Ezra Pound, nome completo Ezra Weston Loomis Pound (Hailey, 30 ottobre 1885 – Venezia, 1º novembre 1972), è stato un poeta statunitense che visse per lo più in Europa e fu uno dei protagonisti del modernismo e della poesia di inizio XX secolo. Costituì la forza trainante di molti movimenti modernisti, principalmente dell'imagismo e del vorticismo. Il critico Hugh Kenner così disse del suo incontro con Pound: « Compresi subito di trovarmi davanti al centro del modernismo. » Indice[nascondi] 1 Biografia 1.1 I primi anni 1.2 La rivoluzione londinese 1.3 Parigi: la "festa mobile" e la scelta italiana 1.4 Il ventennio italiano 1.5 Al St. Elizabeths Hospital di Washington 1.6 Il caso del mancato Premio Nobel 1.7 L'Italia: Brunnenburg, Roma, Zoagli, Venezia 2 La poetica poundiana 3 Teorie economiche di Pound 4 Il legame con il Fascismo 5 L'importanza di Pound 6 Opere scelte 7 Note 8 Bibliografia 9 Altri progetti 10 Collegamenti esterni Biografia[modifica] I primi anni[modifica] Nacque il 30 ottobre 1885 a Hailey, nell'Idaho, ove il padre era occasionalmente giudice fondiario. Trascorse la giovinezza a Filadelfia. Iniziati gli studi, si prefisse fin da adolescente di essere poeta. Nel 1898, con una prozia, visitò per la prima volta l'Europa. Studiò alla Cheltenham High School, allo Hamilton College di Clinton e all'Università di Pennsylvania, a Filadelfia, dove conobbe e frequentò i futuri poeti William Carlos Williams e H. D. (pseudonimo di Hilda Doolittle), che fu un suo amore giovanile. Nel 1907-1908 insegnò letteratura spagnola e francese al Wabash College (Indiana), ma si dimise dopo essere stato criticato per i suoi atteggiamenti disinvolti. Nel 1908 lasciò gli Stati Uniti per l'Europa. Approdò dapprima a Gibilterra, poi si stabilì a Venezia. Qui pubblicò il suo primo libro di poesie, A lume spento. Nel settembre 1908 raggiunse Londra, dove rimase 12 anni. La rivoluzione londinese[modifica] Copertina del numero del 1915 (edito durante la prima guerra mondiale) della rivista vorticista BLAST. La prima poesia di Pound fu ispirata dalle sue letture dei preraffaelliti, da altri poeti dell'Ottocento e dalla letteratura medievale, in particolare dalla letteratura cortese, ma anche da letture di filosofia neo-romantica e occultismo. Trasferitosi a Londra e dopo un periodo parzialmente antiquario (Personae, 1909; Canzoni, 1910), sotto l'influsso di Ford Madox Ford e T. E. Hulme cominciò ad adottare un linguaggio poetico e forme di poesia più moderni (Lustra, 1915). Credeva che William Butler Yeats fosse il più grande dei poeti contemporanei: lo conobbe e ne divenne amico, svolgendo per alcuni anni funzione di segretario del poeta irlandese. La collaborazione tra Yeats e Pound fu indispensabile a far sì che ciascuno riuscisse a modernizzare la propria poesia. Durante la guerra, Pound e Yeats trascorsero alcuni periodi insieme nel casolare Stone Cottage nel Sussex, in Inghilterra, studiando fra l'altro letteratura giapponese, specialmente i drammi del genere Nō. Nel 1914, sposò un'artista inglese, Dorothy Shakespear. Negli anni antecedenti la prima guerra mondiale, Pound fu tra i principali promotori dell'imagismo e del vorticismo. Questi movimenti, che richiamarono l'attenzione sull'opera di poeti e artisti quali James Joyce, T.S. Eliot, Wyndham Lewis, William Carlos Williams, H.D., Richard Aldington, Marianne Moore, Rebecca West e Henri Gaudier-Brezska, ebbero importanza cruciale nella nascita del modernismo di lingua inglese. La guerra distrusse la fiducia di Pound nella moderna civiltà occidentale, ed egli decise di abbandonare Londra per Parigi, ma non prima di aver pubblicato Omaggio a Sesto Properzio (Homage to Sextus Propertius) nel 1919 e Hugh Selwyn Mauberley nel 1920. Se questi due fondamentali poemetti rappresentano l'addio di Pound a Londra e alla sua cultura, i Canti (The Cantos), che