BIRMANIA, IL PREMIO NOBEL ACCUSATO DI AVER VIOLATO I DOMICILIARI
La sentenza su Aung slitta all'11 agosto
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200907articoli/46018girata.asp
Il legale: vogliono frenare la pressione
ROMAIl tribunale speciale che giudica la leader dell’opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, ha rinviato la sentenza fino all’11 agosto. La notizia è stata data da fonti diplomatiche. Il verdetto era atteso per oggi e nell’imminenza della sentenza che alla fine non c’è stata, le autorità birmane avevano rafforzato la presenza della polizia nelle vicinanze el carcere di Rangoon e chiesto la chiusura dei negozi nella zona. Secondo fonti della Lega Nazionale per la Democrazia, il partito della Premio Nobel per la Pace. nella notte sono stati arrestati varie decine di attivisti in diversi quartieri di Rangoon, l’antica capitale birmana. La Nobel per la pace, che ha trascorso 14 degli ultimi 20 anni privata della libertà, è accusata di aver violato le condizioni degli arresti domiciliari, a cui era sottoposta dal 2003, per aver permesso a un cittadino statunitense di pernottare per due notti nella sua abitazione. Se fosse condannata, rischia una pena massima di cinque anni di prigione, il che le impedirebbe di partecipare alle elezioni che il regime birmano vuole celebrare nel 2010, e che per l’opposizione sono solo una farsa. In Birmania, dove una dittatura militare governa con il pugno di ferro dal 1962, non si svolge un processo elettorale democratico dal 1990, quando il partito di San Suu Kyi ottenne una clamorosa vittoria, ma il risultato non fu mai riconosciuto dai generali. L’avvocato Jared Genser, tra i legali del Premio Nobel per la pace birmana e presidente dell’associazione Freedom Now ha attaccato il rinvio. «E' un modo per distogliere l’attenzione, ma è una scelta ingenua. La gente se ne accorgerà. Per quello che posso immaginare, il verdetto è slittato perchè la pressione internazionale stava crescendo - ha detto l’avvocato - Ci sono state delle proteste in strada; negli ultimi giorni dozzine di attivisti sono stati arrestati e stava anche aumentando l’attenzione della comunità internazionale sul caso». Secondo il legale, la giunta probabilmente conta sul fatto che agosto è generalmente un mese di ferie per molti governi e diversi diplomatici dell’Onu e quindi spera in un calo di attenzione.
ROMAIl tribunale speciale che giudica la leader dell’opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, ha rinviato la sentenza fino all’11 agosto. La notizia è stata data da fonti diplomatiche. Il verdetto era atteso per oggi e nell’imminenza della sentenza che alla fine non c’è stata, le autorità birmane avevano rafforzato la presenza della polizia nelle vicinanze el carcere di Rangoon e chiesto la chiusura dei negozi nella zona. Secondo fonti della Lega Nazionale per la Democrazia, il partito della Premio Nobel per la Pace. nella notte sono stati arrestati varie decine di attivisti in diversi quartieri di Rangoon, l’antica capitale birmana. La Nobel per la pace, che ha trascorso 14 degli ultimi 20 anni privata della libertà, è accusata di aver violato le condizioni degli arresti domiciliari, a cui era sottoposta dal 2003, per aver permesso a un cittadino statunitense di pernottare per due notti nella sua abitazione. Se fosse condannata, rischia una pena massima di cinque anni di prigione, il che le impedirebbe di partecipare alle elezioni che il regime birmano vuole celebrare nel 2010, e che per l’opposizione sono solo una farsa. In Birmania, dove una dittatura militare governa con il pugno di ferro dal 1962, non si svolge un processo elettorale democratico dal 1990, quando il partito di San Suu Kyi ottenne una clamorosa vittoria, ma il risultato non fu mai riconosciuto dai generali. L’avvocato Jared Genser, tra i legali del Premio Nobel per la pace birmana e presidente dell’associazione Freedom Now ha attaccato il rinvio. «E' un modo per distogliere l’attenzione, ma è una scelta ingenua. La gente se ne accorgerà. Per quello che posso immaginare, il verdetto è slittato perchè la pressione internazionale stava crescendo - ha detto l’avvocato - Ci sono state delle proteste in strada; negli ultimi giorni dozzine di attivisti sono stati arrestati e stava anche aumentando l’attenzione della comunità internazionale sul caso». Secondo il legale, la giunta probabilmente conta sul fatto che agosto è generalmente un mese di ferie per molti governi e diversi diplomatici dell’Onu e quindi spera in un calo di attenzione.
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