Pietro Berti

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VILLA BERTI - IMOLA VIA BEL POGGIO 13

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Anchorage

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giovedì 9 luglio 2009

G8 E G14 : ECONOMIA E CLIMA

Intesa su economia, doha e aiuti ai paesi poveri. l'ONU: «al G8 progressi insufficienti»
Il G14 approva le regole anticrisi Accordo sul clima, la Cina non ci sta
Anche le economie emergenti dicono sì alla ricetta del G8. Pechino dice no al taglio dei gas serra entro il 2050

http://www.corriere.it/politica/09_luglio_09/aquila_seconda_giornata_15123bc0-6c4f-11de-864b-00144f02aabc.shtml

Il Documento approvato dal sito web http://www.corriere.it/politica/09_luglio_09/Mercato_e_rigore_no_al_protezionismo_Giovanni_Stringa_691d0f44-6c48-11de-864b-00144f02aabc.shtml
segni di stabilizzazione, ma la situazione economica «resta incerta e ci sono ancora rischi»
«Mercato e rigore, no al protezionismo»
Economia
, il testo approvato dai leader del G8 Lotta a corruzione e paradisi fiscali, difesa del copyright
Crescita, mercati finanziari, corruzione, occupazione, energia, commercio interna­zionale, proprietà intellettuale: sono alcune delle voci presenti nel docu­mento economico del G8, approva­to dai Paesi riuniti all’Aquila. Ecco i punti principali. La crisi e la ripresa«Nonostante ci siano segni di sta­bilizzazione, compresa la ripresa dei mercati finanziari, la situazione re­sta incerta e permangano rischi si­gnificativi per la stabilità economica e finanziaria. Siamo impegnati a con­tinuare a fornire stimoli macroeco­nomici basati sulla stabilità dei prez­zi. Anche se alcune delle misure adottate hanno un impatto nel bre­ve termine sulle nostre finanze pub­bliche, siamo impegnati ad assicura­re la sostenibilità finanziaria a me­dio termine. Ci impegniamo ad adot­tare le azioni necessarie per assicura­re la solidità delle istituzioni rilevan­ti a livello sistemico. Abbiamo con­cordato sulla necessita di 'assorbi­re' le misure straordinarie una volta che la ripresa sarà assicurata. Le di­verse exit strategy varieranno a se­conda delle condizioni economiche e delle finanze pubbliche. Chiedia­mo un rafforzamento dell’Heiligen­damm Dialogue Process, il dialogo tra i Paesi del G8 e le più grandi eco­nomie emergenti (Cina, India, Brasi­le, Messico e Sud Africa) partito nel 2007». I mercati finanziari«Il risanamento del sistema finan­ziario, che include la stabilizzazio­ne dei mercati e la normalizzazione delle attività bancarie, è una priori­tà per assicurare una duratura ripre­sa economica. Oltre ad assicurare l’accesso alla liquidità, è cruciale af­frontare in modo decisivo il nodo degli attivi in sofferenza e ricapita­lizzare le istituzioni finanziarie in grado di resistere alla crisi. Chiedia­mo al Financial Stability Board di continuare a monitorare gli svilup­pi nei sistemi finanziari e aiutare a promuovere un approccio coordina­to per evitare distorsioni alla con­correnza e arbitraggi nella regola­mentazione ». L’occupazione«Ci impegniamo a una realizzazio­ne risoluta e rapida del Lecce Fra­mework e a lavorare con i partner in­ternazionali con l’obiettivo di rag­giungere forum più ampi, come il G20 e anche oltre. Confermiamo il no­stro impegno a rafforzare le istituzio­ni finanziarie internazionali e le nor­me che regolano il settore. Stiamo esplorando nuove vie per aumentare in modo sostanziale la capacità del Fondo monetario di concedere credi­to con bassi vincoli, e incoraggiamo lo stesso Fondo a esplorare le oppor­tunità e gli spazi per maggiori eroga­zioni a bassi vincoli ai Paesi più pove­ri. Restiamo impegnati a riformare il Fondo, per esempio con la revisione delle quote. E’ necessaria una strate­gia che affronti i nodi di lungo termi­ne e porti l’economia globale a una crescita stabile, equilibrata e sosteni­bile. Una crescita stabile e sostenuta a lungo termine richiederà una fuoriu­scita morbida dagli squilibri esistenti nei saldi delle partite correnti nei vari Paesi. Riconosciamo l’importanza di lavorare insieme per assicurare gli ag­giustamenti necessari in linea con le strategie concordate a livello multila­terale, che includono il sostegno a una forte domanda interna nei Paesi con un avanzo delle partite correnti, e un aumento dei tassi di risparmio nei Paesi in deficit, attraverso politi­che macroeconomiche appropiate e strutturali. Ci impegniamo ad affron­tare la dimensione sociale della crisi, mettendo al centro la persona. L’im­patto della crisi sui mercati del lavoro può minare la stabilità sociale. Quin­di, buone politiche macroeconomi­che devono essere legate all’occupa­zione e alle politiche sociali che ridu­cono la disoccupazione, permettono un veloce reinserimento sul mercato del lavoro e combattono