iniziò a pubblicare nel 1917, annunciavano il suo futuro cammino letterario. Parigi: la "festa mobile" e la scelta italiana[modifica] Nel 1920 abbandonò la conservatrice Londra per Parigi, pulsante scena per avanguardie culturali ed avanguardisti. Frequentò Constantin Brâncuşi, Francis Picabia, Georges Braque, Ernest Hemingway (che testimonierà: "Io gl'insegnai a tirare di pugilato e Pound a me ciò che si doveva e non si doveva scrivere"), Pablo Picasso, Jean Cocteau, Tristan Tzara, Erik Satie. Presentò James Joyce a Sylvia Beach, proprietaria della famosa libreria Shakespeare & Co., che nel 1922 pubblicò Ulisse. Nel 1921-22 aiutò a rivedere e scorciare il manoscritto di The Waste Land di Thomas Stearns Eliot, che dedicò il poema "Ad Ezra Pound - il miglior fabbro", citando la definizione che nel Purgatorio, Canto 26, Guido Guinizelli dà del trovatore Arnaut Daniel. Negli anni di Londra e Parigi e anche in seguito si adoperò perché Eliot, Joyce ed altri artisti potessero avere agio di lavorare, sollecitando finanziamenti e aiutandoli di persona. A Parigi si dedicò con sempre maggior passione agli studi musicali, scrivendo un eccentrico Trattato d'armonia e componendo in collaborazione con amici musicisti il melodramma Le Testament, da François Villon, che ebbe la sua prima esecuzione in forma concertistica nel 1926. Nel 1925 usciva a Parigi un primo volume di XVI Canti. Stanco dell'atmosfera urbana e del freddo nord, nel 1924 si stabilì definitivamente in Italia, a Rapallo, cittadina ligure sul golfo del Tigullio, dove avrebbe potuto dedicarsi indisturbato alle sue passioni artistiche e storiografiche e allo sport preferito, il tennis. Il ventennio italiano[modifica] Anche a Rapallo Pound creò un circolo di amici artisti e progettò iniziative letterarie e musicali, quali il Supplemento Letterario (1931-1932) del Mare (settimanale rapallese) e le stagioni di concerti degli "Amici del Tigullio" che si svolsero per tutti gli anni trenta. Nei concerti era spesso impegnata Olga Rudge, violinista americana che nel 1925 diede a Pound una figlia. Nel 1926 nacque a Parigi, dalla moglie Dorothy, Omar Shakespear Pound. ("Si noti il crescendo", commentò Pound.) Negli anni 1930 rivolse i suoi interessi sempre più alla politica e all'economia, pubblicando un pamphlet dal titolo ABC dell'economia, e Jefferson e/o Mussolini, opera in cui dava un'interpretazione liberale e artistica del dittatore italiano (il quale tuttavia gli concesse una sola udienza nel 1933). Insieme diede diverse sistemazioni alle sue intuizioni critiche nei volumi Come leggere, ABC del leggere, Rinnovare, Guida alla cultura, Carta da visita. In particolare "Rinnovare" ("Make it new"), motto confuciano, divenne la sua insegna. A Confucio e alla scrittura cinese dedicò diversi studi, traduzioni e gruppi di canti. Infatti negli anni di Rapallo pubblicò via via i volumi contenenti i canti 31-41 ("Jefferson"), 42-51 ("La quinta decade: Siena") e 52-71 ("Cina - John Adams"). In questi volumi il poema d'ispirazione dantesca diventa una rivisitazione di momenti storici esemplari e un atto di accusa contro l'"usura" (canto 45). Lontano dagli Stati Uniti dal 1911, vi ritornò nel 1939 con l'intenzione, affermò, di mediare fra le posizioni della patria e del paese di adozione, ma non trovò ascolto. In compenso il suo collegio, l'Hamilton College, gli conferì il dottorato honoris causa. Dal 1941 al 1943 Pound realizzò a Roma per la radio italiana numerose trasmissioni in inglese in cui difendeva il fascismo e accusava gli angloamericani e la finanza internazionale di aver provocato la guerra contro i paesi che si erano ribellati al giogo dell'usura. Trasmesse in Gran Bretagna e Stati Uniti, queste trasmissioni gli valsero un'incriminazione per tradimento da parte del governo americano. Durante la Repubblica Sociale Italiana (ottobre 1943 - aprile 