pubblicata sul web all'indirizzo http://www.corriere.it/politica/09_maggio_23/casini_lettera_f2e8b254-476e-11de-ac74-00144f02aabc.shtml
Egregio on. Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Egregio on. Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini
Egregio on. Sottosegretario agli Affari Esteri Stefania Craxi
come riportato dagli organi di stampa di tutto il mondo, è in corso in questi giorni a Mosca un nuovo processo penale nei confronti di Mikhail Khodorkovsky, ex proprietario della compagnia petrolifera russa Yukos, e del suo socio di minoranza Platon Lebedev. Entrambi sono in carcere dal 2003, dopo essere stati arrestati con le accuse di truffa ed evasione fiscale e successivamente condannati ad otto anni di detenzione in Siberia. Nel 2007 avrebbero potuto ottenere la libertà condizionata, secondo le leggi nazionali russe, avendo scontato metà della pena, ma l'improvvisa emersione di particolari d'indagine inediti ha impedito questa eventualità. Nei mesi scorsi, infine, sono state avanzate contro Khodorkovsky e Lebedev nuove accuse di truffa e riciclaggio che potrebbero condurre ad un'ulteriore condanna a ventidue anni di carcere.
Molti osservatori internazionali ritengono che lo stillicidio di accuse, il precedente processo e l'attuale, siano motivati da ragioni politiche, o quanto meno estranee alla mera applicazione delle norme di diritto penale e processuale russe. Precedentemente all'arresto, Mikhail Khodorkovsky e la sua compagnia petrolifera privata avevano finanziato alcuni partiti liberali russi di opposizione e si apprestavano a concludere accordi commerciali che avrebbero reso possibile l'ingresso di capitali esteri nell'azionariato di Yukos. Autorevoli primi ministri ed esponenti di governo europei, il Presidente della Commissione Europea Manuel Barroso, il Presidente del Parlamento Europeo Hans-Gert Pöttering, il Senato degli Stati Uniti con una mozione bipartisan firmata dai senatori Barack Obama e John McCain, nel corso degli ultimi anni si sono attivati per chiedere che vengano garantiti i più elementari diritti di difesa nei confronti degli imputati Khodorkovsky e Lebedev e che le autorità russe si impegnino a ristabilire il rispetto delle regole dello Stato di diritto e dei diritti umani.
Credo, come ho avuto modo di anticipare intervenendo a questo proposito lo scorso 14 maggio alla Camera in occasione della discussione sulla ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra i Governi italiano e russo sulla cooperazione nella lotta alla criminalità, che non si possa ulteriormente rinviare il momento che anche l'Italia muova alcuni passi nella medesima direzione, avendo taciuto fino a questo momento. Il nostro Paese vanta ottime relazioni bilaterali con la Russia ed è attualmente il terzo partner commerciale al mondo di Mosca dopo Germania e Cina. E' noto inoltre il legame di amicizia personale che La unisce, on.le signor Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Primo Ministro russo Vladimir Putin. Un rapporto, di cui Lei stesso, Presidente, in più occasioni si è dichiarato giustamente orgoglioso e che ritengo possa ora consentirLe di chiedere proficuamente al Cremlino, al suo Primo Ministro e soprattutto all'attuale Presidente Medveded, un impegno concreto e rapidamente verificabile nei suoi effetti per il rispetto dei diritti umani e del diritto alla difesa di Mikhail Khodorkovsky, Platon Lebedev e di tutti i cittadini russi.
Certo che farà tutto quanto è in Suo potere, anche attivando i canali diplomatici a disposizione della Farnesina, e nell'interesse della stessa Russia, che indubbiamente beneficerebbe di una ricaduta positiva in termini di immagine sullo scenario politico internazionale scegliendo la strada della giustizia e della certezza del diritto, colgo l'occasione per indirizzarLe un cordiale saluto.
Pierferdinando Casini
(leader Udc)
mi fa davvero piacere vedere che l'onorevole Casini abbia voluto soffermarsi su questa spinosa vicenda. In Russia - come negli altri paesi del mondo di cui ti sei già occupato negli articoli precedenti - i diritti umani NON SONO AFFATTO RISPETTATI! Riccardo G., Bo
RispondiEliminaapprezzo profondamente la tua attenzione per la tutela dei diritti umani nel mondo. carlo d., san giovanni in persiceto (bo)
RispondiEliminaè sempre più frequente la denuncia di violazione dei diritti umani contro la Russia. E' necessario attivarsi a livello internazionale per imporre a questa nazione (come anche alle altre di cui hai già fatto molte denunce) di rispettare i diritti umani.
RispondiEliminacredo che la difficoltà dell'Italia nel poter imporre i propri punti di vista su un tavolo internazionale di fronte a paesi come la Russia consista nella sua non autonomia energetica. se l'Italia alza la voce, la Russia chiude i rubinetti energetici. perciò apprezzo il coraggio dell'On. Casini ma credo che in realtà Roma abbia le mani legate. perciò la Russia fa quello che le pare, l'Italia - ma anche l'Europa - sono dipendenti energeticamente dalla Russia. Aldo f. porretta terme bologna
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