30/7/2009 (21:12)
Nigeria, repressa la rivolta dei taleban. Case in fiamme nella città di Maiduguri
dal sito web http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200907articoli/45994girata.asp
Nigeria, repressa la rivolta dei taleban. Case in fiamme nella città di Maiduguri
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Nigeria, repressa la rivolta dei taleban. Case in fiamme nella città di Maiduguri
600 morti in offensiva dell'esercito. Ucciso il numero 2 degli integralisti
LAGOS. È finita in un’orgia di sangue (si parla di 600 morti in cinque giorni, tra cui molti civili) e con la cattura del capo, Mohammed Yusuf, l’insurrezione di un gruppo integralisti islamici noti come ’Talebanì in quattro dei 12 stati a stragrande maggioranza musulmana del nord della Nigeria. Tra gli insorti uccisi, anche miliziani provenienti dal vicino Ciad. Oggi il cuore della rivolta, Maiduguri, capitale dello stato del Borno (nordest) è infine silenzioso: come un cimitero, quello che ormai è.Tra ieri sera e stamani l’esercito, su ordine del presidente della Repubblica, Umaru Yard’adua, ha bombardato gli ultimi bastioni dei rivoltosi, operazione peraltro già avviata martedì. È stata rasa al suolo una moschea, di quelle frequentate dai Talebani: almeno 90 morti. Il numero due del movimento, Abudakar Shekau, e 200 miliziani a lui fedeli sarebbero stati uccisi in circostanze poco chiare mentre erano in fuga, riferiscono fonti ufficiali. Forse è stata un’esecuzione di massa. È da lunedì scorso, (l’insurrezione era scattata domenica) che testimonianze concordi parlano di mucchi di cadaveri ammassati dinanzi alle sedi delle forze di sicurezza.In meno di 24 ore il numero delle vittime è di almeno 300 persone. Altrettante se ne erano contate nei tre giorni precedenti. Anche, ma in misura minima, tra le forze di sicurezza. Molti sono stati decapitati, altri bruciati vivi, magari nelle chiese cristiane date al fuoco. Di certo, però, ci sono tantissime vittime civili innocenti. In serata la polizia dello stato di Borno ha dato la notizia della cattura del capo degli integralisti, Mohammed Yusuf, religioso di circa 35 anni, che dopo i sanguinosi scontri era in fuga con alcuni irriducibili. Le sue ore oggi apparivano contate: l’insurrezione integralista non è stata infatti appoggiata dalla popolazione, che pure è tutta musulmana.Il nome vero del gruppo, noto come ’Talebanì, è ’Boko Haram’, che nella locale lingua Haussa vuol dire ’l’educazione occidentale è un peccatò. Nato poco più di cinque anni fa da un gruppo di universitari contestatori, è precipitato poi verso l’integralismo più rigido: tuniche nere e barbe lunghe, mogli visibili solo ai mariti (eppure tra i fondatori c’erano donne), luoghi di culto riservati, predicazione di una sharia (legge coranica) rigidissima, ed a cui tutti, anche i cristiani, metà della popolazione, maggioranza nel sud, debbono attenersi. Scarso il seguito, come il sanguinoso disastro dell’insurrezione suicida ha dimostrato; ma importante cartina di tornasole. Perchè la Nigeria, il Paese più popoloso dell’Africa, con circa 150 milioni di abitati, vive contraddizioni esiziali.Un Nord musulmano poverissimo, facile obiettivo dell’ integralismo. Un Sud cristiano, potenzialmente ricchissimo perchè naviga nel petrolio, dei cui profitti, però, beneficiano in pochi, e nessuno al Nord. Guerriglia dura, dunque, anche nel Sud cristiano, soprattutto contro le multinazionali petrolifere. Per ora nessun contatto tra rivoltosi del Nord e del Sud: ma il problema non è solo religioso, bensì economico. Per cui, se mai ci fosse un raccordo tra i due movimenti, i rischi - già enormi - aumenterebbero in maniera geometrica.