1945) continuò la sua attività giornalistica e compose due canti in italiano (72-73) in cui ribadiva la solidarietà al fascismo. Il 3 maggio 1945 fu arrestato da partigiani italiani e consegnato ai militari statunitensi, che lo trattennero per alcune settimane a Genova e poi lo trasferirono in un campo di prigionia dell'esercito americano a Metato, presso Pisa. (Vedi Ezra e Dorothy Pound, Letters in Captivity 1945-1946, New York, Oxford Univ. Press, 1999, e Mario Curreli, Scrittori inglesi a Pisa, Pisa, ETS, 2005.) Dopo alcune settimane di reclusione in una cella di sicurezza (la "gabbia da gorilla", disse lui), subì un tracollo fisico e mentale. Gli fu assegnata una tenda presso l'infermeria e gli fu consentito di scrivere e utilizzare la macchina da scrivere nelle ore serali. Instancabile, trascorse i mesi pisani componendo gli undici Canti pisani (dal 74 all'84) e traducendo ancora Confucio. A fine novembre fu trasferito in aereo a Washington per il processo. In seguito a una perizia psichiatrica che lo dichiarò infermo di mente, il processo fu rinviato e Pound fu internato nell'ospedale criminale federale di St. Elizabeths di Washington. Al St. Elizabeths Hospital di Washington[modifica] Recluso nell'ospedale di St. Elizabeth, circondato da un grande parco, Pound fu visitato regolarmente dalla moglie e da vecchi e nuovi amici artisti: Eliot, Cummings, William Carlos Williams, Marianne Moore, e tra i giovani: Robert Lowell, James Laughlin (che, con "New Directions", fu suo editore), Sheri Martinelli, e molti altri. Trovò anche proseliti per le sue idee sociali e ispirò la pubblicazione di opere rare di Louis Agassiz, Alexander Del Mar, Edward Coke, ecc. Questi stessi autori diventavano nel frattempo protagonisti dei canti che continuava a scrivere e pubblicare. Nel 1948 i Canti pisani ottennero il Premio Bollingen per la poesia della Library of Congress provocando non poche polemiche visto che Pound era nel contempo ospite involontario del governo americano in un manicomio criminale. Della giuria facevano parte T.S. Eliot e W.H. Auden, che in questo modo pensavano di attirare l'attenzione sulla pietosa situazione del non più giovane poeta. Ma la polemica finì più per nuocere che per giovare e per molti anni del caso Pound non si parlò più. Nel 1957 un gruppo di amici fra cui Hemingway, Robert Frost e Archibald MacLeish si prodigarono perché si trovasse una soluzione. La pubblica accusa, verificato che Pound non si sarebbe potuto processare, perché un processo era incompatibile con l'infermità mentale, ritirò le accuse, e il poeta tornò in libertà, ripartendo poco dopo per l'Italia. Il caso del mancato Premio Nobel[modifica] Nel 1959 Pound fu candidato al Premio Nobel dallo scrittore Johannes Edfelt, nella sua veste di presidente del Pen Club di Svezia. Come risulta però dal resoconto finale della riunione della Commissione Nobel del 14 settembre 1959[1], essa non gradì Pound che, pur non trovandosi più in condizioni di prigionia dagli americani, venne escluso dal premio. Il presidente della Commissione Nobel Anders Osterling osservò che il candidato non raggiungeva i requisiti necessari per il premio, in quanto responsabile della propagazione "di idee che sono decisamente in contrasto con lo spirito del Premio Nobel".