Pietro Berti

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Anchorage

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domenica 10 aprile 2011

La Guardia di Finanza (GdF)


La Guardia di Finanza (GdF) è uno speciale corpo militare di polizia dello Stato italiano, dipendente direttamente dal ministro dell'economia e delle finanze. Oltre a svolgere funzioni di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza comuni alle altre forze di polizia, la Guardia di Finanza possiede poteri speciali (ed esclusivi) di polizia tributaria[1]. Data la sua doppia identità quale forza di polizia e corpo militare dello Stato, il corpo ha la particolarità di essere parte integrante delle forze armate dello Stato italiano, pur non essendo inquadrato logisticamente nel Ministero della Difesa. Indice[nascondi] 1 Storia 2 L'originalità della Guardia di Finanza 3 Le Fiamme gialle oggi 4 Campo di azione 5 Ordinamento 6 Comandante generale 7 Reparti speciali 7.1 S.C.I.C.O. 7.2 G.I.C.O. 7.3 G.O.A. 7.4 G.R.F. 7.5 A.T.P.I. 8 Antidroga 9 Evasione fiscale 10 Armamento 11 Mezzi in dotazione 12 La nuova uniforme 13 Gradi e qualifiche 14 117 Guardia di Finanza 15 Simbologia 15.1 Stemma araldico della Guardia di Finanza 15.2 San Matteo 16 Decorazioni 17 Denominazione nelle lingue minoritarie d'Italia 18 Personalità legate alla Guardia di Finanza 19 Preghiera del finanziere 20 La rivista ufficiale 21 Note 22 Voci correlate 23 Altri progetti 24 Collegamenti esterni Storia[modifica] La Guardia di Finanza è il corpo militare più antico dello Stato, che troviamo già nel Regno di Sardegna e che trae le sue origini dalla legione truppe leggere (1774) così come testimoniato dal decreto di nomina di Gabriel Pictet come primo comandante il 5 ottobre 1774 da parte di Vittorio Amedeo III di Savoia[2]. Il reparto di fanteria leggera dell'esercito sabaudo con compito accessorio del presidio delle frontiere, viene sciolto con la creazione delle repubbliche filonapoleoniche del nord Italia, ricostituito sotto il nome di legione reale leggera e sciolto definitivamente nel 1821. Esso in realtà discende [3] dai preposti doganali del Regno di Sardegna, organismo civile di matrice francese, che i regnanti transalpini mantennero dopo la caduta di Napoleone, e a cui era affidata la vigilanza per fini doganali dei posti di confine e della frontiera. Dopo la proclamazione del Regno d'Italia nel 1861, l'anno seguente la fusione degli organismi doganali dei disciolti Stati preunitari con i preposti doganali piemontesi determinò la nascita del Corpo delle Guardie doganali, da cui storicamente, può essere fatta risalire l'origine della odierna Guardia di Finanza. Nel 1881, con il cambio di dipendenza dalle dogane alle neo costituite intendenze di finanza, ne viene adeguata la denominazione in Corpo della Regia Guardia di Finanza, che risponde anche ad un progressivo aumento dei compiti d'istituto quale braccio armato dell'amministrazione finanziaria italiana. Una serie di riforme progressive e successive volte a migliorarne l'organizzazione e l'efficienza ne accentua da un lato l'autonomia dalla direzione generale delle gabelle (nell'ambito del ministero delle finanze) e dall'altro gli aspetti militari, sino alla completa militarizzazione avvenuta nel 1907, sancita dall'estensione dell'uso delle stellette, distintive dei reparti combattenti, sovrapposte alle tradizionali fiamme gialle. In tempo di pace il Corpo, pur non avendo ancora lo stato giuridico militare, fu sottoposto alla giurisdizione militare e a un regime disciplinare in gran parte mutuato da quello vigente per l'esercito, il cui regolamento di disciplina militare viene esteso alla GdF con legge del 12 luglio 1908. L'integrazione tra le forze armate dello Stato si completa con la concessione della bandiera di guerra con regio decreto 2 giugno 1911 e con la legge 24 dicembre 1914. Nella prima guerra mondiale, l'improvvisazione con cui erano stati organizzati i reparti di combattimento del Corpo e l'errato impiego sul campo ne determina una deludente prova in servizio e, malgrado il valore individuale del personale, il prevalente arretramento in compiti di retrovia. Gli anni venti segnano un periodo di profonda riorganizzazione per la Guardia di Finanza che viene ordinata secondo il modello territoriale dei Reali Carabinieri, con l'innovazione determinata dall'istituzione nel 1923 della polizia tributaria investigativa, quale contingente specializzato e componente di punta del Corpo, che segna il progressivo spostarsi del fulcro dell'attività di servizio dagli originari compiti di polizia daziaria e doganale alla sorveglianza della totalità degli aspetti tributari nazionali. Contemporaneamente si costituisce, nell'ambito del Ministero, l'«Ufficio tecnico centrale per la Polizia Tributaria Investigativa», retto da un generale della Guardia di Finanza. La nozione giuridica di polizia tributaria è precisata dalla legge 7 gennaio 1929, n. 4, che riordina organicamente la materia della repressione delle violazioni finanziarie. L'immeritata fama di scarsa resa militare della grande guerra è in gran parte cancellata dalle prove di abnegazione del secondo conflitto mondiale, culminate con la liberazione di Milano e dalla tenace opera di contrasto al contrabbando, dapprima terrestre e poi via mare, nei due dopoguerra. Ricostruzione post bellica, sviluppo economico, liberalizzazione degli scambi internazionali e i primi accenni di un processo di integrazione europea portano il sistema tributario italiano a un nuovo assetto. La riforma dell'imposizione fiscale ad opera del ministro Vanoni e il ruolo ormai determinante assunto nel sistema dall'imposta generale sull'entrata rendono necessario un profondo mutamento del sistema di repressione dell'evasione fiscale. Il 2 maggio 1949, alla presenza dei ministri Vanoni, Pella e La Malfa, il comandante generale inaugura presso l'accademia del Corpo il primo corso per verificatori contabili, diretto dal professor Cesare Cosciani, al quale