Sono sempre di più gli stranieri in città Nuovi nati, il 27% è figlio di immigrati
I cittadini stranieri raggiungono quota 86.696 in tutto il territorio provinciale, dove rappresentano l’8,9% della popolazione. A Bologna, con 39.480 presenze, sono il 10,5% dei residenti. Vasto il quadro delle provenienze. Badanti: sono un 'esercito' .
Bologna, 28 agosto 2009 - Continuano ad aumentare gli stranieri residenti a Bologna e provincia. Lo dicono i dati dell’Osservatorio provinciale delle immigrazioni, aggiornati al 31 dicembre 2008: i cittadini stranieri raggiungono quota 86.696 in tutto il territorio provinciale, dove rappresentano l’8,9% della popolazione, e con 39.480 presenze nel Comune di Bologna sono il 10,5% dei residenti.
Sempre più variegato il quadro delle provenienze: gli stranieri arrivano da 156 paesi del mondo e sono ormai 14 le nazionalità che superano il migliaio di presenze. Fra queste, si conferma al primo posto la Romania (14.500 persone), seguita da Filippine, Bangladesh, Marocco e Albania (con alcune differenze di posizione fra città e provincia). Come già rilevato negli anni precedenti si tratta di una popolazione giovane, con un’età media di 31,2 anni contro i 47,2 degli italiani. I minori stranieri sono 18.534, come dire che uno straniero su cinque è minorenne. Fra questi 12.000 sono nati in Italia.
In complesso nel 2008 sono nati, nel solo Comune di Bologna, 815 bambini con almeno un genitore straniero, pari al 27% di tutte le nascite sotto le Due Torri nel corso dell’ultimo anno. L’osservatorio offre anche un quadro di chi è diventato cittadino italiano: si tratta di 6.000 persone negli ultimi dieci anni, ma le naturalizzazioni sono avvenute in prevalenza negli ultimi due. Solo nel 2008 si contano 3.000 nuovi cittadini italiani. La provenienza principale è il Marocco (450 neo italiani), seguito da Brasile e Russia. Per questi ultimi due paesi i naturalizzati hanno quasi raggiunto i semplici residenti. Sono invece piuttosto rare le naturalizzazioni fra chi proviene dall’Asia: solo i cinsi sembrano avere questa propensione. Fra i neo-cittadini, infine, prevalgono le donne, che rappresentano il 57% di tutte le naturalizzazioni.
Poi c'è il capitolo badanti. In città, una delle piu’ “anziane” d’Italia, si può parlare di un vero esercito, che ogni anno continua ad aumentare. Sempre secondo il nuovo dossier dell’Osservatorio delle immigrazioni della provincia, nel 2008 il numero di lavoratrici domestiche ha superato le 17.000 unità. Al 31 dicembre dell’anno scorso erano per l’esattezza 17.560 le colf e le badanti iscritte all’Inps, 3.000 in più rispetto al 2007 e 7.000 in più rispetto al 2006. “Rimane ignota- dicono dall’osservatorio - la quota sommersa di lavoro irregolare presente presso le famiglie bolognesi, che si stima possano essere altrettante”. Ma anche fermandosi alle sole regolari, le lavoratrici domestiche rappresentano un quinto degli oltre 86.000 stranieri residenti in provincia di Bologna.
Sempre più variegato il quadro delle provenienze: gli stranieri arrivano da 156 paesi del mondo e sono ormai 14 le nazionalità che superano il migliaio di presenze. Fra queste, si conferma al primo posto la Romania (14.500 persone), seguita da Filippine, Bangladesh, Marocco e Albania (con alcune differenze di posizione fra città e provincia). Come già rilevato negli anni precedenti si tratta di una popolazione giovane, con un’età media di 31,2 anni contro i 47,2 degli italiani. I minori stranieri sono 18.534, come dire che uno straniero su cinque è minorenne. Fra questi 12.000 sono nati in Italia.
In complesso nel 2008 sono nati, nel solo Comune di Bologna, 815 bambini con almeno un genitore straniero, pari al 27% di tutte le nascite sotto le Due Torri nel corso dell’ultimo anno. L’osservatorio offre anche un quadro di chi è diventato cittadino italiano: si tratta di 6.000 persone negli ultimi dieci anni, ma le naturalizzazioni sono avvenute in prevalenza negli ultimi due. Solo nel 2008 si contano 3.000 nuovi cittadini italiani. La provenienza principale è il Marocco (450 neo italiani), seguito da Brasile e Russia. Per questi ultimi due paesi i naturalizzati hanno quasi raggiunto i semplici residenti. Sono invece piuttosto rare le naturalizzazioni fra chi proviene dall’Asia: solo i cinsi sembrano avere questa propensione. Fra i neo-cittadini, infine, prevalgono le donne, che rappresentano il 57% di tutte le naturalizzazioni.
Poi c'è il capitolo badanti. In città, una delle piu’ “anziane” d’Italia, si può parlare di un vero esercito, che ogni anno continua ad aumentare. Sempre secondo il nuovo dossier dell’Osservatorio delle immigrazioni della provincia, nel 2008 il numero di lavoratrici domestiche ha superato le 17.000 unità. Al 31 dicembre dell’anno scorso erano per l’esattezza 17.560 le colf e le badanti iscritte all’Inps, 3.000 in più rispetto al 2007 e 7.000 in più rispetto al 2006. “Rimane ignota- dicono dall’osservatorio - la quota sommersa di lavoro irregolare presente presso le famiglie bolognesi, che si stima possano essere altrettante”. Ma anche fermandosi alle sole regolari, le lavoratrici domestiche rappresentano un quinto degli oltre 86.000 stranieri residenti in provincia di Bologna.
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