[2] L'Italia: Brunnenburg, Roma, Zoagli, Venezia[modifica] Targa presso la residenza zoagliese di Pound. Brunnenburg, nel comune di Tirolo, a monte di Merano, era abitazione dell'egittologo Boris de Rachewiltz che aveva sposato Mary, figlia di Pound ed Olga Rudge. Pound abitò dal 1958 al 1962 fra Tirolo, Rapallo, Sant'Ambrogio (Zoagli) e Roma. Dal 1962 Olga Rudge si prese cura di lui a Venezia e a Rapallo. In questo periodo Pound pubblicò un volume di Cantos, Thrones 96-109 (1959) e lavorò all'ultima sezione della sua opera, rimasta incompiuta per l'aggravarsi della stanchezza e della depressione. Nel 1964, "Le Testament", melodramma di Pound su parole di Villon, fu eseguito in forma di balletto al Festival dei Due Mondi di Spoleto per iniziativa di Gian Carlo Menotti. Anche negli anni seguenti Pound tenne letture nell'ambito del Festival, circondato dall'affetto di poeti come Lawrence Ferlinghetti e Pier Paolo Pasolini, che lo intervistò a Venezia per un servizio della RAI. Morì a Venezia il 1º novembre 1972. Riposa nel locale cimitero all'isola di San Michele, con accanto Olga Rudge, sopravvissutagli 26 anni. La poetica poundiana[modifica] La maggior parte dei critici considera come manifesto della poetica di Pound la poesia In a station of the Metro. « The apparition of these faces in the crowd;Petals on a wet, black, bough. » Già a prima vista capiamo perché Kenneth Lincoln lo definirà «global translator» (trad. traduttore globale): come può un poeta impregnato di modernità conciliare questa sua tradizione con Dante e Guido Cavalcanti, Torquato Tasso e Ludovico Ariosto e allo stesso tempo attingere a piene mani dall'Haiku? Il rimando alla poesia giapponese è chiaro vista la brevità e cripticità del messaggio, ma dov'è la tradizione cristiano-giudaica? e dov'è la vena modernista europea? Per rispondere a queste domande conviene immergerci nel testo vero e proprio: agli anglofoni il titolo suonerà strano, infatti vi è una intensa eco della station of the Cross (trad. Stazione della Via Crucis): già dall'inizio abbiamo l'elemento cristiano che viene giustapposto preponderantemente con tecnica modernista alla Metro (la metropolitana di Parigi). La tradizione francese e più in generale europea si fa avanti con forza tramite il secondo (primo per importanza) termine della poesia vera e propria: apparition: in francese, così come in italiano, (ricordiamoci che è stata scritta a Parigi e che Pound conosceva perfettamente sia il francese che l'italiano) questo termine non solo significa la comparsa di una immagine, ma ha anche una sfumatura religiosa che fa intendere come il miracolo sia una cosa possibile nella realtà a tutti (ecco un altro elemento cristiano-dantesco), ma è compito del poeta trascrivere l'esperienza mistica qualunque ella sia. Proseguendo nella lettura ci si imbatte nell'aggettivo these che si può tradurre agevolmente con queste: infatti l'esperienza mistica trasposta dal poeta in versi non è limitata solo a quel momento della realtà in cui è avvenuto (sennò avrebbe dovuto usare quelle), ma è una esperienza che attraverso la poesia può essere rivissuta appieno e non solo dallo scrittore, ma da tutti quelli che hanno già fatto quella identica esperienza. Il primo verso si conclude con la formula faces in the crowd che ricorda l'espressione che usa Pound per descrivere la propria poetica: splotches of colour (trad. macchie di colore) che infatti è presente manifestamente in questo componimento poetico con l'uso del termine petals: questa parola è giustapposta come una macchia accanto ad un'altra vicino a termini che di per se non la introducono né la spiegano chiaramente. Pound con questo termine, in questo termine sta unendo due tradizioni: quella Haiku, che prevede l'uso di frasi gnomiche o addirittura sole parole giustapposte in modo da essere il più concisi possibile, e quella modernista caratterizzata dal flux of thoughts (trad. flusso di pensieri) di un personaggio che procede per connessioni logiche tra termini o pensieri e generalmente questo flusso si compie (come mostra Dubliners - Gente di Dublino di James Joyce) nell'epiphany (momento di apparizione della verità sulla propria condizione). Questa poetica modernista spiega brillantemente l'uso del primo termine (apparition), ovverosia il poeta è «un uomo che parla ad altri uomini», parla un linguaggio diverso da quello comune, ma anche lui può, ma non è detto che debba avere l'apparizione