddell
1955 – 1958
Johnny Wheeler
1958 – 1959
Ronnie Moran
1959 – 1960
Dick White
1960 – 1961
Ron Yeats
1961 – 1970
Thomas Smith
1970 – 1973
Emlyn Hughes
1973 – 1978
Phil Thompson
1978 – 1981
Capitano[87]
Periodo
Graeme Souness
1982 – 1984
Phil Neal
1984 – 1985
Alan Hansen
1985 – 19881989 – 1990
Ronnie Whelan
1988 – 19891990 – 1991
Steve Nicol
1990 – 1991
Mark Wright
1991 – 1993
Ian Rush
1993 – 1996
John Charles Barnes
1996 – 1997
Paul Ince
1997 – 1999
Jamie Redknapp
1999 – 2002
Sami Hyypiä
2001 – 2003
Steven Gerrard
2003 -
Politica di reclutamento[modifica]
John McKenna formò la prima squadra del Liverpool scegliendo esclusivamente giocatori scozzesi. Per questo motivo quella squadra venne definita « The Team of all Mac’s » (la squadra di tutti Mac) per i numerosi giocatori aventi il prefisso "Mac" davanti al nome[88]. Da allora il Liverpool ha avuto numerosi giocatori scozzesi.
Fernando Torres
Il pugile Joe Louis firmò nel 1944 un contratto con il Liverpool Football Club durante una tournee nel Regno Unito. Si allenò con i giocatori del club prima di effettuare un incontro di esibizione di boxe che vinse[89].
Àl suo arrivo al Liverpool Football Club, l'allenatore scozzese Bill Shankly dovette ricostruire una squadra che potesse ritornare tra le grandi. Effettuò numerosi acquisti tra cui gli scozzesi Ian St John e Ron Yeats provenienti rispettivamente dal Motherwell e dal Dundee United[90]. L'ingaggio di St John costò al Liverpool un'indennità di 37500 lire sterline, un nuovo record per il club[90]. Vennero ingaggiati anche l'attaccante Roger Hunt, l'ala Ian Callaghan e il difensore Gerry Byrne. Il club ritornò in Prima Divisione vincendo il campionato. Bill Shankly continuò a recrutare nuovi talenti che permisero al Liverpool di vincere le sue prime coppe europee. Emlyn Hughes, Ray Clemence e Kevin Keegan andarono a rinforzare i ranghi dei Reds. Il nuovo allenatore Bob Paisley ereditò i giocatori acquistati da Bill Shankly e rinnovò la squadra reclutando due nuovi giocatori scozzesi nel 1977 : Alan Hansen e Kenny Dalglish. Nel 1980, Paisley ingaggiò il giovane gallese Ian Rush che detiene tuttora il record dei gol segnati nel club.
Prima dell'inizio degli anni 2000, i giocatori del Liverpool Football Club erano per gran parte anglofoni. Il cambio di allenatore nel 1998 (Gérard Houiller sostituì Ronnie Moran) segnò una svolta nella storia del club. Houiller è il primo allenatore non britannico ad allenare il club. Il Liverpool ingaggiò quindi giocatori francesi come Nicolas Anelka, Bruno Cheyrou dal Lille per 6,5 milioni di euro, o ancora Florent Sinama-Pongolle. Negli anni 2000, il centro di formazione sfornò talenti inglesi di livello mondiale come Robbie Fowler, Steve McManaman, Michael Owen, Jamie Carragher e Steven Gerrard.
Dopo l'arrivo di Rafael Benítez, un grande numero di giocatori spagnoli vennero ingaggiati dal Liverpool: Fernando Torres, Xabi Alonso, il portiere titolare José Manuel Reina, Álvaro Arbeloa e Albert Riera. Nel calciomercato 2004, il Liverpool acquistò Djibril Cissé dall'AJ Auxerre per poco più di venti milioni di euro, un vero e proprio record per il club all'epoca. Benítez riuscì a convincere Steven Gerrard a restare e ottenne il prolungamento del contratto di Michael Owen[91].