sono destinati ufficiali del Corpo e funzionari dell'amministrazione finanziaria. Da tale momento la preparazione all'attività di polizia tributaria diviene il tema centrale dell'addestramento di formazione e di perfezionamento per gli ufficiali ed i sottufficiali. Segue un periodo di intenso ammodernamento. Nel giro di pochi anni, vengono radicalmente trasformati il naviglio, il parco automobilistico e l'organizzazione delle telecomunicazioni; viene istituito il servizio statistico, dotato di un centro meccanografico, e il servizio cinofili per l'allevamento e l'addestramento dei cani anticontrabbando. Negli stessi anni, viene stabilito l'impianto generale del Corpo basato sulla legge 23 aprile 1959, n.189 che ne fissa i compiti istituzionali, successivamente adeguati da specifici provvedimenti settoriali attributivi di determinate competenze. Nel quadro di un più ampio processo di riorganizzazione dell'Amministrazione statale la struttura ordinativa è stata di recente revisionata (decreto del presidente della Repubblica 29 gennaio 1999, n. 34) per conseguire obiettivi di maggiore efficienza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa. L'originalità della Guardia di Finanza[modifica] Il Corpo rappresenta un unicum nel panorama delle forze di polizia del mondo, infatti altri organismi che hanno condiviso nascita e sviluppo paralleli e similari, anche in relazione ai diversi assetti istituzionali ed alla diversa tradizione dei paesi di appartenenza, hanno assunto caratteri molto differenti. Nato come componente di polizia dell'amministrazione doganale, secondo un modello di matrice francese (che subentrò all'inefficiente sistema combinato di affido ad agenti privati della riscossione dei dazi e a reparti militari del controllo delle frontiere in funzione anticontrabbando, tipico dello stato sabaudo) ha subìto una evoluzione del tutto peculiare, anche per la volontà governativa di privilegiare il potenziamento di una organizzazione preesistente alla creazione di nuovi organismi di controllo, mano a mano che si complicava il quadro del sistema tributario nazionale. A ciò non fu estranea la tradizionale impostazione cavouriana di parziale coesistenza e contrapposizione degli organi istituzionali, necessaria in uno stato ancora debole quale quello italiano di recente unificazione, non solo al fine di salvaguardane l'integrità, suddividendo competenze ed attribuzioni in modo che ogni ufficio dovesse appoggiarsi ad un altro per completare il proprio lavoro, di cui non risultava quale unico depositario, ma anche di amalgamare, per quanto possibile, le diverse estrazioni e tradizioni culturali dei componenti le burocrazie degli stati preunitari. Ancora oggi, infatti, il lavoro svolto in campo poliziesco è in tutto eguale a quello delle altre forze di polizia, si può però osservare, nel campo delle funzioni di polizia economico finanziaria, una linea di faglia tra il ruolo di organo segnalatore proprio della Guardia di Finanza e quello di organo di definizione ed accertamento tipico delle varie branche del Ministero dell'Economia delle Finanze, che si occupano di riesaminare l'attività di servizio del Corpo e di decidere sussistenza quantità e qualità delle sanzioni da irrogare. A differenza di quanto accaduto, ad esempio, in Francia, dove la guardia doganale rimase una branca specializzata dell'amministrazione omonima, fu deciso di dare un assetto autonomo ed unitario alla Guardia di finanza, che fu posta, e lo è ancora adesso, alle dipendenze dirette del capo del dicastero e non nell'ambito del ministero delle finanze stesso. Anche l'adozione di un inquadramento militare rispondeva all'esigenza di garantire l'indipendenza della compagine del Corpo dagli uffici a beneficio dei quali svolgeva l'attività ispettiva, aggiogando nel contempo i finanzieri ad un sistema disciplinare più pesante, che poteva assicurare una maggiore integrità morale dei componenti. Il carattere militare, inoltre, permetteva di conferire al Corpo quel carattere di guardia di frontiera ai confini di terra e di mare, che avvicinava l'istituzione ai modelli organizzativi degli stati del centro Europa, carattere affievolitosi solo negli ultimi anni, auspice anche il processo di unificazione europea, a favore di altri organismi quali le specialità polizia di frontiera della Polizia di Stato e guardia costiera, delle Capitanerie di Porto. In sostanza l'opzione scelta, quella di concentrare, nel tempo, più funzioni ispettive nella Guardia di Finanza a scapito degli uffici ai quali è stata affidata la prosecuzione amministrativa degli atti, anziché dare vita a più organismi, aveva la ragione pratica di contenere le spese necessarie a dare vita a nuovi improvvisati complessi, spesso estranei alle tradizioni delle amministrazioni peninsulari, salvaguardando i risultati, affidati ad un organo già collaudato. Ultimamente tale impostazione è stata in un certo qual modo persa di vista, anche in ragione della progressiva complicazione del quadro normativo di riferimento, e all'azione ispettiva del Corpo si è affiancata l'attività anche ispettiva di molteplici articolazioni investigative create in seno alle rinnovate authority ed agenzie, come quelle fiscali, in primis l'Agenzia delle Entrate, dei dicasteri che beneficiavano dei servizi svolti dalla Guardia di Finanza. Le Fiamme gialle oggi[modifica] L'inizio del nuovo millennio coincide con una revisione organizzativa,che lega la struttura territoriale della Guardia di Finanza a quella amministrativa dello Stato, segnando il definitivo distacco dall'arcaica visione del corpo come mera polizia tributaria, riaffermando sia i compiti di polizia economico-finanziaria, che altri preponderanti compiti tradizionali,tra cui la repressione del contrabbando, la lotta al traffico di sostanze stupefacenti, la repressione dei reati di criminalità organizzata, riciclaggio del denaro, la lotta al finanziamento al terrorismo internazionale e l'ordine pubblico. Attualmente il Corpo ha una