NON E’ ANCORA TROPPO TARDI
In merito al susseguirsi delle drammatiche vicende inerenti al caso della signorina Eluana Englaro, recentemente trasferita presso la clinica “La Quiete” di Udine il 3 febbraio 2009 dove un’equipe composta da 15 specialisti tra paramedici, volontari e medici, secondo un protocollo terapeutico - concordato dalla famiglia Englaro ed in conformità al decreto della Corte d’Appello di Milano – in tale struttura l’equipe provvederà progressivamente alla sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione tramite sondino alla signorina Englaro.Il 6 febbraio 2009 l’equipe annuncia che è iniziata la riduzione dell’alimentazione progressiva del 50% delle dosi d’acqua e cibo che normalmente fino al 5 febbraio 2009 le venivano somministrate. E’ utile ricordare che il 26 gennaio 2009 il TAR ha accolto il ricorso della famiglia Englaro avverso la Regione Lombardia ed ha imposto a quest’ultima di individuare una struttura ove dar corso alla sentenza definitiva della Corte di Cassazione; che il 17 gennaio 2009 in seguito alla denuncia penale dei dirigenti del Partito Radicale la Procura di Roma ha iscritto il Ministro Sacconi tra gli indagati; che il 22 dicembre 2008 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha respinto la richiesta delle varie associazioni non giudicando sul caso specifico ma semplicemente considerando la richiesta irricevibile in quanto i ricorrenti non hanno alcun legame diretto con la vittima; il 19 dicembre 2008 Marco Cappato (Associazione Luca Coscioni) Antonella Casu (Segretaria dei Radicali Italiani) e Sergio D’Elia (Segretario di Nessuno Tocchi Caino) hanno presentato denuncia contro il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi presso la Procura di Roma per violenza privata ed intimidazioni in seguito al suo atto di indirizzo di pochi giorni prima; che il 13 novembre 2008 la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso contro la sentenza di Milano per l’interruzione dell’alimentazione e dell’alimentazione artificiale accogliendo così la volontà del padre di Eluana. Massimo Cacciari (filosofo) ha detto “nella sua tragicità mi pare che quello di Eluana sia un caso esemplare di accanimento terapeutico, cosa che la Chiesa ha sempre condannato. Credo che la Chiesa sbagli profondamente visto che non ha mai condiviso l’accanimento terapeutico e nel caso di Eluana non si possa certo parlare di eutanasia o di eugenetica che sono tematiche ben più complesse.” Nel merito del provvedimento però alcuni giuristi hanno osservato come la Cassazione abbia rigettato il ricorso per un motivo di forma, mentre nella sostanza le conclusioni del P.G. presso la Corte di Cassazione avevano formulato una richiesta di accoglimento nel merito della vicenda.
Tutto ciò premesso, oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge per impedire la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione dei pazienti. Precedentemente, il Presidente della Repubblica, G. Napolitano, aveva inviato una lettera al Premier Berlusconi indicando forti perplessità circa l’ipotesi di intervenire per decreto sull’attuazione della sentenza. Perché un decreto possa avere valore necessita della firma del Sig. Presidente della Repubblica e la pubblicazione sulla G. U.. In seguito, Napolitano ha fatto sapere che non firmerà il decreto. Alla luce di quanto sopra esposto, riteniamo giusta la posizione del Cardinal Lozano Barragan, ministro della sanità del Vaticano, che ha sempre definito il distacco del sondino di Eluana come un vero e proprio omicidio. “E’ inconcepibile pensare di uccidere una persona in questo modo” – recita il Cardinale messicano – e quanto sta accadendo è un atto di anti-umamanesimo. La CEI reputa il distacco della sonda come un atto di eutanasia. Nella dolorosissima vicenda Englaro nulla c’entra il discorso dell’accanimento terapeutico in quanto la signorina non è oggetto di alcuna terapia medica, bensì viene solo ed esclusivamente alimentata con cibo ed acqua. Togliere ad una persona che non si può difendere il cibo e l’acqua non significa solo far morire la persona, ma – cosa ben più grave – significa sottoporla ad una delle peggiori atrocità alle quali si può sottoporre un essere umano, cioè la privazione del cibo e dell’acqua in maniera graduale. Questo oltre a portare alla morte provoca una lenta agonia nei confronti della persona che la subisce che si vede privare del sostentamento più elementare e quindi, oltre a subìre l'atrocità descritta – raggiunge la morte in tempi lunghi con stenti, sofferenza e con un trattamento che definire malvagio è essere tolleranti. Ebbene, di fronte a questo schifo, di fronte al fatto che loro signori che si stanno tanto premurando di privare della vita questa giovane donna, di fronte a coloro che conseguita la laurea in medicina , al momento dell’iscrizione all’albo hanno formulato il giuramento di Ippocrate , noi ci sentiamo di 1)° consigliare loro di rivedere tale giuramento e di capire bene lo spirito con il quale il loro predecessore lo aveva formulato; 2)° esprimiamo tutta la nostra solidarietà al Governo che sta facendo di tutto nelle persone del Sig.Ministro Sacconi, del Sig. Presidente del Consiglio, del gruppo UDC alla Camera affinchè questa aberrante e mostruosa lenta tecnica di soppressione di una vita umana non avvenga. Esprimiamo serenamente l’augurio a tutti i membri degli schieramenti politici che autonomamente – in particolare i Radicali – e l’area del PD che si sta così premurosamente preoccupando dei possibili scontri istituzionali tra la Presidenza della Repubblica e quella del Consiglio in questo caso, prediligendo in maniera rapida per concludere la vicenda della povera Eluana. Ebbene, ci auguriamo che alle prossime elezioni europee siano sacrosantamente puniti dagli elettori che prediligono la cultura della vita e non quella della morte; prediligono la cultura della vita e non quella del praticare atrocità che portano alla morte; prediligono la cultura della vita e non dell’eutanasia; prediligono la cultura della vita e non quella della pena di morte; prediligono la cultura della vita e non quella dell’aborto “come pianificazione familiare”; prediligono la cultura della vita e la difendono quale bene inestimabile sin dal primo concepimento alla conclusione naturale.
Allegati: testo giuramento di Ippocrate
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