della propria condizione caduca (faces e petals possono essere sostituiti l'uno con l'altro nel primo verso senza differenze metriche) in un luogo qualsiasi come può avvenire ad ognuno di noi, nel caso di Pound questa apparition è avvenuta nella Metro parigina. Teorie economiche di Pound[modifica] Pound, convinto che la figura del poeta non possa astrarsi dalle circostanze in cui si trova a vivere, individua nel conflitto tra economia e finanza la chiave di volta del mondo moderno e dedica perciò ampia parte della sua letteratura e della sua poetica alla riflessione sul tema. Il fulcro del conflitto, raffigurato come riproposizione della disfida tra guelfi e ghibellini di dantesca memoria, è rappresentato dall’usura: all’argomento il poeta ha dedicato, oltre al Canto XLV dei suoi Cantos, due libri: ‘Abc dell’Economia’ e ‘Lavoro e Usura’. Il pensiero economico di Pound può essere brevemente riassunto nei seguenti postulati: Il denaro non è una merce, ma una convenzione sociale[3]; Il lavoro non è una merce, ma fondamento della ricchezza ed il modo più logico per distribuire ricchezza è distribuire lavoro[4]; Lo Stato dispone del credito, non è quindi necessario che si indebiti[5]. La summa di queste tre proposizioni è nello strumento della moneta, nella cui funzione Pound individua il centro dei problemi di un'economia reale sempre più dipendente dalla finanza, quando in realtà questa dovrebbe essere per lui nient’altro che uno strumento a sostegno della prima. Per Pound era inconcepibile che le banche potessero creare denaro dal nulla attraverso semplici operazioni contabili. A causa di questo capovolgimento nei rapporti di forza, anche il lavoro (e di conseguenza l’economia di cui il lavoro è base imprescindibile) risulta vincolato alle decisioni prese da coloro che Pound definisce ‘daneistocrati’, ovvero individui che fondano il loro potere sul diritto di prestare denaro. Se quindi è nel denaro il carattere di ingiustizia, per Pound è dal denaro che deve partire un progetto di riforma: riprendendo l’idea di Silvio Gesell, propose di tassare non i cittadini produttori, sul cui lavoro si regge la prosperità della Nazione, ma il denaro stesso, ponendo ogni mese una marca da bollo pari ad un centesimo del valore nominale delle banconote ed ottenendo così i seguenti effetti: allo Stato, senza alcuna spesa di riscossione e senza alcuna possibilità di evasione fiscale, sarebbe garantito un reddito pari al 12% annuale della massa monetaria[6]; le banche verrebbero ridotte a meri intermediari finanziari, perché non potrebbero rinchiudere il denaro nei propri forzieri, pena perdere tutti i propri averi in 100 mesi; lo Stato riacquisterebbe sovranità monetaria, garantendo un'adeguata emissione[7]. Questi concetti sono vicini al principio economico di fiscalità monetaria. Il legame con il Fascismo[modifica] Con il suo ritorno in Italia nel 1925, Ezra Pound comincia ad avvicinarsi al fascismo, che intanto era arrivato al potere. Del regime apprezzò i provvedimenti sociali in favore dei lavoratori, le opere pubbliche e una politica economica di ricerca della «Terza Via» tra liberismo e collettivismo. Già dagli anni immediatamente precedenti la Prima Guerra Mondiale, a Londra, Pound aveva iniziato a maturare una complessa e articolata visione del mondo, legata a correnti politiche e culturali di ispirazione tanto anticapitalista quanto antimarxista[8]. Il poeta americano descrive così il suo primo approccio con il fascismo: «Durante il tempo in cui ho vissuto in Europa ho spesso visitato Roma e dopo l'ultima guerra ho notato il rinascimento o ringiovanimento della nazione. Io e mia moglie abbiamo sottoscritto 25mila lire a testa al primo prestito del Littorio»[9]. Il 30 gennaio del 1933 riuscì a farsi ricevere a Roma da Benito Mussolini: fu la prima e unica volta che i due si incontrarono. In