(Tratto da Leggo- cronaca http://www.leggonline.it/articolo.php?id=19057 )
È morto a 84 anni padre Gianni Baget Bozzo. La scomparsa è avvenuta durante la notte nella sua abitazione privata, a Genova. A scoprire il decesso è stata la persona che viveva in casa con lui e lo assisteva. I funerali si svolgeranno lunedì prossimo, alle 11,30 nella parrocchia Sacro Cuore di San Giacomo di Carignano, a Genova. Il sacerdote-giornalista era nato a Savona l'8 marzo 1925, e nei primi anni di "attività" politica era stato molto vicino ai valori della Democrazia cristiana. A partire dagli anni Ottanta si spostò su posizioni socialiste, perché fortemente contrario al ventilato "compromesso storico" tra la stessa Democrazia Cristiana e il Partito comunista. Fu Bettino Craxi a candidarlo al Parlamento europeo nel 1984 e l'anno dopo venne sospeso a divinis dall'arcivescovo di Genova, cardinale Siri, che lo aveva ordinato sacerdote nel 1967. Venne poi rieletto all'Europarlamento nel 1989. Negli ultimi anni, dopo l'inchiesta "Mani Pulite" che travolse Craxi e il Partito socialista, si avvicinò a Silvio Berlusconi e fu tra i fondatori e ideologi di Forza Italia, di cui redasse la Carta dei valori. CHI ERA Una vita di svolte e di impegno politico quella di don Gianni Baget Bozzo, nato a Savona nel 1925. Laureato in legge, nel 1956 è eletto consigliere comunale a Genova nelle liste Dc, ma dopo qualche anno decide di entrare in seminario, frequenta con successo l' università gregoriana laureandosi in teologia e nel 1967 viene ordinato sacerdote dal cardinale di Genova Giuseppe Siri che gli affida la direzione della rivista teologica della curia «Renovatio» e l' insegnamento di teologia in seminario. Nel 1970 Baget Bozzo si riavvicina alla politica e cominciano i dissapori con Siri, che lo allontana dall'insegnamento. Nel 1980 Baget Bozzo si avvicina alle posizioni del Psi. A causa della sua attività politica e pubblicistica, la Curia prima lo richiama vietandogli di celebrare messa e di predicare in pubblico, poi, quando nel 1984 il sacerdote accetta senza autorizzazione la candidatura al Parlamento Europeo nelle liste del Psi nella circoscrizione di Bari, lo sospende a divinis. Baget Bozzo sarà eletto. La sospensione a divinis, inflittagli nel 1985, verrà poi revocata nel 1994. Quando i partiti della Prima Repubblica entrano in crisi, Baget Bozzo si avvicina a Forza Italia e diventa uno dei più ascoltati consiglieri di Silvio Berlusconi. Nel 1997 viene nominato responsabile del settore formazione del partito. Nel 2000, l' attività politica del sacerdote gli costa una nuova ammonizione da parte dell' arcivescovo di Genova, cardinale Dionigi Tettamanzi.
se ne e andato un grande cattolico,opinionista,persona di grande cultura,grande politico.persona sensata ed educata.una grande perdita per il mondo politico.onore ad una persona libera.don paolo malatesta,udine.
RispondiEliminamon lo condividevo,politicamente.ho,comunque,sempre rispettato la sua cultura vastissima ed il suo modo di porsi.sicuramente,l italia,oggi,ha perso un uomo tra i piu significativi,di questa epoca.simonazzi remo,morciano di romagna.
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