600 morti in offensiva dell'esercito. Ucciso il numero 2 degli integralisti
LAGOS. È finita in un’orgia di sangue (si parla di 600 morti in cinque giorni, tra cui molti civili) e con la cattura del capo, Mohammed Yusuf, l’insurrezione di un gruppo integralisti islamici noti come ’Talebanì in quattro dei 12 stati a stragrande maggioranza musulmana del nord della Nigeria. Tra gli insorti uccisi, anche miliziani provenienti dal vicino Ciad. Oggi il cuore della rivolta, Maiduguri, capitale dello stato del Borno (nordest) è infine silenzioso: come un cimitero, quello che ormai è.Tra ieri sera e stamani l’esercito, su ordine del presidente della Repubblica, Umaru Yard’adua, ha bombardato gli ultimi bastioni dei rivoltosi, operazione peraltro già avviata martedì. È stata rasa al suolo una moschea, di quelle frequentate dai Talebani: almeno 90 morti. Il numero due del movimento, Abudakar Shekau, e 200 miliziani a lui fedeli sarebbero stati uccisi in circostanze poco chiare mentre erano in fuga, riferiscono fonti ufficiali. Forse è stata un’esecuzione di massa. È da lunedì scorso, (l’insurrezione era scattata domenica) che testimonianze concordi parlano di mucchi di cadaveri ammassati dinanzi alle sedi delle forze di sicurezza.In meno di 24 ore il numero delle vittime è di almeno 300 persone. Altrettante se ne erano contate nei tre giorni precedenti. Anche, ma in misura minima, tra le forze di sicurezza. Molti sono stati decapitati, altri bruciati vivi, magari nelle chiese cristiane date al fuoco. Di certo, però, ci sono tantissime vittime civili innocenti. In serata la polizia dello stato di Borno ha dato la notizia della cattura del capo degli integralisti, Mohammed Yusuf, religioso di circa 35 anni, che dopo i sanguinosi scontri era in fuga con alcuni irriducibili. Le sue ore oggi apparivano contate: l’insurrezione integralista non è stata infatti appoggiata dalla popolazione, che pure è tutta musulmana.Il nome vero del gruppo, noto come ’Talebanì, è ’Boko Haram’, che nella locale lingua Haussa vuol dire ’l’educazione occidentale è un peccatò. Nato poco più di cinque anni fa da un gruppo di universitari contestatori, è precipitato poi verso l’integralismo più rigido: tuniche nere e barbe lunghe, mogli visibili solo ai mariti (eppure tra i fondatori c’erano donne), luoghi di culto riservati, predicazione di una sharia (legge coranica) rigidissima, ed a cui tutti, anche i cristiani, metà della popolazione, maggioranza nel sud, debbono attenersi. Scarso il seguito, come il sanguinoso disastro dell’insurrezione suicida ha dimostrato; ma importante cartina di tornasole. Perchè la Nigeria, il Paese più popoloso dell’Africa, con circa 150 milioni di abitati, vive contraddizioni esiziali.Un Nord musulmano poverissimo, facile obiettivo dell’ integralismo. Un Sud cristiano, potenzialmente ricchissimo perchè naviga nel petrolio, dei cui profitti, però, beneficiano in pochi, e nessuno al Nord. Guerriglia dura, dunque, anche nel Sud cristiano, soprattutto contro le multinazionali petrolifere. Per ora nessun contatto tra rivoltosi del Nord e del Sud: ma il problema non è solo religioso, bensì economico. Per cui, se mai ci fosse un raccordo tra i due movimenti, i rischi - già enormi - aumenterebbero in maniera geometrica.
questa,finalmente,e una buona notizia.ci auguriamo ,che i macellai talebani,vengano spazzati via anche dall afhanistan.cosi i poveri soldati di pace della nato,possono,finalmente tornare a casa,da eroi.gli usa hanno perso piu di 5100 uomini tra iraq e afg.onore ai caduti per la liberta.alfio siniscalchi,s.marino
RispondiEliminaauguriamoci che,anche i russi,finiscano il lavoro contro gli integralisti islamici in cecenia.facciano piazza pulita e si ritorni alla pace.sorin beto,romania.
RispondiEliminaanche se sono,anticomunista,auspico,che la dittayura cinese,schiacci nel sangue,senza pieta,la rivolta dei mussulmani in xing jang.e ora di finirla.poi pensiamo a scannare i bastardi comunisti.pero,prima,bisogna risolvere il problema degli integralisti,prima che sia tardi.mario lippi,lampedusa.
RispondiEliminacome mai 6 uscito da facebook,stanco delle stupidaggini,sicuramente.e i tuoi bei siti,hai intenzione di crearne altri,ora che le elezioni sono finite e ,che tu, hai spiazzato,raisi e la draghetti,con il tuo lavoro,ma anche la tua modestia.loro hanno perso soldi- e voti.tu non hai speso nulla e ,adesso ti conoscono tutti.marilu,sibari
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