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La Forza da Sbarco (gli uomini del San Marco) è l’erede delle secolari tradizioni della Fanteria di Marina che risalgono al 1713 e che hanno sempre visto i fucilieri di Marina coprirsi di gloria.Insieme con le tre moderne navi “LPD” della Marina Militare: San Marco, San Giorgio e San Giusto, oggi la Forza da Sbarco costituisce la componente anfibia delle Forze Armate Italiane; uno strumento efficacissimo, capace di rischierarsi rapidamente e di operare in qualsiasi parte del mondo.Per questo la Forza da Sbarco negli ultimi anni ha partecipato a tutte le missioni militari italiane all’estero: dal Libano al Golfo Persico, dalla Somalia alla Bosnia, dal Kosovo all’Albania e nelle acque prospicienti l’Eritrea durante la guerra con l’Etiopia.
La Scuola Sommergibili
Non escludendo la possibilità di avanzare domande d’impiego presso la componente sommergibili anche nel corso della carriera, generalmente il percorso formativo degli aspiranti sommergibilisti ha inizio presso gli istituti di formazione della Marina Militare – Accademia Navale e Scuola Sottufficiali – ove al termine della formazione di base, vengono selezionati gli aspiranti sommergibilisti, in base alle esigenze d’impiego, alle inclinazioni ed alle domande avanzate dal personale.
Giunti presso la Scuola Sommergibili e dopo il superamento di selettive visite mediche di idoneità specialistica, gli allievi frequentano il Tirocinio Basico Sommergibili, indipendentemente dal corpo, grado e categoria di appartenenza, della durata di 5 settimane, cui fa seguito un periodo di destinazione a bordo durante il quale l’allievo sommergibilista approfondisce, mettendole in pratica, le nozioni precedentemente acquisite consentendo, attraverso l’attenta osservazione del Comandante dell’Unità, la valutazione della propria attitudine ad operare sui sottomarini.
Il superamento dell’esame finale, che considera il rendimento complessivo dei due periodi di tirocinio (a terra e a bordo), è il presupposto necessario per il definitivo ingresso nella componente. A partire da questo momento il sommergibilista inizia un percorso di crescita professionale che gli consentirà, attraverso periodici ritorni la Scuola Sommergibili , di elevare il proprio profilo di specializzazione e di esperienza, allineando le proprie competenze agli incarichi di maggiore responsabilità che nel tempo assumerà a bordo.
La storia
Evoluzione
Missione e compiti
Ausilididattico-addestrativi
Non escludendo la possibilità di avanzare domande d’impiego presso la componente sommergibili anche nel corso della carriera, generalmente il percorso formativo degli aspiranti sommergibilisti ha inizio presso gli istituti di formazione della Marina Militare – Accademia Navale e Scuola Sottufficiali – ove al termine della formazione di base, vengono selezionati gli aspiranti sommergibilisti, in base alle esigenze d’impiego, alle inclinazioni ed alle domande avanzate dal personale.
Giunti presso la Scuola Sommergibili e dopo il superamento di selettive visite mediche di idoneità specialistica, gli allievi frequentano il Tirocinio Basico Sommergibili, indipendentemente dal corpo, grado e categoria di appartenenza, della durata di 5 settimane, cui fa seguito un periodo di destinazione a bordo durante il quale l’allievo sommergibilista approfondisce, mettendole in pratica, le nozioni precedentemente acquisite consentendo, attraverso l’attenta osservazione del Comandante dell’Unità, la valutazione della propria attitudine ad operare sui sottomarini.
Il superamento dell’esame finale, che considera il rendimento complessivo dei due periodi di tirocinio (a terra e a bordo), è il presupposto necessario per il definitivo ingresso nella componente. A partire da questo momento il sommergibilista inizia un percorso di crescita professionale che gli consentirà, attraverso periodici ritorni la Scuola Sommergibili , di elevare il proprio profilo di specializzazione e di esperienza, allineando le proprie competenze agli incarichi di maggiore responsabilità che nel tempo assumerà a bordo.
La storia
Evoluzione
Missione e compiti
Ausilididattico-addestrativi
Missione e compiti
L’obiettivo posto a riferimento dell’attività d’istituto è quello di consentire alla Marina Militare di impiegare i sommergibili in tutti i contesti operativi, anche internazionali, ove sia necessario operare, conferendo a ciascun membro degli equipaggi un adeguato profilo professionale, attraverso un severo e realistico processo formativo ed addestrativo, supportato dai più avanzati sistemi didattici ed informatici.
