Niente tacchi alti in ufficio fanno male e sono troppo sexy
In Gran Bretagna il sindacato vuole metterli al bando
dal sito web http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/moda/grubrica.asp?ID_blog=59&ID_articolo=997&ID_sezione=273&sezione=
ROMA - Tacchi alti vietati in ufficio. Sono troppo sexy e mettono a rischio la salute e la sicurezza di chi trascorre le proprie giornate su 9 o anche 12 cm. Ne è convinto il Trade Union Congress britannico, organo di collegamento fra i vari sindacati, a larga maggioranza maschile. Il Tuc ha proposto una mozione in proposito, in cui lo stiletto viene considerato “degradante” per le donne.Al lavoro, qualunque esso sia, sottolineano i sindacalisti, il gentil sesso dovrebbe indossare scarpe comode, non più alte di 2 centimetri e mezzo, per evitare storte e traumi e danni a lungo termine a piedi e schiena. Di questi “inconvenienti”, veramente, le signore sembrano curarsi poco, fiere su plateau o sandali all’ultima moda dal tacco vertiginoso. Ma dai componenti del Tuc arriva un’altra “stilettata”: scarpe simili si dovrebbero vedere solo sulle passerelle o a Hollywood e invece molte donne si sentono costrette a vacillare in giro sui loro “trampoli”per svolgere lavori di prestigio e occupare posizioni di potere. Dalle dirette interessate la mozione del Trade Union Congress viene respinta con un “no, grazie”. «È assolutamente ridicolo - commenta Michelle Dewberry, vincitrice del reality “Apprentice” nel 2006, poi donna d’affari e volto noto della tv britannica - Questi sindacalisti dovrebbero spendere il loro tempo occupandosi di questioni più importanti. Io vado in ufficio con tacchi di 12 cm e sono perfettamente in grado di svolgere il mio lavoro. Non riesco a immaginarmi poi questi signori discutere una mozione su quanto stretto dovrebbe essere il nodo delle loro cravatte. Portare i tacchi è una scelta personale», insiste. Il Trade Union Congress va comunque avanti per la sua strada, probabilmente indossando scarpe basse, e il mese prossimo discuterà la mozione contro lo stiletto durante la conferenza annuale, insistendo sui danni alla salute femminile.
LIBERTA' ALLA DONNA. Come al solito, dietro le apparenti campagne in favore della donna quotidianamente le donne si trovano esposte ad attacchi continui alla propria libertà di scelta. Perchè mai ci dovrebbero dire gli altri come vestirci, se e come truccarci, o magari se e quando portare velo o burka?!
RispondiEliminaLa limitazione della possibilità di scelta delle donne comincia proprio dietro apparenti battaglie che mirano a sostenere la protezione della salute di noi pulzelle; ma poi a ben guardare, cominciano a misurarci le sottane, la gradazione del rossetto, per poi ordinarci anche se, quando e con chi e fare l'amore. L'autonomia e la libertà di autodeterminazione delle donne ha sempre turbato le società di ogni tempo in ogni epoca. Ma spetta alle donne vegliare, vegliare e vegliare per proteggere le proprie libertà! VIGILANTIBUS NON DORMIENTIBUS JURA SUCCURRUNT! sembra paradossale, ma nel 2009 la lotta della libertà femminile si basa sullo stiletto da 12 cm... . Sophia L.
SOLITO PROBLEMA DEL MASCHIO FETICISTA: E' TURBATO DAL TACCO E NON SA GESTIRE I SUOI IMPULSI. MA QUESTI UOMINI DAVVERO SONO CAPACI DI INTENDERE E DI VOLERE? Silvana G.
RispondiEliminaDa uomo devo ammettere che una donna con il tacco alto è davvero seducente. Non comprendo tuttavia le ragioni del divieto che dovrebbero essere lasciate al gusto ed alle esigenze della donna. Filippo Giordani
RispondiEliminaEvidentemente in GB l'uomo poco maschio si sente minacciato dai tacchi a spillo. Sergio Mancini
RispondiEliminaE' evidente che in GB i sindacalisti sono succubi delle turbe di cui parla P. Almodovar nel film "Tacchi a spillo".
RispondiEliminaBisogna assolutamente mandargliene una copia!
Gennaro Serrani
Assurdo vietare i tacchi, ma ancora più assurdo imporre l'altezza del tacco tra i 2 e i 2,5 cm. tra l'altro qualsiasi ortopedico consiglia almeno 5 cm di tacco per evitare disturbi. Ma perchè gli uomini vogliono sempre dettare legge su come devono vestire le donne?
RispondiEliminaRoberta S.