Circoncisione nel Mondo Nota fin dai tempi degli antichi egizi la circoncisione e' praticata nel Mondo in modo non uniforme con una diffusione influenzata da fattori culturali e religiosi. Per i mussulmani la circoncisione ha un significato simbolico di purificazione spirituale e viene praticata sui bambini dai 5 ai 10 anni. Negli Usa viene praticata nei primi giorni di vita degli infanti. Gli Ebrei circoncidono i propri bambini all'ottavo giorno di vita.In generale possiamo dire che la totalità della popolazione maschile di religione ebraica è circoncisa,così come la grande maggioranza della popolazione maschile mussulmana . Questo fa dell'Africa e dei paesi Arabi i luoghi a maggiore concentrazione di circoncisi. Subito a seguire troviamo gli U.S.A. in cui la diffusione della circoncisione è cresciuta enormemente a partire dal 1900 , attualmente la maggioranza degli statunitensi maschi è circoncisa, in alcuni stati degli USA il 90% dei bambini vengono circoncisi da piccolissimi. In questo caso non è la religione ad aver alimentato la diffusione della circoncisione ma piuttosto il diffondersi tra medici e genitori della convinzione degli effetti benefeci di tale pratica sulla futura salute del figlio. Secondo alcuni studi negli ultimi anni si e' pero' avuta una diminuzione degli interventi di circoncisione neonatale negli stati più occidentali degli USA (in parte dovuta a fenomeni demografici ). I
n Europa le percentuali salvo alcune eccezioni come l'Inghilterra e alcuni paesi slavi le % sono piuttosto basse, si stima che i circoncisi europei siano meno del 5% della popolazione maschile. Stime Maschi Circoncisi rispetto al totale della pop. maschile: U.S.A: 60%
Canada: 25%
Australia: 10%
Europa Occidentale: tra il 2% e il 4%
Africa: oltre 80%
Paesi Arabi: oltre 90%
estratto da: http://www.circoncisi.it/circoncisionenelmondo.htm
Il ministero della Salute ha firmato un protocollo d'intesa con la Federazione italiana Medici pediatri (Fimp) sulla circoncisione, che è un vero e proprio intervento chirurgico e come tale va eseguito da personale esperto nelle strutture adatte, nel rispetto delle norme igieniche e mediche.La decisione di concludere questo accordo è stata presa in seguito al dramma di due bimbi di pochi mesi morti a causa di una circoncisione rituale eseguita clandestinamente.La sigla in calce al documento è stata apposta dal sottosegretario, Francesca Martini, e dal presidente Fimp, Giuseppe Mele: inizia ora un percorso che impegna i pediatri ad informarsi sull'orientamento religioso delle famiglie del neonato, a comunicare alla famiglia le conseguenze della circoncisione e ad indicare le strutture che eseguono l'operazione. "Per molte famiglie musulmane avere un bambino non circonciso è come non averlo affatto", ha messo in luce Milena Lo Giudice, esperta di etnopediatria spiegando il nesso tra l'operazione e la fede professata dalle famiglie che decidono di praticare l'operazione sui bambini di pochi mesi, spesso senza anestesia e in condizione igieniche precarie. Secondo i dati di un dossier statistico sull'immigrazione, nel 2007 tra gli 850mila bambini immigrati, circa un terzo (trecentomila) erano di fede musulmana e 150mila maschietti molto probabilmente avrebbero subito la circoncisione. Il fenomeno, tuttavia, non è limitato solo alla popolazione di sesso maschile. Esiste anche la circoncisione femminile (clitoridectomia, escissione e infibulazione) vietata nel nostro paese dalla legge 7 del 2006. Si tratta di una pratica invasiva che danneggia l'integrità fisica, psicologica e sessuale delle bambine. Le donne infibulate in Italia sono circa 30mila e molte di queste subiscono violenze, maltrattate perchè accusate di seguire i costumi occidentali. Questo progetto mira ad invertire l'andamento. La circoncisione rituale maschile non rientra tra i livelli essenziali di assistenza, per questo sarà necessario pagare un ticket per sottoporsi all'operazione."Prendendo l'esempio del Veneto, il prezzo medio per un'operazione è di 150euro. Non sono molti se consideriamo che la mamma del bimbo morto a Treviso aveva pagato 100 euro al “santone” che ha eseguito il trattamento", ha detto il sottosegretario Martini ricordano la vicenda avvenuta nello scorso luglio. Alcune Regioni italiane, come il Piemonte, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia, in autonomia, hanno previsto lo stanziamento di fondi a favore di progetti per un certo numero di interventi gratuiti di circoncisione. Queste iniziative, che hanno provocato polemiche, sono comunque volte alla tutela dell'infanzia e alla riduzione del danno, scongiurando così il "fai da te". Afferma il sottosegretario Martini: "L'identità e la continuità del patrimonio culturale delle famiglie immigrate non possono confliggere con il diritto alla salute del bambino. Non si può morire a pochi mesi di vita in un paese come il nostro, che ha una pediatria di alto profilo. L'inclusione deve guardare alla centralità del bambino e non vuol dire importazione di qualsiasi uso e costume". "E' necessario monitorare per prevenire", ha concluso il Presidente Mele.
estratto da: http://italiasalute.leonardo.it/news2pag.asp?ID=9394
La circoncisione maschile è praticata soprattutto tra gli ebrei e i musulmani, per motivi di precetto religioso, è diffusa anche tra i cristiani copti e in alcune zone dell’Oceania, non si può stabilire il numero degli uomini circoncisi, oltre a quelli ospedalieri, una grande quantità di circoncisioni, viene fatta anche durante le feste rituali, che non sono censibili. Si calcola che il 20% della popolazione maschile mondiale si sia sottoposta alla circoncisione. Gli adolescenti che hanno una retrazione del prepuzio dovrebbero sottoporsi alla circoncisione. Ciò accade in Italia al 10% dei ragazzi. Questo intervento potrebbe ridurre la sensibilità ma ha in vantaggio di garantire una maggior igiene, tanto che farebbe diminuire anche il rischio di malattie a trasmissione sessuale e di tumore, almeno secondo quanto emerso dall’ultimo convegno della Società Europea di Medicina Sessuale. In altri studi a campione è stato dimostrato che la circoncisione maschile riduce la prevalenza e l’incidenza dell’Human Papilloma Virus (HPV) ad alto rischio negli uomini, si è verificata così la capacità della circoncisione nel ridurre i casi di HPV ad alto rischio nelle partners di uomini circoncisi, due studi paralleli, a distanza di qualche tempo l’uno d’altro, con lo stesso risultato.
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