In quest’ottica, alla Scuola Sommergibili sono assegnati i seguenti compiti:
la selezione del personale che accede alla componente specialistica delle forze subacquee;
la formazione di base e l’addestramento iniziale dei sommergibilisti;
la qualificazione del personale imbarcato alle proprie mansioni in mare ed in porto, determinandone la crescita professionale necessaria per l’assunzione di incarichi di maggiore responsabilità;
l’addestramento degli equipaggi a condurre operazioni in ogni tipo d’ambiente/scenario e con difficoltà crescenti, con particolare riferimento alla capacità di operare in team intergrati e sinergici;
il concorso allo sviluppo di normative e dottrine attinenti all’impiego dei sommergibili
L’obiettivo posto a riferimento dell’attività d’istituto è quello di consentire alla Marina Militare di impiegare i sommergibili in tutti i contesti operativi, anche internazionali, ove sia necessario operare, conferendo a ciascun membro degli equipaggi un adeguato profilo professionale, attraverso un severo e realistico processo formativo ed addestrativo, supportato dai più avanzati sistemi didattici ed informatici.
In quest’ottica, alla Scuola Sommergibili sono assegnati i seguenti compiti:
la selezione del personale che accede alla componente specialistica delle forze subacquee;
la formazione di base e l’addestramento iniziale dei sommergibilisti;
la qualificazione del personale imbarcato alle proprie mansioni in mare ed in porto, determinandone la crescita professionale necessaria per l’assunzione di incarichi di maggiore responsabilità;
l’addestramento degli equipaggi a condurre operazioni in ogni tipo d’ambiente/scenario e con difficoltà crescenti, con particolare riferimento alla capacità di operare in team intergrati e sinergici;
il concorso allo sviluppo di normative e dottrine attinenti all’impiego dei sommergibili
Joint Strike Fighter
L'Italia, insieme ad una decina di altri Paesi, aderisce al programma per lo sviluppo del velivolo F-35B, noto come Joint Strike Fighter. Il nuovo aereo verrà prodotto in tre versioni differenti, in grado di soddisfare esigenze diverse. La Marina Militare impiegherà la versione STOVL (Short Take-Off and Vertical Landing). Le caratteristiche salienti sono:
prestazioni paragonabili a quelle dei velivoli F-16 e F-18;
segnatura "stealth" e capacità avanzate di contomisure elettroniche;
autonomia maggiore (grazie all'impiego di armi custodite all'interno della fusoliera);
sistemi avionioci all'avanguardia e possibilità di scambio dati elettronici con altri mezzi;
ridotta necessità di supporto a terra;
capcità di raggiungere velocità superiori a quella del suono
capacità di effettuare decolli ridotti e atterraggi in verticvale (STOVL).
Oltre alla versione STOVL il velivolo F-35 verrà prodotto anche nella variante convenzionale (CTOL - conventional take-off and landing) e nella versione specifica per portaerei (CV - carrier version). L'aspetto vincente del progetto consiste nel fatto che molti componenti delle tre versioni - incluso il motore - saranno intercambiabili.
Confrontato con altri velivoli simili, l'F-35B ha i seguenti dati tecnici:
L'Italia, insieme ad una decina di altri Paesi, aderisce al programma per lo sviluppo del velivolo F-35B, noto come Joint Strike Fighter. Il nuovo aereo verrà prodotto in tre versioni differenti, in grado di soddisfare esigenze diverse. La Marina Militare impiegherà la versione STOVL (Short Take-Off and Vertical Landing). Le caratteristiche salienti sono:
prestazioni paragonabili a quelle dei velivoli F-16 e F-18;
segnatura "stealth" e capacità avanzate di contomisure elettroniche;
autonomia maggiore (grazie all'impiego di armi custodite all'interno della fusoliera);
sistemi avionioci all'avanguardia e possibilità di scambio dati elettronici con altri mezzi;
ridotta necessità di supporto a terra;
capcità di raggiungere velocità superiori a quella del suono
capacità di effettuare decolli ridotti e atterraggi in verticvale (STOVL).
Oltre alla versione STOVL il velivolo F-35 verrà prodotto anche nella variante convenzionale (CTOL - conventional take-off and landing) e nella versione specifica per portaerei (CV - carrier version). L'aspetto vincente del progetto consiste nel fatto che molti componenti delle tre versioni - incluso il motore - saranno intercambiabili.
Confrontato con altri velivoli simili, l'F-35B ha i seguenti dati tecnici:
estratto da: http://www.marina.difesa.it/Pagine/default.aspx
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