forza organica di circa 68 000 militari delle varie categorie (ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri). Tradizionalmente la Guardia di Finanza recluta i propri dipendenti in due contingenti, il cosiddetto ramo terra, che annovera la maggioranza dei finanzieri, compreso il Servizio aereo della Guardia di Finanza, ed il ramo mare, che inquadra il personale specializzato prevalentemente impiegato nel Servizio navale della Guardia di Finanza. Questa ripartizione, che si realizza in due percorsi professionali diversi, seppure paralleli, a partire dall'arruolamento, ha una giustificazione che risale al periodo della Guardia Doganale, in quanto il Corpo, allora privo di reparti di addestramento, reclutava personale che aveva già svolto il servizio militare ma era soggetto in caso di guerra a chiamata nelle forze armate, quindi per coloro che avevano svolto il servizio nell'Esercito, era previsto l'impiego a terra, per coloro che invece provenivano dalla Marina, ed avevano, quindi, formazione e dimestichezza marinare, era previsto il servizio nella vigilanza costiera o sui laghi. Campo di azione[modifica] La Guardia di Finanza ha il controllo delle frontiere terrestri ed assume ruolo prevalente nella difesa di quelle marittime. Il campo d'azione è detto a 360°, spazia dalla tutela degli interessi finanziari nazionali ed europei, attraverso il contrasto all'evasione impositiva, alla repressione dei reati tributari e delle frodi comunitarie, fra cui il contrabbando, dalla lotta alla criminalità organizzata all'attività di contrasto al riciclaggio dei capitali illecitamente conseguiti, dal reimpiego dei proventi dell'attività criminale, al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti. Il motivo per il quale il corpo della Guardia di Finanza risulta particolarmente eclettico ed operativo, quindi unico nelle realtà dei corpi speciali di polizia d'Europa e del mondo, lo si deve ricercare nei suoi compiti principali: l'economia e la finanza. Al giorno d'oggi, dato che l'economia e la finanza sono alla base di ogni genere di reato, ciò ha portato inevitabilmente il corpo della Guardia di Finanza ad occuparsi direttamente di: traffico d'armi contraffazione contrabbando traffico di stupefacenti contrasto all'immigrazione clandestina gioco d'azzardo prostituzione sequestri di persona furti appalti truccati traffico di scafi frodi agricole ai danni dell'Unione europea e dell'AGEA frodi telematiche usura abusivismo edilizio Estorsione Racket Mafia altro. Ordinamento[modifica] Le dotazioni organiche assegnate alla Guardia di Finanza per l'assolvimento dei compiti istituzionali sono approssimativamente determinate in: 3 000 ufficiali; 23 000 ispettori; 13 000 sovrintendenti; 28 000 appuntati/finanzieri. Nel dicembre 2006 la struttura organizzativa comprendeva: un comando generale, con funzione di alta direzione della globale attività istituzionale, retto da un generale di corpo d'armata, di nomina politica (comandante generale della Guardia di Finanza). Per l'esecuzione del servizio la Guardia di Finanza è articolata in sei comandi interregionali (nelle sedi di:Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli e Palermo), retti da generale di corpo d'armata, da cui dipendono: 20 comandi regionali, di livello generale di brigata, che svolgono funzioni di comando, coordinamento e controllo dei dipendenti reparti di immediata proiezione operativa costituiti, nella dicotomia fra reparti territoriali ordinari e reparti specializzati, dai: reparti operativi aeronavali, comandati da colonnelli, che dirigono e coordinano l'attività specialistica dei reparti marittimi e di volo in ambito di una o più regioni; comandi provinciali, retti da colonnelli, alle dipendenze dei quali operano secondo un modulo di coesistenza di organismi specialistici ed organismi ordinari, di norma, un nucleo di polizia tributaria, unità ad alta specializzazione nella investigazione tributaria, economica, finanziaria ed antidroga ed articolata in gruppi di sezioni, e un numero variabile di gruppi, compagnie, tenenze e brigate, di consistenza organica diversa in relazione alla situazione socio-economica ed alle esigenze operative dell'area di competenza. Nell'ambito dei comandi provinciali, nelle zone montagnose esiste il Soccorso alpino della Guardia di Finanza, articolato in stazioni S.A.G.F., che impiega personale particolarmente addestrato al servizio in montagna per operazioni di soccorso. Parallelamente ai comandi interregionali, con competenze specialistiche in ambito nazionale esistono, sempre a livello generale di corpo d'armata: il Comando dei reparti speciali, dal quale dipendono, al comando di generali di brigata: un Comando tutela della finanza pubblica articolato in: Nucleo speciale entrate, che opera in materia di entrate del bilancio nazionale e degli enti locali; Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie, competente in materia di spesa pubblica, di frodi al bilancio comunitario, di contrabbando, di controllo alle uscite del bilancio nazionale e degli enti locali; un Comando tutela dell'economia, articolato in: Nucleo speciale polizia valutaria, che opera a tutela dei mercati finanziari e nei settori di servizio riguardanti il riciclaggio, i movimenti transfrontalieri di capitali, l'intermediazione finanziaria, l'usura, la disciplina dei mezzi di pagamento, il finanziamento al terrorismo, la tutela del risparmio, gli illeciti previsti dal testo unico delle leggi bancarie, di cui al D. Lgs. n. 385/1993; da quello della finanza di cui al D. Lgs. n. 20/1998 e dal Codice delle assicurazioni private, di cui al D. Lgs. n. 209/2005; Nucleo speciale tutela mercati, con funzioni di tutela delle regole dei mercati, in particolare in materia di illeciti contro l'economia pubblica, l'industria ed il commercio. Il reparto è inoltre, il referente per la Guardia di finanza dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata, che opera a contrasto dei reati di criminalità organizzata; Nucleo speciale per la radiodiffusione e l'editoria, che collabora con l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; un Comando unità speciali dal quale dipendono: il Nucleo speciale commissioni parlamentari d'inchiesta, per l'attività di collaborazione con gli omonimi organi parlamentari; il Nucleo speciale funzione pubblica e privacy; stemma del G.A.T.