Pietro Berti

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VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

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Anchorage

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mercoledì 16 marzo 2011

Rafīq al-Ḥarīrī e Saad Hariri



Rafīq al-Ḥarīrī




Nato da umili origini in una famiglia musulmana sunnita della città portuale di Sidone, in Libano, Hariri ha ricevuto l'educazione primaria nella sua città e ha studiato Scienze dell'amministrazione presso l'Università Araba di Beirut. Si trasferì in Arabia Saudita nel 1965 per lavorare in una società di costruzioni. Nel 1969 fondò la sua propria compagnia, la CICONEST, emergendo come potente imprenditore edile. Nel 1978 ottenne la cittadinanza saudita e iniziò a svolgere il ruolo di emissario della famiglia reale saudita in Libano. Hariri acquistò la società Oger nel 1979 e fondò la Oger International, con base a Parigi, i cui interessi includevano il settore bancario, edilizio, petrolifero, industriale e delle telecomunicazioni.
Negli anni ottanta, continuando ad agire come inviato della famiglia reale saudita nel paese, Hariri preparò il terreno, insieme a Philip Habib, in quel periodo inviato degli Stati Uniti in Libano, per gli accordi di Ta'if del 1989, che mise fine alla guerra civile. Questo gli spianò la strada per diventare primo ministro.
Nel 1993 fondò, a Beirut, la stazione televisiva Future TV e acquistò quote di diversi quotidiani libanesi, oltre a fondarne uno nuovo, al-Mustaqbal, "Il Futuro". Fu anche il principale azionista della Solidere, la compagnia che ottenne l'appalto per la ricostruzione del centro di Beirut.
Negli anni ottanta Hariri è entrato nella classifica dei 100 uomini più ricchi al mondo stilata da Forbes. Nel 2002 è diventato il quarto uomo politico più ricco del mondo. Nel 2005 la rivista ha stimato la sua ricchezza in 4,3 miliardi di dollari.
Fu primo ministro dal 1992 al 1998, poi ancora dal 2000 alla fine del 2004. Reinserì il paese sulla mappa finanziaria facendo emettere degli eurobond e ricevendo approvazione dalla Banca Mondiale grazie al suo piano per ottenere in prestito soldi per la ricostruzione. Sia nel 1998 che nel 2004 fu costretto alle dimissioni dalle pressioni siriane e dall'estensione del mandato da presidente di Émile Lahoud. Nel 2004 dichiarò di non volersi più candidare.
Dal punto di vista economico i suoi risultati sono stati controversi: il suo piano di prestiti e ricostruzioni ha portato a un grande debito pubblico e deficit di bilancio. È stato accusato di aver ignorato i poveri, in materia di assistenza sociale, perché, nonostante i numerosi episodi di beneficenza, i suoi progetti di ricostruzione hanno interessato in maniera diseguale le varie regioni libanesi, aumentando le sperequazioni economiche e sociali. D'altro canto, l'esperienza imprenditoriale di Hariri e le sue conoscenze personali hanno giocato un ruolo di apripista nell'incitare gli investimenti internazionali e nel sostenere la ripresa economica.
In un'intervista concessa alla BBC in cui gli veniva chiesto perché si fosse rifiutato di consegnare i membri di Hezbollah che erano stati dichiarati terroristi dagli Stati Uniti, ha dichiarato che gli uomini di Hezbollah erano i soli a proteggere il Libano dall'invasione israeliana.
Assassinio[modifica]
Il 14 febbraio 2005 Rafiq al-Hariri fu ucciso, insieme ad altre 21 persone, mentre la sua auto passava davanti all'Hotel St. George. Insieme a lui morirono alcune delle sue guardie del corpo e il suo amico ed ex Ministro dell'Economia Bassel Fleihan. Dal DNA rinvenuto sulla scena del crimine farebbe pensare ad un attentatore suicida di sesso maschile.