Allenatori e presidenti[modifica]
Allenatori del Liverpool[92]
Allenatori del Liverpool[92]
W. E. Barclay / John McKenna (1892-1896)
Tom Watson (1896-1915)
David Ashworth (1920-1923)
Matt McQueen (1923-1928)
George Patterson (1928-1936)
George Kay (1936-1950)
Don Welsh (1951-1956)
Phil Taylor (1956-1959)
Bill Shankly (1959-1974)
Bob Paisley (1974-1983)
Joe Fagan (1983-1985)
Kenny Dalglish (1985-1991)
Ronnie Moran (1991)
Graeme Souness (1991-1994)
Roy Evans (1994-1998)
Roy Evans / Gérard Houllier (1998)
Gérard Houllier (1998-2004)
Rafael Benitez (2004-2010)
Roy Hodgson (2010-2011)
Kenny Dalglish (2011-)
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Presidenti del Liverpool[93]
Presidenti del Liverpool[93]
1892-1904 John Houlding[94]
1904-1909 Edwin Berry
1909-1914 John McKenna
1914-1917 John Astbury
1917-1919 John McKenna
1919-1924 W.R.Williams
1924-1926 R.L.Martindale snr
1926-1932 T.Crompton
1932-1935 W.H.Cartwright
1935-1941 W.J.Harrop
1941-1944 R.L.Martindale snr
1944-1947 W.H.McConnell
1947-1950 S.R.Williams
1959-1953 G.A.Richards
1953-1956 W.J.Harrop
1956-1964 T.V.Williams
1964-1967 S.C.Reakes
1967-1969 H.Cartwright
1969-1973 H.E.Roberts
1973-1990 John Smith
1990-1991 N.White
1991-2007 D.Moores
2007-2010 Hicks e Gillet
2010-oggi Broughton
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Presenze nelle coppe europee[modifica]
20 partecipazioni alla Coppa dei Campioni/UEFA Champions League
15 partecipazioni alla Coppa UEFA/UEFA Europa League
5 partecipazioni alla Coppa delle Coppe
4 partecipazioni alla Coppa delle Fiere
Palmarès[modifica]
L'elenco che segue riassume le prestazioni del Liverpool Football Club nelle diverse competizioni inglesi ed europee. Il palmarès del Liverpool FC è uno dei più imponenti del mondo. Con cinque coppe dei Campioni, il Liverpool è il terzo club di maggior successo nella competizione dopo Real Madrid (9) e Milan (7).[95] Il Liverpool non riuscì mai a vincere le competizioni intercontinentali, perdendo la finale in tre occasioni: due volte nella Coppa Intercontinentale (1981 e 1984) e una volta nella Coppa del Mondo per Club (2005). Il Liverpool è comunque uno dei cinque club a cui è stato assegnato il c.d. multiple-winner badge. Il club l'ottenne vincendo la sua quinta coppa dei Campioni nel 2005.
Attualmente il Liverpool Football Club è il club più titolato d'Inghilterra[96] con diciotto campionati vinti, a pari merito con il Manchester United.
Competizioni nazionali[modifica]
Campionato inglese: 18 (record a pari merito con il Manchester United)
1900-01, 1905-06, 1921-22, 1922-23, 1946-47, 1963-64, 1965-66, 1972-1973, 1975-76, 1976-77, 1978-79, 1979-80, 1981-82, 1982-83, 1983-84, 1985-86, 1987-88, 1989-90
Coppa d'Inghilterra: 7
1964-65, 1973-74, 1985-86, 1988-89, 1991-92, 2000-01, 2005-06
Coppa di Lega inglese: 7 (record)
1980-81, 1981-82, 1982-83, 1983-84, 1994-95, 2000-01, 2002-03
Charity Shield/Community Shield: 15
1964, 1965, 1966, 1974, 1976, 1977, 1979, 1980, 1982, 1986, 1988, 1989, 1990, 2001, 2006
Competizioni internazionali[modifica]
Coppa dei Campioni/Champions League: 5 (record inglese)
1976-77, 1977-78, 1980-81, 1983-84, 2004-05
Coppa UEFA: 3 (record a pari merito con Juventus ed Inter)
1972-73, 1975-76, 2000-01
Supercoppa UEFA: 3 (record inglese)
1977, 2001, 2005
Premi ai giocatori[modifica]
Pallone d'oro: 1
Michael Owen: 2001
Scarpa d'oro: 1
Ian Rush 1983-1984
Statistiche e Record[modifica]
Per approfondire, vedi la voce Record e statistiche del Liverpool Football Club.
