Anna Sui (Detroit, 1964[1]) è una stilista statunitense, di origini cinesi[2]. Carriera[modifica] Dopo essersi diplomata alla Parson's School of Design, Anna Sui comincia a lavorare per diverse aziende di abbigliamento sportivo, fino al 1991, anno in cui presenta la sua prima collezione[3]. In seguito a questa esperienza la stilista apre la sua prima boutique a New York. Negli anni successivi l'attività della stilista si è espansa in tutta l'America, in Europa ed in Asia, ed attualmente si contano boutique Anna Sui in oltre 50 nazioni[3]. Il New York Times arriva a nominarla nella lista delle maggiori icone della moda. Nel 2007 ha lanciato una linea di abbigliamento per adolescenti chiamata Dolly Girl by Anna Sui e nel 2009 una per bambine chiamata Anna Sui Mini. Alla creazione di abbigliamento, la stilista ha anche affiancato la produzione di scarpe e di profumi. Nel 2008 è stata una della maggiori sostenitrici della campagna Save the Garment Center, per preservare il distretto della moda di Manhattan[4].
Fra le clienti più famosi di Anna Sui si possono citare Paris Hilton, Patricia Arquette, Mischa Barton, Christina Ricci, Cher, Naomi Campbell, Sofia Coppola (per cui tra l'altro, ha disegnato i vestiti per il film Lost in Translation[5]), Lindsay Lohan, Hilary Duff, Maria Sharapova, Nicole Richie, Liv Tyler, Courtney Love, e James Iha. Ha inoltre disegnato i costumi presenti nell'anime giapponese Il conte di Monte Cristo, ed alcune linee di cellulari della Samsung. Note[modifica] ^ Encyclopedia Britannica ^ Osmoz.it Sui Love da Anna Sui ^ a b ANNA SUIFashion Vue Magazine ^ Laurel Pinson. «Save the Garment District?». The L Magazine, 24-12-2008. URL consultato in data 29-12-2008. ^ Scheda su Anna Sui dell'Internet Movie Database Collegamenti esterni[modifica] Sito ufficiale Portale Biografie Portale Moda
estratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Sui
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