ROMA - Ventidue docenti universitari, in undici città italiane, sono indagati e hanno subito perquisizioni nell'ambito di un'indagine della procura di Bari per reati contro la pubblica amministrazione, in relazione allo svolgimenti di concorsi pubblici universitari. Le perquisizioni vengono compiute dalla Guardia di finanza di Bari su disposizione del pm inquirente Renato Nitti. I reati contestati sono associazione per delinquere, corruzione, abuso d'ufficio e falsità ideologica. I fatti riguarderebbero la manipolazione di concorsi pubblici dal 2006 ad oggi per docenti di prima e seconda fascia. A Bari sono quattro gli indagati: Aldo Loiodice, docente di diritto costituzionale alla facoltà di giurisprudenza; Gaetano Dammacco, ordinario di diritto canonico ed ecclesiastico alla facoltà di scienze politiche; Roberta Santoro della facoltà di Scienze politiche e Maria Luisa Lo Giacco, ricercatrice di diritto ecclesiastico. Quattro docenti sono indagati a Milano, tre a Napoli, due a Roma, due a Piacenza e due a Reggio Calabria; uno a Bologna, a Firenze, Macerata, Teramo e Messina.A Milano sono stati perquisiti studi e abitazioni di tre docenti. Si tratta di Giuseppe Ferrari, ordinario di diritto pubblico e comparato all'Università Bocconi, di Giuseppe Casuscelli e di Enrico Vitali, entrambi ordinari di diritto canonico ed ecclesiastico alla Statale. I magistrati baresi per le perquisizioni si sono avvalsi della collaborazione dei colleghi di Milano come «presenza di garanzia». I docenti avrebbero manipolato «l'esito di molteplici procedure concorsuali pubbliche bandite sul territorio» attraverso «accordi, scambi di favore, sodalizi e patti di fedeltà».
estratto da: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=143750
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