La prima partita in assoluto del Liverpool fu una vittoria per 8–0 contro l'Higher Walton (Lancashire League).[97] Ian Callaghan detiene il record delle presenze in tutte le competizioni ufficiali, avendo giocato 857 partite in 19 stagioni dal 1958 al 1978;[98] detiene anche il record delle presenze in campionato (640).[99] Considerando solo la squadra attuale, Jamie Carragher ha il maggior numero di presenze; all'inizio del 2010 ha disputato la sua 600^ partita in maglia del Liverpool.[100]
Il giocatore che detiene il record dei gol in assoluto è invece Ian Rush, che segnò 346 gol tra il 1980 e il 1987 e tra il 1988 al 1996.[99] Rush detiene inoltre il record del maggior numero di reti segnate in una stagione (ben 47 nel 1983–84). Nonostante ciò Rush non riuscì a sorpassare Roger Hunt, che detiene tuttora il record del numero di gol in campionato (245).[101] Nella stagione 1961–62, Hunt segnò 41 gol, che è tuttora un record per quanto concerne unicamente il campionato.[102] Gordon Hodgson, terzo nella graduatoria dei maggiori goleador del club con 240 gol,[103] detiene il record delle triplette realizzate, 17.[99] Cinque giocatori detengono il record del maggior numero di gol realizzati in una partita, cinque: John Miller, Andy McGuigan, John Evans, Ian Rush e Robbie Fowler.[104] Fowler detiene anche il record della tripletta più veloce nella storia del club e della Premier League: segnò tre reti in quattro minuti e 32 secondi contro l'Arsenal nella stagione 1994–95.[105] Steven Gerrard è il giocatore che ha segnato il maggior numero di reti nelle coppe europee con il Liverpool, ben 29.[99]
La vittoria con il maggior numero di reti di scarto del Liverpool fu l' 11–0 contro il Strømsgodset IF nel 1974.[99] La vittoria per 10–1 contro il Rotherham Town nel 1896 è tuttora la vittoria più larga in campionato[102] Questo record venne eguaiato quando il Crystal Palace venne battuto per 9–0 a Anfield nel 1989.[106] La sconfitta più pesante del Liverpool, per 1–9, giunse contro il Birmingham City nel 1954.[99] La vittoria del Liverpool per 8–0 contro il Beşiktaş J.K. nella Champions League fu la vittoria più larga della storia della competizione.[107][108]
Aspetti giuridici e economici[modifica]
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Status giuridico e legale[modifica]
Gli attuali presidenti del Liverpool sono George Gillett e Tom Hicks, che acquistarono il club il 6 febbraio 2007 dall'antico proprietario David Moores per la cifra di 218.900.000 di lire sterline. I due hanno pagato 5.000 lire per azione, 174,1 milioni per l'azionariato totale del club e 44,8 milioni di lire sterline per coprire i debiti del club[109]. Le relazioni tese tra gli Americani e il mancato sostegno dei tifosi sembravano mandare all'aria l'acquisto; in primo luogo perché Dubai International Capital (DIC), candidatosi per l'acquisto del club prima di Hicks e Gillett, voleva acquistare il club[110]; poi, perché un altro gruppo, Share Liverpool FC, mostrò interesse per l'acquisto di club anche se non erano in grado di raccogliere i capitali necessari per fare un'offerta. L'offerta richiesta ammontava a 500 milioni di lire sterline per il club, con la partecipazione di 100.000 tifosi che pagarono 5.000 lire sterline a testa per acquistare una quota della società[111].