(Gruppo anticrimine tecnologico) il Nucleo speciale frodi telematiche, (G.A.T.) che opera a contrasto degli illeciti economico-finanziari perpetrati per via telematica ed i reati commessi da hacker e cracker. il Nucleo speciale tutela pubblica amministrazione per la prevenzione ed il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito nella pubblica amministrazione. il Comando aeronavale centrale, preposto al: Comando Operativo Aeronavale, articolato su un gruppo esplorazione aeromarittima e cinque gruppi aeronavali, che conduce e coordina l'attività di vigilanza aeromarittima a livello nazionale; Comando logistico aeronavale, articolato su un centro navale ed un centro di aviazione, che provvede alla funzione logistica centralizzata di settore; II REPARTO Questo reparto è erede del "Servizio Informativo" della Guardia di Finanza. Al suo interno vi è anche un Ufficio Analisi d’Intelligence. Al comando vi è un generale del corpo. Ha un organico di circa 600 effettivi. Esiste, inoltre, la branca addestrativa dell'Ispettorato per gli istituti di istruzione, retto da generale di corpo d'armata, dal quale dipendono tutti i reparti preposti al reclutamento, alla formazione ed alla specializzazione del personale dei vari ruoli del corpo nonché i prestigiosi Gruppi Sportivi Fiamme Gialle, in cui militano numerosi atleti olimpici (tra cui la medaglia d'oro Domenico Fioravanti). L'ispettorato per gli istituti di Istruzione, in particolare, ha una struttura simile a quella degli omologhi Comandi Interregionali, assolve funzioni di comando, coordinamento e controllo dei reparti ed istituti dipendenti delle attività nei settori: del reclutamento e della formazione degli allievi; dell'addestramento e della specializzazione post-formazione del personale già in servizio. Allievi della Scuola ispettori e sovrintendenti con sede a L'Aquila Alle proprie dipendenze sono posti i seguenti reparti: Accademia della Guardia di Finanza: con sedi a Bergamo e a Roma (Castel Porziano), retta da generale di divisione/brigata; Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza: con sede a L'Aquila, retta da generale di divisione; Scuola di Polizia Tributaria: con sede a Lido di Ostia (Roma), retta da generale di divisione/brigata; Centro di Reclutamento: con sede a Roma, retta da generale di divisione/brigata; Legione Allievi: con sede a Bari, retta da generale di divisione/brigata, con alle dipendenze la Scuola Allievi Finanzieri alla sede, la Scuola Nautica di Gaeta e la Scuola Alpina di Predazzo; Centro Addestramento di Specializzazione, con sede ad Orvieto, retto da generale di brigata/colonnello; Centro Sportivo: con sede a Roma (Castel Porziano), retto da generale di brigata. Come supporto tecnico troviamo il Reparto Tecnico Logistico – Amministrativo per gli Istituti di Istruzione, con sede a Lido di Ostia (Roma), retto da colonnello. Comandante generale[modifica] Per approfondire, vedi la voce Comandante generale della Guardia di Finanza. Il comandante generale della Guardia di Finanza è sempre stato, in passato, per legge un membro dell'Esercito Italiano e non della Guardia di Finanza stessa. Questo fino al 3 giugno 2010, quando una nuova legge (legge 3 giugno 2010 n.79) decisa dalle Commissione Difesa e Commissione Finanze del governo Berlusconi IV stabilì che anche i membri della Guardia di Finanza potessero ricoprire il ruolo di comandante generale.[4]Questa legge è stata molto criticata dai Radicali perché, a loro giudizio, garantirebbe alla Guardia di Finanza troppa autonomia rispetto alle istituzioni repubblicane.[5] Reparti speciali[modifica] S.C.I.C.O.[modifica] Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (S.C.I.C.O.) è stato istituito in attuazione della circolare n. 216093/310, del 10 luglio 1993, emanata a seguito della legge n. 203 del 12 luglio 1991, recante «Provvedimenti urgenti in tema di lotta alla criminalità organizzata e di trasparenza e buon andamento dell'attività amministrativa». Prima dell'entrata in vigore della predetta legge, l'attività di contrasto alla criminalità organizzata da parte del Corpo della Guardia di Finanza veniva svolta da sezioni nell'ambito dei Gruppi dei Nuclei regionali di polizia tributaria; successivamente il Comando generale istituì, nell'ambito dei predetti Nuclei, i Gruppi Investigativi sulla Criminalità Organizzata (G.I.C.O.). Tali articolazioni, tuttavia, rispondevano prevalentemente ad esigenze di carattere locale; la mancanza di collegamenti con altri Reparti del Corpo o con paritetici organismi di Polizia produceva, infatti, limitazioni allo sviluppo delle indagini nel delicato settore. Al fine di ovviare a tali inconvenienti fu istituito l'Ufficio di Collegamento delle Attività Investigative sulla Criminalità Organizzata (U.C.A.I.C.O.) con il compito di coordinare le attività info-investigative svolte dai G.I.C.O. e di organizzare l'attività operativa in concerto, quando necessario, con altre Forze di Polizia. In seguito alla circolare del luglio 1993, dall'U.C.A.I.C.O. si passò allo S.C.I.C.O. Inizialmente da questo reparto dipendevano direttamente i G.I.C.O. periferici, quindi fu riorganizzato come organismo di coordinamento ed analisi ed i G.I.C.O. furono inquadrati nell'ambito dei nuclei regionali. Lo S.C.I.C.O. svolge una serie di compiti, tra i quali: curare la raccolta dei dati e delle notizie concernenti l'attività investigativa svolta dai reparti del Corpo a contrasto della criminalità organizzata; effettuare l'analisi dei dati raccolti al fine di individuare ed elaborare metodologie investigative idonee ad orientare l'attività dei G.I.C.O.; intrattenere i rapporti, a livello centrale, con il Procuratore nazionale antimafia con il compito di partecipare i G.I.C.O. delle direttive ricevute; procedere all'interscambio informativo con i paritetici Servizi centrali delle forze di polizia, con la D.I.A., nonché con gli organi e i servizi di polizia giudiziaria nell'ambito del corpo e, per il tramite del Comando generale - II Reparto, con gli organi di polizia esteri eventualmente interessati; curare il collegamento informativo interforze per le attività dirette alla prevenzione e repressione dei delitti di sequestro di persona a scopo di estorsione; fornire supporto tecnico-logistico ai G.I.C.O., mediante l'impiego di attrezzature tecnologicamente avanzate; assicurare supporto operativo ai G.I.C.O., mediante l'impiego di personale dotato di specifiche professionalità per l'esecuzione di attività di polizia giudiziaria. G.I.C.O.