http://www.youtube.com/watch?v=o8UO8i7FKeo
Regia Stefano Incerti. Con Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Juan Leyrado, Florencia Raggi.
Il giornalista Maurizio Gallo in cerca del mondiale argentino scoprì il dramma dei desaparecidos.
Trama: Maurizio Gallo, giornalista sportivo inviato a Buenos Aires per il mondiale del 1978, si accorge che mentre tutto il mondo è distratto da quello che avviene sui campi di calcio, la giunta militare di Videla riesce a far passare sotto silenzio gli efferati crimini commessi dal regime costituiti da sequestri di politici e di sindacalisti poi mesi sotto tortura, alla negazione dei fondamentali diritti civili, alla censura della stampa, fino al dramma dei desaparecidos. Gallo che compie il suo viaggio in Argentina per motivi di cronaca sportiva, finirà per interessarsi alle tragiche falle del sistema.
Con questo film il regista Stefano Incerti ha avuto l’occasione per raccontare una tragedia che può essere connotata come genocidio e che, purtroppo, essendo l’Argentina abitata da moltissimi nostri connazionali, ne ha coinvolti tanti. Un rilievo interessante sta nel fatto che la cupezza e la tragedia di quegli eventi è in aperta contraddizione con l’atmosfera goliardica e leggera che le partite di calcio riescono a creare. Interessante la parte in cui Gallo viene a contatto con la bella Ana, membro della guerriglia che cerca di opporsi alla dittatura di Videla. Questo incontro renderà ancor più rischiosa ed inaspettata quella calda estate argentina. Una storia vera, raccontata in maniera vera e in cui gli interpreti si identificano perfettamente nel loro ruolo, in maniera semplice e senza gli artifizi normalmente adottati in molte pellicole che cercano di trattare problematiche di questo tipo senza riuscirvi . Il film è bello nonostante, come al solito, non abbia avuto l’attenzione che merita. VIVAMENTE CONSIGLIATO . Per chi può, buona visione. Pietro Berti
Regia Stefano Incerti. Con Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Juan Leyrado, Florencia Raggi.
Il giornalista Maurizio Gallo in cerca del mondiale argentino scoprì il dramma dei desaparecidos.
Trama: Maurizio Gallo, giornalista sportivo inviato a Buenos Aires per il mondiale del 1978, si accorge che mentre tutto il mondo è distratto da quello che avviene sui campi di calcio, la giunta militare di Videla riesce a far passare sotto silenzio gli efferati crimini commessi dal regime costituiti da sequestri di politici e di sindacalisti poi mesi sotto tortura, alla negazione dei fondamentali diritti civili, alla censura della stampa, fino al dramma dei desaparecidos. Gallo che compie il suo viaggio in Argentina per motivi di cronaca sportiva, finirà per interessarsi alle tragiche falle del sistema.
Con questo film il regista Stefano Incerti ha avuto l’occasione per raccontare una tragedia che può essere connotata come genocidio e che, purtroppo, essendo l’Argentina abitata da moltissimi nostri connazionali, ne ha coinvolti tanti. Un rilievo interessante sta nel fatto che la cupezza e la tragedia di quegli eventi è in aperta contraddizione con l’atmosfera goliardica e leggera che le partite di calcio riescono a creare. Interessante la parte in cui Gallo viene a contatto con la bella Ana, membro della guerriglia che cerca di opporsi alla dittatura di Videla. Questo incontro renderà ancor più rischiosa ed inaspettata quella calda estate argentina. Una storia vera, raccontata in maniera vera e in cui gli interpreti si identificano perfettamente nel loro ruolo, in maniera semplice e senza gli artifizi normalmente adottati in molte pellicole che cercano di trattare problematiche di questo tipo senza riuscirvi . Il film è bello nonostante, come al solito, non abbia avuto l’attenzione che merita. VIVAMENTE CONSIGLIATO . Per chi può, buona visione. Pietro Berti
il film,nonostante,la sua durezza,ci apre,un altro capitolo sulla dittatura in argentina,cioe,il fatto di come,un evento sportivo,internazionale,come i mondiali,di calcio,siano,riusciti,in parte,a nascondere,le atrocita,di un regime,distogliendo il mondo intero da tale ,dramma.il film ,centra pienamente il problema e lascia,numerosi interrogativi.uno,tra tutti.basta il calcio a distrarre i mondo dalle atrocita,commesse,ogni giorno,sono bastate le olimpiadi cinesi a riabilitare la dittatura,x i massacri in tibet,gli arresti degli oppositori,le torture,le fucilazioni...no.no e la nostra risposta.bello il tuo blog,molto ricco e vario. gaetano piccolomini,vidiciatico.
RispondiEliminache bella lafoto della bretagna.perfettamente,ed armonicamente inserita nel contesto del tuo ,blog,che,si desume,ha un fil conduttore.ciao perenne viaggiatore.fabiana e runa,isola d elba.
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