Emilio Schuberth (Napoli, 1904 – Roma, 1972) è stato uno stilista italiano.
Grande couturier amato dalle dive internazionali (per questo fu definito il "sarto delle dive"), vestì la principessa Soraya, Rita Hayworth, Ingrid Bergman, Bette Davis, Brigitte Bardot, Sofia Loren, Gina Lollobrigida e Anna Magnani.
Prese parte alla storica sfilata di Palazzo Pitti a Firenze nel 1951, diventando uno dei protagonisti della nascente moda italiana. Nel 1953 concorre a fondare insieme ad altri grandi nomi dell'epoca (tra cui le sorelle Fontana, Alberto Fabiani, Vincenzo Ferdinandi, Giovannelli-Sciarra, Mingolini-Heim, Garnet, Simonetta) il SIAM - Sindacato Italiano Alta Moda.[1] Molto noto negli anni '60 per il suo stile stravagante e onirico, è considerato come colui che ha rivoluzionato, grazie alla spettacolarizzazione della moda, il ruolo del "sarto", pressoché invisibile, trasformandolo nella figura dello "stilista" odierno. Maestro indiscusso delle moda italiana. Tra i suoi allievi Valentino.
Note[modifica]
^ http://dellamoda.it/dizionario_della_moda/s/sindacato_italiano_alta_moda.php
Bibliografia[modifica]
Sofia Gnoli, Un secolo di moda italiana, Meltemi editore, 1990, pag 145
Grande couturier amato dalle dive internazionali (per questo fu definito il "sarto delle dive"), vestì la principessa Soraya, Rita Hayworth, Ingrid Bergman, Bette Davis, Brigitte Bardot, Sofia Loren, Gina Lollobrigida e Anna Magnani.
Prese parte alla storica sfilata di Palazzo Pitti a Firenze nel 1951, diventando uno dei protagonisti della nascente moda italiana. Nel 1953 concorre a fondare insieme ad altri grandi nomi dell'epoca (tra cui le sorelle Fontana, Alberto Fabiani, Vincenzo Ferdinandi, Giovannelli-Sciarra, Mingolini-Heim, Garnet, Simonetta) il SIAM - Sindacato Italiano Alta Moda.[1] Molto noto negli anni '60 per il suo stile stravagante e onirico, è considerato come colui che ha rivoluzionato, grazie alla spettacolarizzazione della moda, il ruolo del "sarto", pressoché invisibile, trasformandolo nella figura dello "stilista" odierno. Maestro indiscusso delle moda italiana. Tra i suoi allievi Valentino.
Note[modifica]
^ http://dellamoda.it/dizionario_della_moda/s/sindacato_italiano_alta_moda.php
Bibliografia[modifica]
Sofia Gnoli, Un secolo di moda italiana, Meltemi editore, 1990, pag 145
estratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Emilio_Schuberth
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