Poiché il club era indebitato i proprietari americani del Liverpool ottennero nel gennaio 2008 un prestito di 693 milioni di dollari dalle banche Royal Bank of Scotland e Wachovia, consentendo loro di rinegoziare il debito del club e iniziare i lavori del nuovo stadio[112]. Nel 2009, il Liverpool firmò un contratto di sponsorizzazione con la Standard Chartered Bank per 80 milioni di sterline, un record che permise al club di migliorare le proprie finanze[113]. Tuttavia, la situazione finanziaria del club non consente al Liverpool Football Club di iniziare la costruzione del suo nuovo stadio.
Nell'aprile 2008, la rivista Forbes classifica il Liverpool al quarto posto nella classifica delle squadre di calcio più costose del mondo, dopo Manchester United, Real Madrid e Arsenal, stimando il valore del club a un milliardo di dollari, equivalenti a 605 millioni di lire sterline, escludendo il debito che rappresenta il 65 % del valore del club[114].
Consiglio d'amministrazione[modifica]
Tredici membri sono attualmente in carica nel consiglio di amministrazione del Liverpool Football Club, tra cui l'attuale allenatore Rafael Benitez, gli attuali proprietari del club Tom Hicks e George N. Gillett Jr., e l'antico proprietario David Moores che è direttore e presidente a vita[115].
Nome
Funzione
George N. Gillett Jr.
Co-presidente
Tom Hicks
Co-presidente
C.M.C. Purslow
Direttore generale
C. Coffman
Direttore
F.L. Gillett
Direttore
P. Nash
Direttore finanziario
I. Ayre
Direttore commerciale
Nome
Funzione
D.R. Moores
Présidente a vita
T.D. Smith
Vice presidente a vita
K.E.B. Clayton
Vice presidente a vita
J.D. Burns
Vice presidente a vita
J.H. Cresswell
Vice presidente a vita
William Morrison
Segretario
Roy Hodgson
Manager
Bilancio del club[modifica]
La società Deloitte classifica il Liverpool, nella Deloitte Football Money League 2008, all'ottavo posto nella classifica delle squadre con maggior reddito, con una plusvalenza di 133,9 millioni di lire nel corso della stagione 2006-2007; rispetto alla classifica della stagione precedente, il club ha guadagnato due posizioni[116].
I ricavi dipendono dai guadagni dei diritti di trasmissione, alcune variabili, ma anche dai risultati nelle competizioni. Nel 2005, la vittoria del Liverpool in Champions permise al club di moltiplicare per 5,8 i suoi ricavi derivanti da competizioni diverse dal campionato nazionale tra il 2004 e il 2005. I ricavi dal merchandising furono in aumento costante tra il 2004 e il 2006. I ricavi totali ammontarono approssimativamente a 120 millioni di lire nel 2005 e 2006. Il sito internet del club è anche un negozio[117], dove si possono acquistare i prodotti ufficiali del club (magliette, sciarpe, scarpe) e molti altri prodotti. La costruzione del nuovo stadio, Stanley Park Stadium, dovrebbe consentire al Liverpool Football Club di beneficiare di maggiori entrate grazie a una capienza maggiore.