l’esclusione sociale. Appoggiamo le conclusioni del G8 Social Summit di Roma e della Conferenza sul lavoro di Londra». Paradisi fiscali e corruzione«Tutte le giurisdizioni devono at­tuare velocemente i propri impegni. Non possiamo continuare a tollerare più a lungo che ingenti capitali na­scosti evadano la tassazione. Dovreb­bero essere discusse e concordate una serie di contromisure efficaci per i Paesi che non rispettano gli standard internazionali in relazione alla trasparenza fiscale. Il Forum glo­bale dell’Ocse sulla trasparenza e lo scambio di informazioni deve realiz­zare un processo di verifica e control­lo sulle misure adottate dalle diverse giurisdizioni. Dovrebbero essere rivi­sti i criteri per definire i Paesi che non hanno ancora sostanzialmente adottato gli standard internazionali sulla trasparenza e lo scambio di in­formazioni fiscali, per assicurare un rispetto effettivo delle regole. Chie­diamo a tutti gli Stati di abbracciare le norme internazionali contro il rici­claggio di denaro sporco e il finanzia­mento delle attività terroristiche. Sia­mo determinati a intensificare le azioni contro la corruzione, che po­ne seri problemi alla stabilità e alla sicurezza delle società, mina le istitu­zioni e i valori della democrazia e mette a repentaglio lo sviluppo soste­nibile e la prosperità economica. Riaffermiamo i nostri impegni prece­denti e intensificheremo i nostri sfor­zi per combattere efficacemente la corruzione in tutti i Paesi. E’ necessa­rio rafforzare la cooperazione inter­nazionale per arrivare a risultati con­creti».
L’energia«I nostri pacchetti di stimolo fisca­le puntano in modo crescente sulle misure che incoraggiano la creazio­ne di posti di lavoro legati al rispetto dell’ambiente, e una crescita sosteni­bile, pulita ed efficiente dal punto di vista energetico. I mercati dell’ener­gia e l’alta volatilità dei prezzi metto­no a rischio la capacità dell’industria di pianificare e realizzare investimen­ti. È nell’interesse sia dei produttori sia dei consumatori intensificare la trasparenza e rafforzare il dialogo per ridurre la volatilità eccessiva nel mercato. Invochiamo un miglior co­ordinamento tra le istituzioni inter­nazionali, e chiediamo di accelerare e rafforzare il dialogo strutturale di­scutendo i modi con cui ridurre l’ec­cessiva volatilità dei prezzi». Il commercio internazionale«Ci impegniamo a mantenere i mercati aperti e liberi e a respingere il protezionismo. Ci impegniamo a una conclusione rapida, ambiziosa, equilibrata e completa dei negoziati del Doha round sul commercio mon­diale. I 250 miliardi di dollari di so­stegno al finanziamento del com­mercio sono prontamente resi dispo­nibili attraverso le nostre agenzie di credito all’export e le agenzie di inve­stimenti e le Multilateral develop­ment banks. La crisi ha attaccato i flussi di capitali, inclusi gli investi­menti esteri diretti che rappresenta­no un importante fonte di finanzia­mento e un volano di crescita econo­mica e innovazione. Sottolineiamo il ruolo positivo degli investimenti di lungo termine e lavoreremo per invertire il recente declino negli in­vestimenti esteri diretti incoraggian­do un clima aperto e ricettivo spe­cialmente nei Paesi emergenti e in via di sviluppo».
La proprietà intellettuale«L’innovazione e la conoscenza so­no fattori chiave per sostenere la ri­presa e spingere l’economia mondia­le a un livello di crescita più sosteni­bile. Vogliamo dare nuovi impulsi al­la ricerca, all’imprenditorialità, al ca­pitale umano, alle tecnologie verdi e agli investimenti in infrastrutture, in­cluse le reti dell’Information and communication technology. L’inno­vazione può essere promossa attra­verso un efficiente sistema di diritti sulla proprietà intellettuale. Sottoli­neiamo quindi l’importanza di un’ambiziosa e rafforzata cooperazio­ne internazionale per combattere la contraffazione e la pirateria». Ambiente e sviluppo«Riaffermiamo l’impegno a ridur­re le emissioni inquinanti di almeno il 50% entro il 2050, di concerto con gli altri Stati. Crediamo per raggiun­gere questi obiettivi sia centrale il ruolo di mercati efficienti, compreso quello delle emissioni, con regole chiare e precise. Sul fronte degli aiuti ai Paesi più poveri, sulla base del Monterrey Consensus e della Confe­renza di Doha sui finanziamenti allo sviluppo, lavoreremo con i Paesi part­ner per massimizzare l’impatto di in­vestimenti, commercio, riduzione del debito, microcredito, rimesse e ri­sorse interne, con l’obiettivo di ridur­re gradualmente la dipendenza dagli aiuti esteri. Lavoreremo poi per ridur­re i costi medi del trasferimento delle rimesse degli immigrati dall’attuale 10 per cento al 5 in cinque anni».
a cura di Giovanni Stringa 09 luglio 2009

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