CESARE BATTISTI: GIUSTIZIA NEGATA
In merito alle recenti vicende inerenti al terrorista pluriomicida Cesare Battisti giudicato colpevole con sentenza definitiva <> [fonte Libero del 22.01.2008 in http://www.libero-news.it/adnkronos/view/41157 ] . Egli è recentemente fuggito in Brasile dal cui Governo ha richiesto ed ottenuto l’asilo politico. Colui il quale ha materialmente riconosciuto tale status al sig. Cesare Battisti è stato il Ministro della Giustizia brasiliano sig. Tarso Genro. Tutto ciò premesso, oltretutto, deve essere tenuto presente anche l’autorevolissimo parere per la sua passata esperienza vissuta “nel panorama della delinquenza eversiva” del sig. Toni Negri , che, interpellato sulle reazioni dell’Italia in relazione al caso Battisti, ha detto alla stampa brasiliana che l’Italia vuole aggredire un paese più debole, cioè il Brasile, per coprire un’umiliazione subìta nell’ottobre del 2008 dal Presidente francese N. Sarkozy che ha negato l’estradizione in Italia per ragioni di salute all’ex BR Marina Petrella e esprime totale accordo sulla concessione di status di rifugiato politico al Battisti. Immediatamente sono arrivate dichiarazioni da parte del fior fiore della numerosa comunità dei rifugiati politici degli anni di piombo a cominciare da Achille Lollo e Pietro Mancini. Inoltre, L. Pessina sostiene infine che in Italia <<è l’intransigenza dei comunisti e l’odio dei cattolici a incitare le famiglie delle vittime a non perdonare >>. Tale atteggiamento di prospettiva pare a chi scrive inaccettabile, immorale, irrispettoso nei confronti di chi ha subìto la perdita dei propri cari. Anche nel loro nome noi siamo fermamente convinti che si debbano utilizzare tutte le metodologie di uno stato democratico di diritto per far in modo che, per questi pluriomicidi, si attuino le procedure di richiesta di estradizione e che finalmente sia fatta giustizia. Dulcis in fundo il Sig. Renato Curcio si lamenta di dover lavorare ancora per parecchi anni in quanto l’INPS non è intenzionata a dargli la pensione. E , continuando, la figlia del povero sindacalista CGIL dell’Italsider di Genova iscritto al PC Guido Rossa, Sabina, deputato PD, ribadisce che le minacce a Ichino dimostrano che certi pericoli possono tornare. Alla luce di tutto quanto sopra esposto, oltre a tutti i mezzi giuridici in possesso dello Stato di diritto, accogliamo con plauso l’iniziativa del Ministro Frattini - che riteniamo opportuna – di richiamare l’Ambasciatore italiano in Brasile, per consultazioni, e proponiamo anche l’espulsione dell’Ambasciatore brasiliano dall’Italia con avvertimento che in caso di eventuale persistenza del rifiuto di estradizione del terrorista si verificherà la conseguente ed inevitabile rottura dei rapporti diplomatici e commerciali con il Brasile. A rafforzare questa nostra tesi vi è un ulteriore aspetto inquietante che rende inqualificabile ed ingiustificabile il Governo brasiliano ed i suoi rappresentanti. Questo atteggiamento consiste nel fatto che Lula e soci rifiutano l’estradizione perché ritengono che Battisti una volta ritornato in Italia sarebbe soggetto a incredibili persecuzioni politiche. Tutto questo lascia molto perplessi in quanto non possiamo certo dire che l’Italia non sia un’avanzata democrazia e che altrettanto non sia rispettosa dei diritti umani. 27.01.2009
per favore vorrebbe commentare questa notizia di cui le riporto la pagina di stampa tratta da Panorama?
RispondiEliminagrazie
http://blog.panorama.it/mondo/2009/02/05/si-di-strasburgo-alla-risoluzione-contro-battisti-esclusivo-la-lettera-al-parlamento-ue-di-fred-vargas/
meno male che qualcuno la pensa come me! guardi che vita gli hanno fatto fare in carcere...
RispondiEliminahttp://iltempo.ilsole24ore.com/interni_esteri/2009/01/30/983253-torta_interviste_bella_vita_carcere_cesare_battisti.shtml