Ricavi del Liverpool Football Club tra il 2004 e il 2006 in millioni di lire[118][119]
Anno
Merchandising
Sponsor
Competizioni
Diritti ditrasmissione TV
Partite dicampionato
Totale deiricavi
LC
FA Cup
Carling Cup
SC / CMC
Totale
2004
11,701
17,308
-
-
-
-
5,454
30,773
22,005
91,6
2005
12,312( 5 %)
19,623( 13 %)
28,826[120]
0,327
2,304
0
31,457( 480 %)
28,699( 6,7 %)
22,928( 4 %)
121( 32 %)
2006
16,322( 32 %)
17,904( 9 %)
18,714
4,466
0,330
3,347
26,857( 15 %)
29,643( 3 %)
25,219( 10 %)
119,5( 1 %)
Legenda: CMC = Campionato mondiale per club; LC = Champions League; SC = Supercoppa
Marketing e comunicazioni[modifica]
La vettura del Liverpool FC impegnata nella Superleague Formula a Donington
Il Liverpool FC ha una vettura che ha corso in Superleague Formula[121] per la stagione 2008-2009, la prima della competizione. Il pilota, Adrián Vallés, ha concluso il campionato quarto, con 325 punti, ottenendo due vittorie nella prima corsa sul circuito di Zolder[122] e sul circuito di Estoril[123], e due pole position nelle due ultime gare della stagione sui circuiti di Vallelunga[124] e Jerez[125]. Il pilota di prova ufficiale era Dan Clarke.
Il Liverpool, analogamente al Manchester United, l'Olympique de Marseille, l'Olympique Lyonnais e il Real Madrid, ha lanciato il suo canale televisivo. La Liverpool FC TV è il canale TV ufficiale del club inglese ed è stato lanciato il 20 settembre 2007. Essa ha fatto parte delle reti dei Settanta Sport. Vengono trasmesse interviste esclusive, reportage, notiziari, oltre alle partite (spesso in diretta) della prima squadra e delle riserve. Il canale TV canadese VRAK.TV è diventata la prima rete pubblica ad essere il trasmettitore ufficiale di una squadra di calcio.
Note[modifica]
^ Il 29 maggio 1985, prima della finale di Coppa dei Campioni contro la Juventus, numerosi tifosi italiani si accalcarono su un muretto contenitivo degli spalti di un settore dello stadio Heysel (oggi “Re Baldovino”) per sfuggire alla carica di alcuni hooligan al seguito del Liverpool. Il muro cedette e i tifosi caddero sul sottostante lastricato da un’altezza di circa 10 metri. Persero la vita 32 italiani, 4 belgi, 2 francesi e 1 irlandese (Fonte: [1]). A seguito di quell’episodio - ricordato ancor oggi come strage dell'Heysel - le squadre inglesi subìrono un bando di cinque stagioni dalle Coppe Europee e il Liverpool, in particolare, di sei (Fonte: (EN) «The Heysel disaster», BBC, 29 maggio 2000. URL consultato in data 7 dicembre 2008.)
^ Liversedge, op. cit., 8
^ Tuttora lo stadio di casa dell’Everton
^ a b c (EN) Liverpool Football Club is formed. liverpoolfc.tv. URL consultato il 26-4-2010.
^ Liversedge, op. cit., 14
^ Liversedge, op. cit., 19-21
^ Ponting 1998, op. cit., 12-13
^ (EN) Records - Attendance. liverpoolfc.tv. URL consultato il 23-4-2010.
^ (EN) Sam Wallace. «Patience is wearing thin at Liverpool», The Daily Telegraph, 26-12-2002. URL consultato in data 26-4-2010.
^ a b c d e (EN) Bill Shanly. liverpoolfc.tv. URL consultato il 16 luglio 2010.
^ (FR) 1965/66 : Stan Libuda pour l'histoire. uefa.com. URL consultato il 31 gennaio 2010.
^ Ponting 1992, op. cit., pp. 42-43
^ (FR) Liverpool enfin vainqueur. uefa.com. URL consultato il 31 gennaio 2010.
^ a b Ponting 1992, op. cit., p. 84
^ Kelly 1999, op. cit., p. 86
^ (FR) Keegan, héros de Liverpool. uefa.com. URL consultato il 31 gennaio 2010.
^ (FR) Keegan à la baguette. uefa.com. URL consultato il 31 gennaio 2010.