quell'occasione Pound regalò al Duce una copia dei suoi Cantos, e illustrò al capo del fascismo alcune proposte in materia economica, alle quali si sarebbe poi ispirato il governo della Repubblica Sociale[senza fonte]. Nel 1935 viene pubblicato il libro Jefferson and Mussolini, nel quale il dittatore italiano è paragonato alla figura del terzo presidente degli Stati Uniti. Secondo Pound «il primo atto del Fascismo è stato salvare l'Italia da gente troppo stupida per saper governare, voglio dire dai comunisti senza Lenin. Il secondo è stato di liberarla dai parlamentari e da gruppi politicamente senza morale. Quanto all'etica finanziaria, direi che dall'essere un paese dove tutto era in vendita, Mussolini in dieci anni ha trasformato l'Italia in un paese dove sarebbe pericoloso tentare di comperare il governo»[10]. Durante il 1940 inizia a trasmettere dalle frequenze dell'EIAR il programma radio «Europe calling, Ezra Pound speaking», diretto ai cittadini americani e inglesi. In tutto tenne circa 600 discorsi prima della deposizione di Mussolini il 25 luglio, in seguito alla quale Pound aderisce alla Repubblica Sociale e si trasferisce a Milano per continuare le sue trasmissioni radio. In questo periodo intensifica gli attacchi alla finanza internazionale, colpevole a suo dire di aver complottato per trascinare gli Stati Uniti nella guerra attuale. A causa di queste sue prese di posizione, una volta terminato il conflitto mondiale, Pound fu arrestato il 3 maggio 1945 con l'accusa di collaborazionismo e alto tradimento. In occasione dell'arresto, pronunciò la sua famosa massima: «Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui»[11]. L'importanza di Pound[modifica] La poesia e la poetica di Pound hanno avuto molta influenza. Le sue prime opere portarono nella lirica inglese un linguaggio più concentrato e sperimentale, e una visione sincretistica in cui entravano America ed Europa, Oriente e Occidente. Fecero scuola i suoi rifacimenti dal cinese e le sue "maschere" provenzali. Pound fu anche influente promotore di Guido Cavalcanti e Dante presso il pubblico inglese, sulla scia di Dante Gabriel Rossetti e altri. I Cantos sono un'epica autobiografica sulla cui struttura e riuscita la critica non è concorde, ma pochi dubitano della grandezza di alcune pagine, specie nei Canti pisani del 1945. Opere scelte[modifica] 1908 A Lume Spento, poesie. 1908 A Quinzaine for This Yule, poesie. 1909 Personae, poesie. 1909 Exultations, poesie. 1910 Provença, poesie. 1910 The Spirit of Romance, saggi. 1911 Canzoni, poesie. 1912 Ripostes of Ezra Pound, poesie. 1912 Sonnets and ballate of Guido Cavalcanti, traduzioni. 1915 Cathay, poesie / traduzioni. 1916 Certain noble plays of Japan: from the manuscripts of Ernest Fenollosa, traduzioni. 1916 "Noh", or, Accomplishment: a study of the classical stage of Japan, di Ernest Fenollosa e Ezra Pound. 1917 Lustra of Ezra Pound, poesie. 1917 Twelve Dialogues of Fontenelle, traduzioni. 1918 Quia Pauper Amavi, poesie. 1918 Pavannes and Divisions, saggi. 1919 The Fourth Canto, poesie. 1920 Umbra, poesie e traduzioni. 1920 Hugh Selwyn Mauberley, poesie. 1921 Poems, 1918-1921, poesie. 1922 The Natural Philosophy of Love, di Rémy de Gourmont, traduzione. 1923 Indiscretions, autobiografia in prosa. 1923 Le Testament, opera musicale. 1924 Antheil and the Treatise on Harmony, saggi. 1925 A Draft of XVI Cantos, poesie. 1927 Exile, rivista. 1928 A Draft of the Cantos 17-27, poesie. 1928 Ta hio, the great learning, newly rendered into the American language, traduzione. 1930 Imaginary Letters, saggi. 1931 How to Read, saggio. 1933 A Draft of XXX Cantos, poesie. 1933 ABC of Economics, saggio. 1933 Cavalcanti, opera musicale. 1934 Homage to Sextus Propertius, poesie. 1934 Eleven New Cantos: XXXI-XLI, poesie. 1934 ABC of Reading, saggi. 1935 Make It New, saggi. 