[modifica] Gruppo d'investigazione sulla criminalità organizzata. Unità speciale della Guardia di finanza specializzata in investigazioni atte a contrastare reati di criminalità organizzata con finalità di riciclaggio di denaro e terrorismo internazionale. Il G.I.C.O. dipendeva dallo S.C.I.C.O. Il Servizio Centrale di Investigazione sulla criminalità organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza e dispone sul territorio nazionale Gruppi Investigativi sulla criminalità organizzata (G.I.C.O.). A livello centrale lo S.C.I.C.O. si occupa delle operazioni effettuate sotto copertura, dei colloqui investigativi, delle intercettazioni preventive e partecipa ai collegamenti interforze per la lotta ai sequestri di persona per scopo di lucro. Sono reparti speciali con attribuzioni di legge, per quanto riguarda capacità d'intervento in termini di operazioni speciali ad esempio: infiltrato sotto copertura, agente provocatore o altro. La sezione Antiriciclaggio venne assorbita dai vari nuclei regionali di Polizia Tributaria Investigativa (P.T.I.). G.O.A.[modifica] Gruppo operativo antidroga. Settore molto importante all'interno del G.I.C.O. G.R.F.[modifica] Gruppo repressione frodi, investigatori operativi anticontrabbando. (Soppresso con la riorganizzazione strutturale dei reparti del Corpo effettuata nel 2006.) A.T.P.I.[modifica] Anti Terrorismo Pronto Impiego. I Reparti antiterrorismo e pronto impiego della Guardia di Finanza, più comunemente noti come Baschi verdi o Falchi si collocano nell'ambito del Corpo quale componente speciale per formazione ed addestramento. Fondato nel 1982, è una componente altamente specializzata della Guardia di Finanza, nonché la naturale evoluzione dei nuclei S.V.AT.P.I. (Scorta Valori Antiterrorismo Pronto Impiego), creati nel 1977 al fine di contrastare le azioni delle Brigate Rosse ai danni dei furgoni porta valori della Banca d'Italia. Gli S.V.AT.P.I. saranno in seguito impiegati quali nuclei scorta per diverse personalità di spicco, tra le quali l'allora ministro delle finanze (il quale, secondo confessioni giunte da un terrorista, sarebbe stato al centro di un piano di rapimento fallito proprio a causa della presenza degli operatori). L'odierno A.T.P.I. è prevalentemente impiegato quale supporto ai reparti territoriali, nel corso di operazioni ad elevato rischio. Le compagnie che compongono il reparto possono inoltre essere dispiegate quali unità antisommossa in gravi situazioni di minaccia per l'ordine pubblico. Gli operatori dell'A.T.P.I. che abbiano frequentato il corso di qualificazione denominato scorte di sicurezza, vengono inoltre impiegati nel servizio scorta per il ministro dell'economia e di altre personalità a rischio, oltre che a collaboratori di giustizia. Il reparto svolge inoltre servizio di tutela a beneficio di varie personalità del mondo politico-sindacale ed economico italiano. Le proiezioni operative dei Baschi verdi, connotate da una incisiva e costante presenza sul territorio sono l'antiterrorismo, con la vigilanza degli aeroporti, dei porti e degli altri obbiettivi considerati sensibili ed il pronto impiego, intendendosi: i dispositivi di contrasto ai traffici illeciti, con specifico riguardo all'area della criminalità organizzata, del contrabbando, degli stupefacenti, delle armi e dell'immigrazione clandestina; il concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica con le altre forze di polizia; interventi nei casi di pubblica calamità; il servizio di pubblica utilità 117; la partecipazione alle missioni internazionali di pace. La formazione specialistica dei militari Baschi verdi nasce presso il Centro Addestramento di Specializzazione di Orvieto a cui l'addestramento per tutti i servizi extratributari della Guardia di Finanza, con speciale riguardo alle attività caratterizzate da un particolare taglio operativo. Antidroga[modifica] Unità Cinofila al Terminal 2 dell'Aeroporto di Malpensa Dai dati statistici della Direzione centrale dei servizi antidroga, del Ministero dell'Interno, circa il 60% della droga sequestrata in Italia da tutte le forze di polizia, viene scoperto dalla Guardia di Finanza. In dettaglio circa il 77% del totale dei sequestri di eroina, il 69% di cocaina e il 54% di hashish e marijuana nel 2005.[6] Uguali risultati sono stati ottenuti nel 2006, con l'81% delle quantità sequestrate in Italia di eroina, il 67% di cocaina e il 61% di hashish e marijuana.