^ (FR) Dalglish maintient les Reds au top. uefa.com. URL consultato il 31 gennaio 2010.
^ (FR) Liverpool plus fort que le Real. uefa.com. URL consultato il 31 gennaio 2010.
^ (EN) The legacy of the boot room. BBC Sport, 21-12-2001. URL consultato il 26-4-2010.
^ a b c Coppa dei Campioni 1983-84
^ Cox, op. cit., p. 90
^ (EN) «The Heysel disaster», BBC, 29 maggio 2000. URL consultato in data 7 dicembre 2008.
^ (EN) Joe Fagan. liverpoolfc.tv. URL consultato il 26-4-2010.
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^ Genoa CFC Sito ufficiale - Record e primati
^ Liverpool FC - Gerard Houllier
^ (EN) Houllier acclaims Euro triumph. BBC Sport, 16-5-2001. URL consultato il 24-3-2007.
^ (EN) AC Milan 3-3 Liverpool (aet). BBC Sport, 25-5-2005. URL consultato il 15-4-2007.
^ Nella stagione 2004-05 le prime quattro classificate furono Chelsea (campione), Manchester United, Arsenal ed Everton, la rivale cittadina del Liverpool, il quale si piazzò a sua volta quinto. In un primo momento la Football Association considerò l'ipotesi di iscrivere il Liverpool proprio al posto dell'Everton, cosa questa che avrebbe creato seri problemi in città. A quel punto la squadra gallese del Total Network Solutions, qualificatasi per i preliminari di Champions' League, si offrì di farsi da parte, garantendo al Liverpool la partecipazione ai preliminari. L'UEFA infatti ammette alla competizione solo le squadre che si qualifichino tramite la classifica dei propri campionati nazionali. Chi raggiunge i preliminari può però saltarli se ha vinto il trofeo. Fino a fine anni 90, invece, il detentore del titolo, poteva, anche se non qualificato tramite il suo campionato, comunque partecipare. Una deroga valida solo per quel caso permise invece agli inglesi di partecipare alla competizione partendo dal primo turno di qualificazione, dove singolarmente trovarono proprio i gallesi del TNS che si erano offerti di lasciar loro il posto (Fonte: [2])
^ Phil McNulty. (EN) AC Milan 2-1 Liverpool. BBC Sport, 23-5-2007. URL consultato il 23-5-2007.
^ Calcio, i tifosi del Liverpool lanciano il take-over sul club
^ "GB: Quasi 300 MLN di debiti, Liverpool in vendila", La Repubblica
^ (EN) «Shankly: the hero who let me down», Autobiografia di Ian St. John serializzata sul The Times, 9-11-2005. URL consultato in data 12-9-2006.
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^ Crilly 2007 , op. cit., 28
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^ Anche altri stadi, come St. Andrews a Birmingham o l'Hillsborough Stadium a Sheffield, hanno una curva o una tribuna chiamata Kop, ma tale denominazione non è ufficiale.
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^ Liverpool and Everton no longer play the friendly derby
^ Chelsea boss looking to get one hand on the title
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^ Ponting 1998, op. cit., p. 38
^ Ponting 1998, op. cit., p. 84
^ Ponting 1998, op. cit., p. 90
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Bibliografia[modifica]
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Voci correlate[modifica]
Premier League
The Football Association
Champions' League
Coppa UEFA
Anfield
Bill Shankly
Bob Paisley
Strage dell'Heysel
Strage di Hillsborough
Altri progetti[modifica]
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Wikinotizie contiene notizie di attualità sul Liverpool
Collegamenti esterni[modifica]
(EN) Sito ufficiale del Liverpool Football Club
(EN) Pagina ufficiale del Liverpool Echo dedicata ai fatti sul Liverpool F.C.
(EN) Pagina del Liverpool F.C. sul sito della English Premier League
(EN) Articoli e statistiche sul Liverpool F.C.
(EN) Liverpool F.C. Ladies, il sito ufficiale della squadra femminile del Liverpool
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