Distribuiti da una multinazionale americana
Veleni in cosmetici per bambine,il Ministero ordina il ritiro
Trovati cromo, nichel e persino arsenico nei kit prodotti in Cina. Una decina gli indagati
TORINO - Il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro dal commercio, su tutto il territorio nazionale, di una serie di prodotti cosmetici (in particolare per bambine) in cui sono stati trovate sostanze non consentite e, in certi casi, potenzialmente nocive. Il provvedimento fa seguito ai risultati di un'inchiesta della procura di Torino e dei carabinieri del Nas. I prodotti in questione sono di una multinazionale americana e sono stati preparati in Cina. Nel capoluogo piemontese si sono concentrati sul ruolo della sede tedesca dell'industria, che si trova a Wiesbaden: uno dei suoi dirigenti è stato iscritto nel registro degli indagati insieme a un'altra decina di responsabili - italiani - delle ditte distributrici.
METALLI PESANTI, CROMO, NICHEL - Il procuratore Raffaele Guariniello ha proceduto in base all'articolo 7 della legge 713/86, che prevede il carcere fino a cinque anni in caso di commercio di cosmetici che «nelle normali o ragionevolmente prevedibili condizioni d'uso possono essere dannosi per la salute». Gli accertamenti riguardano soprattutto fard, ombretti, ciprie e rossetti destinati soprattutto alle bambine: merce preparata a Shenzen, nella provincia cinese di Guangdong, e in libera vendita, a prezzi molto contenuti, in profumerie e supermercati di tutta Italia. Le prime analisi sui campioni prelevati dai Nas hanno portato alla scoperta di metalli pesanti come cromo e nichel. Gli specialisti dell'Arpa (l'agenzia per l'ambiente della Regione Piemonte) avrebbero anche rilevato, su kit di trucchi per le bimbe, piombo e arsenico. In altri controlli dell'Istituto superiore di sanità risultano, in alcuni campioni, tracce di contaminazione microbiologica. Al Palazzo di Giustizia di Torino, dove mercoledì si è tenuta una riunione fra inquirenti e carabinieri del Nas, vogliono scongiurare il rischio che questi cosmetici provochino, in chi li usa, irritazioni alla pelle o dermatiti: per questo, nei giorni scorsi, Guariniello si è tenuto in stretto contatto con il viceministro Ferruccio Fazio e i suoi collaboratori, che hanno preso subito una serie di iniziative. I rappresentanti della casa di Wiesbaden, secondo quanto si è appreso, hanno fatto avere al ministero gli esiti delle loro analisi sui prodotti, che sembra differiscano da quelli disposti a Torino; il ritiro, comunque, è stato disposto ugualmente. Dalle indagini sarebbero emerse irregolarità anche nella notifica dei prodotti al Ministero della salute.
Veleni in cosmetici per bambine,il Ministero ordina il ritiro
Trovati cromo, nichel e persino arsenico nei kit prodotti in Cina. Una decina gli indagati
TORINO - Il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro dal commercio, su tutto il territorio nazionale, di una serie di prodotti cosmetici (in particolare per bambine) in cui sono stati trovate sostanze non consentite e, in certi casi, potenzialmente nocive. Il provvedimento fa seguito ai risultati di un'inchiesta della procura di Torino e dei carabinieri del Nas. I prodotti in questione sono di una multinazionale americana e sono stati preparati in Cina. Nel capoluogo piemontese si sono concentrati sul ruolo della sede tedesca dell'industria, che si trova a Wiesbaden: uno dei suoi dirigenti è stato iscritto nel registro degli indagati insieme a un'altra decina di responsabili - italiani - delle ditte distributrici.
METALLI PESANTI, CROMO, NICHEL - Il procuratore Raffaele Guariniello ha proceduto in base all'articolo 7 della legge 713/86, che prevede il carcere fino a cinque anni in caso di commercio di cosmetici che «nelle normali o ragionevolmente prevedibili condizioni d'uso possono essere dannosi per la salute». Gli accertamenti riguardano soprattutto fard, ombretti, ciprie e rossetti destinati soprattutto alle bambine: merce preparata a Shenzen, nella provincia cinese di Guangdong, e in libera vendita, a prezzi molto contenuti, in profumerie e supermercati di tutta Italia. Le prime analisi sui campioni prelevati dai Nas hanno portato alla scoperta di metalli pesanti come cromo e nichel. Gli specialisti dell'Arpa (l'agenzia per l'ambiente della Regione Piemonte) avrebbero anche rilevato, su kit di trucchi per le bimbe, piombo e arsenico. In altri controlli dell'Istituto superiore di sanità risultano, in alcuni campioni, tracce di contaminazione microbiologica. Al Palazzo di Giustizia di Torino, dove mercoledì si è tenuta una riunione fra inquirenti e carabinieri del Nas, vogliono scongiurare il rischio che questi cosmetici provochino, in chi li usa, irritazioni alla pelle o dermatiti: per questo, nei giorni scorsi, Guariniello si è tenuto in stretto contatto con il viceministro Ferruccio Fazio e i suoi collaboratori, che hanno preso subito una serie di iniziative. I rappresentanti della casa di Wiesbaden, secondo quanto si è appreso, hanno fatto avere al ministero gli esiti delle loro analisi sui prodotti, che sembra differiscano da quelli disposti a Torino; il ritiro, comunque, è stato disposto ugualmente. Dalle indagini sarebbero emerse irregolarità anche nella notifica dei prodotti al Ministero della salute.
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