[7] I medesimi dati statistici evidenziano come in generale la maggior parte della droga venga sequestrata sul territorio e non negli spazi doganali, risultato evidente delle numerose indagini portate avanti dai militari del Corpo. Alcune di queste prendono avvio dai fermi effettuati negli ingressi dello Stato (porti, aeroporti, valichi) dove la Guardia di Finanza esegue specifici controlli finalizzati alla repressione del traffico di stupefacenti. Quotidianamente decine di chilogrammi di droga vengono scoperti nei principali aeroporti, porti, frontiere stradali e ferroviarie. Per contrastare i metodi di occultamento della droga: (doppifondi di valigia, ovuli ingeriti, statue ripiene, ...) il corpo si avvale anche del fiuto dei cani antidroga in servizio nella Guardia di Finanza. Fino a qualche anno fa l'attività di addestramento era svolta presso il C.A.C. (centro addestramento cinofili) della Guardia di Finanza di Intimiano (CO), reparto ormai soppresso, e di allevamento in Castiglione del Lago (PG), ove, a seguito della chiusura di Intimiano, è stata concentrata tutta l'attività cinofila della G.d.F.. Evasione fiscale[modifica] Secondo le stesse statistiche, nel 2006 sono stati scoperti e segnalati 7 000 evasori totali, ossia completamente sconosciuti al fisco, per un imponibile evaso di 15,3 miliardi di euro, pari ad un capitale pro capite di 3 milioni di euro. L'evasione recuperata in questo modo remunerano i costi della struttura a carico dell'erario. Il ruolo del Corpo in questo ambito è la rilevazione e l'accertamento dell'evasione, per la definizione amministrativa delle violazioni sono competenti gli organi dell'agenzia delle entrate. Armamento[modifica] L'armamento di base in dotazione alla Guardia di Finanza è composto da: Pistola Beretta 92 FS , Beretta 84 BB, Beretta 84 f Pistola Mitragliatrice Beretta PM12 S2 Fucile Beretta SC 70/90 L'armamento speciale in dotazione alla Guardia di Finanza è composto da: pistola Beretta 92 FS pistola Mitragliatrice Beretta PM12 S2 fucile d'assalto Beretta SC 70/90 cal. 5.56 NATO fucile a pompa/semi-automatico Franchi SPAS-12 15mil. Cal. 12 pistola mitragliatrice Heckler & Koch MP5 mitragliatrice pesante MG 42/59 cal. 7.62 NATO fucile di precisione Mauser SP86 fucile di precisione Heckler & Koch PSG-1 lancia granate RM mod. M- 203 PI cal. 40 bombe a mano e flashbang Mezzi in dotazione[modifica] Distintivo di abilitazione alla guida veloce per auto della GdF. Distintivo di abilitazione alla guida veloce per moto della GdF. Guardacoste classe "Meattini" della Guardia di Finanza un Nardi Hughes NH-500 della Guardia di Finanza sullo sfondo un AgustaWestland AW109. Automobili Alfa Romeo 155 Alfa Romeo 156 Alfa Romeo 159 Fiat Bravo Fiat Stilo 1.9 JTD Land Rover Freelander Fiat Punto Citroen Saxo Mezzi Navali Pattugliatori d'altura Guardacoste Vedette Mezzi Aerei Elicotteri AgustaWestland AW109 Agusta-Bell AB 412 Nardi Hughes NH-500 Aerei Piaggio P180 Avanti Piaggio P.166 nelle versioni GDF e DP1-VMA ATR 42 MP "Surveyor" ATR 72 MP (consegne previste a partire dal 2012) La nuova uniforme[modifica] Reparto della Guardia di Finanza alla sfilata per la Festa della Repubblica del 2007 (con indosso la nuova divisa). Nel 2007, dopo un lungo periodo di studio e sperimentazione, è stata adottata una nuova uniforme che dovrà sostituire la tradizionale tenuta grigioverde del Corpo. La Guardia di Finanza, sino a tale data, era rimasta l'unica organizzazione militare nazionale ad indossare il colore che ha caratterizzato il Regio Esercito dal 1909 al 1946. Una tinta simile dell'uniforme è adottata dal Corpo Forestale dello Stato e da alcune polizie locali. Alla base della scelta vi sono state ragioni di natura giuridica (una sentenza del tribunale amministrativo regionale, in quanto l'uniforme della G.d.F. era identica, per colore e foggia, a quella del Corpo forestale dello Stato, differenziandosi unicamente per le mostrine) e aspetti di natura economica (la nuova uniforme è più resistente allo sporco e semplice da produrre), inoltre, tale cambiamento, ha lo scopo di conferire ai militari della Guardia di Finanza una immagine propria, inconfondibile ed elegante, ispirata a modelli già adottati dalle forze armate sovietiche del passato. La nuova tenuta, che per disegno e particolari è simile a quella che ha sostituito, è di un grigio più scuro (grigio antracite), inoltre presenta l'adozione delle controspalline (per apposizione gradi) movibili, mutuando il sistema dall'Esercito italiano, permettendo di sostituire le stesse in caso di promozione a grado con sistemazione diversa rispetto al precedente status, evitando l'antipatica presenza dei buchi lasciati dai gradi precedenti, non ricoperti dalla superficie della nuova tipologia di grado ottenuto per anzianità, concorso o promozione. Attualmente la nuova divisa è in corso di distribuzione ai militari del Corpo, mentre l'entrata in vigore dell'utilizzo su tutto il territorio nazionale è stata fissata alla data del 28 febbraio 2011 (ore 06.00).[8] Gradi e qualifiche[modifica] Per approfondire, vedi le voci gradi e qualifiche della Guardia di Finanza e distintivi di grado italiani. I gradi della Guardia di Finanza si dividono in 4 categorie, definite ruoli: Ufficiali (che a sua volta si suddividono in ufficiali inferiori, superiori e generali); Ispettori[9] (per i quali si utilizza la denominazione di maresciallo, con affissi diversi a seconda dell'anzianità nel grado: maresciallo, maresciallo ordinario, maresciallo capo, maresciallo aiutante, Luogotenente); Sovrintendenti[9] (vicebrigadiere, brigadiere e brigadiere capo nella carriera apicale); Appuntati e finanzieri[10] (finanziere, finanziere scelto, appuntato, appuntato scelto); 117 Guardia di Finanza[modifica] Il 117 è il numero di pubblica utilità, operante 24 ore su 24, realizzato con lo scopo di instaurare un rapporto diretto tra la Guardia di Finanza e i cittadini. Con il 117 si entra in contatto con le sale operative presenti in tutte le province del territorio nazionale, per chiedere l'intervento di una pattuglia oppure per ottenere notizie e informazioni sui servizi del Corpo. Al "117" possono, comunque, essere effettuate segnalazioni relative a tutti i settori di competenza operativa della Guardia di Finanza quali, ad esempio: stupefacenti;ordine pubblico; contraffazione di prodotti o monete e banconote; violazioni doganali; accise (già imposte di fabbricazione); frodi comunitarie; reati informatici;truffe ed altro. Simbologia[modifica] Il corpo della Guardia di Finanza è rappresentato da: uno stemma araldico; un grifone; una bandiera di guerra; una bandiera colonnella; una marcia d'ordinanza, intitolata semplicemente marcia d'ordinanza della Guardia di Finanza; un santo patrono (san Matteo). Stemma araldico della Guardia di Finanza[modifica] Il primo stemma araldico della Guardia di Finanza venne concesso dal decreto del presidente della Repubblica del 18 giugno 1949 e fu poi modificato per renderlo conforme a quelli previsti per l'Esercito con decreto del 6 agosto 1988.