1936 Chinese written character as a medium for poetry, di Ernest Fenollosa, a cura di Ezra Pound. 1936 Jefferson and/or Mussolini, saggi. 1937 The Fifth Decade of Cantos, saggi. 1937 Polite Essays, saggi. 1937 Digest of the Analects, by Confucius, translation. 1938 Culture, saggi (tradotto in italiano come Guida alla Cultura, Sansoni, ISBN 88-383-1351-2). 1939 What Is Money For?, saggi. 1940 Cantos LII-LXXI, poesie. 1942 Carta da visita, saggi. 1944 L'America, Roosevelt e le Cause della Guerra Presente], saggi. 1944 Introduzione alla Natura Economica degli S.U.A., saggi. 1947 Confucius: the Unwobbling pivot & the Great digest, traduzione. 1948 The Pisan Cantos [74-84], poesie. 1950 Seventy Cantos, poesie. 1953 Canti pisani [74-84], poesie. 1951 Confucian analects, traduzione. 1954 Lavoro ed usura, saggi. 1956 Section Rock-Drill, 85-95 de los Cantares, poesie. 1956 Women of Trachis, da Sofocle, traduzione. 1959 Thrones: 96-109 de los Cantares, poesie. 1964 The Cantos [1-109], poesie. 1968 Drafts and Fragments: Cantos CX-CXVII, poesie. 1970 Opere scelte. 1985 The Cantos [1-116], poesie. Edizione integrale italiana. 1986 The Cantos [1-116], poesie. 1997 Ezra Pound and Music, saggi. 2002 Canti postumi, poesie. 2003 Ego scriptor cantilenae: The Music of Ezra Pound, musica. 2005 Carte italiane 1930-1944. Letteratura e arte. 2008 Rose rampicanti, a cura di Francesco Cappellini, Via del Vento edizioni. Note[modifica] ^ Enrico Tiozzo, docente di letteratura italiana all'Università di Goteborg, pubblicato sul fascicolo del giugno 2010 della rivista 'Belfagor' ^ Nobel, rivelato il motivo della bocciatura di Pound: È fascista, niente premio. adnkronos.com ^ 'Lavoro e Usura', pag. 130-147 ^ 'Abc dell’Economia' pag. 47 ^ 'Abc dell’Economia' pag. 66 ^ 'Abc dell’Economia' pag. 113 ^ 'Abc dell’Economia' pag. 114 ^ “Le origini del Fascismo di Ezra Pound” - Luca Gallesi ^ http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2010/04/17/NZ_29_APRE.html ^ http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/09/20/ritrovato-il-libro-segreto-di-pound.html ^ http://archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/31/Pound_eroico_furore_rimasto_incompreso_co_0_0210311979.shtml Bibliografia[modifica] AA.VV., G. Accame, F.M. D'Asaro, G. De Turris, F. Grisi, A.Pantano, Ezra Pound 1985 - Economia Ortologica di Ezra Pound A.Pantano ed., Roma, 1985. Accame, Giano, Ezra Pound economista. 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Emeryville: Second Evening Art. Hughes, Robert and Fisher, Margaret(2003). Cavalcanti: A Perspective on the Music of Ezra Pound. Emeryville: Second Evening Art. (PDF) Intervista ad Ezra Pound, di Donald Hall Pound at Modern American Poetry Pound at EPC Pound and the Occult Fenollosa, Pound and the Chinese Character Libri di Pound Poesia multilingue Portale Biografie Portale Economia Portale Fascismo Portale Letteratura Portale Seconda guerra mondiale Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Ezra_Pound" Categorie: Poeti statunitensi Nati nel 1885 Morti nel 1972 Nati il 30 ottobre Morti il 1º novembre Modernismo Personalità della Repubblica Sociale Italiana Personalità legate a Venezia Imagismo
UN UOMO GIACE TRAFITTO DA UN RAGGIO DI SOLE, ED E’ SUBITO SERA
Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam
VIAGGIA CON RYANAIR
JE ME SOUVIENS
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E' poi richiesto - in ipotesi di utilizzo e/o citazione di tutto o parte del contenuto di uno e/o più post di questo blog - di voler comunicare all'autore Pietro Berti anche tramite e-mail o commento sul blog stesso l'utilizzo fatto del proprio articolo al fine di eventualmente impedirne l'utilizzo per l' ipotesi in cui l'autore non condividesse (e/o desiderasse impedire) l'uso fattone.
Auguro a voi tutti un buon viaggio nel mio blog.
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