Il governo siriano è stato chiamato in causa quale mandante dell'omicidio, a causa dei pubblici attriti tra Hariri e Damasco che avevano preceduto le sue dimissioni. Un rapporto dell'ONU implica nell'assassinio ufficiali siriani e membri del servizio segreto libanese. L'ONU ha votato all'unanimità per chiedere alla Siria piena collaborazione sull'argomento.
Il figlio di Rafiq al-Hariri, Saʿd Harīrī, è considerato il suo erede sia economico che politico; dal giugno 2009 è Primo ministro in Libano e il 6 settembre ha dichiarato al quotidiano saudita al-Sharq al-Awsat (Medio Oriente) di essersi sbagliato, in base a dati di fatto, nel sospettare la Siria dell'omicidio del padre.[1]
Tribunale internazionale[modifica]
Il 30 maggio 2007,una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU ha istituito il Tribunale Speciale per il Libano.
Il 1º marzo 2009 sono iniziati i lavori del tribunale all'Aja. Molti personaggi politici internazionali hanno visto questa come una data storica per fare chiarezza sull'attentato che come pochi altri ha scosso il Libano.
Il 24 marzo 2009 il giurista Antonio Cassese è stato nominato presidente del tribunale. Il suo compito è quello di fare luce su chi ha organizzato l'attentato terroristico che ha ucciso Hariri più i vari altri omicidi a sfondo politico.[2]
Ad aprile 2009 il tribunale ordina la scarcerazione per mancanza di prove[3] di quattro ex generali libanesi detenuti perché accusati di aver organizzato l'attentato. I quattro imputati erano:
Jamil Sayyed, ex capo della sicurezza,
Ali Hajj, ex capo della polizia,
Raymond Azar, ex capo dell'intelligence militare
Mustafa Hamdan, ex capo della guardia presidenziale
Il 23 maggio 2009 il settimanale tedesco Der Spiegel rivela che le indagini condotte dal Tribunale Internazionale indicano in Hezbollah il colpevole dell'omicidio di Rafiq al-Hariri. Il Der Spiegel afferma che tali notizie provengono da fonti vicine al tribunale. I giudici del tribunale hanno detto di non sapere da dove sia uscita la notizia.[4]
Il partito sciita nega totalmente di essere il responsabile.
Gli altri partiti politici del Libano mantengono un basso profilo, molti scelgono di non commentare la vicenda o comunque rilasciano dichiarazioni tese a non strumentalizzare la notizia neanche per fini elettorali (le elezioni politiche cadono il 7 giugno del mese seguente).
Molto duro sulla vicenda è il ministro degli esteri israeliano Avigdor Lieberman,che ha chiesto un mandato d'arresto internazionale per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.[5]
Note[modifica]
^ Flash della BBC sulle dichiarazioni di Sa'd Hariri.
^ Libano: Antonio Cassese eletto presidente del tribunale Hariri, dall'agenzia di stampa APCOM.
^ i quattro imputati
^ Omicidio Hariri, la stampa tedesca "accusa" Hezbollah
^ reazioni (ami) Agenzia Multimediale Italiana - Libano Der Spigel irrompe nelle elezioni Hezbollah dietro l'omicidio Hariri
Altri progetti[modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Rafīq al-Ḥarīrī
Collegamenti esterni[modifica]
(EN) Sito ufficiale dedicato a Rafiq al-Hariri
(EN) Rapporto della Commissione internazionale indipendente di inchiesta formata sulla base della Risoluzione 1595 (2005) delle Nazioni Unite (cosiddetto "Rapporto Mehlis")
(FR) "La commission Mehlis discréditée" (Critiche al rapporto Mehlis)
(EN) "Beirut bombshell" (Sui possibili legami tra l'assassinio di Rafiq al-Hariri e il fallimento della banca al-Madina)
Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie




Saad Hariri (سعد الدين رفيق الحريري) (Riyad, 18 aprile 1970) è un politico libanese.
Secondo figlio di Rafīq al-Ḥarīrī, primo ministro del Libano assassinato. Dal giugno 2009 è stato designato Primo Ministro del Libano. Dopo la morte del padre, è capo della coalizione politica Movimento Futuro, movimento sunnita creato e guidato dal padre.
Indice[nascondi]
1 Primi anni e vita privata
2 Vita Politica
2.1 Esordio del 2005 e 14 marzo
2.2 Elezioni del giugno 2009 e Governo
3 Note
4 Altri progetti
Primi anni e vita privata[modifica]
Saad Hariri è il figlio di Rafiq al-Hariri e della sua prima moglie Nidal al-Bustani di origine irachena.Saad è nato ed è stato istruito a Riyad in Arabia Saudita dove ha gestito parte degli affari del padre fino a quando questi non è stato ucciso.Dopo la morte del padre ha ereditato 4,1 miliardi di dollari nel 2005 guadagnandosi un posto nella lista degli uomini più ricchi del mondo.Nella Georgetown University Alum,Hariri studiò Amministrazione Economica e si laureò in Economia Internazionale.Secondo la Forbes è il 522° uomo più ricco del mondo con un patrimonio netto di 1.4 miliardi di Dollari.
Saad è il presidente della Commissione Esecutiva di Oger Telecom che gestisce le telecomunicazioni in Medioriente e in Africa.Oltre a questo Hariri è il presidente della Omnia Holdings e un membro del consiglio di amministrazione della Oger International Entreprise de Travaux Internationaux.
Vita Politica[modifica]
Esordio del 2005 e 14 marzo[modifica]
La carriera politica di Saad Hariri inizia quando eredita dal padre il partito Movimento per il Futuro.In vista delle elezioni che si sono tenute nello stesso anno in cui venne ucciso Rafiq al-Hariri,Saad strinse un'alleanza con le Forze Libanesi di Samir Geagea e con il Partito Socialista Progressista di Walid Jumblatt,creando cosi la coalizione denominata del 14 marzo di orientamento filo-occidentale e antisiriano. La grande rabbia dei libanesi nei confronti della Siria,che aveva ancora un grosso contingente militare in Libano,permise alla coalizione di vincere le elezioni del 2005.Questa rabbia nasceva dal fatto che il governo siriano era considerato il maggior imputato dell'uccisione dell'amato Rafiq al-Hariri.
Il titolo di Primo Ministro venne affidato però a Fouad Siniora,Saad era troppo inesperto per affidargli una così alta carica che rimase comunque leader della coalizione.
I mesi e gli anni che seguirono furono molto difficili,nel 2006 scoppiò la guerra con Israele,venne ucciso il ministro dell'industria Pierre Amine Gemayel,i ministri scitti si dimisero dal governo. Nel maggio-giugno 2008 la tensione fu altissima,le milizie di Hezbollah conquistarono con le armi la parte islamica di Beirut e distrussero la sede di Future TV l'emittente televisiva di proprietà di Saad Hariri.[1] Gli accordi di Doha riportarono la calma e imposero la formazione di un nuovo governo.Anche in questo caso Fouad Siniora venne designato Primo Ministro,mentre molti indicavano Saad Hariri.[2]
Elezioni del giugno 2009 e Governo[modifica]
In vista delle elezioni del 7 giugno 2009,Saad Hariri si è presentato sempre con la coalizione del 14 marzo e i suoi avversari con la coalizione 8 marzo. I sondaggi davano per molto probabile una vittoria di Hezbollah e dei suoi alleati.[3] Le elezioni invece hanno visto la vittoria di Saad Hariri[4] che ha ricevuto dal presidente Michel Suleiman il compito di formare il nuovo governo.[5]
Hariri,conoscendo bene quale fosse la forza politica e militare di Hezbollah propose all'opposizione di entrare a far parte di un governo di unità nazionale.Come era già accaduto l'anno prima Hezbollah voleva che l'opposizione mantenesse il potere di veto all'interno del governo.Dopo diverse trattative maggioranza e opposione si accordarono sul creare una squadra di governo formata da trenta ministri (15 della maggioranza,10 dell'opposizione e 5 nominati dal presidente).Agli inizi di settembre Hariri presentò unilateralmente la lista dei ministri al presidente Suleiman.Lista che venne subito rigettata dalla minoranza guidata da Hezbollah e da Michel Aoun.[6] Il 10 settembre dopo tre mesi di trattative Saad Hariri rinunciò all'incarico di formare un governo.L'arenarsi delle trattative si dice fosse dovuto all'opposizione che non voleva rinunciare ad alcuni ministeri-chiave.In particolar modo Aoun non voleva rinunciare al ministero dell'interno e a quello delle telecomunicazioni.[7] Altro motivo della mancata formazione del governo erano le tensioni che correvano nella regione fra alcuni stati arabi (soprattutto Siria e Arabia Saudita) che manovrano i partiti libanesi.
Il presidente Michel Suleiman dopo alcuni giorni di consultazioni riaffida il compito di formare un governo a Saad Hariri il 16 settembre 2009.[8] Le possibilità di formare un governo per Hariri erano basse ma il riavvicinamento tra la Siria e l'Arabia Saudita fece crescere le speranze.[9]
Dopo molti giorni di trattative il 9 novembre 2009 il presidente Suleiman annuncia alla nazione la formazione di un governo di unità nazionale dopo cinque mesi dalle elezioni con la formula del 15 + 10 + 5.Ossia 15 ministeri alla maggioranza,10 all'opposizione e 5 nominati dal presidente.Insieme alla maggioranza nel governo sono entrati il partito Hezbollah e il Movimento Patriottico Libero di Michel Aoun.[10] Dopo alcuni giorni di discussione il nuovo governo riesce ad ottenere un'ampia fiducia dal parlamento libanese (122 voti su 128) in quanto concede ad Hezbollah il diritto di mantenere i suoi armamenti.[11]
Note[modifica]
^ In Libano Hezbollah segna un punto
^ perché di nuovo Siniora
^ si prevede il trionfo di Hezbollah
^ vittoria per Harir
^ Hariri avvia le consultazioni per il nuovo governo
^ Hezbollah boccia il governo
^ Hariri rinuncia all'incarico
^ Seconda chance per Hariri
^ Siria e l’Arabia Saudita tracciano un percorso di pace
^ il libano ha un governo
^ LIBANO: governo Hariri ottiene ampia fiducia ANSAmed
Altri progetti[modifica]
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Saad Hariri
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Saad_Hariri"

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