[11] Scudo sannitico, di campo di cielo, al grifone in profilo, posto a sinistra, seduto sugli arti posteriori, d'argento, poggiante la zampa anteriore destra sul forziere d'argento, grifone e forziere attraversanti sulla montagna al naturale, posta a destra e sul mare d'azzurro, fluttuoso d'argento, posto a sinistra, il tutto fondato sulla pianura partita d'oro e di verde; al capo diminuito d'oro. La montagna raffigurata è il Cimon della Pala, che sovrasta Passo Rolle, in provincia di Trento. Lo scudo ornato dagli emblemi rappresentativi delle onorificenze e delle ricompense al valore: annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda: 3 nastri blu bordati d'oro rappresentante tre medaglie d'oro al valor militare; 4 nastri blu bordati d'argento rappresentante quattro medaglie d'argento al valor militare; 1 nastro blu con la cifra VI rappresentante sei medaglie di bronzo al valor militare; 1 nastro a cinque fasce di ugual larghezza blu, bianca, blu, bianca e blu con la cifra II rappresentante due croci di guerra al valor militare; 1 un nastro a tre fasce di ugual larghezza verde, bianca e rossa con la cifra IX rappresentante otto medaglie d'oro al valor civile ed una medaglia d'argento al valor civile. 1 nastro accollato alla punta dello scudo con l'insegna pendente al centro del nastro con i colori a tre fasce di ugual larghezza blu, rosso e blu rappresentante cinque croci di cavaliere dell'Ordine militare d'Italia pendente dallo scudo. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'oro, il motto, in lettere maiuscole di nero, «NEC RECISA RECEDIT». Motto araldico del Corpo della Guardia di Finanza sin dal 1933, l'antica frase latina «nec recisa recedit» che in italiano potremmo tradurre in «neanche spezzata retrocede», fu rispolverata per le Fiamme Gialle da Gabriele D'Annunzio, il poeta soldato. Il motto dannunziano fa parte di una dedica, che il “Comandante” scrisse su una sua foto. Il testo completo è il seguente: « Alle Fiamme Gialle, onore di Fiume, Nec Recisa Recedit, Fiume d'Italia, 1920 - Gabriele d'Annunzio » Lo scudo è timbrato dalla corona turrita, d'oro, murata di nero, formata da un cerchio, rosso all'interno, con due cordonate a muro sui margini, sostenente nove torri (cinque visibili). Le torri hanno foggia rettangolare, munite di barbacane e di dieci merli alla guelfa (quattro dei quali angolari); sono munite di una porta e di una sola finestra e sono riunite da cortine di muro, ogni porzione della cortina finestrata di nero. San Matteo[modifica] Il patrono della Guardia di Finanza è San Matteo apostolo ed evangelista, la cui festa liturgica cade il giorno 21 settembre. Il documento papale che attesta il riconosciuto patrocinio, reca la data del 10 aprile 1934 ed è firmato dal cardinale Eugenio Pacelli (futuro Papa Pio XII). Il Pontefice che accolse l'istanza avanzata dal Comandante Generale e sostenuta dall'Ordinario Militare del tempo era Pio XI. La sua memoria il 21 settembre è stabilita dal martirologio geronimiano (secolo VI). Il "Breve Pontificio" del 10 aprile 1934, nel dichiarare San Matteo Patrono della Guardia di Finanza auspica che tutti gli appartenenti al Corpo possano, sul suo esempio, unire l'esercizio fedele del dovere verso lo Stato con la fedele sequela di Cristo. La vicenda umana di Matteo ha una sua notorietà, legata a quanto di lui si legge nell'omonima narrazione evangelica. Matteo, il pubblicano, detto anche Levi (Mc 2,14; Lc S,27) passò dal banco delle imposte alla sequela del Maestro che gli aveva detto: "Vieni e seguimi" (Mt 9,9). Decorazioni[modifica] La Guardia di Finanza è il più decorato dei corpi di polizia italiani, militari e non; questo è l'elenco completo: 5 croci di cavaliere dell'Ordine militare d'Italia 3 medaglie d'oro al valor militare 4 medaglie d'argento al valor militare 6 medaglie di bronzo al valor militare 2 croci di guerra al valor militare 8 medaglie d'oro al valor civile 1 medaglia d'argento al valor civile 9 medaglie d'oro al merito civile 2 medaglie d'oro di benemerenza 2 medaglie d'oro al merito della pubblica finanza 6 medaglie d'oro per i benemeriti della scuola della cultura e dell'arte 2 medaglie d'oro al merito della Sanità pubblica 3 medaglie d'oro al merito della Croce Rossa Italiana 2 medaglie d'oro al merito ambientale 1 medaglia delle Nazioni Unite al servizio della pace 1 medaglia d'oro dell'aquila della Repubblica d'Albania 1 double gold star of sport merit La nona medaglia d'oro al merito civile è stata conferita al corpo il 22 giugno 2010, in occasione del 236º anniversario della sua fondazione. Medaglia d'oro al merito civile «in occasione del disastroso sisma che ha colpito la regione Abruzzo, il personale della Guardia di Finanza offriva fulgida prova di esemplare efficienza e generosa solidarietà, mettendo immediatamente le proprie strutture a disposizione della comunità locale e delle altre Istituzioni e contribuendo ad alleviare le sofferenze e i disagi di numerosi cittadini, duramente provati dall'evento calamitoso. L'assidua presenza sul territorio e l'ospitalità offerta ai vari Enti, consentivano anche la ripresa delle attività amministrative, riscuotendo la riconoscenza della popolazione e della nazione tutta»— L'Aquila, 6 aprile 2009.