Da Il Resto del Carlino http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/bologna/2009/05/07/174000-obbliga_figlia_sposare_giovane_turco.shtml Bologna, 7.05.2009
“La ragazza per sfuggire ai maltrattamenti del genitore nell’ottobre del 2008 è fuggita di casa ed è andata a vivere con il fidanzato filippino. Dopo le indagini della squadra mobile il gip Marinella De Simone ha imposto per il 44enne l’obbligo di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla figlia che ha 20 anni. - Bologna, 7 maggio 2009 - Non accettava che la figlia fosse 'corrotta' dagli usi e costumi occidentali, l'adolescente doveva adeguarsi alle tradizioni turche nonostante lei viva in Italia da quando aveva cinque anni. E per convincerla un uomo turco di 44 anni, autotrasportatore con cittadinanza italiana, residente in un comune della provincia di Bologna, non esitava ad alzare le mani sulla ragazza con il silenzio della moglie che per convinzione o per paura non sarebbe mai intervenuta a difenderla secondo il racconto che l’adolescente ha reso alla polizia. Sta di fatto che la ragazza per sfuggire ai maltrattamenti del genitore nell’ottobre del 2008 è fuggita di casa ed è andata a vivere con il fidanzato filippino che aveva conosciuto nell’azienda metalmeccanica di Crespellano, comune in provincia di Bologna, dove lei è andata a lavorare dopo aver abbandonato la scuola superiore. Ora l’uomo dovrà starle lontano. Dopo le indagini della squadra mobile di Bologna la pm della Procura felsinea, Maria Gabriella Tavano, ha infatti chiesto gli arresti domiciliari, ma il gip Marinella De Simone ha imposto per il 44enne l’obbligo di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla figlia che ha 20 anni. A far finire il tutto nelle mani della magistratura è stato un episodio avvenuto il 18 gennaio scorso. Quel giorno l’uomo ha inseguito in auto la figlia e il fidanzato e poi ha minacciato lei con un coltello cercando di convincerla a tornare a casa. In realtà il padre voleva che lei sposasse contro la sua volontà un ragazzo turco che le aveva presentato in estate durante le vacanze trascorse nel loro paese d’origine.”
La condizione femminile in Italia merita un ripensamento. L’attuale e progressiva evoluzione multietnica e multiculturale del nostro Paese impone di riflettere sulla condizione femminile oggi in Italia. Cosa accade alle donne tra le mura domestiche? Quali sono i problemi di ragazze nate e cresciute in Italia ma con alle spalle famiglie legate alle tradizioni del paese di origine? Quali rischi concreti corrono queste donne? Di quali strumenti di difesa contro eventuali violenze domestiche le abbiamo fornite o potremo fornirle? Di quale tipo di informazione e di tutela esse possono ancora avere bisogno? A tutte queste e a molte altre domande è sempre più urgente fornire risposte. La questione non è più rimandabile.
ci risiamo.un altro caso gravissimo di caso di intolleranza nei confronti di una donna,extracomunitaria,di famiglia mussulmana.la famiglia le vuole imporre di non vivere,in modo occidentale,lei,invece,vuole farlo.giustamente.non possiamo,tollerare che questo,continui ad avvenire,in italia.solidarieta alla giovane.in questo momento,ha il massimo bisogno di aiuto.alleanza cattolica,gruppo di frosinone.
RispondiEliminaaddirittura,il padre vuol far sposare alla figlia,chi vuol lui.roba da millenni passati.se non gli va bene che se ne torni a casa sua e lasci la ragazza libera di decidere della sua vita.vittorio ragazzi,lega nord,fusignano.bel blog.ben articolato.buone argomentazioni.ma vieni con noi in lega,abbiamo bisogno di persone come te.
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