"La nuova influenza è inarrestabile"
L'Oms: «La pandemia non si può fermare, i Paesi adottino il vaccino».Il Ministero: «In Italia 224 i contagi» dal sito web http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200907articoli/45475girata.asp
ROMA La pandemia della nuova influenza «non si può fermare». È il risultato dell’indagine di una commissione di esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Ad annunciarlo questo pomeriggio in una conferenza stampa a Ginevra, ma accessibile on line da una decina di Paesi, è stata Marie-Paule Kieny, direttrice dell’Iniziativa per la ricerca sul vaccino. Sul problema, ha spiegato Kieny, ha lavorato un gruppo di esperti composto da diverse commissioni, ciascuna delle quali si è occupata di un tema specifico, è arrivata venerdì a una raccomandazione indirizzata al direttore generale dell’Oms. «In questa raccomandazione - spiega Kieny - prendendo in considerazione dati epidemiologici, la gravità della malattia e e le previsioni sulla disponibilità di vaccini, la commissione riconosce che la pandemia dell’influenza H1N1 non si puiò fermare». Gli esperti consultati dall’Oms hanno indicato come priorità la vaccinazione degli addetti al settore sanitario, «per mantenere a pieno regime il sistema sanitario», ha spiegato la dottoressa Marie-Paule Kieny, direttrice del servizio dell’Oms incaricato della ricerca sui vaccini. La vaccinazione ha come obiettivo la «riduzione della trasmissione della malattia e la riduzione della mortalità», ha proseguito la dottoressa, nel corso di una conferenza stampa telefonica.Intanto continua nei laboratori di tutto il mondo la corsa al vaccino contro la nuova influenza H1N1. «Tutti i produttori stanno lavorando per garantire la disponibilità del vaccino» anti-pandemia, «che sarà disponibile tra settembre e ottobre», in vista della nuova stagione influenzale. Lo ha precisato Marie-Paule Kieny, direttore dell’Initiative for Vaccine Research dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel corso di una teleconferenza da Ginevra. L’approccio, inoltre, dovrebbe essere in tre ’colpì: tre somministrazioni per garantire un effetto scudo contro l’influenza stagionale e il virus H1N1. Nessun timore sui tempi. «Non sarà tardi per vaccinarsi», dice la Kieny, rassicurando i giornalisti. Anzi, nel frattempo gli scienziati stanno esaminando i possibili scenari e, dunque, le diverse strategie vaccinali da adottare per contrastare la prevista seconda ondata di "febbre suina". «Abbiamo diverse strategie e stiamo discutendo con Governi e produttori, anche per cercare di assicurare un’equità nella disponibilità del vaccino pandemico». E se fra i gruppi di popolazione da immunizzare la priorità al momento va agli operatori sanitari, sembra comunque dall’osservazione epidemiologica «che le persone obese rischino di più, anche se non si sa - precisa l’esperta - se questa apparente vulnerabilità sia dovuta all’eccesso di peso o ad altre condizioni collegate» all’obesità stessa. «Questo comunque - dice la Kieny - è uno dei gruppi per cui si sta pensando all’immunizzazione» con il vaccino pandemico. Un altro gruppo ’nel mirinò degli specialisti è quello dei bambini piccoli, anche se «non c’è - ricorda - un vaccino specifico per proteggere questa fascia di popolazione» dalla nuova influenza.Intanto giungono i nuovi dati del ministero della Salute che sottolinea, nel suo riepilogo sulla situazione del virus della nuova influenza, come dal 24 aprile si siano complessivamente verificati 224 casi nel nostro Paese. Dal nove luglio scorso ad oggi sono stati confermati altri 38 casi di influenza umana A/H1N1.
ROMA La pandemia della nuova influenza «non si può fermare». È il risultato dell’indagine di una commissione di esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Ad annunciarlo questo pomeriggio in una conferenza stampa a Ginevra, ma accessibile on line da una decina di Paesi, è stata Marie-Paule Kieny, direttrice dell’Iniziativa per la ricerca sul vaccino. Sul problema, ha spiegato Kieny, ha lavorato un gruppo di esperti composto da diverse commissioni, ciascuna delle quali si è occupata di un tema specifico, è arrivata venerdì a una raccomandazione indirizzata al direttore generale dell’Oms. «In questa raccomandazione - spiega Kieny - prendendo in considerazione dati epidemiologici, la gravità della malattia e e le previsioni sulla disponibilità di vaccini, la commissione riconosce che la pandemia dell’influenza H1N1 non si puiò fermare». Gli esperti consultati dall’Oms hanno indicato come priorità la vaccinazione degli addetti al settore sanitario, «per mantenere a pieno regime il sistema sanitario», ha spiegato la dottoressa Marie-Paule Kieny, direttrice del servizio dell’Oms incaricato della ricerca sui vaccini. La vaccinazione ha come obiettivo la «riduzione della trasmissione della malattia e la riduzione della mortalità», ha proseguito la dottoressa, nel corso di una conferenza stampa telefonica.Intanto continua nei laboratori di tutto il mondo la corsa al vaccino contro la nuova influenza H1N1. «Tutti i produttori stanno lavorando per garantire la disponibilità del vaccino» anti-pandemia, «che sarà disponibile tra settembre e ottobre», in vista della nuova stagione influenzale. Lo ha precisato Marie-Paule Kieny, direttore dell’Initiative for Vaccine Research dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel corso di una teleconferenza da Ginevra. L’approccio, inoltre, dovrebbe essere in tre ’colpì: tre somministrazioni per garantire un effetto scudo contro l’influenza stagionale e il virus H1N1. Nessun timore sui tempi. «Non sarà tardi per vaccinarsi», dice la Kieny, rassicurando i giornalisti. Anzi, nel frattempo gli scienziati stanno esaminando i possibili scenari e, dunque, le diverse strategie vaccinali da adottare per contrastare la prevista seconda ondata di "febbre suina". «Abbiamo diverse strategie e stiamo discutendo con Governi e produttori, anche per cercare di assicurare un’equità nella disponibilità del vaccino pandemico». E se fra i gruppi di popolazione da immunizzare la priorità al momento va agli operatori sanitari, sembra comunque dall’osservazione epidemiologica «che le persone obese rischino di più, anche se non si sa - precisa l’esperta - se questa apparente vulnerabilità sia dovuta all’eccesso di peso o ad altre condizioni collegate» all’obesità stessa. «Questo comunque - dice la Kieny - è uno dei gruppi per cui si sta pensando all’immunizzazione» con il vaccino pandemico. Un altro gruppo ’nel mirinò degli specialisti è quello dei bambini piccoli, anche se «non c’è - ricorda - un vaccino specifico per proteggere questa fascia di popolazione» dalla nuova influenza.Intanto giungono i nuovi dati del ministero della Salute che sottolinea, nel suo riepilogo sulla situazione del virus della nuova influenza, come dal 24 aprile si siano complessivamente verificati 224 casi nel nostro Paese. Dal nove luglio scorso ad oggi sono stati confermati altri 38 casi di influenza umana A/H1N1.
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