[12] Denominazione nelle lingue minoritarie d'Italia[modifica] Nelle regioni a statuto speciale che beneficiano di un regime di bilinguismo, la denominazione Guardia di Finanza è stata resa nelle seguenti varianti: Per la Valle d'Aosta, bilingue italiano/francese, Garde des finances; Per la provincia autonoma di Bolzano, bilingue italiano/tedesco, Finanzwache; In Friuli-Venezia Giulia, per i comuni delle provincie di Trieste, Gorizia e Udine il cui statuto prevede il bilinguismo italiano/sloveno, Finančni stražniki. Personalità legate alla Guardia di Finanza[modifica] Giovanni Battista Oxilia, dodicesimo comandate, 16 marzo 1946 - 15 giugno 1947, comandante della Divisione italiana partigiana Garibaldi (Montenegro), insignito dell'Ordine Militare d'Italia [13] Preghiera del finanziere[modifica] Signore Iddio,che hai voluto distinta in molti popoli la umana famiglia,da Te creata e redenta,guarda benigno a noi,che abbiamo lasciato le nostre case per servire in armi l'Italia.Aiutaci, o Signore, affinché,forti della Tua fede,affrontiamo fatiche e pericoli in generosa fraternità di intenti e il nostro sereno sacrificio.Fa che sentiamo ogni giorno,nella voce del dovere che ci guida,l'eco della Tua voce,fa che le Fiamme Gialle d' Italia siano d'esempio a tutti i cittadini nella fedeltà ai Tuoi comandamenti e alla Tua Chiesa,nella osservanza delle patrie leggi nella consapevole disciplina verso le autorità costituite.Accogli nella Tua pace i caduti di tutte le guerre e dona il premio a coloro che hanno speso la vita nell'adempimento del dovere.E concedi a noi e alle nostre famiglie la Tua benedizione,la protezione di Maria Santissima e del nostro Patrono San Matteo.Amen. La rivista ufficiale[modifica] Dal 1886 il corpo della Guardia di Finanza possiede una rivista ufficiale, "Il Finanziere", un mensile illustrato di cultura e informazione professionale.[14] Note[modifica] ^ Cfr. il D. Lgs. 19 marzo 2001, n. 68. ^ Si veda Gianfranco Novello - La legione Truppe Leggere del Regno Sardo Piemontese. Le origini della Guardia di Finanza ed. 2009 ed. Ananke - Torino. ^ Cfr. di Virgilio Ilari, Piero Crociani, Stefano Ales Il Regno di Sardegna nelle guerre napoleoniche e le legioni anglo italiane - Invorio (NO) 2008. ^ RadioRadicale.it - speciale: una nuova legge sulla Guardia di Finanza ^ RadioRadicale.it - Marco BELTRANDI: nel ritenere, infatti, che non sia dato di comprendere quale sia l’interesse generale tutelato dal provvedimento in oggetto, sottolinea come quest’ultimo, a suo avviso, serva esclusivamente ad alcune persone con nome e cognome ^ Rapporto annuale 2005 della Guardia di Finanza in confronto alle Schede statistiche nazionali 2005 della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga ^ Rapporto annuale 2006 della Guardia di Finanza e i Dati nazionali della Relazione Annuale Antidroga 2006 ^ La nuova uniforme sul sito web ufficiale della Guardia di Finanza ^ a b La denominazione "sottufficiali" non esiste più ed è stata sostituita dagli attuali Ispettori e Sovrintendenti che però rappresentano due categorie ben distinte. ^ La denominazione "graduati di truppa", soppressa per il Corpo, è stata sostituita dalla denominazione "appartenenti al ruolo appuntati e finanzieri". ^ Corporate Identity e Comunicazione Integrata della Guardia di Finanza.pdf ^ La Bandiera di Guerra da www.gdf.it. ^ Sito Quirinale scheda 3401, Onorificenza di Giovanni Battista Oxilia, data del conferimento: 9 gennaio 1944 R.D. n. 307 (visto 4 dicembre 2008) ^ http://www.gdf.it/gdif__informa/editoria/il_finanziere/index.html Voci correlate[modifica] Forze armate italiane Forze di Polizia Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna - A.I.S.E. (ex SISMI) Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna - A.I.S.I. (ex SISDE) Direzione Investigativa Antimafia - D.I.A. ATPI - antiterrorismo pronto impiego - AT-P.I. Associazione Italiana vittime del terrorismo Servizio aereo della Guardia di Finanza Servizio navale della Guardia di Finanza Gruppi Sportivi Fiamme Gialle Dogana Guardacoste Vedetta (nave) Vedette classe Zara Vittime del Dovere Medaglie, decorazioni ed ordini cavallereschi italiani Movimento dei Finanzieri Democratici Reparto Operativo Aeronavale (Guardia di Finanza) Altri progetti[modifica] Wikimedia Commons contiene file multimediali su Guardia di Finanza Wikinotizie contiene notizie di attualità su Guardia di Finanza Collegamenti esterni[modifica] Sito istituzionale della Guardia di Finanza Sito istituzionale del GAT - Nucleo Speciale Frodi Telematiche Sito ufficiale del Gruppo sportivo della GdF [espandi] v · d · mForze di polizia italiane Forze di polizia dello Stato ad ordinamento militare: Arma dei Carabinieri (CC) · Corpo della Guardia di Finanza (GdF) · Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera (CP-GC) Forze di polizia dello Stato ad ordinamento civile: Polizia di Stato (PS) · Polizia Penitenziaria (PP) · Corpo Forestale dello Stato e delle Regioni autonome (CFS) Forze di polizia regionali ad ordinamento civile:Polizia municipale o locale · Polizia provinciale Corpi civili dello Stato con status di polizia: Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (CNVVF) Corpi d'elite delle Forze di polizia italiane: Reggimento Corazzieri (CC) · ROS - Raggruppamento operativo speciale (CC) · GIS - Gruppo intervento speciale (CC) · GOM - Gruppo operativo mobile (PP) · GICO - Gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata (GdF) · AT-PI - Antiterrorismo pronto impiego (GdF) · NOCS - Nucleo operativo centrale di sicurezza (PS) · D.I.A. Distintivi di grado e di qualifica italiani [espandi] v · d · mForze armate italiane Esercito Italiano (EI) · Marina Militare (MM) · Aeronautica Militare (AM) · Arma dei Carabinieri (CC) Corpi militarizzati dello Stato: Corpo della Guardia di Finanza (GdF) Corpi ausiliari, speciali e volontari delle Forze Armate: Corpo Militare Speciale Volontario Ausiliario delle Forze Armate della Croce Rossa Italiana (CM-CRI) · Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana (IIVV-CRI) · Corpo Militare Speciale Volontario Ausiliario dell'Esercito Italiano dell'Associazione dei Cavalieri del Sovrano Militare Ordine di Malta (CM-EI-SMOM) · Ordinariato Militare per l'Italia (OMI) Distintivi di grado e di qualifica italiani Portale Italia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Italia

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